Ecco, questo è un discorso interessante. Non credo che abbiamo visto il massimo delle imprese, anzi sono rimasto abbastanza deluso dal contenuto della storia e dal valore di queste imprese. Al contrario invece Raiden ha sconfitto Solidus che era una copia perfetta di Big Boss, quindi in un certo senso l'ha superato, ed ha eseguito alla perfezione la replica del contesto di shadow moses, eguagliando Solid Snake(e secondo me l'ha pure superato, perché a differenza di Big Boss che in MG2 andava in giro con un mitragliatore, Solidus era iper potenziato dall'esoscheletro e nonostante tutto ha pure perso in uno scontro tra armi bianche). In sintesi, per come l'ho vissuta io, Raiden ci ha mostrato che con il giusto contesto possiamo essere chiunque ed è per questo che dobbiamo scegliere noi come vivere la nostra vita per poter essere quel che vogliamo, invece Big Boss attraverso Venom(e Venom stesso) ci hanno dimostrato che se noi lo vogliamo, attraverso le nostre azioni possiamo far parte di una leggenda, quindi se viviamo al massimo delle nostre possibilità possiamo rendere la nostra vita "leggendaria"( ), nel senso che se facessimo il massimo delle nostre possibilità potremmo viverla al meglio, siamo noi a scegliere quando, si tratta solo di entrare in un certo stato mentale.
Al di la del fatto che gli eventi della storia mi hanno deluso, il messaggio che mi ha lasciato questo V è molto bello.
Chiariamo che comunque Venom non lo considero un "Big Boss" nel senso di "Grande Capo", ma come "Titolo" che viene dato al giocatore come quando finisci un qualsiasi Metal Gear in Extreme.
Il vero Big Boss resta Naked Snake, al di fuori della "leggenda" ma come personaggio. Venom Snake è semplicemente il "miglior amico di Big Boss", un soldato che probabilmente (questa è pura speculazione) ha addestrato lui stesso e che appunto svolge il suo ruolo, cioè fare il "soldato" o per meglio dire l'uomo d'azione.
È vero che in Phantom Pain siamo coinvolti nella gestione, ma è chiaro che il vero comandante è Miller e Venom semplicemente esegue le sue strategie trasformandole in azione (confessione tra l'altro di Venom stessa dopo poco che salvi Miller). Ed è un po' collegato sempre alla metavideoludica, noi siamo "comandati" sempre, indifferentemente se da un personaggio esterno o dal gioco stesso.
Alla fine anche dietro Metal Gear del 1995 c'è dietro Naked Snake, però Venom è quello che ci mette la "faccia", per non dire il corpo. Quello che compie l'azione, appunto. È un ruolo che sembra accettare e volere, cioè un po' un mezzo "Pino la Lavatrice" dalla filosofia "Ditemi che devo fare e io lo faccio". Un puro MSF, che ha messo da parte tutto e per cui contano solo gli ordini (non vorrei osare definirlo un "The Boss" al maschile che anziché essere fedele al proprio paese, lo è verso Big Boss, pronto a perdere tutto, pure l'identità, per lui).
Ed è quello che succede alla fine. Venom accetta il piano di Big Boss e di continuare a "servirlo" avviando l'operazione Intruder 313, dove troverà la morte.
La rottura dello specchio oramai la abbino a un rifiuto di Venom al demone interiore che ha sviluppato durante gli eventi di Phantom Pain e non tanto al colpo di scena della vera identità. Dopotutto, anche se macchina, ha una sensibilità mossa da traumi che cerca di rifiutare per non "impazzire". Anche quell'ulteriore rivelazione dovrebbe fargli perdere la testa, eppure "rifiuta" di lasciarsi andare alla follia.
Confesso che avrei preferito una ribellione finale da parte sua (ma forse, non hanno voluto caratterizzarlo troppo e renderlo coerente alla mentalità del fan medio, che ama Big Boss e lo considera suo "amico" realmente, anche se vi è una vigliaccata da parte sua non intenzionale da parte dell'autore. Nel senso che io la percepisco come infamata sfruttare la vita di qualcun altro, però ovvio che Kojima quando ha ideato il plot twist non era questa l'impressione che voleva dare. L'unico che recepisce quell'azione come "cattiva" è Miller e infatti mi ci ritrovo. Venom è solo un soldato degli MSF, crede nella Mother Base (che poi alla fine, anche se sfrutta il mondo mercenario non è un posto "cattivissimo" o troppo immorale. Certo, non candido come Phylanthropy ma accettabile, sopratutto per i modi onesti quando decidono di non sfruttare i bambini soldato come a Zanzibar, ma cercare di acculturarli). Ovvio, la Mother Base sia di Peace Walker che di Phantom Pain per me sono di Miller, Big Boss creerà la sua vera Outer Heaven per conto proprio, in cui c'è tutta la sua ideologia. Venom nel frattempo sta lì, ha rinunciato a tutto e pensa solo a eseguire. Una macchina, nient'altro, in cui noi possiamo rifletterci. Certo è un uomo, e la scena di Paz e quelle con Quiet riflettono il suo lato di essere umano, ma ha deciso di non essere un "pensante", non so nemmeno se ha un suo ideale, so solo che lotta perché ha deciso di lottare, crede nell'ideale dietro Outer Heaven come tutti i suoi colleghi e fine.
"Big Boss", si, a livello di imprese ha contribuito alla fama del "miglior soldato del XX secolo" e forse lo era davvero Venom, ma appunto Venom è un soldato (siamo noi) Big Boss è il capo, colui che non possiamo controllare ma in realtà ci controlla e influenza. Venom ne è sottomesso, scelta che può piacere o no.
Io avrei approfittato del fatto che Venom scopre di non essere Big Boss per farlo arrabbiare e impazzire (un uomo che ha i propri ricordi sovrapposti a quelli di un altro non può non perdere la testa) ma così non è stato. Sono scelte narrative e va bene.
Bisogna solo accettare l'idea, metavideoludica a parte, che in questo gioco il protagonista non è Big Boss ma il suo miglior soldato/servitore/amico/collega... che riflette noi o comunque il fan medio. Se poi consideriamo il gesto di Big Boss un tradimento è affar nostro, per Venom non è così, egli agirà e morirà per il suo capo. Scelta vittimistica? Lo è, però è una sua scelta, il suo già è un suicidio in partenza e il fatto che rompa il suo riflesso è solo l'ennesima accettazione, e non un rifiuto, del suo ruolo e della sua perdita di identità, perché egli si vede un "demone", un "mostro", per ciò che ha fatto nella sua avventura, e non per il "tradimento", ma per sensibilità personale scollegata alla storia del "doppio".
Venom rompe lo specchio. Il dolore fantasma sparisce e Venom indietreggia facendo la stessa sorte. Un uomo che si è bruciato da solo, nel momento in cui è entrato nel mondo della guerra.