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Ready Player One e l'ombra del flop: il cinema d'autore rischia grosso


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Questa discussione ha avuto 115 risposte

#76
avuerre

avuerre
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non è film d autore in questo caso, altrimenti lo sarebbero quasi tutti compresi i cinecomic che si prendono anche loro delle libertà


Il punto è sempre lo stesso: chi decide quando un film è d'autore o meno? Non è un genere, non ci sono elementi caratterizzanti, se non l'autore stesso che lo gira :) è un formalismo, lo riconosco, ma tant'è.

#77
avuerre

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in teoria quando la sceneggiatura è originale oppure quando prende un soggetto e lo plasma a modo suo


Ma è troppo riduttivo come concetto, non basta. Inoltre se un regista non mette mano a una sceneggiatura non si può considerare un autore? E allora a cosa serve la regia, facciamo girare tutto agli sceneggiatori... pensate che Spielberg non abbia messo del suo in un film come Ready Player One? A me il suo tocco sembra abbastanza esplicito, al netto ovviamente dei naturali difetti eh. RPO non è certo perfetto, anzi. Lo abbiamo già detto in questa discussione, non è che il "cinema d'autore" è tutto quello che è universalmente bello e irraggiungibile, ci si confonde con il cinema d'essai o chissà quale altra etichetta.

Purtroppo (o per fortuna) la definizione di "cinema d'autore" resta notoriamente soggettiva, perché è impossibile mettere dei paletti, dei limiti, delle regole ferree.

Modificata da Deatheater785, 04 April 2018 - 08:18 AM.


#78
Covenant84

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Spielberg realizza sogni....



#79
Guest_GostsheepeYe

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Personalmente l'ho trovato bellino per alcune cose visto il periodo in cui sono nato, ma per il resto potevo risparmiarmi i soldi..

#80
Guest_ningeneYe

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ti sfugge che chi guarda i cinecomic marvel non sono solo nerd altrimenti non raggiungerebbero il miliardo di incassi


Probabile, ma onestamente non vedo molta differenza tra l'intrattenimento che può offrire un cinecomic e quello che può offrire Ready player one, se guardiamo all'intrattenimento puro. Anzi Ready player one ha dalla sua il fatto che è diretto da un regista affermato che raramente ha diretto male, mentre tra la miriade di cinecomic ce ne sono alcuni di ottimi (a me son piaciuti, tra gli ultimi che ho visto, guardiani della galassia e dr strange), ma molti altri sono tra il mediocre ed il pessimo e mi spiace dirlo ma sopratutto lato DC, che dopo gli ottimi batman di nolan (eccetto lo scricchiolante terzo capitolo) ha smarrito la bussola con tentativi goffi ed impacciati di copiare quello che ha fatto la Marvel negli ultimi anni (con alti e bassi).
Ad ogni modo non vedo per quale motivo il pubblico dei cinecomics dovrebbe precludersi la visione di questo film a meno che non sono spettatori che al cinema vedono solo cinecomics.

Modificata da ningen, 04 April 2018 - 09:54 AM.


#81
UomoDiMare

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A parte che hai tu e non io , paragonato Lynch a Star Wars , il mio era un volerti dimostrare che Il binomio blochbuster / cinema d'autore esiste. Burton e Miyazaki figure del cinema d'autore non me li sono immaginato io , ma li ho presi a riferimento apposta. Del resto sei molto piccolo per ricordare l'uscita cinematografica di Mononoke che nonostante fosse distribuito dalla buena vista , fu considerato cinema d'essai , io lo vidi al Rouge et Noir. Per Chaplin e Hitchcock pensala come vuoi, e per le 4 weiss , salute!

 

Mi dici in cosa Burton sarebbe un autore? Su Miyazaki non parlo perché come ho scritto prima non ho approfondito la sua storia, ma potresti dirmi da chi Mononoke sarebbe stato considerato cinema d'essai??

 

Il punto è sempre lo stesso: chi decide quando un film è d'autore o meno? Non è un genere, non ci sono elementi caratterizzanti, se non l'autore stesso che lo gira :) è un formalismo, lo riconosco, ma tant'è.

 

 

Ma è troppo riduttivo come concetto, non basta. Inoltre se un regista non mette mano a una sceneggiatura non si può considerare un autore? E allora a cosa serve la regia, facciamo girare tutto agli sceneggiatori... pensate che Spielberg non abbia messo del suo in un film come Ready Player One? A me il suo tocco sembra abbastanza esplicito, al netto ovviamente dei naturali difetti eh. RPO non è certo perfetto, anzi. Lo abbiamo già detto in questa discussione, non è che il "cinema d'autore" è tutto quello che è universalmente bello e irraggiungibile, ci si confonde con il cinema d'essai o chissà quale altra etichetta.

Purtroppo (o per fortuna) la definizione di "cinema d'autore" resta notoriamente soggettiva, perché è impossibile mettere dei paletti, dei limiti, delle regole ferree.

 

Ma tu tutti questi concetti dove li hai letti/appresi? Perché stai semplicemente facendo disinformazione. Per il cinema d'autore ci sono più elementi caratterizzanti e riguardano la forma.

Poi mi spieghi in cosa è autore un regista a cui viene ASSEGNATA una sceneggiatura da mettere in scena. Se non sapete come si lavora ad un film, non ci scrivete articoli che non fate altro che alimentare una tremenda disinformazione su argomenti come identità di genere ed identità autoriale. E a pagarne le spese sono le persone che si dedicano e lavorano in questo campo e devono combattere con chi ha letto su pincopallo.com che il cinema d'autore è un concetto astratto.

Sottolineo che mi farebbe piacere sapere dove hai letto ciò che scrivi, grazie in anticipo.
 



#82
Gippo73

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Ma tu tutti questi concetti dove li hai letti/appresi? Perché stai semplicemente facendo disinformazione. Per il cinema d'autore ci sono più elementi caratterizzanti e riguardano la forma.
Poi mi spieghi in cosa è autore un regista a cui viene ASSEGNATA una sceneggiatura da mettere in scena. Se non sapete come si lavora ad un film, non ci scrivete articoli che non fate altro che alimentare una tremenda disinformazione su argomenti come identità di genere ed identità autoriale. E a pagarne le spese sono le persone che si dedicano e lavorano in questo campo e devono combattere con chi ha letto su pincopallo.com che il cinema d'autore è un concetto astratto.
Sottolineo che mi farebbe piacere sapere dove hai letto ciò che scrivi, grazie in anticipo.

Ehi ,ehi , comincia a darti una bella calmata , che forse la birra ancora non l'hai smaltita. Primo io sono solo un mod , un tizio qualunque che aiuta a moderare sul sito , secondo lo ho capito che sei bravo , sei da 110 e lode , il fatto che io non abbia la tua preparazione e il tuo percorso di studi non ti autorizza ne a trattarmi come un ignorante ne come un cafone , visto che quando ti rispondo lo faccio anche con garbo. Più di una volta sia io che qualche altro moderatore ti abbiamo fatto notare che qui si parla di cinema , non si fanno lezioni di cinema, per cui è bello leggere i tuoi interventi finchè non ti inerpichi tu nel tecnicismo , facendoti a mio avviso non esperto , ma sperto ( e visto che siamo conterranei sai benissimo cosa intendo) cioè di senti forte perchè tu la materia la conosci e noi no, ma fino ad un certo punto . Hai citato Wikipedia proprio per spiegare terra terra la differenza , e allora vattela a leggere e vedi come viene considerato Tim Burton o Miyazaki . Poi , io ho la mia età e ti posso assicurare che fino a "Il Castello Errante di Howl" , visto a Siena in un cinema d'essai ,io Miyazaki lo potevo vedere solo nei cinema d'essai , così come il precedente "La città Incantata" l'ho visto ad una retrospettiva sul cinema d'essai d'Oriente a Trieste , nonostante la distribuzione di quel film fosse Universal.Non ci vuoi credere fatti tuoi . Detto questo torno a ripeterti , tu ritieni offensivo nei tuoi confronti o del settore quello che una persona come me liberamente scrive , tu ti ergi immediatamente a cattedratico , e te ne freghi di offendere , tanto tu sai io no. Ok, va bene , sai cosa ti dico , da questo momento in poi mi limiterò ai miei commenti visto che con te un confronto deve sempre finire in questo modo, mi limito al piacere , finchè c'è , di aiutare nella moderazione degli interventi e mi faccio i fatti miei, perchè fino a prova contraria c'è libertà di espressione e finchè lo faccio in modo educato non vedo perchè smettere, con te di certo non mi metterò più a discutere. To prenditela pure con loro dato che ci sei :
https://it.wikipedia...Cinema_d'autore



#83
avuerre

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Ma tu tutti questi concetti dove li hai letti/appresi? Perché stai semplicemente facendo disinformazione. Per il cinema d'autore ci sono più elementi caratterizzanti e riguardano la forma.
Poi mi spieghi in cosa è autore un regista a cui viene ASSEGNATA una sceneggiatura da mettere in scena. Se non sapete come si lavora ad un film, non ci scrivete articoli che non fate altro che alimentare una tremenda disinformazione su argomenti come identità di genere ed identità autoriale. E a pagarne le spese sono le persone che si dedicano e lavorano in questo campo e devono combattere con chi ha letto su pincopallo.com che il cinema d'autore è un concetto astratto.
Sottolineo che mi farebbe piacere sapere dove hai letto ciò che scrivi, grazie in anticipo.


Caro UomoDiMare, apprezzo questa tua energica passione nel difendere un qualcosa, mi piace e ti supporto nelle intenzioni, però mi dispiace deluderti ma stai cercando di materializzare qualcosa che in realtà non esiste. Il cinema d'autore non è né un genere, né una corrente, è un'espressione usata per la prima volta - fra le righe - da Truffaut negli anni '50 su cui successivamente si è ricamato di tutto. Come io non riuscirò a mostrarti alcuna "prova" per sorreggere la mia tesi, tu non riuscirai a dimostrare la tua. Penso soltanto che tu sia attaccato a una certa idea di cinema d'autore che, per carità, può avere le sue fondamenta a livello di temi, linguaggi ecc ma che personalmente reputo decaduta, e neanche da poco. Probabilmente sei anche fra quelli che considerano il vero cinema solo su grande schermo, per non dire in pellicola, e che non accetta nessun'altra forma. Oggi il cinema è più dinamico che mai, è un'entità in continuo sviluppo, e personalmente penso che anche il cinema d'autore come lo intendi tu sia cambiato, non sono gli anni '50 di Truffaut ecco. In ogni caso siamo qui per portare avanti una discussione con toni pacifici, sono pronto ad ascoltare qualsiasi cosa, poi è chiaro che tu non sai nulla di me e io di te e del tuo lavoro, ma da qui alla disinformazione ce ne passa.

Modificata da Deatheater785, 04 April 2018 - 11:10 AM.


#84
LambertoKevlar

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Mi dici in cosa Burton sarebbe un autore? Su Miyazaki non parlo perché come ho scritto prima non ho approfondito la sua storia, ma potresti dirmi da chi Mononoke sarebbe stato considerato cinema d'essai??

 

 

 

 

Ma tu tutti questi concetti dove li hai letti/appresi? Perché stai semplicemente facendo disinformazione. Per il cinema d'autore ci sono più elementi caratterizzanti e riguardano la forma.

Poi mi spieghi in cosa è autore un regista a cui viene ASSEGNATA una sceneggiatura da mettere in scena. Se non sapete come si lavora ad un film, non ci scrivete articoli che non fate altro che alimentare una tremenda disinformazione su argomenti come identità di genere ed identità autoriale. E a pagarne le spese sono le persone che si dedicano e lavorano in questo campo e devono combattere con chi ha letto su pincopallo.com che il cinema d'autore è un concetto astratto.

Sottolineo che mi farebbe piacere sapere dove hai letto ciò che scrivi, grazie in anticipo.
 

sempre gentile ed educato vedo



#85
minghie

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citare wikipedia, cosa mi tocca fare...


Una scena de Il monello (1921) di Charlie Chaplin. L'opera del cineasta britannico è un buon esempio di cinema d'autore
Cinema d'autore è un termine usato per descrivere quei film che rispecchiano la personalità del loro regista, che il più delle volte è anche lo sceneggiatore. Si tratta di un concetto soggettivo di cui non esiste una definizione rigorosa. Il cinema d'autore è spesso paragonato a un cinema d'essai.

In Introduzione alla storia del cinema, Paolo Bertetto[1] individua alcuni elementi comuni del regista d'autore:

segue tutte le fasi della produzione cinematografica, dallo sviluppo dell'idea al montaggio, con particolare attenzione alla sceneggiatura;
i film d'autore affrontano contenuti complessi e poco commerciali, similmente ad un romanzo o ad un'opera teatrale;
deve riconoscersi uno stile dell'autore, legato alla sua originalità espressiva;
i film d'autore danno meno peso al puro intrattenimento, ma preferiscono far riflettere lo spettatore, che quindi non può più assistere passivamente alla proiezione;
spesso il film d'autore è inserito in un complesso di opere dello stesso autore, per questo riconoscibile.


#86
UomoDiMare

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Ehi ,ehi , comincia a darti una bella calmata , che forse la birra ancora non l'hai smaltita. Primo io sono un moderatore , un tizio qualunque che aiuta a moderare sul sito , secondo lo ho capito che sei bravo , sei da 110 e lode , il fatto che io non abbia la tua preparazione e il tuo percorso di studi non ti autorizza ne a trattarmi come un ignorante ne come un cafone , visto che quando ti rispondo lo faccio anche con garbo. Più di una volta sia io che qualche altro moderatore ti abbiamo fatto notare che qui si parla di cinema , non si fanno lezioni di cinema, per cui è bello leggere i tuoi interventi finchè non ti inerpichi tu nel tecnicismo , facendoti a mio avviso non esperto , ma sperto ( e visto che siamo conterranei sai benissimo cosa intendo) cioè di senti forte perchè tu la materia la conosci e noi no, ma fino ad un certo punto . Hai citato Wikipedia proprio per spiegare terra terra la differenza , e allora vattela a leggere e vedi come viene considerato Tim Burton o Miyazaki . Poi , io ho la mia età e ti posso assicurare che fino a "Il Castello Errante di Howl" , visto a Siena in un cinema d'essai ,io Miyazaki lo potevo vedere solo nei cinema d'essai , così come il precedente "La città Incantata" l'ho visto ad una retrospettiva sul cinema d'essai d'Oriente a Trieste , nonostante la distribuzione di quel film fosse Universal.Non ci vuoi credere fatti tuoi . Detto questo torno a ripeterti , tu ritieni offensivo nei tuoi confronti o del settore quello che una persona come me liberamente scrive , tu ti ergi immediatamente a cattedratico , e te ne freghi di offendere , tanto tu sai io no. Ok, va bene , sai cosa ti dico , da questo momento in poi mi limiterò ai miei commenti visto che con te un confronto deve sempre finire in questo modo, mi limito al piacere , finchè c'è , di aiutare nella moderazione degli interventi e mi faccio i fatti miei, perchè fino a prova contraria c'è libertà di espressione e finchè lo faccio in modo educato non vedo perchè smettere, con te di certo non mi metterò più a discutere. To prenditela pure con loro dato che ci sei :
https://it.wikipedia...Cinema_d'autore

 

Io rispondevo ad un'altra persona che credo sia anche l'autore dell'articolo, facendogli notare che con questo articolo si crea disinformazione così come con i commenti in cui scrive che il cinema d'autore è un concetto semplicemente astratto e che non ha nulla di concreto, obiettivo e via dicendo. A te ho risposto solo nella prima parte del messaggio e non ti ho offeso così come non ho offeso l'altra persona: se scrivi una cosa su Internet con una certa convinzione, accetti anche eventuali correzioni e critiche che ti vengono fatte.

Tim Burton non ha mai fatto cinema d'autore e i Batman che hai citato non sono opere autoriali, visto che sono film nati dal lavoro di un soggettista, degli sceneggiatori, della casa di produzione e del regista, persone diverse che lavorano insieme ad un progetto e non una singola persona che organizza tutto il lavoro per una sua personale elaborazione di forma. Se manca la figura dell'autore, appena citata, non si può parlare di cinema d'autore.

Su Miyazaki ripeto che non conosco abbastanza la storia di questo artista e come ho fatto nei precedenti commenti non ne parlo.



#87
minghie

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Tralasciando il fatto che, a mio avviso, si tratta di un'opera fortemente reazionaria a differenza del romanzo

#88
Shiqmah

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@mrTODD777 urge una live sul cinema d'autore, che qui le idee sono troppe e ben confuse.

#89
Shiqmah

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Io rispondevo ad un'altra persona che credo sia anche l'autore dell'articolo, facendogli notare che con questo articolo si crea disinformazione così come con i commenti in cui scrive che il cinema d'autore è un concetto semplicemente astratto e che non ha nulla di concreto, obiettivo e via dicendo. A te ho risposto solo nella prima parte del messaggio e non ti ho offeso così come non ho offeso l'altra persona: se scrivi una cosa su Internet con una certa convinzione, accetti anche eventuali correzioni e critiche che ti vengono fatte.
Tim Burton non ha mai fatto cinema d'autore e i Batman che hai citato non sono opere autoriali, visto che sono film nati dal lavoro di un soggettista, degli sceneggiatori, della casa di produzione e del regista, persone diverse che lavorano insieme ad un progetto e non una singola persona che organizza tutto il lavoro per una sua personale elaborazione di forma. Se manca la figura dell'autore, appena citata, non si può parlare di cinema d'autore.
Su Miyazaki ripeto che non conosco abbastanza la storia di questo artista e come ho fatto nei precedenti commenti non ne parlo.


Vorrei portare avanti l'esempio di Batman perchè mi pare calzantissimo. Abbiamo due registi che affrontano lo stesso soggetto, che tu giustamente definisci esterno perché nato dal lavoro di un soggettista: in che modo tu in due progetti del genere non vedi il lavoro di un autore?

Nasce da qui una piccola curiosità: tu lo sai come lavorano registi come Burton o Nolan?

#90
UomoDiMare

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Caro UomoDiMare, apprezzo questa tua energica passione nel difendere un qualcosa, mi piace e ti supporto nelle intenzioni, però mi dispiace deluderti ma stai cercando di materializzare qualcosa che in realtà non esiste. Il cinema d'autore non è né un genere, né una corrente, è un'espressione usata per la prima volta - fra le righe - da Truffaut negli anni '50 su cui successivamente si è ricamato di tutto. Come io non riuscirò a mostrarti alcuna "prova" per sorreggere la mia tesi, tu non riuscirai a dimostrare la tua. Penso soltanto che tu sia attaccato a una certa idea di cinema d'autore che, per carità, può avere le sue fondamenta a livello di temi, linguaggi ecc ma che personalmente reputo decaduta, e neanche da poco. Probabilmente sei anche fra quelli che considerano il vero cinema solo su grande schermo, per non dire in pellicola, e che non accetta nessun'altra forma. Oggi il cinema è più dinamico che mai, è un'entità in continuo sviluppo, e personalmente penso che anche il cinema d'autore come lo intendi tu sia cambiato, non sono gli anni '50 di Truffaut ecco. In ogni caso siamo qui per portare avanti una discussione con toni pacifici, sono pronto ad ascoltare qualsiasi cosa, poi è chiaro che tu non sai nulla di me e io di te e del tuo lavoro, ma da qui alla disinformazione ce ne passa.

 

Guarda hai scritto un bel messaggio ma ti faccio notare che non hai risposto alla mia domanda: dove hai letto che il cinema d'autore sia un concetto del tutto astratto? Chi te l'ha detto?

A me sembra semplicemente che tu stia marciando sul fatto che l'argomento "cinema d'autore" sia molto sfaccettato e complesso per buttare tutto in un generico soggettivismo.

Basta prendere ad esempio una qualsiasi altra forma d'arte per capire che innanzitutto non esistono solo i generi e le correnti, poi che la figura dell'autore è più che definita e nel cinema non ci sono eccezioni. Il cinema d'autore è quello fatto, appunto, dagli autori, artisti che originano una propria idea e organizzano il lavoro per la messa in scena con autonomia, senza dipendere da una produzione e coordinando tutti gli elementi del prodotto finale, che risulta partorito da una sola persona - che diventa autore - e non dalle idee creative di più soggetti come soggettista, sceneggiatore e poi regista. Altre colonne portanti sono l'ambiente di sviluppo, che nel caso delle opere autoriali sono i centri sperimentali, gli ambienti più formali e spesso accademici; e poi vengono gli aspetti spiccatamente formali considerando che il cinema d'autore nasce dalla premessa di sperimentare sulla grammatica cinematografica (nonostante, a scanso equivoci, meglio chiarire subito che anche nel cinema popolare sono state fatte sperimentazioni). Infine, nelle opere autoriali manca del tutto l'elemento commerciale e le opere vengono concepite solo e soltanto come espressioni artistiche e non come prodotto.

Questi concetti non li ha certo teorizzati di striscio Truffaut ma sono il frutto dell'evoluzione delle cinematografie moderne nel corso del '900, a cui sono stati dedicati numerosissimi studi che hanno delineato i contesti socio-culturali in cui nasce, vive e muore l'autorialità cinematografica. Il cinema d'autore va di pari passo con quella che nella musica sono le espressioni colte e d'avanguardia: direste mai che qualsiasi compositore faccia parte dell'avanguardia o della musica colta? Direi di no.

Al cinema d'autore (cioè quella che per definizione è il contesto culturale più colto e sperimentale, come l'avanguardia nella musica) si contrappone il cinema popolare, cioè quello che nasce da una premessa marcatamente commerciale, che utilizza strutture e forme più semplici e in cui manca la figura dell'autore appunto, considerando che in questo contesto i film sono il frutto di più lavoratori che mettono insieme le loro idee creative per il prodotto finale. E badate bene che con "cinema popolare" non si intende nulla di scarso, brutto o ignorante, considerando che è un contesto importante a livello sociale e culturale tanto quanto il cinema d'autore. Steven Spielberg è uno dei simboli del cinema popolare occidentale, ha fatto dei film bellissimi e avuto un'importanza straordinaria, ma il suo lavoro per definizione va in contrasto con quello dell'autore ed è lui stesso a dimostrare chiaramente che la sua figura, di cui va fiero, è quella del mestierante.

 

Non riconoscere che esistano delle differenze oggettive ed abissali tra il cinema inteso dagli autori (i vari Antonioni, Rossellini, Tarkovskij...) con quello di chi gira i film perché ha la sacrosanta volontà di limitarsi a fare il regista, secondo me vuol dire che forse non si ha una chiarissima idea di cosa sia il lavoro del regista sul set. Se si parla di autore e non semplicemente di regista è proprio perché il primo va oltre la figura del secondo e questo non è di certo un dato interpretabile arbitrariamente da chiunque.






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