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Alan Moore trova il successo di "The Avengers" allarmante


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Questa discussione ha avuto 53 risposte

#16
Akumasama

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Il discorso di Moore è che una volta i comics si potevano permettere di tutto o quasi, a livello d'inventiva era un crogiolo d'idee che aiutava i bimbi ad a espandere i propri orizzonti, a sognare.

 

 

 I super di oggi per lui, ed effettivamente in gran parte non ha per nulla torto, sono autoreferenziali, un circuito chiuso che non va da nessuna parte se non girar su sè stesso, imprigionati da mille paletti a narrare ciclicamente praticamente sempre le stesse storie cambiando esteriormente qualcosa, una soap opera infinita fatta per soddisfare i bimbi di allora cresciuti di cui alcuni sono diventati autori e raccontano le storielle che gli altri vogliono sentire.

 

Le storie di qualità oggi o sono dovuti a rilanci di personaggi/testate in declino ( e non appena salgono le vendite arrivano subito a spezzare le ali), qualche colpo di coda di scrittori che riescono a ingannare i grandi capi o in mini fuoriserie che non hanno influenze sulla continuity.

 

^ this.

 

 

Moore cmq è uno scrittore prima ancora che sceneggiatore di fumetti eh, ed un intellettuale anacronistico.

E' sicuramente iperbolico ed eccessivo quando parla, a volte fastidioso, ma dietro a tante esagerazioni spesso c'è molta verità secondo me.



#17
Genocide

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^ this.

 

 

Moore cmq è uno scrittore prima ancora che sceneggiatore di fumetti eh, ed un intellettuale anacronistico.

E' sicuramente iperbolico ed eccessivo quando parla, a volte fastidioso, ma dietro a tante esagerazioni spesso c'è molta verità secondo me.

 

c'è verità pure dietro quello che dice il pazzo che delira in mezzo alla strada o lo scemo del villaggio.

 

non per questo sto ad ascoltarli.

 

Moore bella per quel che hai fatto, mò please ritirati in un eremo e levati dai marroni



#18
Reid

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. Qualcuno dovrebbe dirgli che non è il dio dei fumetti.

 

Quello era Kirby (vabbè veniva chiamato il Re dei comics ma stiamo là XD )



#19
Hiei1983

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Di sicuro nonostante gli appellativi lui e Tezuka erano moooooolto più umili di Moore XD



#20
Akumasama

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Ma Moore non si è mai affibbiato appellativi e non si è mai definito il dio di niente, tant'è che i fumetti sono solo un pezzo del suo percorso e del suo interesse.

E' tutta roba che gli è stata apiccicata addosso dai fan che l'hanno ritenuto un "dio" per il lavoro fatto con Watchmen e altro, e che Moore ha sempre rifiutato.

 

Moore è un 68ino anarchico del kàzzo, non mi sembra una persona tronfia che marcia e macina quattrini sul suo successo, ma uno che una volta che ha fatto qualcosa da lui ritenuta buona è andato oltre e ha evitato di svendersi all'infinito ripetendo le stesse cose ad libitum sfumandum.

E' un personaggio estremo, eccessivo ed anacronistico, ma è anche un intellettuale degno di rispetto nonostante le sue idee "forti".

 

Non riesco a pensare a tanti altri artisti così lontani dalla "commercializzazione" delle sue opere come lui.



#21
Reid

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Questo è vero, poi vabbè le masse si fanno prendere subito dall'isteria quando gli tocchi il giocattolino (caso diverso invece Frank Miller...quello ha dato davvero  di matto ormai :asd: )


Modificata da Reid, 26 November 2013 - 08:39 PM.


#22
Korov'ev

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Non capisco certi commenti a me sembra un discorso sensatissimo, non mi pare nemmeno che insulti nessuno ne tanto meno che definisca the avengers una (Censura)



#23
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Non capisco certi commenti a me sembra un discorso sensatissimo, non mi pare nemmeno che insulti nessuno ne tanto meno che definisca the avengers una [Censura]

IMHO, sarebbe un discorso sensato in presenza dì una valida demarcazione fra intrattenimento "per bambini" e "per adulti". Ma non ha senso scandalizzarsi se l'adulto usufruisce dì un prodotto all'apparenza pensato per dodicenni, quando in alternativa al film coi supereroi poi troviamo decine dì action movie che NON offrono contenuti intellettualmente più elevati.

Lo stesso identico discorso valeva negli anni '50 eh, quando ìl fumetto era considerato un media per ragazzini e guai a leggerlo, passavi per immaturo; poi però l'adulto andava al cinema a vedere ìl film dì John Wayne (faccio un esempio a caso), che a livello meramente contenutistico NON è affatto più maturo del generico comic.

L'aspetto triste della vicenda è che ìl discorso del "film per dodicenni" me l'aspetto da chi sia estraneo al fenomeno e quindi parli da ignorante in materia, non dì certo da una persona riconosciuta come un grande fumettista.



#24
Korov'ev

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Non si riferiva al fatto che ad essere apprezzato è un concept vecchio(?) come quello dei vendicatori? Io sinceramente l'ho interpretato come Megane,



#25
Zibarro

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Non si riferiva al fatto che ad essere apprezzato è un concept vecchio(?) come quello dei vendicatori? Io sinceramente l'ho interpretato come Megane,

 

Appunto, ma Moore non capisce che non siamo più negli anni 40. Non sono più quei Vendicatori. 

 

E mente quando dice di non aver più letto o lavorato sui supereroi da Watchmen in poi.



#26
Reid

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 I super di oggi per lui, ed effettivamente in gran parte non ha per nulla torto, sono autoreferenziali, un circuito chiuso che non va da nessuna parte se non girar su sè stesso, imprigionati da mille paletti a narrare ciclicamente praticamente sempre le stesse storie cambiando esteriormente qualcosa, una soap opera infinita fatta per soddisfare i bimbi di allora cresciuti di cui alcuni sono diventati autori e raccontano le storielle che gli altri vogliono sentire.

 

Come ha detto un mio conoscente in merito alla vicenda:

 

"Non svegliate i bambini soprattutto se hanno trenta o quarant'anni: vogliono Peppa Pig, in calzamaglia e maschera, e vogliono sentirsi ripetere che non è roba per bambini, che è socialmente accettata." 

 

Ecco perchè il commento di Moore ha dato fastidio a molti (premettendo sempre che non essere d'accordo e discuterne è un conto e limitarsi  ad attaccarlo/mandarlo a  cagare tutt'altro...)


Modificata da Reid, 27 November 2013 - 09:03 PM.


#27
Zibarro

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Come ha detto un mio conoscente in merito alla vicenda:

 

"Non svegliate i bambini soprattutto se hanno trenta o quarant'anni: vogliono Peppa Pig, in calzamaglia e maschera, e vogliono sentirsi ripetere che non è roba per bambini, che è socialmente accettata." 

 

Ecco perchè il commento di Moore ha dato fastidio a molti (premettendo sempre che non essere d'accordo e discuterne è un conto e limitarsi  ad attaccarlo/mandarlo a  cagare tutt'altro...)

 

Il parallelismo tra Peppa Pig e i supereroi spero fosse ironico, perché c'è gente come Miller, Ellis e Gaiman che avrebbero da ridire. :asd:



#28
Reid

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Il parallelismo tra Peppa Pig e i supereroi spero fosse ironico, perché c'è gente come Miller, Ellis e Gaiman che avrebbero da ridire. :asd:

 

E' un discorso più lungo e riferito sempre alla cagate/commercialate moderne (oltre a quello che ha detto lo stesso Moore)   :sisi:


Modificata da Reid, 27 November 2013 - 10:11 PM.


#29
Iellasu

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Non si riferiva al fatto che ad essere apprezzato è un concept vecchio(?) come quello dei vendicatori? Io sinceramente l'ho interpretato come Megane,

Non credo. Altrimenti sarebbe bastato che Moore, nella sua critica, si riferisse a concept degli anni '50 senza specificare oltre. Ogni riferimento all'età del lettore sarebbe stato superfluo, se l'accento fosse stato posto solo sull'età dei concetti e non su quella dei lettori.

Ìl fatto che Moore insista più volte a sottolineare ìl target d'età dei lettori, 9-12 anni, mi pare una accusa abbastanza palese dì puerilità.



#30
Megane Zokusei

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Beh ma i fumetti di supereroi idealmente sono per i ragazzini, non è puerile o eretico affermarlo, questo non vieta che possono essere letti apprezzati anche dagli adulti come Harry Potter.

 

La stortura è che si è preso un qualcosa per un target preciso e lo si è traslato per un altro, i super di oggi sono pensati e scritti per i quarantenni. quelli che vogliono Peter Parker fare a botte con Osborn per la milionesima volta o Hal Jordan tornare dai morti perchè è l'unica sola LV, quelli che mandano email di fuoco perchè hanno leggermente cambiato la grafica della copertina di Diabolik, che non si può mandare Bloch in pensione, ecc...

 

 

IMHO, sarebbe un discorso sensato in presenza dì una valida demarcazione fra intrattenimento "per bambini" e "per adulti". Ma non ha senso scandalizzarsi se l'adulto usufruisce dì un prodotto all'apparenza pensato per dodicenni, quando in alternativa al film coi supereroi poi troviamo decine dì action movie che NON offrono contenuti intellettualmente più elevati.

 

 

Moore si scandalizza perchè un prodotto che in concreto dovrebbe essere pensato per i ragazzini in realtà viene prodotto per i vecchi come obiettivo.






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