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Come sta Nintendo...a livello economico


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Questa discussione ha avuto 771 risposte

#676
Folco

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Mah, qui in Italia non direi che Nintendo sia così famosa, tutti sanno chi è Super Mario e cosa sono i Pokémon ma l’italiano medio dubito che sappia su quale console escano. Al contrario PlayStation tutti sanno cos’è ma se chiedi in giro quali siano le sue migliori saghe non credo che la risposta sarà così immediata.
Parlo di gente che incontri normalmente nella vita quotidiana e che non sono videogiocatori se non occasionalmente.

Non tutti hanno figli che giocano ai videogiochi usando le console, anzi direi che la maggior parte dei bambini di oggi giocano sugli smartphone, non siamo più negli anni 90.
Non ho mai sentito nessuno nominare il 3DS anteponendo la parola Nintendo, la gente con cui ho avuto a che fare io lo chiamavano solo 3DS, idem per Switch, la parola Nintendo viene quasi sempre omessa.
Il Game Boy con tutta la buona volontà ma non lo conoscono neanche i commessi di GameStop, e lo dico per esperienza personale, a meno che non siano loro stessi videogiocatori di lunga data.
Avete una visione di parte a mio parere della gente lì fuori.

L'equivalente de 'pleistescion' pronuciato da chi poco avezzo ai videogiochi in Italia per riferirsi genericamente alla PlayStation (di solito la più recente) per il versante delle console Nintendo è 'Nintendo'.

Di fatti la gente là fuori quando vede gli spot in TV sente ripetere in maniera martellante 'The Legend of Zelda YYY solo per Nintendo XXX', 'Super Mario YYY solo per Nintendo XXX', 'Pokemon YYY e Pokemon WWW solo per Nintendo XXX', 'Animal Crossing YYY solo per Nintendo XXX' e così via.

Che la gente che si ricordi il nome della console poi usi colloquialmente 'XXX' mi sembra ovvio visto che è molto più veloce di 'Nintendo XXX' o anche solo 'Nintendo'.


Modificata da Folco, 16 May 2023 - 04:16 AM.


#677
Folco

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20 milioni totk li fa tranquilli.

Di più non so, secondo me va considerato che il 2020 e il 2021 sono stati anni particolarmente fortunati per il settore quindi magari si spendeva facilmente anche per titoli già usciti da qualche anno.

La console poi è anche a fine ciclo vitale....

 

 

Bisogna valutare anche che è stato un gioco di lancio, cosa che questo sequel non è, secondo me non raggiunge BOTW.
Non mi azzardo a dare numeri, ma potrebbe fare sensibilmente meno.

Sebbene NSW volga verso il suo crepuscolo io non credo che le vendite di TotK saranno limitate da questo fattore poichè l'utenza attiva continua ad essere in espansione anche se a ritmi sempre più ridotti anno dopo anno ed ha raggiunto un numero ragguardevolissimo.

Inoltre non credo che TotK rimarrarà esclusiva NSW per lungo tempo ma sarà portato anche sul successore.

Se TotK riuscirà o meno a battere le straordinarie vendite di BotW (che mi aspetto subiscano una impennata dopo la campagna pubblicitaria per il sequel) dipenderà dalle qualità intrinseche del titolo, se sarà in grado di catturare l'attenzione di una (ancora) più ampia fetta di pubblico.

Quel che è sicuro è che non assisteremo ad un passaggio TP -> SS come avvenuto su Wii (SS vendette la metà di TP ma uscì in un periodo in cui l'utenza Wii era in forte raffreddamento).

 

C8xQ85j.jpg


Modificata da Folco, 16 May 2023 - 03:39 AM.


#678
Folco

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Quello che intendevo è che nonostante il successo precedente, ogni nuova console N rischia di perdere l’appeal in quella successiva.
Nel confronto con ps c’è appunto questo handicap.
Nintendo è ovviamente un nome iconico del gaming, però non riesce a traghettare gli appassionati in maniera così scontata.
Diciamo che gli oltre 100.000.000 di utenti switch dovrebbero a logica passare tutti alla prossima console o quasi. Di solito però non va così (Snes—>N64 o Wii—>WiiU) al contrario di Sony. Questo intendevo, chissà se Nintendo riuscirà a contare su un successo automatico gen dopo gen come Sony.

Alla base c'è un modo totalmente differente di intendere il business delle console fra Sony e Nintendo.

Nintendo, per ragioni storiche, sarà sempre portata ad innovare e cercare di imporre nuovi trend che la distinguino dal resto (non sto solo parlando di hardware ma anche del software, o in maniera più azzeccata per Nintendo, dell'integrazione fra hardware e software).

Mentre per Sony la priorità è quella di far assurgere PlayStation a standard de facto sopra cui le terze parti sviluppano i giochi (in maniera prioritaria) e dunque seguendo un percorso 'scontato'.

Se il secondo approccio garantisce maggiore stabilità (ma hanno avuto beghe pure loro), il primo garantisce, se si è abili, grossi margini di profitto supper con gli inevitabili cicli di successi e fallimenti.

Si veda il grafico comparativo dei profitti annuali generati da Nintendo e la divisione PlayStation di qualche pagina fa, ove si può vedere che è Sony colei che ha avuto più 'down' mentre Nintendo ha avuto 'up' più acuiti.

 

Io non credo Nintendo rinuncerà mai alla sua filosofia di base (sarebbe la sua morte anche se con le tasche gonfie d'oro) però è altresì risaputo, perchè ampiamente discusso nei mesi scorsi dai dirigenti Nintendo, che Nintendo è pronta ad investire grosse somme per fare in modo che il passaggio generazionale possa riservare meno scossoni rispetto al passato da qui in poi.

Questi investimenti vanno in tre direzioni:

1) Potenziamento della capacità di sviluppo interne.

 

2) Sfruttamente della popolarità degli IP Nintendo per ottenere guadagni da settori adiacenti ai videogiochi (parchi di divertimento, film, smartphone apps etc..) che non portano solo un ritorno economico ma che tramite l'esposizione verso un pubblico generalista possa beneficiarne poi il core business (la piattaforma di videogiochi).

 

3) Investimento in una piattaforma digitale che abbia lo scopo di traghettare l'enorme utenza corrente sulle prossime piattaforme.

 

 

Di pricipio il "successo automatico" non è desiderabile per Nintendo perchè sottintende perseguire una via sicura e conosciuta, che tralascia le richezze che potrebbero esserci in fodo a sentieri inesplorati (dunque rischiosi perchè non si può conoscere a priori l'esito dell'impresa).

Ovviamente come per tutto nella vita c'è da valutare caso per caso, a volte essere conservativi conviene mentre altre volte conviene rischiare.

Non conviene buttare tutto a mare ogni volta che c'è un cambio di generazione se non c'è un motivo valido per farlo.


Modificata da Folco, 16 May 2023 - 04:20 AM.


#679
hadoken

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Alla base c'è un modo totalmente differente di intendere il business delle console fra Sony e Nintendo.
Nintendo, per ragioni storiche, sarà sempre portata ad innovare e cercare di imporre nuovi trend che la distinguino dal resto (non sto solo parlando di hardware ma anche del software, o in maniera più azzeccata per Nintendo, dell'integrazione fra hardware e software).
Mentre per Sony la priorità è quella di far assurgere PlayStation a standard de facto sopra cui le terze parti sviluppano i giochi (in maniera prioritaria) e dunque seguendo un percorso 'scontato'.
Se il secondo approccio garantisce maggiore stabilità (ma hanno avuto beghe pure loro), il primo garantisce, se si è abili, grossi margini di profitto supper con gli inevitabili cicli di successi e fallimenti.
Si veda il grafico comparativo dei profitti annuali generati da Nintendo e la divisione PlayStation di qualche pagina fa, ove si può vedere che è Sony colei che ha avuto più 'down' mentre Nintendo ha avuto 'up' più acuiti.
 
Io non credo Nintendo rinuncerà mai alla sua filosofia di base (sarebbe la sua morte anche se con le tasche gonfie d'oro) però è altresì risaputo, perchè ampiamente discusso nei mesi scorsi dai dirigenti Nintendo, che Nintendo è pronta ad investire grosse somme per fare in modo che il passaggio generazionale possa riservare meno scossoni rispetto al passato da qui in poi.
Questi investimenti vanno in tre direzioni:
1) Potenziamento della capacità di sviluppo interne.
 
2) Sfruttamente della popolarità degli IP Nintendo per ottenere guadagni da settori adiacenti ai videogiochi (parchi di divertimento, film, smartphone apps etc..) che non portano solo un ritorno economico ma che tramite l'esposizione verso un pubblico generalista possa beneficiarne poi il core business (la piattaforma di videogiochi).
 
3) Investimento in una piattaforma digitale che abbia lo scopo di traghettare l'enorme utenza corrente sulle prossime piattaforme.
 
 
Di pricipio il "successo automatico" non è desiderabile per Nintendo perchè sottintende perseguire una via sicura e conosciuta, che tralascia le richezze che potrebbero esserci in fodo a sentieri inesplorati (dunque rischiosi perchè non si può conoscere a priori l'esito dell'impresa).
Ovviamente come per tutto nella vita c'è da valutare caso per caso, a volte essere conservativi conviene mentre altre volte conviene rischiare.
Non conviene buttare tutto a mare ogni volta che c'è un cambio di generazione se non c'è un motivo valido per farlo.


Ottima riflessione che mi fa riflettere e risponde a molti miei dubbi.
Un’idea che mi sono fatto di questa Nintendo di Furukawa, è che è molto più orientata al modello PlayStation, ossia consolidare e riproporre le idee che funzionano.

Sarebbe un peccato se Nintendo smettesse di innovare (rischiando però appunto una generazione flop come con WiiU) ma da un lato mi piacerebbe tornasse ad essere tradizionale (nes—>Snes—>N64–>GC) però chissà…senza le visioni e il carisma di personaggi come Iwata, Reggie, davvero non riesco a immaginare cosa ci sarà dopo. Furukawa è una figura “trasparente”, non c’è più quel frontman che tiene un contatto con il pubblico. Shuntaro mi ricorda quasi Jim Ryan, praticamente un uomo d’affari e basta, non un appassionato come i due citati prima o Spencer.
Vedremo.

#680
^Alucard^

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Ottima riflessione che mi fa riflettere e risponde a molti miei dubbi.
Un’idea che mi sono fatto di questa Nintendo di Furukawa, è che è molto più orientata al modello PlayStation, ossia consolidare e riproporre le idee che funzionano.

Sarebbe un peccato se Nintendo smettesse di innovare (rischiando però appunto una generazione flop come con WiiU)

 

Per ora nintendo deve proporre una switch 2 pienamente retrocompatibile che devo prenderla al lancio e recuperarmi tutta la softeca di questi anni, poi dopo può pure tornare ad innovare :sisi:



#681
Zio Phil

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Ottima riflessione che mi fa riflettere e risponde a molti miei dubbi.
Unidea che mi sono fatto di questa Nintendo di Furukawa, è che è molto più orientata al modello PlayStation, ossia consolidare e riproporre le idee che funzionano.

Sarebbe un peccato se Nintendo smettesse di innovare (rischiando però appunto una generazione flop come con WiiU) ma da un lato mi piacerebbe tornasse ad essere tradizionale (nes>Snes>N64>GC) però chissàsenza le visioni e il carisma di personaggi come Iwata, Reggie, davvero non riesco a immaginare cosa ci sarà dopo. Furukawa è una figura trasparente, non cè più quel frontman che tiene un contatto con il pubblico. Shuntaro mi ricorda quasi Jim Ryan, praticamente un uomo daffari e basta, non un appassionato come i due citati prima o Spencer.
Vedremo.


Adesso servono i Jim Ryan per non essere mangiati vivi. Uomini d'affari spietati.
Anche io preferivo altre persone, ma PlayStation da quando c'è lui sta facendo record su record.
Il grosso problema ovviamente è che non sa comunicare, difatti alla presentazione di Ps5 fece solo casino.
Da quando l'hanno fatto stare zitto e parla solo Hermen Hulst capo dei PlayStation Studios, le cose vanno molto meglio.

Gli appassionati non possono gestire il business, ragionano troppo di cuore. :D

#682
Robyvale

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Adesso servono i Jim Ryan per non essere mangiati vivi. Uomini d'affari spietati.
Anche io preferivo altre persone, ma PlayStation da quando c'è lui sta facendo record su record.
Il grosso problema ovviamente è che non sa comunicare, difatti alla presentazione di Ps5 fece solo casino.
Da quando l'hanno fatto stare zitto e parla solo Hermen Hulst capo dei PlayStation Studios, le cose vanno molto meglio.

Gli appassionati non possono gestire il business, ragionano troppo di cuore. :D


Dipende. Myamoto e Ilaria sono ex sviluppatori e appassionati... e a parte qualche passo falso hanno portato comunque in alto Nintendo

#683
Zio Phil

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Dipende. Myamoto e Ilaria sono ex sviluppatori e appassionati... e a parte qualche passo falso hanno portato comunque in alto Nintendo


Immagino che Ilaria sia Iwata. :D
Comunque le cose sono un bel po' cambiate dai tempi di Miyamoto.
Lo stesso Iwata ha fatto tantissimi errori con WiiU che ne hanno decretato il fallimento immediato, con il 3DS è andata meglio ma anche lì di cacate ne ha fatte.

Switch è molto più simile al modo di pensare di una PlayStation, abbonamento online, cloud salvataggi a pagamento, servizio retrogame dietro un paywall mensile (con certe console serve anche un ulteriore pacchetto).
Andando avanti le cose cambieranno ancora.

#684
Robyvale

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Immagino che Ilaria sia Iwata. :D
Comunque le cose sono un bel po' cambiate dai tempi di Miyamoto.
Lo stesso Iwata ha fatto tantissimi errori con WiiU che ne hanno decretato il fallimento immediato, con il 3DS è andata meglio ma anche lì di cacate ne ha fatte.

Switch è molto più simile al modo di pensare di una PlayStation, abbonamento online, cloud salvataggi a pagamento, servizio retrogame dietro un paywall mensile (con certe console serve anche un ulteriore pacchetto).
Andando avanti le cose cambieranno ancora.

Si Iwata :D

Effettivamente io lo spero il tuo ultimo trafiletto... se facessero ad esempio una switch 2 non retrocompatibile mandando in vacca tutte le librerie digitali si fanno un autogol mostruoso

Modificata da Robyvale, 17 May 2023 - 09:30 AM.


#685
Zio Phil

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Si Iwata :D

Effettivamente io lo spero il tuo ultimo trafiletto... se facessero ad esempio una switch 2 non retrocompatibile mandando in vacca tutte le librerie digitali si fanno un autogol mostruoso


Per come sta andando il mercato, se a capo di Nintendo c'è un businessman serio, Switch 2 sarà semplicemente un'altra console dell'ecosistema Nintendo e nessuno perderà nulla.
Come dici te, fare console a compartimenti stagni sarebbe un autogol allucinante.

#686
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Io comunque credo che Nintendo abbia trovato la quadra con switch. E' l'unica sul mercato a proporre una soluzione ibrida facilmente accessibile potendosi permettere di non puntare sulla grafica.

Spero che continuino su questa strada almeno per la prossima gen.



#687
Zio Phil

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Io comunque credo che Nintendo abbia trovato la quadra con switch. E' l'unica sul mercato a proporre una soluzione ibrida facilmente accessibile potendosi permettere di non puntare sulla grafica.
Spero che continuino su questa strada almeno per la prossima gen.


Sì anche secondo me ha trovato la quadra.
Non a caso ora abbiamo Steam Deck ed Asus Ally che seguono la stessa filosofia. :D

#688
Folco

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Ottima riflessione che mi fa riflettere e risponde a molti miei dubbi.
Un’idea che mi sono fatto di questa Nintendo di Furukawa, è che è molto più orientata al modello PlayStation, ossia consolidare e riproporre le idee che funzionano.

Sarebbe un peccato se Nintendo smettesse di innovare (rischiando però appunto una generazione flop come con WiiU) ma da un lato mi piacerebbe tornasse ad essere tradizionale (nes—>Snes—>N64–>GC) però chissà…senza le visioni e il carisma di personaggi come Iwata, Reggie, davvero non riesco a immaginare cosa ci sarà dopo. Furukawa è una figura “trasparente”, non c’è più quel frontman che tiene un contatto con il pubblico. Shuntaro mi ricorda quasi Jim Ryan, praticamente un uomo d’affari e basta, non un appassionato come i due citati prima o Spencer.
Vedremo.

Io credo che la tua sensazione (idea) sia figlia di una lettura superficiale dell'operato di Nintendo.

La Nintendo sotto Furukawa e la Nintendo sotto Iwata seguono i dettami di Hiroshi Yamauchi frutto delle considerazione sulle esperienze che il terzo presidente di Nintendo ha vissuto mentre ha traghettato l'azienda da picollo produttore di carte da gioco in Giappone a colosso dell'intrattenimento interattivo globale.

Ovviamente tenendo conto del contensto moderno (contesto che è in costante mutamento) e con una struttura collegiale mentre con Yamauchi c'era l'uomo forte solo al potere.

Se vuoi una differenza fra la Nintendo sotto il mandato di Iwata rispetto a quello attuale è che sotto Iwata Nintendo si è aperta molto di più verso il mondo esterno per parlare di ciò che sta dietro alla produzione di videogiochi da parte della compagnia (si pensi alle interviste Iwata Asks) soprattutto rispetto l'era precedente ma anche quella che sarebbe seguita.

 

Che l'attuale CEO di Nintendo abbia un background manageriale francamente lo trovo nella norma e da solo non può indicare che sia in atto un cambiamento sostanziale. Cos'era Hiroshi Yamauchi se non un CEO?

Piuttosto la nomina di Iwata da parte di Yamauchi come suo successore la dice lunga su quanto sia peculiare Nintendo e che persona straordinaria fosse Iwata.

L'errore che molti commetto è credere, siccome i giochi Nintendo sprizzano divertimento da ogni poro, che la loro creazione comporti un ambiente "frizzante" come le allegre avventure nei giochi quando in verità tale livello di eccellenza è raggiungibile esclusivamente tramite serietà, dedizione e duro lavoro.

L'uomo che viene deificato (oltre ogni vero merito) come il più grande game designer della storia non ha mai fatto mistero che lui non gioca ai videogiochi ma lo diverte molto crearli.

Anche Hiroshi Yamauchi non è mai stato un videogiocatore eppure si è sempre interrogato moltissimo sui temi profondi che stanno dietro ai prodotti della sua azienda.

 

Dire che non ci siano più frontman poi è un affronto a chi attualmente fa da frontman nei vari Nintendo Direct.

Non è forse il caso che la gente è pigra e ricorda solo i 3 nomi in croce che ha imparato in passato (Miyamoto, Yamauchi, Lincoln, Iwata, Reggie)?

 

L'ultimo appunto che mi preme di fare è sulla tua considerazione che Nintendo fosse "tradizionale" con la linea di prodotti "nes—>Snes—>N64–>GC".

Io non lo credo affatto, pretendere di rompere o sfidare la "tradizione"/"status quo" è sempre stato il grosso merito di Hiroshi Yamauchi.

Guarda quale controller avessero l'Atari VCS (1977) e l'SG-1000 (1983) della Sega e poi comparalo a quello del Famicom (1983).

Pensa alla stramba architettura dello SNES che però permetteva esperienze mai viste prima su console (tipo il Mode-7 di Super Mario Kart oppure Starfox che è stato il primo blockbuster con grafica poligonale nonostante la console che lo ospitasse fosse pensata esclusivamente per gli sprite).

Anche il N64 ha rappresentato un cambiamento epocale e nonostante in quella generazione molte console potessero generare poligoni a video solo il N64 aveva il piede spinto sull'accellerato del 3D inteso non come mera rappresenazione grafica bensì di movimento in una spazio tridimensionale liberamente esplorabile.

L'aggressiva ricerca di nuovi generi popolari da far proprio invece che concentrarsi sul clonare giochi già esistenti di successo e che ha nel tempo garantito a Nintendo un arsenale software senza uguali si è consolidata nella seconda metà degli anni '80 ed è continuata fino ai giorni nostri incessantemente.



#689
Robyvale

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UFFICIALE 10 MILIONI IN 3 GIORNI 


fonte la stessa Nintendo tramite canali ufficiali  

#690
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Zelda: Tears of the Kingdom sells over 10 million copies in first 3 days, more
 
 
The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom sells over 10m units worldwide (first 3 days), fast-selling game in series +  Fastest-Selling Nintendo game in Americas
 
In the three days since its launch on May 12, the Legend of Zelda: Tears of the Kingdom game for the Nintendo Switch system sold over 10 million units worldwide, becoming the fastest-selling game in the history of the Legend of Zelda series. With over 4 million sold in the Americas, The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom is also the fastest-selling Nintendo Switch game and the fastest-selling Nintendo game for any system in that territory.
 
“Many players are returning to Hyrule with all its new mysteries and possibilities, and with the record-breaking launch of The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom for Nintendo Switch, we can’t wait to see what they’ll create in the game and the stories they’ll share next,” said Devon Pritchard, Nintendo of America’s Executive Vice President of Sales, Marketing and Communications. “We’re grateful for all of our fans who’ve shown their passion for The Legend of Zelda over the years, and these sales numbers for the latest installment continue to show the strong momentum for both the franchise and Nintendo Switch this year.”
 
In The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom, which is a direct sequel to The Legend of Zelda: Breath of the Wild, players decide their own path through the sprawling landscapes of Hyrule and on the mysterious islands floating in the vast skies above. Discover new destinations, dangers, sights and puzzles that require wits and resourcefulness to overcome. Harnessing the power of Link’s new abilities, players will fight back against the malevolent forces that threaten the kingdom.
 
The Legend of Zelda action-adventure series started over 35 years ago with the Legend of Zelda game, which debuted in the U.S. in 1987 for the Nintendo Entertainment System. As the heroic Link, players go on an adventure battling foes and discovering hidden mysteries in vast fields and dungeons. As of March 2023, the series has sold more than 130 million units worldwide.

 

 

fonte nintendo






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