Vai al contenuto

Ready Player One e l'ombra del flop: il cinema d'autore rischia grosso


  • Non puoi aprire una nuova discussione
  • Effettua l'accesso per rispondere
Questa discussione ha avuto 115 risposte

#106
REDFIRE 117

REDFIRE 117
  • Ho cambiato avatar cosi non sembro bozzo

  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • Gruppo: Utente Pro
  • Messaggi: : 39851

Siamo serissimi, Steven Spielberg è un autore o no? :)

Sono d'accordo con voi nel considerare RPO cinema d'autore, ma questa risposta mi fa dubitare conosciate qualcosa sulla politica d'autore
Ogni regista sotto questo punto di vista allora e' un autore, pure i manieristi. Non credo che si possa considerare RPO un "film d'autore" semplicemente perche "Spielberg e' un autore", per evitare fraintendimenti e situazioni di stupore per articoli cosi altisonanti consiglio di approfondire

#107
REDFIRE 117

REDFIRE 117
  • Ho cambiato avatar cosi non sembro bozzo

  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • Gruppo: Utente Pro
  • Messaggi: : 39851

in definitiva il cinema di intrattenimento non può essere cinema d'autore se ho capito bene
 
ergo se un film lo capiscono in dieci è d'autore,se lo apprezzano in milioni è cinema popolare e meno di prestigio

Un film per essere considerato d'autore deve avere i tratti distintivi dell'autore, non basta sia un autore a farlo, questa e' una contraddizione in termini. Io sono d'accordo con l articolo nel considerare RPO un film d'autore ma mi sari documentato meglio su quella che e' l'origine della politica degli stessi e dell'evolversi del concetto di autoralita', altrimenti passa un modo messaggio sbagliatissimo, ovvero che basta essere autori per fare cinema d'autore.

#108
avuerre

avuerre
  • Super Eye Fan

  • StellettaStellettaStellettaStelletta
  • Gruppo: Collaboratore Everyeye
  • Messaggi: : 2142

Sono d'accordo con voi nel considerare RPO cinema d'autore, ma questa risposta mi fa dubitare conosciate qualcosa sulla politica d'autore
Ogni regista sotto questo punto di vista allora e' un autore, pure i manieristi. Non credo che si possa considerare RPO un "film d'autore" semplicemente perche "Spielberg e' un autore", per evitare fraintendimenti e situazioni di stupore per articoli cosi altisonanti consiglio di approfondire


Ciao Redfire, non è questione di approfondire o meno. Il tutto sta nel non confondere il "Cinema d'autore" inteso come etichetta, movimento, corrente, linguaggio e tutto quello che sappiamo bene con quello che è un cavillo formale e letterale legato alla parola "Autore". Il titolo di questo articolo può confondere, è vero, è anche un po' provocatorio, ma non parla del "Cinema d'autore" etichetta, parla di come un certo cinema un tantino più elevato rispetto alla media stia trovando sempre più difficoltà, di come anche i grandi autori come Spielberg facciano fatica a smuovere il box office come un tempo, tutto qua.

#109
Mario Morrone

Mario Morrone
  • Little Eye Fan

  • Stelletta
  • Gruppo: Everyeye.it User
  • Messaggi: : 1
Quindi basta un grande nome alla regia per rendere un film "d'autore"? È un blockbusterone come i tantissimi cinecomics di questi tempi, se poi c'è anche un grande nome alla regia ben venga, ma ciò non lo rende un film impegnato e rivolto ad un pubblico colto. Detto questo, se il film non stancherà al botteghino la colpa non è assolutamente degli altri film, il pubblico decide cosa è "bello" e cosa non lo è, un ipotetico fallimento di ready player one significherà soltanto che non ha saputo fare il suo lavoro da blockbuster

#110
LambertoKevlar

LambertoKevlar
  • EyeFicionados Supreme

  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • Gruppo: [SMod]SuperMod
  • Messaggi: : 56650

se dovessimo rimetterci alle speranze del pubblico per decidere cosa è bello e cosa non lo è staremmo freschi...Blade Runner docet



#111
UomoDiMare

UomoDiMare
  • Super Eye Fan

  • StellettaStellettaStellettaStelletta
  • Gruppo: Utente Pro
  • Messaggi: : 2446

Scusa ma ho preferito, per comodità, rispondere in grassetto! :)

 

Non sono d'accordo per quanto riguarda il lato commerciale di film o serie come Twin Peaks 3.

In un Twin Peaks 3 il lato commerciale è limitato all'osso rispetto a quelli che sono gli elementi autoriali e lo puoi notare subito perché dall'inizio alla fine c'è una continua messa in discussione del linguaggio televisivo, esperimenti sulla forma ed elementi che rappresentano al 100% l'arte di David Lynch. Pensa all'episodio 8 ad esempio, che è uno degli esperimenti più grandi, se non quello più grande in assoluto per una serie televisiva a livello di linguaggio. Se confronti questa terza stagione alle prime due, che non sono delle opere autoriali se si escludono il pilota e una manciata di puntate, le differenze tra cosa è "d'autore" e cosa no saltano subito all'occhio.

Gli unici elementi commerciali sono quelli necessari a distribuire una serie al giorno d'oggi senza che rimanga relegata ad una minuscola nicchia. Ma al di là di tutte le campagne pubblicitarie e l'attesa da revival, una volta che guardi le puntate troverai solo gli esperimenti di un artista a cui la definizione di autore calza a pennello.

Non bisogna applicarsi più di tanto ad elementi di contorno perché altrimenti si creano svarioni infiniti, secondo me è giusto concentrarsi sulla forma dell'opera: per il cinema d'autore ci sono delle forme tipiche, per il cinema popolare/commerciale ce ne sono altre. Tornando all'origine del discorso, Spielberg è uno dei simboli massimi delle forme del cinema popolare/commerciale, quindi se gli si vuole attribuire la nomina di "autore" bisogna premettere con caratteri grandi quanto una casa che non si fa riferimento al cinema d'autore così come viene propriamente inteso ma ad un'altra forma di autorialità, che va poi spiegata.

 

L'impatto sulla cultura popolare e le rivoluzioni sono cose che vanno contestualizzate caso per caso, ma ti ripeto al di là dell'impatto e delle rivoluzioni effettuate, è netta la differenza di metodo tra il cinema d'autore e quindi più colto, sperimentale, rappresentativo dell'artista e via dicendo rispetto al cinema popolare più legato a certi schemi produttivi.

 

Per quanto riguarda il discorso sull'evoluzione del linguaggio cinematografico, in generale sono d'accordo con te e ti dirò di più, ironicamente questa evoluzione linguistica la stanno interpretando ed assorbendo molto meglio certi autori piuttosto che una grandissima fetta di registi e sceneggiatori popolari, non a caso Hollywood è in piena crisi.



#112
REDFIRE 117

REDFIRE 117
  • Ho cambiato avatar cosi non sembro bozzo

  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • Gruppo: Utente Pro
  • Messaggi: : 39851

Ciao Redfire, non è questione di approfondire o meno. Il tutto sta nel non confondere il "Cinema d'autore" inteso come etichetta, movimento, corrente, linguaggio e tutto quello che sappiamo bene con quello che è un cavillo formale e letterale legato alla parola "Autore". Il titolo di questo articolo può confondere, è vero, è anche un po' provocatorio, ma non parla del "Cinema d'autore" etichetta, parla di come un certo cinema un tantino più elevato rispetto alla media stia trovando sempre più difficoltà, di come anche i grandi autori come Spielberg facciano fatica a smuovere il box office come un tempo, tutto qua.

Se non si parla di cinema d'autore resta allora fuorviante e inappropriato il titolo, sopratutto au una testata specializzata. La dicitura "cinema d'autore" nasce e viene usata per un motivo, cioe' se ci si vuole rivolgere a un pubblico senza preparazione va bene ma e' normale che chiunque abbia un minimo di basi di cinema poi si trovi in disaccordo. Secondo me il linguaggio e' importante, sopratutto quando di linguaggio si parla. Poi la parola ha accezione olistica quindi si puo anche dire "intendevo il cinema fatto da un autore e autore significa fautore fautore puo essere chiunque quindi e' giusto", ma mi sembra, come dicevo prima, fuorviante e poco approfondito

Riferendosi al titolo eh. Perche nell'articolo trovo tanti spunti interessanti. Se non avessi ritenuto l'articolo abbastanza incisivo non sarei qui a rompere per il titolo, e' solo che il titolo e' il biglietto da visita e questo biglietto da visita rischia di allontanare lettori che potenzialmente potrebbero anche trovarsi d'accordo con te

#113
UomoDiMare

UomoDiMare
  • Super Eye Fan

  • StellettaStellettaStellettaStelletta
  • Gruppo: Utente Pro
  • Messaggi: : 2446

Se non si parla di cinema d'autore resta allora fuorviante e inappropriato il titolo, sopratutto au una testata specializzata. La dicitura "cinema d'autore" nasce e viene usata per un motivo, cioe' se ci si vuole rivolgere a un pubblico senza preparazione va bene ma e' normale che chiunque abbia un minimo di basi di cinema poi si trovi in disaccordo. Secondo me il linguaggio e' importante, sopratutto quando di linguaggio si parla. Poi la parola ha accezione olistica quindi si puo anche dire "intendevo il cinema fatto da un autore e autore significa fautore fautore puo essere chiunque quindi e' giusto", ma mi sembra, come dicevo prima, fuorviante e poco approfondito

Riferendosi al titolo eh. Perche nell'articolo trovo tanti spunti interessanti. Se non avessi ritenuto l'articolo abbastanza incisivo non sarei qui a rompere per il titolo, e' solo che il titolo e' il biglietto da visita e questo biglietto da visita rischia di allontanare lettori che potenzialmente potrebbero anche trovarsi d'accordo con te

 

:applauso: :applauso: :applauso:

 

chapeau



#114
Vagabond

Vagabond
  • Let's all watch as the world goes to the devil

  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • Gruppo: [Mod]Moderatore
  • Messaggi: : 26151

Se non si parla di cinema d'autore resta allora fuorviante e inappropriato il titolo, sopratutto au una testata specializzata. La dicitura "cinema d'autore" nasce e viene usata per un motivo, cioe' se ci si vuole rivolgere a un pubblico senza preparazione va bene ma e' normale che chiunque abbia un minimo di basi di cinema poi si trovi in disaccordo. Secondo me il linguaggio e' importante, sopratutto quando di linguaggio si parla. Poi la parola ha accezione olistica quindi si puo anche dire "intendevo il cinema fatto da un autore e autore significa fautore fautore puo essere chiunque quindi e' giusto", ma mi sembra, come dicevo prima, fuorviante e poco approfondito

Riferendosi al titolo eh. Perche nell'articolo trovo tanti spunti interessanti. Se non avessi ritenuto l'articolo abbastanza incisivo non sarei qui a rompere per il titolo, e' solo che il titolo e' il biglietto da visita e questo biglietto da visita rischia di allontanare lettori che potenzialmente potrebbero anche trovarsi d'accordo con te

 

 

sicuro? non è che invece il titolo volutamente provocatorio serva proprio ad attrarre manciate di click sulla notizia?

perchè l'impressione che ho io è proprio questa, al di là delle mille discussioni che si possono fare sulla semantica.



#115
Obi-Wan

Obi-Wan
  • Nelle vittorie come nelle sconfitte, Roger forever!

  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • Gruppo: Utente Pro
  • Messaggi: : 36899

Ready Player One e l'ombra del flop: il cinema d'autore rischia grosso
Ready Player One rischia di uscire ben presto dalla programmazione, nonostante un notevole debutto al box office: l'industria d'autore rischia grosso?
..
Leggi l'articolo completo: Ready Player One e l'ombra del flop: il cinema d'autore rischia grosso

Ora che ho visto il film posso dire la mia e come molti non sono concorde nel ritenere questo cinema di autore.

Questo è puro e semplice cinema di intrattenimento come un qualsiasi Avengers, sicuramente girato e diretto con una tecnicità e una qualità evidentemente superiori ai vari cinecomics ma non è cinema d'autore.

Quello di Spielberg può, eventualmente, ritenersi cinema d'autore ma quando dirige pellicole come "Il colore viola", Amistad, Schindler's List, Salvate il Soldato Rian e, in parte, ci metterei anche IA. Ma quando dirige Ready Player One, ET, Incontri Ravvicinati, Jurassic Park, Indiana Jones ecc. è un eccezionale regista di intrattenimento capace di immaginare la scena come pochi altri ma non è certo cinema d'autore.

Oltretutto RPO nel suo adattamento sul grande schermo ha perso molto della profondità di analisi dei temi principali del libro diventando un grande videogioco online pieno di citazioni nerd rivolto ad un pubblico giovane come negli anni 80 o 90 lo furono ET o Jurassic Park.



#116
UomoDiMare

UomoDiMare
  • Super Eye Fan

  • StellettaStellettaStellettaStelletta
  • Gruppo: Utente Pro
  • Messaggi: : 2446

Ora che ho visto il film posso dire la mia e come molti non sono concorde nel ritenere questo cinema di autore.
Questo è puro e semplice cinema di intrattenimento come un qualsiasi Avengers, sicuramente girato e diretto con una tecnicità e una qualità evidentemente superiori ai vari cinecomics ma non è cinema d'autore.
Quello di Spielberg può, eventualmente, ritenersi cinema d'autore ma quando dirige pellicole come "Il colore viola", Amistad, Schindler's List, Salvate il Soldato Rian e, in parte, ci metterei anche IA. Ma quando dirige Ready Player One, ET, Incontri Ravvicinati, Jurassic Park, Indiana Jones ecc. è un eccezionale regista di intrattenimento capace di immaginare la scena come pochi altri ma non è certo cinema d'autore.
Oltretutto RPO nel suo adattamento sul grande schermo ha perso molto della profondità di analisi dei temi principali del libro diventando un grande videogioco online pieno di citazioni nerd rivolto ad un pubblico giovane come negli anni 80 o 90 lo furono ET o Jurassic Park.

Se proprio si vuole rintracciare un’autorialità in Spielberg va fatto anche e soprattutto nei fantascientifici come come E.T. e in particolar modo Incontri Ravvicinati del Terzo Tipo che al di là degli effetti speciali mirabolanti per il tempo ha ben pochi elementi di intrattenimento in senso stretto, visto il ritmo della narrazione, il minutaggio e il modo di toccare certi temi come il dramma familiare. Inoltre, rappresenta la summa del primo Spielberg.
Un film come Salvate il soldato Ryan è già molto più commerciale.
Condivido il paragone tra RPO e gli Avengers, ho visto il film ieri e mi è sembrato evidente che Spielberg in questo film abbia messo moltissimo della coralità marvelliana.


Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk

Modificata da UomoDiMare, 10 April 2018 - 01:52 PM.





Leggono questa discussione 0 utenti

0 utenti, 0 ospiti, 0 utenti anonimi

Logo