Premessa: ho letto Il Signore degli Anelli con la vecchia traduzione, ora sono a buon punto con la lettura della nuova traduzione; e inoltre di tanto in tanto faccio confronti con la versione originale inglese. E ho dato anche un'occhiata a interviste sparse sia della Alliata che di Fatica.
Così evito che mi si dica che parlo a vanvera, o senza conoscere l'argomento.
Ora, a quanto pare anche qui dentro molti stanno già dicendo peste e corna di un libro che o hanno a malapena sfogliato oppure non hanno neanche sfiorato. Il che è facilmente dimostrabile dal testo stesso, visto che in parecchi hanno fatto affermazioni errate.
Vediamo di mettere un po' i puntini sulle i:
1) Se si vuole criticare o giudicare una traduzione, o confrontarla con un'altra, bisogna LEGGERE. Non parlare per sentito dire, o solo dopo aver dato un'occhiata a elenchi di nomi diramati sul web, o perché la versione con cui si è cresciuti non andava toccata. Bisogna mettere da parte la nostalgia, cosa non semplice ma manco impossibile, ed essere obiettivi.
2) Lasciamo fuori (No Parole Vietate) dal discorso, per piacere. A parte che non se ne può più di sentirlo nominare ovunque, ma in questo caso il paragone è insensato, e non c'entra assolutamente niente con O. Fatica e il suo operato (tra l'altro attestato da decine di classici britannici già tradotti, lodi di colleghi ed esperti del settore, premi vinti, ecc...). Stiamo parlando di un professionista navigato e con i titoli giusti; e no, se ve lo state chiedendo, non traduce letteralmente e non fa uso di termini arcaici a caso. Quindi evitiamo.
3) Il 90% delle critiche che ho letto in questi mesi, simili a quelle di alcuni commenti precedenti, verte quasi solo sui nuovi nomi o sulla poesia dell'anello. Il libro non è fatto solo di quello, dato che è lungo oltre 500 pagine.
Ora, ci sta che non piacciano i nuovi nomi, con quelli vecchi praticamente ci siamo cresciuti tutti, e sono in circolazione da 3-4 decenni, e di certo alcune soluzioni di Fatica sono discutibili.
Ma da qui a dire che la traduzione fa schifo solo per questo ce ne corre, abbondantemente.
4) Non è vero che tutti i nomi sono stati italianizzati, solo alcuni (tra l'altro vi inviterei a dare un'occhiata a come li aveva tradotti la Alliata nella prima edizione italiana, lì sì che c'è da ridere).
E infatti qualcuno più su ha già preso fischi per fiaschi, a dimostrazione che il libro andrebbe letto per intero prima di commentare:
- Mount Doom è rimasto Monte Fato; Montagna Fiammea è usato quando nel testo inglese si parla di "Fiery Mountain". Quindi è tutto corretto.
- Frodo Baggins e Pippin Took sono rimasti tali e guali all'inglese;
- Samwise Gamgee è tradotto Samplicio Gamgee (che comunque è abbreviato il più delle volte, quindi si trova quasi sempre Sam nel testo; in ogni caso la spiegazione di Fatica non è campata per aria, anche se molto creativa)
- Strider, il soprannome di Aragorn, non è più Grampasso ma Passolungo (nessuno dei due è sbagliato, e il nuovo non suona certo male);
- Il proprietario della locanda di Brea da Omorzo Cactaceo diventa Omorzo Farfaraccio. Il cognome in originale è esattamente il nome della pianta Farfaraccio, Cactaceo poteva andare anche se comunque la prendeva alla larga.
Ci sono poi vari abitanti della Contea che sono stati rinominati, così come anche nomi di luoghi o foreste, ma se si mette da parte il legame affettivo, le nuove versioni hanno il loro senso. Per quanto ho letto finora dico che è un 50 e 50, alcuni suonano meglio ora, altri suonavano meglio con la vecchia traduzione.
Inoltre, come l'articolo che stiamo commentando conferma, c'è una disputa legale in corso sulla vecchia traduzione, pertanto laddove Fatica si fosse trovato nella situazione di utilizzare nomi e toponimi creati dalla Alliata per le vecchie edizioni non l'ha potuto fare per questione di diritti. Questo per chiarire che se ha cambiato molte cose è perché era anche tenuto a farlo.
5) La nuova traduzione non ha affatto rimosso l'epicità dal testo originale. Né tantomeno l'ha reso un libro per ragazzi o di genere "young adult", non diciamo fesserie.
I toni della scrittura di Tolkien sono stati preservati, non è stato snaturato niente in quel senso, La Compagnia dell'Anello mantiene il suo stampo high fantasy anche in questa nuova edizione.
Anzi, di fatto l'epicità qui è resa più evidente - nei punti giusti - perché a differenza del vecchio testo italiano stavolta il registro e il parlato dei personaggi è più aderente all'inglese, e quindi variegato, e adeguato in base a chi sta parlando o narrando. Questa cosa si perdeva nel precedente adattamento perché il testo Alliata/Principe tendeva a elevare il linguaggio un po' ovunque, anche quando Tolkien invece faceva parlare personaggi meno acculturati o forbiti.
Sulla musicalità delle poesie, a parte la poesia dell'anello che ha i cambiamenti più vistosi e stridenti, le altre poesie e i canti sparsi in questo primo libro sono resi con un'ottima metrica, mantengono la giusta musicalità e le rime, dove possibile.
6) Ci sono traduzioni opinabili o passaggi non proprio riusciti? Sì, fino a dove ho letto mi è capitato di imbattermi in soluzioni che si potevano rivedere. E mi dispiace anzi che si possano fare poche discussioni al riguardo, perché di critiche attendibili e motivate ne ho lette veramente poche finora.
Ma sono molte di più le magagne del vecchio testo che sono state finalmente corrette e sistemate; a partire dall'appiattimento dei registri linguistici sopracitato, a tutta una serie di sfumature che il testo precedente ignorava, parole che ometteva, traduzioni errate, ecc. ecc.
Spero di aver fatto chiarezza, e magari di aver spronato qualcuno a voler recuperare il libro. Perché come ha detto Black Zeta più sopra si evince persino dalle recensioni di Amazon che tanta gente sta di fatto sabotando questa nuova edizione senza manco essersi premurata di leggerla, e i risultati si vedono.
Poi nessuno dice che bisogna liberarsi del vecchio libro per sostituirlo col nuovo, persino io - che sto trovando decisamente migliore e più accurata la versione di Fatica - ho intenzione di custodire l'altra edizione. L'importante è non fare crociate inutili o prive di fondamento in nome della sola nostalgia.
Modificata da Emme, 24 January 2020 - 08:55 PM.