"Vogliamo una casa, vogliamo vivere come i romani". Questo lo slogan scandito dal corteo dei Movimenti per la casa, che a Roma stanno manifestando per il diritto all'abitare e contro gli sgomberi. Presenti in piazza dell'Esquilino
centinaia gli etiopi ed eritrei che hanno subito lo sgombero di via Curtatone.
Questi chiedono una nuova sistemazione e la liberazione di tre connazionali ancora in carcere per resistenza a pubblico ufficiale.
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Vogliamo una casa, ma siamo seri? Ma la gente che lavora, fa sacrifici e risparmia per comprare una casa allora cos'e', sono tutti cretini? Anch'io mi sono trasferito all'estero, vorrei proprio vedere cosa mi risponderebbero se iniziassi a sbraitare che pretendo una casa perché pretendo vivere come i locali, ma senza fare nulla. Io davvero non so se ridere o se piangere leggendo certe cose.
Beh questa proprio... pure la liberazione di quelli in carcere
Che già non ci rimarranno a lungo.
Per me quelli che si macchiano di questi reati dovrebbero essere privati del permesso di soggiorno (se appunto soggiornanti) oppure via in carcere se italiani (e purtroppo non li possiamo espellere)
Perchè finchè non si risolve alla radice il problema questi escono e pretendono la casa come "diritto".
"Lo stato mi deve dare la casa!"... col cavolo aggiungo io!
ovvio che a quel punto generi perdite.
Ma rimane il fatto che l'occupazione dell'immobile a quel punto rimanga solo la punta dell'iceberg.
Ecco queste le trovo situazioni ancora piú gravi delle perdite economiche del proprietario del palazzina di piazza indipendenza.
Molte delle case occupate abusivamente in quelle palazzine sono case che erano state assegnate a persone aventi diritto, che un giorno sono uscite di casa e si sono trovate la casa occupata.
Mi chiedo se negli sgomberi degli ultimi giorni si é andato a toccare anche queste singole abitazioni popolari occupate che son state tolte a persone aventi diritto.
Anche quello è grave ed è ancora di più difficile soluzione.
Perchè quelli che occupano gli appartamenti in quel modo li danneggiano irrimediabilmente e appositamente. Poi si piazzano dentro facendosi scudo di bambini e donne in cinta (così "poverini" non li puoi sgomberare e la polizia ha le mani legate!).
Buttano giù le porte e divelgono le utenze domestiche "normali". In questo modo l'appartamento diventa inservibile per un inquilino "civile" ma è più che sufficiente come "casa" per le esigenze di questa gente (che tranquillamente stanno con bombole del gas e allacciamenti abusivi).
Invece te proprietario (che tu sia privato o ente pubblico) dovresti spendere migliaia di euro per ripristinare un'appartamento dopo uno sgombero.... per poi fartelo devastare un'altra volta?
L'idea è vincere il tira e molla rendendo antieconomico "ripristinare la legalità".
Capisci che se ogni volta devi metterci 5-6 mila euro di danni per il proprietario è una battaglia persa.
L'unica soluzione a mio modo di vedere è il pugno duro con sgomberi senza guardare in faccia nessuno (ne' gli inquilini abusivi che sono sfruttati ma complici) e in galera sia gli inquilini abusivi che i criminali dei "comitati per la casa" (associazioni a delinquere) che ci campano e fanno affari con questa "emergenza" (che appunto per loro deve rimanere tale).