Ringrazio per l'approfondimento tecnico.
E' giusto considerare la vodka un prodotto meno pregiato (o non pregiato affatto) per la degustazione a crudo. Ma ciò nonostante, complice il prezzo originale e un paio di consultazioni sull'internet, ho pensato che tale bottiglia potesse (o possa) avere qualche pregio.
Comunque esistono dei pareri sull'internet, si baseranno su qualcosa o si tratta solo di un condizionamento di massa tipo Medjugorie?
Potrei accettare la seconda ipotesi (conosciamo la viralità delle informazioni non corrette su internet).
Mal che vada, ho le mie bottigliette ginger beer/ acqua tonica Fever Tree che aspettano di essere accoppiate
In seguito all'approfondimento tecnico di bisco, volevo rispondere a questo tuo quesito...
Allora, hai fatto sicuramente bene a prendere una Beluga a 20 euro, fa la sua figura sulla mensola e ti puoi bere qualche long drink senza paura ti venga mal di testa.
Ci sono due posizioni abbastanza opposte tra i fruitori del mondo "spirits", ovvero gli appassionati come possiamo essere noi, che conosciamo tutta una serie di nerdate sull'argomento e cerchiamo solitamente il valore delle cose, contro il popolo che vuole più o meno ubriacarsi di drink alla moda.
I colossi del bere spendono cifre immonde per condizionare quello che la gente andrà a bere con un unico scopo, il profitto.
La vodka si va ad inserire perfettamente nel concetto più spietato di premium, che differisce da pregiato: come in altri campi "premium" indica un prodotto posizionato più in alto come prezzi, ma dal contenuto assimilabile a quelli più comuni.
Una vodka per essere migliore deve essere più pura e più morbida di altre.
Per quanto Beluga sia un marchio storico, autentico e via dicendo, a loro costa veramente 1 euro quello che mettono dentro la bottiglia.
Se posso, marchi come Russian Standard o Stolichnaya offrono prodotti già molto buoni a una dozzina di euro per 0.7 litri.
Non è tutta un'allucinazione di massa quindi, bensì un lavoro profondo e complesso che porta a creare un certo tipo di mercato, dove prosperano i gin tonic nei calici da vino con dentro la qualunque, i moscow mule con menta e cetriolo, i mojito insalatona (ormai demodé) e via dicendo.
Senza contare che noi sottovalutiamo ampiamente la cosa essendo un paese con storia enologica senza eguali, ma soprattutto in paesi anglofoni o asiatici, le tendenze del bere muovono miliardi di euro/dollari.
Che si spostano dagli spiced rum ai gin rosa, dalle vodka ai tequila premium, eccetera.
La vodka ha saputo sfruttare perfettamente il suo punto di forza: la flessibilità.
La vodka non sa di niente, quindi piace a tutti, donne e giovanissimi compresi.
Partendo da qui, negli anni 80 con Absolut è partita la conquista dell'America, poi sono arrivati i francesi (grey Goose andrebbe studiato in tutte le università di marketing) e via dicendo.