"Non leggo fumetti sui supereroi da quando ho finito con Watchmen. Odio i supereroi, penso siano abomini. Non significano più quello che significavano inizialmente. Inizialmente erano nelle mani di scrittori che avrebbero continuamente espanso la fantasia di ragazzi dai 9 ai 13 anni, che era quello che dovevano fare e che stavano facendo in modo eccellente.
Oggi giorno, invece, i fumetti sui supereroi non hanno più un pubblico di 9-13 anni, no. Ora si tratta di gente che ha perlopiù 30, 40, 50 o 60 anni, solitamente uomini. Qualcuno si avvicinò a loro grazie al termine "graphic novel". Questi lettori erano semplicemente interessati in una via che potesse avvalorare il loro amore per Lanterna Verde o Spider-Man, senza apparire in alcun modo anormali emotivamente.
Questo è una significante "parte" degli addicted ai supereroi, l'audience degli addicted tradizionali. Io non credo che il supereroe stia per niente bene. Credo che sia un segnale piuttosto allarmante se abbiamo un pubblico di adulti che vanno a vedere i film degli Avengers e vengono deliziati con concept e personaggi creati solo per intrattenere i ragazzini di 12 anni degli anni '50.
Qualcuno dica a Moore che la Golden Age e la Silver Age sono finite da decenni.