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#61
Inviato 18 January 2013 - 10:47 AM
#62
Inviato 18 January 2013 - 03:45 PM
Toh, mi sono ricordato di essermi registrato tempo addietro, per una volta tanto commento anch'io.
Dopo aver visto il film mi sto facendo un giretto sui vari siti per leggere recensioni ed opinioni, lo trovo sempre interessante e lo faccio sempre, anche quando si parla di musica o di videogiochi.
Ed ogni volta riesco sempre a stupirmi dei commenti.
Ogni volta mi domando cosa possa portare uno spettatore/ascoltatore/giocatore ad immedesimarsi a tal punto con l'oggetto della recensione dal ritenerlo quasi qualcosa di suo e quindi dal leggere una critica all'opera quasi come una critica alla propria persona.
A me Cloud Atlas è piaciuto, oltre ogni mia possibile previsione, con tutte le sue imperfezioni è riuscito a coinvolgermi come da tanto tempo non mi accadeva, le 3 ore sono letteralmente volate e sono uscito dal cinema pienamente appagato.
Ma mai mi sognerei di offendermi per una recensione negativa, di prendermela con chi l'ha scritta o di chiederne addirittura una ri-scrittura...ma perchè?
Abbiamo un media fantastico, che ci regala la possibilità di dire la nostra su tutto in maniera totalmente libera, e vogliamo tornare ai tempi della censura? Che senso avrebbe andare a limitarla, questa libertà?
Io posso dare a Cloud Atlas 8, il recensore ha dato 5,5 al film: benissimo!
Non devo tentare di convincerlo che si è sbagliato, semplicemente a me è piaciuto e a lui no. Non esiste giusto o sbagliato nella fruizione di un'opera d'arte; esiste la sensibilità, esistono le esperienze di ognuno, esiste perfino il particolare momento, che è ogni volta diverso.
Perchè non si può accettare un concetto così semplice? Perchè accusare con supponenza gli altri di scarsa recettività, di superficialità, di non capirci nulla?
Per qualcuno la frase delle gocce può sembrare importante e poetica, altri la trovano a livello dei baci perugina. Pace. Pazienza. Amen.
L'unica cosa che si può chiedere ad un recensore è la sincerità: dare all'opera oggetto di recensione un giudizio onesto, senza subire pressioni, tanto dall'alto quanto dal basso.
Poi ci saranno firme con le quali sarò spesso d'accordo e le potrò eleggere a "spiriti affini", fidandomi del loro giudizio, ed altre con le quali potrò trovarmi in disaccordo, ringraziando che ci sia qualcuno che la pensa in maniera differente da me e che mi offre un altro punto di vista.
L'unica cosa della quale farei volentieri a meno sarebbero i voti.
Questa stessa recensione, senza quel 5,5 finale, pur con gli stessi medesimi contenuti, avrebbe attirato molte meno critiche.
Questo significa che il lettore conferisce un'esagerata importanza al voto, quale miglior motivo per abolirlo?
Dopo aver visto il film mi sto facendo un giretto sui vari siti per leggere recensioni ed opinioni, lo trovo sempre interessante e lo faccio sempre, anche quando si parla di musica o di videogiochi.
Ed ogni volta riesco sempre a stupirmi dei commenti.
Ogni volta mi domando cosa possa portare uno spettatore/ascoltatore/giocatore ad immedesimarsi a tal punto con l'oggetto della recensione dal ritenerlo quasi qualcosa di suo e quindi dal leggere una critica all'opera quasi come una critica alla propria persona.
A me Cloud Atlas è piaciuto, oltre ogni mia possibile previsione, con tutte le sue imperfezioni è riuscito a coinvolgermi come da tanto tempo non mi accadeva, le 3 ore sono letteralmente volate e sono uscito dal cinema pienamente appagato.
Ma mai mi sognerei di offendermi per una recensione negativa, di prendermela con chi l'ha scritta o di chiederne addirittura una ri-scrittura...ma perchè?
Abbiamo un media fantastico, che ci regala la possibilità di dire la nostra su tutto in maniera totalmente libera, e vogliamo tornare ai tempi della censura? Che senso avrebbe andare a limitarla, questa libertà?
Io posso dare a Cloud Atlas 8, il recensore ha dato 5,5 al film: benissimo!
Non devo tentare di convincerlo che si è sbagliato, semplicemente a me è piaciuto e a lui no. Non esiste giusto o sbagliato nella fruizione di un'opera d'arte; esiste la sensibilità, esistono le esperienze di ognuno, esiste perfino il particolare momento, che è ogni volta diverso.
Perchè non si può accettare un concetto così semplice? Perchè accusare con supponenza gli altri di scarsa recettività, di superficialità, di non capirci nulla?
Per qualcuno la frase delle gocce può sembrare importante e poetica, altri la trovano a livello dei baci perugina. Pace. Pazienza. Amen.
L'unica cosa che si può chiedere ad un recensore è la sincerità: dare all'opera oggetto di recensione un giudizio onesto, senza subire pressioni, tanto dall'alto quanto dal basso.
Poi ci saranno firme con le quali sarò spesso d'accordo e le potrò eleggere a "spiriti affini", fidandomi del loro giudizio, ed altre con le quali potrò trovarmi in disaccordo, ringraziando che ci sia qualcuno che la pensa in maniera differente da me e che mi offre un altro punto di vista.
L'unica cosa della quale farei volentieri a meno sarebbero i voti.
Questa stessa recensione, senza quel 5,5 finale, pur con gli stessi medesimi contenuti, avrebbe attirato molte meno critiche.
Questo significa che il lettore conferisce un'esagerata importanza al voto, quale miglior motivo per abolirlo?
#63
Inviato 18 January 2013 - 04:21 PM
Dopo 12 anni di sito e forum figurati se me la prendo per una "critica".Ah beh credevo e supponevo che in caso di disaccordo con una recensione da parte degli utenti o qualche altra forza umana, si potesse avere la possibilità di una recensione differente da quella negativa, sorry non volevo fomentare il furor di popolo. Ciò che ho visto nella recensione a parere puramente personale è superficialità e questa ho criticato, perché penso che il film abbia bisogno di essere visto privo di preconcetti o accezioni negative, poi si può scegliere se elogiarlo o no, però stroncarlo così mi sembra alquanto esagerato, si poteva scegliere una via migliore di questa. Ma questa è una critica, la mia, non offendo nessuno e non intendo offendere, se non piace si dimostra solamente una cosa: "Irritarsi per una critica vuol dire riconoscere di averla meritata". Lascio a voi capire chi sia l'autore di questa frase, il resto è una naturale conclusione di ciò.
Al massimo me la prendo per degli insulti. Ed infatti non me la sono presa con te, ti ho solo risposto: e se rispondere ad una critica significa prendersela, allora il problema è nel chi fa la critica, che non accetta altra risposta che non sia "hai ragione tu".
#65
Inviato 20 January 2013 - 09:06 PM
Ti dico solo tre cose: mi scuso per la svista (sono 6 e non 5 storie), ma tu impara a scrivere in italiano e smettila di copiare da WikipediaNon si può vedere il tuo commento anche mio caro. Pecchi in maniera incresciosa sul tema centrale del film, le storie e quello che vogliono dire. Sono SEI e ripeto SEI storie, "Il Viaggio nel Pacifico di Adam Ewing" - "Lettere da Zedelghem " - "Half-Lives - Il primo caso di Luisa Rey" - "L'orribile impiccio del Signor Cavendish" - "La Preghiera di Sonmi~451" - "Sloosha Crossing e tutto il resto". Direi che se la matematica non è un'opinione sono SEI e non cinque stramaledizione.
Critichi quella frase poi senza averne nemmeno capito il significato, dico ma il film lo hai guardato quantomeno ? Hai praticamente sparato a zero su una frase importante del film e sbagliato il numero di storie che vengono raccontare. facepalm
P.S. Ringrazio chi ha corretto la mia svita sul primo commento, mi sono concesso un sillogismo di troppo, mea culpa, dimentico che non sono uno scrittore.
Leggere commenti come il tuo mi fa capire che forse ho sbagliato: ripensandoci il film è brutto, la sceneggiatura è un'accozzaglia di idee confuse messe insieme da tre registi che non hanno saputo condensarle in un unicum originale, i messaggi saranno anche giusti ma raccontati malissimo!!!
#66
Inviato 22 January 2013 - 11:30 PM
Finalmente sono riuscito a vedere questo film , la curiosità era tanta ma lo è stata anche la delusione . Per capire il mio voto faccio una piccola riflessione . Sono del parere che per giudicare un film è necessario capire cosa questo volesse offrire agli spettatori , mi spiego , un film horror ha come obiettivo fare paura , se dunque l'obbiettivo del film viene raggiunto e questo è fatto bene merita un voto alto cosi capita di vedere che film sulla carta meno considerati abbiano avuto un voto maggiore di Cloud Atlas , credo che questo sia più che giusto perche ciò che questo film doveva offrirci e prometteva di farlo non lo abbia raggiunto , tutto è connesso , bhè direi che quasi tutto in questo film , eccessivamente lungo , contorto e che mette a seria prova l'intelligenza dello spettatore voto 5.5
#67
Inviato 24 January 2013 - 01:15 AM
Finito di vedere 20 min fa.
Film che consiglio solo a noleggio.
A quanto pare intersecare 6 storie e mettere in ognuna di queste riferimenti visivi o rimandi a frasi dette da questo o da quel personaggio, esalta la maggior parte degli spettatori....bhà
Sono uno che quando va al cinema non ha pregiudizi ma in questo caso è stato difficile non essere "colpiti" dalla macchina mediatica messa in moto ormai da mesi su ogni genere di veicolo possibile, che sia tv, internet o radio....
Il film viene venduto come visionario e contenitore di molti messaggi quando in vero prende spunto da un paio di idee Buddiste e niente più (re-incarnazione e rapporto causa effetto) senza parlare della fiera del luogo comune e delle frasi fatte con le quali viene spesso chiusa una parte importante delle storie (la prima che mi viene in mente è forse l'ultima che si sente, cioè quella del "mare fatto di tante gocce".....
Non mi ha impressionato e non mi ha colpito ma forse perchè i concetti su cui si basa tutto il film mi sono ben noti e quindi non c'è effetto sorpresa
Nella prima ora e mezza, come dice la recensione, i salti da una storia all'altra sono spesso traumatici e troppo veloci tanto da infastidire chi sta guardando dato che non si ha il tempo di abituarsi alla storia che si sta seguendo.
Per fortuna le cose cambiano verso la fine ma, per quanto mi riguarda, la noia assale senza difficoltà lo spettatore ( uno sguardo in sala mi ha dato conferma).
Recitazione altalenante.
Hanks è davvero bravo in tutti i ruoli che ricopre caratterizzandoli tutti in modo diverso e credibile.
Halle Berry verrà ricordata di certo più per la sua bellezza che per le sue interpretazioni
Jim Sturgess...anonimo...
Hugh Grant bravo in quel poco che si vede
Hugo Weaving bravo in quel poco che gli fanno fare.
Nel complesso è un film senza infamia e senza lode vittima, secondo me, dell'Hype esagerato e delle reazioni di alcuni giornalisti/spettatori che leggendo Wachowski perdono un poco di obbiettività
Film che consiglio solo a noleggio.
A quanto pare intersecare 6 storie e mettere in ognuna di queste riferimenti visivi o rimandi a frasi dette da questo o da quel personaggio, esalta la maggior parte degli spettatori....bhà
Sono uno che quando va al cinema non ha pregiudizi ma in questo caso è stato difficile non essere "colpiti" dalla macchina mediatica messa in moto ormai da mesi su ogni genere di veicolo possibile, che sia tv, internet o radio....
Il film viene venduto come visionario e contenitore di molti messaggi quando in vero prende spunto da un paio di idee Buddiste e niente più (re-incarnazione e rapporto causa effetto) senza parlare della fiera del luogo comune e delle frasi fatte con le quali viene spesso chiusa una parte importante delle storie (la prima che mi viene in mente è forse l'ultima che si sente, cioè quella del "mare fatto di tante gocce".....
Non mi ha impressionato e non mi ha colpito ma forse perchè i concetti su cui si basa tutto il film mi sono ben noti e quindi non c'è effetto sorpresa
Nella prima ora e mezza, come dice la recensione, i salti da una storia all'altra sono spesso traumatici e troppo veloci tanto da infastidire chi sta guardando dato che non si ha il tempo di abituarsi alla storia che si sta seguendo.
Per fortuna le cose cambiano verso la fine ma, per quanto mi riguarda, la noia assale senza difficoltà lo spettatore ( uno sguardo in sala mi ha dato conferma).
Recitazione altalenante.
Hanks è davvero bravo in tutti i ruoli che ricopre caratterizzandoli tutti in modo diverso e credibile.
Halle Berry verrà ricordata di certo più per la sua bellezza che per le sue interpretazioni
Jim Sturgess...anonimo...
Hugh Grant bravo in quel poco che si vede
Hugo Weaving bravo in quel poco che gli fanno fare.
Nel complesso è un film senza infamia e senza lode vittima, secondo me, dell'Hype esagerato e delle reazioni di alcuni giornalisti/spettatori che leggendo Wachowski perdono un poco di obbiettività
#69
Inviato 31 May 2013 - 11:30 PM
Grandissimo film, altro che 5.5. andrebbe premiato solo per il coraggio di realizzare un impresa cinematografica del genere. Aggiungeteci poi che è realizzato ottimamente su tutti i punti di vista ed il risultato non può essere che positivo. Per me un grande film. Voto personale 8,5
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