#1
Inviato 14 January 2013 - 07:16 PM
I fratelli Wachowski alle prese con la reincarnazione
"Our lives are not our own, from womb to tomb, we are bound to others. Past and present. And by each crime... and every kindness... we birth our future." Questo il leitmotiv del nuovo film dei fratelli Wachowski, questa volta al lavoro condividendo i set della loro ultima fatica col regista tedesco Tom Tykwer, fautore tra gli altri di Lola corre (1998), Profumo - Storia di un assassino (2006) e The International (2009). L'ispirazione deriva dal romanzo L'atlante delle nuvole, pubblicato nel 2004 dal noto romanziere David Mitchell e finito tra le mani dei fratellini di Matrix durante le riprese di V per Vendetta, del quale erano sceneggiatori e produttori. È passato molto tempo da allora, ma infine il progetto ha preso effettivamente forma come prodotto di matrice indipendente ed europea, segnando uno degli sforzi economici più importanti di sempre da questo punto di vista, con un budget stanziato di circa 100 milioni di dollari. Una cifra di tutto rispetto, necessaria a realizzare un progetto ambizioso come quello di un film ambientato in sei periodi storici completamente differenti, con un cast di grandi attori e ambizioni artistiche di un certo livello, che hanno portato ad una pellicola complessa e stratificata.
Leggi l'articolo completo: Cloud Atlas - RECENSIONE (Cinema)
#2
Inviato 14 January 2013 - 07:17 PM
#4
Inviato 14 January 2013 - 07:38 PM
#5
Inviato 14 January 2013 - 07:44 PM
effettivamente sono d'accordo con te...quel 5.5 stride un pò...il film non è eccezionale in tutte le sue sfaccettature ma non è neanche mediocre...io premierei anche l'idea e lo sforzo registico e produttivo...perchè se è vero che è difficile piazzare 6 storie in tre ore è vero anche che riuscirci in modo discreto meriterebbe ben più di un 5.5...però sono pareri...rispetto il parere del recensore pur non trovandomi affatto d'accordoNella recensione c'è scritto che un film di 3 ore è troppo poco per raccontare 6 storie diverse e analizzare bene i personaggi....cosa difficile anche per un libro di 600 pagine,ma mi pare che ambedue riescano in entrambe le cose egregiamente.Il punto di vista del recensore sul fattore karma è condivisibile,ma mi sembra una scusa vuota per criticare la scelta di usare gli stessi attori per ruoli diversi.La recensione l'ho letta e riletta invece di fermarmi solo sul voto,quindi la mia "lagna" credo abbia diritto di esistere.
#6
Inviato 14 January 2013 - 07:47 PM
Appunto perché è difficile da fare anche in un corposo romanzo c'è scritto che sarebbe stato meglio farne una serie televisiva...Nella recensione c'è scritto che un film di 3 ore è troppo poco per raccontare 6 storie diverse e analizzare bene i personaggi....cosa difficile anche per un libro di 600 pagine,ma mi pare che ambedue riescano in entrambe le cose egregiamente.Il punto di vista del recensore sul fattore karma è condivisibile,ma mi sembra una scusa vuota per criticare la scelta di usare gli stessi attori per ruoli diversi.La recensione l'ho letta e riletta invece di fermarmi solo sul voto,quindi la mia "lagna" credo abbia diritto di esistere.
Gli stessi attori riproposti in più ruoli non sono fattore discriminante, anzi, sono la cosa migliore del film.
#7
Inviato 14 January 2013 - 07:54 PM
#8
Inviato 14 January 2013 - 08:00 PM
Sulle performance degli attori non si discute, ritrovati tutti in grandissima forma in ognuno dei ruoli; come scritto nel commento, poi, la tecnica è ottima per essere un film fatto sì con una spesa ingente, ma in Germania, non ad Hollywood. Magari li facessimo noi film così! Il massimo degli ultimi anni in Italia è stato L'arrivo di Wang...
Purtroppo però una buona tecnica al servizio di una narrazione debole la riteniamo solo uno spiacevole spreco.
#9
Inviato 14 January 2013 - 08:09 PM
In particolare io ci ho visto:
Soltanto io ci ho visto questo?
Modificata da Laeryn, 14 January 2013 - 08:21 PM.
#10
Inviato 14 January 2013 - 08:21 PM
#11
Inviato 14 January 2013 - 08:44 PM
E' più che normale che non si è potuti riportare 600 pagine di libro su schermo, come non si potte ai tempi riportare in tutto e per tutto The Lord of The Rings, e ci mancherebbe pure altro ci aggiungerei, visto che il cinema vive di momento ed attimi che le scelte registiche devono enfatizzare per ammaliare lo spettatore.
L'importante è che il volere dell'autore ed il messaggio che la sua opera vogliono trasmettere non venga mai snaturato, e non mi pare che sia questo il caso di Cloud Atlas, che seppur abbia avuto una genesi difficile (criticabile la scelta di due registi diversi di dirigere le storie dei film, anche se alla fine entrambi le parti filmiche risultano piacevoli, anche se ad un occhio molto accorto è facile notare la bravura dei fratelli Wachowsi), pur non rappresentando il massimo della cinematografia, rappresenta un piccolo capolavoro confezionato per portare lo spettatore a godere del legame che lega indissolubilmente le diverse storie con diverso significato morale presenti nel film. Consiglierei al recensore di rivedere il film, così da verificare se la sua recensione pecchi di una visione poca attenta del film stesso.
#12
Inviato 14 January 2013 - 08:56 PM
Ti ringrazio del commento, lungo e articolato, però alla fine cosa Cloud Atlas voleva dire allo spettatore potevi dircelo tu stesso, visto che tu l'hai capito e chi recensisce no...Il recensore imho e mi dispiace dirlo non ha ben capito cosa il film abbia voluto dire allo spettatore (...)
Dicevamo, prima, che forse la chiave di volta non è la tematica della connessione, ma il razzismo, la libertà o chissà cos'altro? Però alla fine i Wachoski "vendono" la storia basandosi su questa tematica. E su quella la giudichiamo. Quello che c'è "in più" ben venga, ma se il vero messaggio era un altro (per me invece sono complementari) allora tagline e frasi chiave del film (riportate anche nell'articolo) non sono completamente oneste...
#13
Inviato 14 January 2013 - 10:00 PM
#15
Inviato 14 January 2013 - 10:12 PM
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