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Difficile - SPECIALE

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Questa discussione ha avuto 80 risposte

#46
Luigi Burdo

Luigi Burdo
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video giocatore da 33 anni (sottolineo da) ... oggi la lineup e' bimbominchia.
poca lonevita' in single , multiplayer veloce da runner.... giochi al 99% gia' visti e rivisti.... eccezione la fanno i titoli from software...
voglio un multiplayer alla ghost recon ... tattico , pensato e di squadra ... basta corri corri e spara nel mucchio

#47
devil88bg

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Secondo me un tempo i giochi più che difficili erano frustranti... la difficoltà dei giochi era causata non tanto dalla difficoltà del gioco in se, ma dalla poco precisione del controller, dalla poca precisione del gioco... oggi sono molto più precisi e spesso ciò che abbiamo in testa lo riusciamo sempre a fare nel gioco... un tempo vuoi per un gameplay più grezzo vuoi per un controller meno buono non era così.

Altra cosa che non viene considerata è l'età media del videogiocatore oggi molto più alta di un tempo. Qui su everyeye l'età è tendenzialmente diciamo alta. Io quando giocavo ai giochi che consideravo difficili avevo 9-10-11 anni.. insomma ero obiettivamente piccolo. Ed è chiaro che per un bambino un gioco è più difficile rispetto ad un adulto con anni di gioco alle spalle.

E poi per dire prendiamo per esempio il primo GTA, gioco che non ho finito perchè ero piccolo e non riuscì ad andare oltre la prima o seconda città... cioè non è che quel GTA era difficile, semplicemente visto il controller, il modo di muoversi del personaggio e la telecamera era più facile farsi ammazzare che ammazzare. 

 

Poi che ci siano giochi oggettivamente facili è un altro discorso... ma la maggior parte dei giochi a livello difficile hanno un buon livello di sfida secondo me. Se poi vogliamo essere masochisti e morire 300 volte beh è un altro discorso, ma secondo me il gioco incomincia a non essere divertente... la sfida ci deve essere, è giusto, ma una cosa è la sfida, un altra è la difficoltà dovuta a poca precisione nel controller, telecamere sbagliate etc... in quel caso per me si chiama frustrazione e non difficoltà.

Che poi per me l'ultimo Assassin's Creed sia di una noia perchè il livello di sfida è quasi nullo (anche se seguendo gli obiettivi secondari a volte non è semplicissimo).



#48
Silver89

Silver89
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@Silver89
Vale lo stesso discorso in piedi con Fenderman. Difficile non è solo l'insormontabile. Difficile è l'impegno, la logica, la complessità di un'opera. E poi ritengo che nessuno di noi abbia il diritto di finire un gioco solo perché lo ha comprato. Ma chi ci crediamo di essere? Come non abbiamo il diritto di trovare tutti i contenuti con lo schiocco delle dite. Avere la certezza di sapere dove iniziano e finiscono i contenuti secondari, equivale a distruggere metà della bellezza di un gioco esplorativo. Accettare tutte le quest di un gioco di ruolo perché è così che sono abituato a fare, è una bella [Censura], che nasce da WOW e che si è estesa in tutti i giochi, anche quelli single player.


Cerco di spiegarmi meglio, un gioco come Bloodborne è giusto che sia difficile per i pro gamer però se un casual gamer lo compra deve anche avere il diritto e la possibilità di finirlo, perchè paga. Se io pago devo avere un servizio che si adatti a ogni mia esigenza. Per questo per esempio amo i final fantasy, perchè spesso la storia base e i boss principali possono essere finiti da tutti, affrontati da tutti perchè hanno una difficoltà normale. Poi se tu sei un pro gamer o ami questo tipo di giochi, ti alleni per settimane, per mesi come faccio io, livelli e farmi gli oggetti più importanti per affrontare i boss secondari che nei FF sono sempre più potenti del boss finale. Questo voglio dire, non posso accettare che in Bloodborne devo sbattermi per ore per fare un boss e fare i miracoli per ricevere alla fine un trofeo bronzo. Non è accettabile per me, ci deve essere equilibrio e ripeto il cliente ha sempre ragione, se pago voglio anche poterlo finire un gioco, voglio avere la possibilità almeno di avere una conclusione, di giocarlo senza frustrazioni, se poi voglio finirlo al 100% allora metto la difficoltà massima. Ripeto il videogioco deve essere divertimento e io pago anche per svagarmi, se per completare la storia devo essere obbligato a superare una parte e morire 200 volte allora non mi diverto più. Ci deve essere possibilità di scelta con un livello che si adatti a tutti, poi se io voglio sfidare i miei limiti allora lo gioco al massimo per finirlo al 100%. Questa è la mia idea.


Modificata da Silver89, 11 June 2015 - 08:18 AM.


#49
devil88bg

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Cerco di spiegarmi meglio, un gioco come Bloodborne è giusto che sia difficile per i pro gamer però se un casual gamer lo compra deve anche avere il diritto e la possibilità di finirlo, perchè paga. Se io pago devo avere un servizio che si adatti a ogni mia esigenza. Per questo per esempio amo i final fantasy, perchè spesso la storia base e i boss principali possono essere finiti da tutti, affrontati da tutti perchè hanno una difficoltà normale. Poi se tu sei un pro gamer o ami questo tipo di giochi, ti alleni per settimane, per mesi come faccio io, livelli e farmi gli oggetti più importanti per affrontare i boss secondari che nei FF sono sempre più potenti del boss finale. Questo voglio dire, non posso accettare che in Bloodborne devo sbattermi per ore per fare un boss e fare i miracoli per ricevere alla fine un trofeo bronzo. Non è accettabile per me, ci deve essere equilibrio e ripeto il cliente ha sempre ragione, se pago voglio anche poterlo finire un gioco, voglio avere la possibilità almeno di avere una conclusione, di giocarlo senza frustrazioni, se poi voglio finirlo al 100% allora metto la difficoltà massima. Ripeto il videogioco deve essere divertimento e io pago anche per svagarmi, se per completare la storia devo essere obbligato a superare una parte e morire 200 volte allora non mi diverto più. Ci deve essere possibilità di scelta con un livello che si adatti a tutti, poi se io voglio sfidare i miei limiti allora lo gioco al massimo per finirlo al 100%. Questa è la mia idea.

 

Boh la tua idea è relativa... esistono tanti generi di giochi. Se un gioco nasce difficile e tu non hai voglia di sbatterti per farlo cambia genere di gioco... cioè non lo prendere. È come se uno che odia gli horror ne acquista uno e poi si lamenta che si sia spaventato troppo. Per dire... inoltre un gioco come Bloodborne deve la sua fama alla sua difficoltà... altrimenti non sarebbe Bloodborne... la gente si fa figa perchè ci gioca perchè è considerato universalmente difficile. E niente... nasce così. La campagna pubblicitaria di Bloodborne è stata una sfida stessa al giocatore secondo me.



#50
Paulus Calgar

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@Silver89
Vale lo stesso discorso in piedi con Fenderman. Difficile non è solo l'insormontabile. Difficile è l'impegno, la logica, la complessità di un'opera. E poi ritengo che nessuno di noi abbia il diritto di finire un gioco solo perché lo ha comprato. Ma chi ci crediamo di essere? Come non abbiamo il diritto di trovare tutti i contenuti con lo schiocco delle dite. Avere la certezza di sapere dove iniziano e finiscono i contenuti secondari, equivale a distruggere metà della bellezza di un gioco esplorativo. Accettare tutte le quest di un gioco di ruolo perché è così che sono abituato a fare, è una bella [Censura], che nasce da WOW e che si è estesa in tutti i giochi, anche quelli single player.
Cerco di spiegarmi meglio, un gioco come Bloodborne è giusto che sia difficile per i pro gamer però se un casual gamer lo compra deve anche avere il diritto e la possibilità di finirlo, perchè paga. Se io pago devo avere un servizio che si adatti a ogni mia esigenza. Per questo per esempio amo i final fantasy, perchè spesso la storia base e i boss principali possono essere finiti da tutti, affrontati da tutti perchè hanno una difficoltà normale. Poi se tu sei un pro gamer o ami questo tipo di giochi, ti alleni per settimane, per mesi come faccio io, livelli e farmi gli oggetti più importanti per affrontare i boss secondari che nei FF sono sempre più potenti del boss finale. Questo voglio dire, non posso accettare che in Bloodborne devo sbattermi per ore per fare un boss e fare i miracoli per ricevere alla fine un trofeo bronzo. Non è accettabile per me, ci deve essere equilibrio e ripeto il cliente ha sempre ragione, se pago voglio anche poterlo finire un gioco, voglio avere la possibilità almeno di avere una conclusione, di giocarlo senza frustrazioni, se poi voglio finirlo al 100% allora metto la difficoltà massima. Ripeto il videogioco deve essere divertimento e io pago anche per svagarmi, se per completare la storia devo essere obbligato a superare una parte e morire 200 volte allora non mi diverto più. Ci deve essere possibilità di scelta con un livello che si adatti a tutti, poi se io voglio sfidare i miei limiti allora lo gioco al massimo per finirlo al 100%. Questa è la mia idea.


Scusami ma quello che dici non ha per nulla senso.
Un gioco deve essere come vogliono farlo gli sviluppatori NON COME LO VUOLE OGNI SINGOLO CLIENTE. E' troppo difficile NON LO COMPRARE!
Tu stai dicendo che se vado in un negozio di articoli sportivi e compro un serf il giorno dopo DEVO POTER FARE SERF! Non è così! Ci sono sporto facili e sport difficili, ci sono giochi facili e giochi difficili.
Quando ho comprato bloodborne e ho iniziato a giocarci ho avuto dei momenti veramente "frustranti", ma che ci si creda o no, ogni morte che si fa ci fa capire qualche cosa del gioco e del tipo di gioco. Poi man mano che procedevo diventavo sempre più bravo, adesso fare le parti iniziale, sapendo muovermi, sapendo schivare, parare, contrattaccare e via dicendo è diventato quasi FACILE. E' un gioco in cui si devono capire le meccaniche.
Lo stesso è valso per per DS2 che ho fatto subito dopo Bloodborne, le meccaniche sono differenti, i tempi degli attacchi, le movenze dei mostri... bhe anche qui all'inizio ho avuto delle difficoltà ma da metà gioco in poi è stato tutto abbastanza "facile". Uno dei boss che più mi ha fatto capire quanto fosse importante studiare i boss è stato Re Vendrik, ci sono morto 7/8 volte prima di capire tutte le sue movenze, ma alla nona volta l'ho fatto senza che mi colpisse una singola volta!
Ora ho iniziato DS il primo, che tutti dicono essere il più difficile della serie, bhe lo sto trovando quasi troppo abbordabile, il motivo è che so giocare questo tipo di giochi adesso!

Tornando in tema generale, per quanto sia diventato un fan sfegatato della From, continuo a pensare che sia giusto che certi giochi vadano verso la difficoltà,a patto che dietro ci sia un impianto di giocabilità ottimo. Prendo l'esempio di The Witcher 3, gioco che mi sta piacendo tantissimo dal puro lato ruolistico, le quest secondarie, la storia, il mondo e la grafica sono qualche cosa di incredibile, da giocarci per centinaia di ore! Il problema è la sfida, il gioco fatica a metterti contro una vera sfida (dopo aver iniziato al penultimo livello di difficoltà ho alzato a marcia della morte), i nemici sono veramente poco "intelligenti" e quindi l'unico sistema che hanno introdotto nel gioco per creare "sfida" è quello di metterti contro una moltitudine stupida di nemici che ti fanno un danno elevatissimo.
Questa purtroppo è una pecca, o forse sono diventato improvvisamente bravo io dopo aver affrontato i titoli fromsoft...

#51
Silver89

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E quindi chi è casual gamer si deve precludere la possibilità di giocarci questi giochi anche solo per godersi la trama? Per me questo non ha senso. non sono d'accordo, comunque de gustibus ognuno rimane della propria opinione.



#52
yagami

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Concordo con l'autore dell' articolo su alcuni aspetti, ma allo stesso tempo non mi sento di dire che un videogioco semplice nel gameplay sia un videogioco rovinato (concetto che invece sembra in voga in questo periodo) primo perche un gioco deve essere un gioco ovvero un passatempo al quale dedicarsi anche per poco piu di un ora al giorno senza bestemmiare, ma anche perche spesso quei giochi semplici portano in dote un comparto narrativo impressionante (vedi infinite, alan wake,ecc). Quindi per quanto la serie souls sia una delle mie preferite (mentre bloodborne l'ho apprezzato meno) voglio comunque avere la possibilita di giocare sia giochi complessi, ma anche altri piu semplici magari in grado di sorprendere sotto altri aspetti(trama, ambientazione,ecc)

#53
Paulus Calgar

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E quindi chi è casual gamer si deve precludere la possibilità di giocarci questi giochi anche solo per godersi la trama? Per me questo non ha senso. non sono d'accordo, comunque de gustibus ognuno rimane della propria opinione.


Prima di tutto la trama di Bloodborne va cercata, non te la godi semplicemente guardando il gioco come si fa con FF dove sei spettatore. Qui ti devi guardare i mostri, leggere la descrizione degli oggetti che lasciano, iniziare a mettere insieme tasselli di cose che trovi.
Se lo giochi come si gioca un FF non lo apprezzerai per nulla, perchè ci sono 3 filmati in croce in tutto il gioco.

Nei giochi della From è il gioco stesso a dover essere studiato, esplorato, compreso in parte, poi parte l'obbligatoria parte social, nel senso che è talmente complesso il tutto che ti spinge ad andare su internet a parlare con gli altri utenti, a cercare di capire come funziona un'arma, a cercare di capire cosa sono i cordoni ombelicali e via dicendo.

Riprendo l'esempio di prima, è un po' come comprare una tavola da surf, non è come prendere una racchetta di ping pong, è uno sport difficile, cattivo ed incredibilmente impegnativo, ma poi regala emozioni incredibili. Sei pronto ai sacrifici? Si o no questo dipende da te, quello che è certo è che se sei disposto e a seguire la filosofia della From i suoi giochi ti regaleranno tantissimo, se invece le vuoi affrontare come un The order o anche un The witcher, bhe ti daranno solo frustrazione e rabbia per averli comprati.

#54
Stein

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Non è il mio genere, ma, rispetto per la tua opinione che ovviamente c'è, secondo me hai preso un abbaglio non da poco su queste saghe. Quantità e qualità ci sono eccome. Il successo di critica e giocatori non può essere solo figlio di marketing e furberie.

 

ho ampiamente spiegato ai suoi tempi perchè ritengo DS un pessimo RPG e più in generale un gioco sopravvalutato sia nei contenuti che nella famigerata "difficoltà". L'ho fatto punto per punto e devo dire che molti utenti alla fine si sono ritrovati anche d'accordo con le mie argomentazioni. Poi è ovvio che rispetto i gusti di ognuno degli utenti che invoca i giochi From Software come i salvatori del gaming moderno. Rimango dell'idea che oggi Internet possiede un valore di "suggestione collettiva" per nulla trascurabile, ma parlandone qui saremmo OT. Magari un giorno dedicherete un articolo a questo argomento che trovo molto attuale e interessante ;)



#55
Paulus Calgar

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ho ampiamente spiegato ai suoi tempi perchè ritengo DS un pessimo RPG e più in generale un gioco sopravvalutato sia nei contenuti che nella famigerata "difficoltà". L'ho fatto punto per punto e devo dire che molti utenti alla fine si sono ritrovati anche d'accordo con le mie argomentazioni. Poi è ovvio che rispetto i gusti di ognuno degli utenti che invoca i giochi From Software come i salvatori del gaming moderno. Rimango dell'idea che oggi Internet possiede un valore di "suggestione collettiva" per nulla trascurabile, ma parlandone qui saremmo OT. Magari un giorno dedicherete un articolo a questo argomento che trovo molto attuale e interessante ;)


Secondo me uno dei grandissimi pregi dei giochi è quello di spingere i giocatori ad unirsi in "community", fammi passare il termine, per poter sviscerare i segreti del gioco, che giocandolo singolarmente sarebbe quasi impossibile fare.
Trovo questa formula estremamente moderna, hanno usato un trucco? Forse, ma funziona molto bene!
Prendiamo un gioco come The Witcher 3, tu andresti mai a guardarti dei video su come affrontare un boss? Su come completare una quest perchè qualche cosa ti sfugge? NO perchè non c'è motivo di farlo è tutto li davanti ai tuoi occhi, non ti nasconde nulla, si bhe e i boss sono troppo facili anche a marcia della morte, ma questa è un'altra cosa...

#56
Silver89

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Prima di tutto la trama di Bloodborne va cercata, non te la godi semplicemente guardando il gioco come si fa con FF dove sei spettatore. Qui ti devi guardare i mostri, leggere la descrizione degli oggetti che lasciano, iniziare a mettere insieme tasselli di cose che trovi.
Se lo giochi come si gioca un FF non lo apprezzerai per nulla, perchè ci sono 3 filmati in croce in tutto il gioco.

Nei giochi della From è il gioco stesso a dover essere studiato, esplorato, compreso in parte, poi parte l'obbligatoria parte social, nel senso che è talmente complesso il tutto che ti spinge ad andare su internet a parlare con gli altri utenti, a cercare di capire come funziona un'arma, a cercare di capire cosa sono i cordoni ombelicali e via dicendo.

Riprendo l'esempio di prima, è un po' come comprare una tavola da surf, non è come prendere una racchetta di ping pong, è uno sport difficile, cattivo ed incredibilmente impegnativo, ma poi regala emozioni incredibili. Sei pronto ai sacrifici? Si o no questo dipende da te, quello che è certo è che se sei disposto e a seguire la filosofia della From i suoi giochi ti regaleranno tantissimo, se invece le vuoi affrontare come un The order o anche un The witcher, bhe ti daranno solo frustrazione e rabbia per averli comprati.



guarda io ho platinato giochi come final fantasy 13 (290 ore di gioco) e shadow of the colossus quindi io le sfide le accetto e sono un gamer che gioca da quando ha 6 anni e ora ne ha 26. però cerco anche di pensare ai casual gamer o quelli che hanno meno tempo. per esempio mio cugino ha 15 anni, ha la madre che lo pressa per la scuola e non è riuscito a finirlo bloodborne, perchè gioca meno tempo, magari è meno bravo di altri, e non ha potuto finirsi la storia. se avesse avuto un livello di difficoltà accettabile anche lui lo avrebbe potuto giocare, poi magari quando avrebbe avuto più tempo se lo sarebbe giocato al massimo della difficoltà. tutto qua il mio discorso ma non è una critica a giochi difficili come bloodborne che sono belli e giustamente propongono una difficoltà elevata. è solo una constatazione, un'aggiunta che dovrebbe essere introdotta in ogni gioco per farlo finire a tutti.

#57
fenderman89

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Il videogioco però non è solo uno strumento di intrattenimento, ma anche la visione di un game designer e del suo team che prende vita. Almeno questa dovrebbe essere una parte del concetto che noi "gamer" di esperienza dovremmo secondo me avere, proprio per il rispetto (se mi concedi il parolone) che nutriamo per questo medium.
Capisco le tue ragioni, anche io più passa il tempo e meno momenti ho da dedicare principalmente al gaming, ma ritengo che il prodotto finale debba essere sempre il risultato di un'ispirazione, un'idea e una filosofia del team di sviluppo, che riesce a realizzarla in forma giocabile e la vende al pubblico. A quel punto sta a noi consumatori attenti valutare se poter acquistare il prodotto in base alle nostre esigenze: è un peccato per chi non ha tempo, ma fare altrimenti secondo me significherebbe tarpare le ali alla creatività e alle eventuali intuizioni che questa può generare.
É stato proprio il voler eccessivamente andare incontro alle tendenze del pubblico una delle ragioni per cui oggi vengono sfornati tantissimi prodotti copia/incolla, blandi e privi di effettivo spessore. Un tempo le idee venivano sfornate per essere proposte al pubblico sperando quest'ultimo le apprezzasse, oggi, una volta trovata una "via sicura" e di successo la si imbocca a senso unico, appiattendo di brutto il mercato.
Tutto IMHO ovviamente.

#58
Battosai_ita

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Che articolo !!! Complimenti.
Condivido tutto. Il problema è che i soldi gestiscono il tutto, nel senso che ormai la passione nel creare un videogioco ha dei paletti che bloccano la voglia di sperimentare degli sviluppatori, non sempre è cosi certo ma a mio avviso Ready At Dawn hanno osato ma hanno commesso l'errore della breve durata, io amo the order e vorrei vedere un seguito ma non posso far finta di niente sulla longevità. Il videogioco per me rimane Amore con la A maiuscola, io sono per la sostanza e le emozioni forte ( Barone Sanguinario ) e credo che la mia generazione condivida ('79). Comunque articolo scritto con una mano sul cuore.

#59
Brick

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Per me dipende.

C'è spazio per giochi più e meno difficili, dipende da cosa si sta cercando al momento e dal tipo di gioco.



#60
Shinji

Shinji
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Secondo me from soft ha riempito uno spazio rimasto vuoto troppo a lungo. Ben venga. Ma ben venga anche titoli come uncharted che divertono tantissimo in modo più spensierato senza a mio parere disdegnare un minimo di sfida.




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