#61
Inviato 11 June 2015 - 08:13 PM
l'esempio Bloodborne / The Order 1886 è azzeccato ma onestamente farei anche altri paragoni che evidenziano ancora una tendenza a "starsene comodi sul divano a godersi lo spettacolo".
Guardiamo ad esempio the witcher 3 un successo clamoroso ( l'ho giocato una decina di ore e non c'è l'ho più fatta) con un gameplay sinceramente monotono senza nessuna strategia.
#62
Inviato 11 June 2015 - 08:34 PM
Ottimo articolo!
l'esempio Bloodborne / The Order 1886 è azzeccato ma onestamente farei anche altri paragoni che evidenziano ancora una tendenza a "starsene comodi sul divano a godersi lo spettacolo".
Guardiamo ad esempio the witcher 3 un successo clamoroso ( l'ho giocato una decina di ore e non c'è l'ho più fatta) con un gameplay sinceramente monotono senza nessuna strategia.
Difficoltà normale, punti di interesse segnati sulla mappa e non sei nemmeno arrivato a Velen, vero?
#63
Inviato 11 June 2015 - 09:08 PM
Che poi sono prorpio due casi agli estremi, tant'è che in entrambi i giochi non si puo' decidere il livello di difficoltà, imposto dagli sviluppatori sia in Bloodborne/souls sia in AC.
Alla fine nella stragande maggioranza dei giochi la difficoltà te la puoi selezionare, come è giusto che sia, pure uncharted a livello di diffcioltà massima non è che fosse proprio una passeggiata se non ricordo male. Il trend io non lo vedo, tant'è che i giochi citati nell'articolo mi sembrano decisamente piu' di nicchia.
#64
Inviato 12 June 2015 - 06:45 AM
A me sinceramente incomincia ad annoiare il fatto che ormai il free roaming con 3000 cose da fare sia inserito dovunque... annoia alla fine. 15 mila missioni secondarie tutte uguali senza nessun senso.
I free roaming devono essere del livello di Gta 5, Red Dead Redemption, Skyrim e simili. Altrimenti annoiano
#65
Inviato 12 June 2015 - 07:03 AM
Esatto. In AC il livello difficoltà è stato introdotto con questa tecnica degli obbiettivi secondari.Che poi per me l'ultimo Assassin's Creed sia di una noia perchè il livello di sfida è quasi nullo (anche se seguendo gli obiettivi secondari a volte non è semplicissimo).
#66
Inviato 12 June 2015 - 07:05 AM
Infatti. Se giocato in questo modo The witcher 3 (o il primo e il 2) sono noiosi. Tutta un'altra cosa a difficoltà più elevate: ogni schivata calcolata, un tozzo di pane venduto dall'ultimo venditore essenziale, la pozione determinante... in facile il gioco viene svilito e perde molto.Difficoltà normale, punti di interesse segnati sulla mappa e non sei nemmeno arrivato a Velen, vero?
#67
Inviato 12 June 2015 - 07:14 AM
- Interattività
- Sfida
Sono entrambi costituivi del media videoludico e sono entrambi con piena dignità. Un titolo come 'Lige is strange' o uno della serie Lego o la modalità creativa di Minecraft hanno pienissima dignità di esistere come DarkSoul o FTL o la modalità survival di Minecraft. Vanno solo in due direzioni diverse... e probabilmente nemmeno mutualmente esclusive. In alcuni casi possono coesistere a amalgamarsi ed andare in piena sinergia... in altri titoli se ne privilegia una delle due e si schiaccia la seconda. Interattività e sfida diventano due criteri di analisi di un videogioco.
#68
Inviato 12 June 2015 - 08:11 AM
La risposta è no, Difficoltà Marcia della morte, senza punti di interesse segnati sulla mappa e si sono arrivato a Velen, cambia qualcosa? il gioco lo trovo mediocre e monotono nel gameplay, che considero il cuore di un game, senza nessuna strategia, senza pensare.
Per come la vedo io senza un buon gameplay la trama non mi interessa ( esiste il cinema per questo)
Per farti capire, Ho amato the last of us, ma li c'era un signor gameplay che doveva essere (per la sua linearità) supportato da una narrazione coi contro....
Oppure per farti un'esempio opposto ho amato watch dogs, con alcune pecche grafiche e una trama sottotono, ma un gameplay che mi ha appassionato di più di gta5.
Che dire io la penso cosi
#69
Inviato 12 June 2015 - 08:30 AM
Non è questione di difficoltà, quanto di gameplay.
Difficoltà in un videogioco è rappresentata dal rapporto tra il livello di sfida del gioco stesso e le abilità del giocatore (inteso come i poteri che vengono attribuiti al personaggio utilizzato).
Se c'è uno squilibrio tra questi fattori il gioco risulta troppo facile o troppo difficile.
Su Splinter Cell ad esempio (gioco a caso) puoi diventare invisibile, controllare i nemici come vuoi, eseguire spaccate a mezz'aria, sparare senza farti sentire... ma alla fine il gioco lo si finisce accoppando tutti come un normale TPS
I giochi di un tempo erano più difficili, perchè le abilità del personaggio utilizzato erano calibrate in rapporto alle sfide poste nei vari livelli (e viceversa). Era difficile completare un gioco senza conoscere il gioco stesso.
Per me il video-gioco stà andando in due direzioni diverse se pone l'accento in uno dei due aspetti:
- Interattività
- Sfida
Sono entrambi costituivi del media videoludico e sono entrambi con piena dignità. Un titolo come 'Lige is strange' o uno della serie Lego o la modalità creativa di Minecraft hanno pienissima dignità di esistere come DarkSoul o FTL o la modalità survival di Minecraft. Vanno solo in due direzioni diverse... e probabilmente nemmeno mutualmente esclusive. In alcuni casi possono coesistere a amalgamarsi ed andare in piena sinergia... in altri titoli se ne privilegia una delle due e si schiaccia la seconda. Interattività e sfida diventano due criteri di analisi di un videogioco.
Ecco, un mondo che volevo mettere a confronto è quello dei boardgame.
Perchè i videogiochi partono proprio da essi, cioè giochi astratti, ma resi dinamici attraverso il controller. Il Pong e il Tetris, come il Go e gli Scacchi, erano gameplay puro.
Oggi entrambi i mondi si sono evoluti, pure nei boardgame ci sono giochi casual, giochi commerciali, giochi molto tecnici.
Solo che nel caso dei boardgame, essendo piuttosto limitati sul fattore grafico (il massimo che possono fare è presentarsi con bei disegni e materiali) si sono rinnovati nel gameplay: provate a cercare online il regolamento di Twilight Struggle ad esempio. Ma pure il più banale dei Magic the Gathering ha una sua profondità.
Nei videogiochi invece, s'è aumentato il numero di variabili, ma difficilmente (soprattutto negli AAA) si è cercato di adattarli al gioco. Funzioni superflue significano gameplay non studiato. Troppi programmatori ed economisti e pochi videogiocatori a lavorare su questo genere di prodotti.
Quindi escono tanti giochi visivamente spettacolari, ma carenti sul lato della giocabilità (in quanto l'aspetto visivo lo vedi a occhio, quello giocabile per esperienza), sicuramente più ispirati sul lato video (storia, sceneggiatura, come nei film, il cui scopo non è darti una sfida ma mostrarti il finale) che gioco.
Con questo non dico che sia meglio il videoGIOCO del VIDEOgioco. E' giusto ci siano prodotti più tendenti a un tipo piuttosto che a un altro. Ma non nego di trovare un po' di fastidio quando videogiocatori e sviluppatori spacciano i loro VIDEOgiochi per GIOCHI.
#70
Inviato 12 June 2015 - 08:34 AM
scusami la domanda, ma secondo te se mi lamento della profondità del gameplay lo gioco a modalità normale? con indicatori?
La risposta è no, Difficoltà Marcia della morte, senza punti di interesse segnati sulla mappa e si sono arrivato a Velen, cambia qualcosa? il gioco lo trovo mediocre e monotono nel gameplay, che considero il cuore di un game, senza nessuna strategia, senza pensare.
Per come la vedo io senza un buon gameplay la trama non mi interessa ( esiste il cinema per questo)
Per farti capire, Ho amato the last of us, ma li c'era un signor gameplay che doveva essere (per la sua linearità) supportato da una narrazione coi contro....
Oppure per farti un'esempio opposto ho amato watch dogs, con alcune pecche grafiche e una trama sottotono, ma un gameplay che mi ha appassionato di più di gta5.
Che dire io la penso cosi
Il tuo post è molto particolare, hai dei gusti particolari, nel senso che differiscono dalla maggior parte delle persone, ed essendo gusti personali non può certo controbatterli.
Per me The Witcher 3 è un capolavoro perchè riesce a tenermi incollato allo schermo (quando mia figlia mi lascia giocare sigh...) con ogni quest secondaria (per non parlare delle principali). Dici che per le storie ci sono altri media, ma se guardia di film fantasy che hanno delle storie minimamente interessanti ne esistono 2, una volta visti quelli che fai? Guarda solo quell'obbrobrio che è la saga dello Hobbit!!!! E mi vieni a dire che per le storie c'è il cinema? Va bhe come si diceva prima son gusti.
Comunque anche del Last of Us, se togli la storia, rimane un gioco bellino nulla di più, infatti il 95% dei giocatori non lo riprende più in mano una volta finito, perchè lo si gioca non per il gameplay, ma per la commistione gameplay storia.
Stranamente per quanto riguarda watchdog sono dalla tua parte in quanto tutti i GTA mi annoiano a morte dopo poche ore di gioco, complice il fatto che non viene tradotto e una delle cose più belle del gioco sono i vari dialoghi che ci sono tra i personaggi mentre si gioca e che spesso si perdono perchè molto difficili da seguire perchè in inglese.
Comunque anche watchdog l'ho finito per inerzie e perchè non avevo altro da giocare se no arrivato a 3/4 della storia l'avrei mollato perchè anche li il gameplay diventa noiosissimo e la storia è una mezza porcheria con un personaggio principale super deludente.
Tornando in topic: sono anche io d'accordo che non tutti i giochi debbano essere una sfida constante in cui ci si deve impegnare al 110% per ottenere risultati, ma ci devono anche essere quei giochi che puoi fare spegnendo il cervello e svagandoti e basta, come devono esserci quelli in cui vuoi seguire solo ed esclusivamente la storia (life is strange mi sta piacendo moltissimo ed è l'unico gioco che vuole seguire anche mia moglie!!).
Insomma per come la vedo io il cambio di direzione può giocare al mondo dei videogame sopratutto se spingerà le software house ad investire un po' più soldi in giocabilità, level designe e IA. Ma è importante mantenere una offerta varia perchè è comunque utile, una scelta più ampia aiuta a vendere!
#71
Inviato 12 June 2015 - 09:58 AM
"La semplicità lasciatela ai giochi che ci fanno perdere l'autobus" Fantastico, nient'altro da aggiungere.
Assurdo che un gioco come cod sia ormai diventato alla portata di tutti e basta impararsi la mappa a memoria per fare un ottimo score.
Assurdo che giochi con modalità Hardest siano fottutamente facili! Ma dove sono finite le bestemmie? Quelle dei Souls, quelle dei PrinceOfPersia, quelle del primo diablo 3 inferno giocato hardcore.
Perchè perdere l'anima di un videogioco a favore di un più ampio pubblico?! Fuck Money!
#72
Inviato 12 June 2015 - 10:06 AM
#73
Inviato 12 June 2015 - 10:07 AM
Per me il video-gioco stà andando in due direzioni diverse se pone l'accento in uno dei due aspetti:
- Interattività
- Sfida
Sono entrambi costituivi del media videoludico e sono entrambi con piena dignità. Un titolo come 'Lige is strange' o uno della serie Lego o la modalità creativa di Minecraft hanno pienissima dignità di esistere come DarkSoul o FTL o la modalità survival di Minecraft. Vanno solo in due direzioni diverse... e probabilmente nemmeno mutualmente esclusive. In alcuni casi possono coesistere a amalgamarsi ed andare in piena sinergia... in altri titoli se ne privilegia una delle due e si schiaccia la seconda. Interattività e sfida diventano due criteri di analisi di un videogioco.
Fai una bella analisi, effettivamente interattività e sfida sono elementi pilastro di un videogioco ma, secondo me, in questi anni si sta puntato ad un mercato globale, ad un pubblico più ampio, ovviamente investendo su pubblicità anzichè sullo staff, concentrarsi sull'ambientazione anzichè sul combattem, diminuendo la difficoltà rendendolo accessibile a tutte le età. E poi c'è l'online, che ormai sembra essere diventato un MUST, purtroppo per loro che se fatto superficialmente è totalmente inutile.
#74
Inviato 12 June 2015 - 10:16 AM
#75
Inviato 13 June 2015 - 07:43 AM
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