Dunque... Ho provato un paio di campagne, per ora.
Ho impostato un livello di difficoltà custom: IA e aggressività su hard, risorse e altre feature uguali per tutti. Così, ho pensato, posso provare fin da subito una run pseudo-hard, ma senza che la CPU bari come fa di solito nei NA. Non conoscendo le meccaniche di gioco, almeno all'inizio vorrei un po' di pietà; non ho però tenuto in considerazione che la CPU viene fatta barare apposta per sopperire a carenze della IA, come avrò modo di notare man mano che gioco. Comunque ho apprezzato che si possano settare così tanti aspetti della difficoltà a piacimento.
La prima campagna nel 1534 col "Ciocco", ossia Chosokabe, perché una legge non scritta di NA vuole che, quando inizi col Ciocco, si abbia vita facile (provare con altri NA per credere). Facendo cose abbastanza a caso, tanto per capire come funzioni, ho conquistato Shikoku senza alcun patema e mi stavo agevolmente espandendo verso l'Honshu centrale, quando mi sono fermato. Ora, la campagna era impostata sul modello di quella storica e gli altri clan, se non ho capito male, si comportano di conseguenza. Ma questo rovina la run coi Chosokabe, perché clan che avrebbero potuto spazzarmi via in scioltezza mi hanno lasciato fare, fin quando non sono stato io a spazzar via loro, come la storia esige. Ora, probabilmente andando avanti troverei pure pane per i miei denti, una volta incrociati Oda o Toyotomi. Ma essendo arrivato nel 1550 già a un tale grado di avanzamento, presumo che non mi sarebbe difficile stroncare sul nascere l'ascesa degli altri clan, quindi ho mollato lì. La campagna storica, probabilmente, diventa godibile con clan in posizione più centrale, prima o poi verificherò.
La seconda campagna, 1534 Matsudaira. Ovviamente non è di carattere storico, non voglio ripetere l'esperienza. Qui le cose si fanno interessanti perché, qualsiasi modello di sviluppo si segua, dopo qualche mese invariabilmente una coalizione Oda-Imagawa irrompe a Mikawa e mi spazza via. Dopo qualche infelice tentativo di resistere, scopro un exploit (non il solo, temo) che mi spiana la strada verso una agevole vittoria. Per salvarmi la pelle, mi sottometto agli Imagawa come vassallo. Non solo quasi nessuno mi dichiara più guerra, ma sono libero di attaccare chi mi pare e l'unico obbligo che ho come vassallo è di supportare gli Imagawa ogni tanto in battaglia, cosa che posso pure rifiutarmi di fare senza apprezzabili conseguenze. All'inizio la campagna è promettente, essendo debolissimo mi espando con molta fatica, più che altro sfruttando l'occasione quando un castello limitrofo si indebolisce al punto da opporre una fiacca resistenza. Questo modello di espansione mi è familiare, ricorrendo fin dal Nobunaga's Ambition originale.
Quando però ho accumulato una dozzina di castelli, ahimé, sono già pressoché invincibile. Il resto della campagna si svolge inglobando clan dapprima all'incirca delle mie dimensioni, poi mano a mano più piccoli. Come puoi notare dallo screen che ho postato prima, mi sono fermato non appena ho potuto attuare il War Ban, andare avanti così non aveva il minimo gusto.
Non ho potuto fare a meno di notare l'assoluta inadeguatezza dell'IA nel fronteggiare il mio clan. Spietata quando sono il pesce piccolo, com'è giusto che sia, ma già inerme quando cresco a medio/piccole dimensioni. Spero che alzando l'asticella la situazione migliori, altrimenti dovrò troncare ogni campagna dopo aver compiuto con successo l'espansione iniziale. Questo difetto mi sembra reso irreparabile da una diplomazia a dir poco demenziale. Ho già detto del vassallaggio, che dovrebbe restringere molto ma molto di più la libertà di manovra per potersi dimostrare efficace. Ma pure tutto il resto è semplicemente una vergogna. Il meccanismo alla base delle relazioni diplomatiche, ossia mettere un ufficiale in una corte e lasciare che un indicatore salga di mese in mese fino a raggiugere quota 100, è una fesseria come ne ho viste poche nei vg di strategia. Tutto si riduce a pagare una somma mensile per ottenere il bonus e, quando sei ricco abbastanza per permettertelo, è finita. Puoi imporre la pace in diversi modi a chi ti attacca, vanificando di fatto le aggressioni. Puoi imporre alleanze ai clan limitrofi, che così non solo non ti attaccheranno, ma possono perfino offrirti supporto quando ti serve (SE ti serve, beninteso). Le coalizioni contro i grandi clan sono più che inutili; in tre anni, nessuno ti attacca e anzi, alla fine ne puoi uscire più forte di prima. E così anche la gestione della fedeltà degli ufficiali, che si regola principalmente attraverso l'elargizione di doni, è talmente semplificata da risultare patetica. Seriamente, tutto il comparto di diplomazia/gestione dei rapporti andrebbe preso, gettato nel water e riscritto da zero.
La gestione dei castelli mi pare la cosa migliore di SoI. Legare l'ampliamento di un insediamento alla numero della popolazione, far dipendere i parametri di un distretto alle scelte fatte per i distretti limitrofi, e a seconda delle scelte compiute variare la mole dell'esercito cittadino, è una serie di accorgimenti che offrirebbe una pianificazione un minimo oculata. Purtroppo, tutto resta ad un livello molto superficiale, perché ci si accorge presto che l'unica cosa che conta è ammassare quanti più soldati possibile. Lo sviluppo quindi privilegia i soldati, l'agricoltura viene incrementata di conseguenza solo per fornire adeguato sostentamento alle truppe, mentre il terzo elemento del trittico, ossia il town value, lo puoi completamente trascurare e sarai comunque ricoperto di oro. Quando hai troppi castelli, occuparsi dello sviluppo di ognuno diviene particolamente tedioso. Finisci per delegare tutto ai singoli lord, ma non puoi fornire indicazioni di massima che tutti debbano seguire (ad esempio, non costruite chiese che sui miei territori non ne voglio), così ha veramente poco senso. Nel complesso, apprezzo lo sforzo nell'imbastire il comparto gestionale, ma la montagna ha finito col partorire un topolino.
Le battaglie, beh... Manco le ho viste, per la verità. Ne ho avviata una e mi è bastata. Ho giocato due campagne sostanzialmente formando eserciti di dimensioni sempre maggiori, mettendo generali con alti valori di comando a capo e via. Interessante limitazione quella della riserva dei 120 giorni di riso, ma nella pratica non influisce più di tanto.
Ci sono altri spunti d'interesse, ma anch'essi sviluppati male. Ad esempio la limitazione del raggio d'influenza del daimyo, che da un lato introduce una complicazione interessante ma dall'altro, togliendoti il controllo dei tuoi stessi domini, nega l'essenza stessa della strategia di ampio respiro.
Molte sfaccettature del gioco mi sono ancora oscure, ad esempio non ho capito se si possano usare ninja per azioni mirate, nei vecchi NA ci potevi costruire intere strategie intorno ai sabotaggi dei ninja (anche lì, forse sarebbe più corretto parlare di exploit, ma tant'è).
Insomma, ci ho già trascorso una quarantina di ore e ne passerò diverse altre, ho molte cose da vedere e, se mi va, pure gestire personalmente le battaglie. Mi piace la mole di castelli, ufficiali, il mercante coi suoi prezzi e la compravendita dei tesori, la considerazione per gli eventi storici; però ogni singola meccanica è talmente abbozzata da risultare sterile, questo videogame ha bisogno di approfondimento sotto ogni aspetto. Non vale assolutamente la ventina abbondante di Euro che l'ho pagato (per un titolo originariamente uscito a dicembre 2013, greedy Koei), ma avendo goduto della Serie in passato senza aver sborsato nemmeno un centesimo, beh, penso che con questo eccessivo esborso siamo pari.
IMHO Shibusawa & Co. dovrebbero seriamente pensare non solo a rendere le meccaniche un minimo degne di essere giocate, ma addirittura di tornare al combat system a turni, che pur coi suoi limiti aveva ben altro spessore. Ma ovviamente la serie si sta muovendo in tutt'altra direzione per quanto riguarda entrambe le cose, per cui non mi faccio illusioni.