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Il Signore degli Anelli: Tolkien e gli elfi neri, quanto ha senso?

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Questa discussione ha avuto 163 risposte

#31
Romanthekid

Romanthekid
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Viviamo in un mondo dove hanno fatto serie storiche con personaggi realmente esistiti cambiandogli etnia. Pensate che il rispetto per la mitologia di Tolkien fermi questa follia (perché di questo si tratta).

Rispettare la storia significa anche comprenderne gli errori e orrori, tra le altre cose. Riscriverla significa essere dei vigliacchi.

#32
Raelsan

Raelsan
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Tanto dopo il casting per la Ruota del Tempo oramai abbiamo capito la filosofia dei telefilm di Amazon e punto… perdersi a ragionare se certe scelte sono fattibili è una ulteriore evidenza del fatto che d'istinto qualcosa non ci torna…

#33
Bailong

Bailong
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Ragazzi cari vi devo far notare che avete dato per "morto" Morgoth alla fine della prima era in un vostro articolo (che spero abbiate rimosso), dimostrando di non aver poi tutta questa dimestichezza con il materiale del quale volete discutere. Faccio una domanda:
Se domani facessero un adattamento del romanzo dei tre regni (che ha dei contenuti esagerati e mitizzati) con personaggi caucasici andrebbe bene?
L'idea di rappresentare un universo mitologico con i canoni di ciò che l'intellettuale americano vorrebbe della società è ontologicamente sbagliato, così come è sbagliato fare gli avvocati di Amazon adducendo criteri politici a quello che è un errore di casting in un opera che è quasi maniacale nella caratterizzazione delle varie razze.

#34
Merlo

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Ma poi io non trovo rispettoso prendere persone solo perché nere, gay, non binari ecc e non perché sono capaci.

Oppure perché non creare un universo con gli elfi di colore e asiatici e ti fai un film da li?

#35
AtenanoSaint

AtenanoSaint
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Al netto del fatto che lopera originaria è il frutto di quello che Tolkien era: unuomo dei suoi tempi con la sua specifica visione del mondo, mediamente conservatrice, questo invece è un adattamento frutto dei nostri tempi, con tutto quello che ne consegue.

Allora il ruolo delle donne era praticamente zero, e difatti lopera originaria è praticamente (non totalmente, ma quasi) la sagra della salsiccia sotto questo punto di vista, e son dovuti intervenire i film per inserire personaggi femminili caratterizzati e di un certo spessore. Non ricordo polemiche particolari a tal proposito, nonostante anche quella fosse una storpiatura delloriginale..detto ciò, dato per assodato che nellopera, così come nella realtà vissuta da Tolkien e alla quale egli si ispirava i neri non fossero rappresentati, la vera domanda è: cosa ci/vi comporta lesistenza di un attore nero? Qualè il costo che si sta pagando per questa scelta?

Lindignazione che si manifesta è maggiore o minore della "felicità" che ha un gruppo di persone di sentirsi rappresentato nel proprio fandom? In tal senso, se la serie farà cagare sarà al netto di questa scelta; se l'attore è incompetente, lo sarà al netto del colore della pelle.

Imho.

#36
marco amanti

marco amanti
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Condivido con quanti sono schifati da questa scelta meramente politically correct. Con una sola argomentazione:
Pensate avessero messo un elfo grasso. Perché anche i grassi hanno bisogno di una rappresentazione fuori dai classici nani. Ce lo vedreste un elfo grasso? No. Non è per trascurare una categoria di persone che quotidianamente lotta contro bullismi vari. E' che gli elfi sono belli così. Un elfo di colore o viene giustificato da una nuova razza o non ci sta. Spero vadano a rendere coerente questo espediente. Del resto i regni del sud vedono già persone di etnia simil nord africana. Sarebbe bello un fantasy proveniente dall'Africa con nuovi canoni e altre rappresentazioni. Quello renderebbe giustizia al cinema africano nigeriano (nollywood) vivace e presente. Non questa scimmiottatura che non porta a riflessioni ma a disgusto contro questo politically correct che evidenzia le differenze piuttosto che appianarle

#37
fabfabry67

fabfabry67
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Partiamo dal presupposto che, anche io NON mi trovo d'accordo con questa scelta di casting, anche se non mi da particolarmente fastidio (tra l'altro l'attore non è propio nero, mi sembra più un sudamericano)
Però, a tutti coloro che dicono "no, va bene bisogna fare inclusività" io vi rispondo con una provocazione........
voglio propio vedere cosa succederebbe se facessero Black Panther biondo , bianco e con gli occhi azzuri, oppure un film sul Joker con un attore nero ??? andrebbe sempre bene ?? dai su, non diciamo minkiate !!!!!!!!!!!!!!!!

Modificata da fabfabry67, 13 February 2022 - 08:58 AM.


#38
NickNick

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1) È irrilevante, ma è gratuito. Ci sono degli immaginari consolidati, che si possono mutare, ma sarebbe opportuno mutarli se ci fosse una ragione valida.
2) Parliamo di 20 anni fa. Dopo il primo film, per la maggior parte del pubblico lui era Wolverine. Per quanto riguarda il materiale di Tolkien l'immaginario del grande pubblico (che ha visto e non ha letto) è consolidato. Un esempio più recente potrebbe essere il Reacher di Cruise è quello della serie tv. Ma anche questo è un personaggio visivamente assente sino ai film.

1) A me sembra che sia piuttosto rilevante, dato che mezzo mondo si sta scannando a vicenda per una questione che, io si, ritengo irrilevante. Mi chiedo davvero come un cambio di etnia sia un fattore discriminante per la realizzazione di un personaggio di finzione. Personalmente, ritengo molto più grave la modifica delle caratteristiche, degli ideali, dei modi di fare del personaggio, e quindi imi aggancio:
2) Parliamo all'ora di Tony Stark, personaggio che, prima dell'interpretazione di Robert Downey Jr, era la copia carbone della Marvel di Bruce Wayne. Playboy, scienziato, riservato a volte ma, e soprattutto, alcolista. La versione MCU non ha quasi niente di tutto ciò e, senza Jarvis, non avrebbe fatto granché. Questo ovviamente è solo uno degli esempi che potrei fare. Non mi sembra che qualcuno si sia lamentato però… A me pare evidente questa contraddizione: se c'è il cambio di etnia, si grida al lupo al lupo. Ma quando vengono effettivamente fatti dei veri cambiamenti e delle drastiche mutazioni, nessuno se ne accorge neanche.

#39
NickNick

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2) non ho visto Wolverine, sicuramente qualcuno avrà anche protestato, ma il romanzo in questione conta 100000 volte meno del Signore degli anelli, quindi sicuramente le poche proteste sono passate ancor più nell'anonimato di quelle della serie Amazon in oggetto.
1) ti rispondo con un'altra domanda: viene rifatto "Race", sulla vita di Jesse Owens (gran film) ma in questa versione Jesse Owens viene interpretato da un biondo finlandese. Oppure un film su Martin Luther King, uguale. In che modo il colore della pelle di questo attore può danneggiare questo film oppure comprometterne la visione? Beh, è la stessa cosa. Compromette perché è una menzogna, una mistificazione della realtà, in questi casi che ho messo come esempi proprio come anche nel caso della serie Amazon sul signore degli anelli.


Intanto ti ringrazio della risposta. Per quanto riguarda il punto numero 2, se non hai visto Wolverine, ti rimando all'esempio che ho fatto qui sopra del Tony Stark del MCU. Che poi conti di meno, questo è del tutto opinabile. Gli X-Men hanno formato la cultura pop attuale tanto quanto il signore degli anelli, e non mi sembra che ci sia molto da discutere a riguardo. Per quanto riguarda il paragone sul personaggio storico, non può sussistere il confronto: una personaggio di finzione e un personaggio che realmente è esistito, in che termini possono essere accostati? Sai, qualora si dovesse davvero fare un film su Martin Luther King caucasico oppure su Mario Draghi asiatico, allora avrai ragione tu. Ma non mi sembra questo il caso.

Modificata da NickNick, 13 February 2022 - 09:25 AM.


#40
Lorenzo Spaziani

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Articolo molto in linea con la tendenza del politicamente corretto. La cosa che più non comprendo è l'atteggiamento da professori che si ha in questi casi, pensando che ciò che si dice sia giusto a prescindere su tutti i fronti "Se lui era all'avanguardia, potrebbe essere il momento di esserlo anche noi...". Qui non si tratta di essere all'avanguardia, si tratta di non rispettare un qualcosa che è radicato nell'immaginario comune letterario e di chi è appassionato delle opere di Tolkien. Il voler a tutti i costi procedere e insistere con questo blackwashing non credo sinceramente aiuti i concetti di fratellanza, integrazione, multiculturalismo ecc. Anzi credo stia generando sentimenti opposti, perché si avverte la forzatura.

Modificata da Lorenzo Spaziani, 13 February 2022 - 09:36 AM.


#41
-Krell

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2) non ho visto Wolverine, sicuramente qualcuno avrà anche protestato, ma il romanzo in questione conta 100000 volte meno del Signore degli anelli, quindi sicuramente le poche proteste sono passate ancor più nell'anonimato di quelle della serie Amazon in oggetto.
1) ti rispondo con un'altra domanda: viene rifatto "Race", sulla vita di Jesse Owens (gran film) ma in questa versione Jesse Owens viene interpretato da un biondo finlandese. Oppure un film su Martin Luther King, uguale. In che modo il colore della pelle di questo attore può danneggiare questo film oppure comprometterne la visione? Beh, è la stessa cosa. Compromette perché è una menzogna, una mistificazione della realtà, in questi casi che ho messo come esempi proprio come anche nel caso della serie Amazon sul signore degli anelli.

il paragone al contrario non regge, molti usano questo falso argomento. Non regge perché:
1)Martin Luther King è un personaggio che puoi fare solo nero, non è un personaggio di fantasia, e la sua importanza "visiva" è data proprio dal.l colore della pelle che lo incasella nella comunità per cui ha tanto lottato: se lo rendi bianco racconti letteralmente un'altra storia, una storia di una persona fuori da quella comunità dell'epoca. Il ragionamento al contrario, poi, non funziona anche perché la comunità nera è stata a lungo sotto rappresentata, il discorso al contrario non ha, jn linea di principio, senso (poi succedono cose molto stupide come gli attacchi subiti dalla jhoanson perché non asiatica per ghost in the shell, ma li era davvero un caso di trattamento al contrario ingiustificato)

2)In che modo, qualitativamente parlando, il colore degli elfi cambia, in peggio, l'opera? Qualr passo fondamentale viene meno, che Tolkien li ha descritti tutti bianchi (perché quella la realtà del tempo che lui viveva?).

3)Le opere sono anche frutto del proprio tempo, viviamo in una società fatta non solo di bianchi, e questa cosa si riversa naturalmente anche nelle narrazioni che ci raccontiamo tutti.

Ci sono casi in cui mi è parso assurdo scegliere attori neri:penso al recente al recente Macbeth con Denzsl Washington. Ma alla fine ho visto e apprezzato il film, mi rompe qualcosa vederlo nero? È un film che mira ad avere una precisa ricostruzione storica? No, in quel caso mi avrebbe daro fastidio e mi sarebbe sembrata una forzatura. Ma in un'opera di fantasia, non capisco proprio come possa infastidire. Non srai togliendo nulla dall'originale, stai aggiungendo per gli spettatori che possono avere accesao alla visione di un prodotto che rispecchia la diversità del contemporaneo

#42
-Krell

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Al netto del fatto che lopera originaria è il frutto di quello che Tolkien era: unuomo dei suoi tempi con la sua specifica visione del mondo, mediamente conservatrice, questo invece è un adattamento frutto dei nostri tempi, con tutto quello che ne consegue.

Allora il ruolo delle donne era praticamente zero, e difatti lopera originaria è praticamente (non totalmente, ma quasi) la sagra della salsiccia sotto questo punto di vista, e son dovuti intervenire i film per inserire personaggi femminili caratterizzati e di un certo spessore. Non ricordo polemiche particolari a tal proposito, nonostante anche quella fosse una storpiatura delloriginale..detto ciò, dato per assodato che nellopera, così come nella realtà vissuta da Tolkien e alla quale egli si ispirava i neri non fossero rappresentati, la vera domanda è: cosa ci/vi comporta lesistenza di un attore nero? Qualè il costo che si sta pagando per questa scelta?

Lindignazione che si manifesta è maggiore o minore della "felicità" che ha un gruppo di persone di sentirsi rappresentato nel proprio fandom? In tal senso, se la serie farà cagare sarà al netto di questa scelta; se l'attore è incompetente, lo sarà al netto del colore della pelle.

Imho.

esattamente, quoto anche le virgole.

#43
Andre Felix

Andre Felix
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"Se lui era all'avanguardia, potrebbe essere il momento di esserlo anche noi, cent'anni dopo."

Che dire, vagamente suggestiva come posizione per un articolo che dovrebbe solo schierare le opposte visioni. Nulla di male avere un proprio punto di vista (anzi impossibile non averlo), tuttavia l'argomentazione mi sembra davvero tirata per i capelli. Così come gli altri punti di discussione all'interno dell'articolo che tirano in mezzo di tutto da Eol ai drow di D&D...fino al punto di dire che visto che Tolkien non ribadisce il colore della pelle di OGNI elfo che introduce dovremmo presagire differenti colorazioni della pelle rispetto alla tradizione da cui attinge.

La verità - che fa male -è che questa serie rischia già di essere un prodotto che parte dai peggiori presupposti. Non adoro il termine "politically correct", che trovo restrittivo. Preferisco utilizzarne un altro che già da ben prima descriveva questo tipo di produzioni: americanata



#44
Gatto Giuliano

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1) A me sembra che sia piuttosto rilevante, dato che mezzo mondo si sta scannando a vicenda per una questione che, io si, ritengo irrilevante. Mi chiedo davvero come un cambio di etnia sia un fattore discriminante per la realizzazione di un personaggio di finzione. Personalmente, ritengo molto più grave la modifica delle caratteristiche, degli ideali, dei modi di fare del personaggio, e quindi imi aggancio:
2) Parliamo all'ora di Tony Stark, personaggio che, prima dell'interpretazione di Robert Downey Jr, era la copia carbone della Marvel di Bruce Wayne. Playboy, scienziato, riservato a volte ma, e soprattutto, alcolista. La versione MCU non ha quasi niente di tutto ciò e, senza Jarvis, non avrebbe fatto granché. Questo ovviamente è solo uno degli esempi che potrei fare. Non mi sembra che qualcuno si sia lamentato però? A me pare evidente questa contraddizione: se c'è il cambio di etnia, si grida al lupo al lupo. Ma quando vengono effettivamente fatti dei veri cambiamenti e delle drastiche mutazioni, nessuno se ne accorge neanche.

1) mezzo mondo? Una piccola frazione di una saga cinematografica molto amata.
2)nemmeno la ultima MJ è molto canonica, non mi sembra che di ricordare proteste.

Secondo me non è il cambio di etnia in se, ma il fatto che sia gratuito ed ingiustificato. Manzoni, mi pare, che non dica che Renzo fosse caucasico, sarebbe una buona idea farlo interpretare ad un attore di colore? Al cinema no, sarebbe fuori luogo e gratuito, a teatro è un altro discorso. In quel contesto il pubblico è abituato a, passami la semplificazione, lavorare di fantasia. C'è una lunga serie di esempi, mi pare che anche l'ultimo Cyborg abbia dei trascorsi come Enrico VI.

Modificata da Guybrush Ulysses, 13 February 2022 - 10:22 AM.


#45
NonConosciuto

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Sembra che anche questa serie sarà rovinata da forzature ingiustificate.




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