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Hideo Kojima: il giocatore non è alla ricerca di idee nuove

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Questa discussione ha avuto 67 risposte

#46
halogp

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Secondo me ci dovrà essere una maturazione dell'utenza, bisogna che più persone si avvicinino a questo mezzo espressivo, è quindi anche una questione di tempo.
Man mano che arrivano le future generazione e cresceranno con i videogiochi, più aumenterà la considerazione e lo status del medium. Quindi sicuramente titoli come COD continueranno ad esistere (anche se credo che prima o poi qualche cambiamento nella serie ci dovrà essere) ma da accanto ad essi ci saranno anche titoli maggiormente artistici e innovativi. D'altronde qualche segnale positivo c'è già, portal 2 è stato riconosciuto il suo valore e ha venduto oltre 3 milioni di copie, LA NOIRE addirittura oltre 4 milioni, Skyrim è riuscito a superare COD nelle classifiche inglesi.
Quindi più aumenterà l'utenza ( e qui ci vuole tempo) più aumenterà la varietà dei titoli proposti e lo status del medium. Un pò come è stato per il cinema, il videogioco quando sarà parte ancora più integrante della società, aumenterà l'utenza e il suo valore.
Da una parte ci vuole del tempo, dall'altra dobbiamo essere noi, utenza, innanzitutto a cambiare; se vogliamo il cambiamento!
Noi gli diamo i soldi, noi siamo la loro fonte, ma se loro ci fanno il solito prodotto trito e ritrito noi nn lo compriamo, al massimo lo crakkiamo XD

Insomma, il cambiamento deve venire innanzitutto da noi, ne sono convinto; poi altre soluzioni potrebbero essere i giochi via digital delivery che costando di meno, permettono di tirare sù idee più innovative, i giochi via computing, i free to play e anche i giochi mobile (sebbene almeno adesso sono quasi solo cloni di altri titoli).
Quindi ci vuole tempo, volontà di cambiare e informazione... ;)

#47
BERSERK503

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Premetto; ora parlo cercando di ragionare, senza alcun dato alla mano.
13/20 anni mi sembra impossibile, anche considerando il costo di ogni singolo gioco, ed il quantitativo di acquisti che possa fare un lavoratore rispetto ad uno studente under 18.
Cioè se il mercato è influenzato dal target, quest'ultimo è fortemente influenzato dal quantitativo di acquisti.

Mi spiego più semplicemente: se io che ho 37 anni ho la possibilità di acquistare 2/3 giochi al mese, uno studente delle superiori avrà la possibilità di acquistarne 1; quindi per un 37enne ci dovrenno essere 3 15enni.....

Non sarei tanto sicuro del fatto che la mancanza di nuovi brand/idee, siano l'effetto del target troppo giovane.

Però sono d'accordo con Kojima, perchè le nuove idee faticano sempre a venire fuori, in un mercato fossilizzato troppo su brand storici.
Poi mettiamoci dentro la pubblicità, il fatto che un determinato personaggio sia conosciuto alla massa......ed ecco perchè si tende a rischiare meno, sfruttando brand di sicuro successo.


Avevo appena editato il mio post, aggiungendo un bel "secondo me" ^_^

Infatti vorrei proprio specificare questo: neanch' io sto parlando dati alla mano, e certamente il tuo ragionamento è giusto. Però se andiamo a ragionarci un pò, possono emergere anche altri particolari: ad esempio, a quel che mi risulta, la maggior parte dei giochi con componente multiplayer sono patria di ragazzi giovani e giovanissimi (ed anche di tanti bimbominkia, ma questa è un altra storia). Sappiamo che giochi come gli sparatutto sono certamente il genere piu in voga, e questo non certo grazie ai gusti dei piu grandicelli (tranne nel caso degli utenti PC, i quali da sempre, e a tutte le età, hanno prediletto questo genere, insieme agli strategici e ai mmorpgh).

Se i dati del sondaggio riguardavano tutte le piattaforme esistenti, compresi i giochini di Facebook, le piattaforme mobili, ed i giocatori casual, allora è chiaro che l' età media debba per forza aumentare. Ma se teniamo conto dei sistemi di gioco consueti, allora secondo me, la maggior parte degli utenti è ancora molto giovane.

Per quanto riguarda invece il ragionamento economico che, giustamente, mi hai fatto notare, una possibile risposta magari potrebbe anche essere il fatto che i padri (in buona parte ex giocatori a loro volta) oggi sono piu propensi a comprare giochi per i loro figli, anche perche, con la scusa, ci possono giocare anche loro ogni tanto, o tutti insieme. Una cosa veramente bella, che ai miei tempi non c' era quasi proprio (tranne che in rarissime famiglie, con padri un piu piu avanguardistici) è il fatto che oggi l' attività videoludica può anche essere un momento d' incontro e di gioco tra padri e figli (talvolta anche madri). Un mio carissimo amico, ad esempio, gioca spesso online al PC con i suoi due figli, e in generale a casa sua, ci sono sempre PC accesi con qualche gioco per lui o i suoi bambini. Ciò nonostante, il padre di famiglia non può avere tutto il tempo libero che ha un bambino o un adolescente, ne la voglia di perderci troppo tempo dietro, per cui penso ancora che la maggior parte dei giocatori "sempre attivi", siano i ragazzi :)

#48
BERSERK503

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Secondo me ci dovrà essere una maturazione dell'utenza, bisogna che più persone si avvicinino a questo mezzo espressivo, è quindi anche una questione di tempo.
Man mano che arrivano le future generazione e cresceranno con i videogiochi, più aumenterà la considerazione e lo status del medium. Quindi sicuramente titoli come COD continueranno ad esistere (anche se credo che prima o poi qualche cambiamento nella serie ci dovrà essere) ma da accanto ad essi ci saranno anche titoli maggiormente artistici e innovativi. D'altronde qualche segnale positivo c'è già, portal 2 è stato riconosciuto il suo valore e ha venduto oltre 3 milioni di copie, LA NOIRE addirittura oltre 4 milioni, Skyrim è riuscito a superare COD nelle classifiche inglesi.
Quindi più aumenterà l'utenza ( e qui ci vuole tempo) più aumenterà la varietà dei titoli proposti e lo status del medium. Un pò come è stato per il cinema, il videogioco quando sarà parte ancora più integrante della società, aumenterà l'utenza e il suo valore.
Da una parte ci vuole del tempo, dall'altra dobbiamo essere noi, utenza, innanzitutto a cambiare; se vogliamo il cambiamento!
Noi gli diamo i soldi, noi siamo la loro fonte, ma se loro ci fanno il solito prodotto trito e ritrito noi nn lo compriamo, al massimo lo crakkiamo XD

Insomma, il cambiamento deve venire innanzitutto da noi, ne sono convinto; poi altre soluzioni potrebbero essere i giochi via digital delivery che costando di meno, permettono di tirare sù idee più innovative, i giochi via computing, i free to play e anche i giochi mobile (sebbene almeno adesso sono quasi solo cloni di altri titoli).
Quindi ci vuole tempo, volontà di cambiare e informazione... ;)


Il tuo ragionamento lo condivido in pieno, ed in teoria sarebbe giustissimo, purtroppo però non credo che funzionerà esattamente cosi. Ti spiego perche:

Io ho 36 anni e pratico i videogames fin dagli anni 80 (Anche se la passione vera e propria la ebbi a partire dal 1986, ma va beh.. :)) Ovviamente, nel corso di tutti questi anni ho assistito ad una continua evoluzione dei generi videoludici, ma con l' avvento dell' attuale generazione ho notato un generale impoverimento dei contenuti (tranne rare e meravigliose eccezioni). Mi sono sempre chiesto il perche... Alla fine, sono arrivato a 2 conclusioni:

1) Molti dei vecchi giocatori, con il tempo, si saranno allontanati o, per motivi di lavoro/famiglia, giocheranno molto meno, rispetto alla loro gioventu, quindi non fanno piu parte del target di mercato che interessa alle aziende che fanno i giochi.

2) Gli attuali videogiocatori sono ragazzi, ma sono anche (per la gran parte) figli di gente che in passato giocava (o che comunque hanno avuto un rapporto migliore con la tecnologia, di quello avuto dai precedenti padri di famiglia, negli anni 80 e 90), per cui sono loro i maggiori fruitori del mercato odierno, ed è in funzione di loro che vengono spinti determinati generi videoludici, che rispecchiano le loro passioni ed il loro modo di essere.

Per cui, in futuro, questa gente crescerà e diventerà forse piu esigente, ma a questo punto la mia domanda sarebbe? Per quanto questo sarà avvenuto, saranno ancora loro il Target di interesse delle software house?

#49
Morte Nera

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Io invece condivido quello che ha scritto Hemcsi, purtroppo le Software House ( deve essere per forza cosi, piccoli gioielli a parte ) vanno con la massa, quindi :

Il pubblico è affamato di GDR ? Tutti a fare dei GDR, anche purtroppo chi non ha né l’esperienza per farle e tantomeno le capacità.
Vedi l’utenza PC, da sempre hanno il dominio assoluto dei miglior titoli strategici, e non per la mancanza di utilizzare mouse e tastiera su console, ma perche l’utenza casalinga non apprezza certi titoli.
Purtroppo siamo ( per sfortuna di alcuni e fortuna per altri, purtroppo io appartengo alla prima categoria ) nel era FPS, i preordini di COD erano impressionanti, io no lo vorrei nemmeno regalato.

Quindi a noi ( quelli che hanno i miei stessi gusti ) rimane una piccola fetta di mercato, a volte anche solo import, se guardiamo l’oriente, la passione per i GDR non si è mai spenta.
Allora hanno titoli come Tales of Grace F ( che arriva PER FORTUNA anche da noi ) Tales of Xillia ecc. ecc. ecc. a volte anche titoli di cui noi non ne siamo nemmeno a conoscenza.

Spero che il vento un giorno cambi, non voglio nemmeno un ritorno glorioso al passato, voglio l’uguaglianza dei titoli, è giusto che ognuno possa giocare a ciò che preferisce, questo monopolio di genere può anche costare care alle Software House.

Non credo nemmeno che il problema sia l’età media dei videogiocatori, io a 10 anni giocavo a Secret of mana e non a un gioco di guerra.


#50
Asmoon

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Che cialtrone Kojima XD

#51
heckman

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Io invece condivido quello che ha scritto Hemcsi, purtroppo le Software House ( deve essere per forza cosi, piccoli gioielli a parte ) vanno con la massa, quindi :

Il pubblico è affamato di GDR ? Tutti a fare dei GDR, anche purtroppo chi non ha né l’esperienza per farle e tantomeno le capacità.
Vedi l’utenza PC, da sempre hanno il dominio assoluto dei miglior titoli strategici, e non per la mancanza di utilizzare mouse e tastiera su console, ma perche l’utenza casalinga non apprezza certi titoli.
Purtroppo siamo ( per sfortuna di alcuni e fortuna per altri, purtroppo io appartengo alla prima categoria ) nel era FPS, i preordini di COD erano impressionanti, io no lo vorrei nemmeno regalato.

Quindi a noi ( quelli che hanno i miei stessi gusti ) rimane una piccola fetta di mercato, a volte anche solo import, se guardiamo l’oriente, la passione per i GDR non si è mai spenta.
Allora hanno titoli come Tales of Grace F ( che arriva PER FORTUNA anche da noi ) Tales of Xillia ecc. ecc. ecc. a volte anche titoli di cui noi non ne siamo nemmeno a conoscenza.

Spero che il vento un giorno cambi, non voglio nemmeno un ritorno glorioso al passato, voglio l’uguaglianza dei titoli, è giusto che ognuno possa giocare a ciò che preferisce, questo monopolio di genere può anche costare care alle Software House.

Non credo nemmeno che il problema sia l’età media dei videogiocatori, io a 10 anni giocavo a Secret of mana e non a un gioco di guerra.



qualsiasi mercato dell'intrattenimento ha i generi di massa: musica, cinema, libri, e così anche i videogiochi

#52
Dark Emperor

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Mi fa sorridere il leggere che "negli anni 80/90 non era tutto compromesso dal commercio dell'arte": si ha davvero la memoria corta noto. :asd:

Penso che, come detto da alcuni, sia semplicemente un problema di budget e, peggio ancora, di azionisti.

Purtroppo, per qualsiasi progetto (che richiede capitali indi finanziamenti, guarda te, sempre maggiori), devi convincere chi investe su di te che il suo investimento è sicuro e il modo migliore è quello di riferirsi ad un prodotto già di successo.

E prima ancora gli investitori devono aver fiducia nella SH, con questa che gli mostra che tutti i suoi giochi son dei successi.

Parliamoci chiaramente, se vogliamo escludere accordi privati da produttori di console e SH, Ubisoft ha fatto scelte di non pubblicazione su PC di certi titoli non per il problema pirateria né quello vendite, quanto più perché la previsione di guadagno era troppo bassa, togliendo l'immagine dei "titoli solo di successo" e quindi preferisce semplicemente non rischiare l'immagine mettendo in commercio il prodotto.

Tempi duri, innegabilmente. :)

#53
BERSERK503

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Mi fa sorridere il leggere che "negli anni 80/90 non era tutto compromesso dal commercio dell'arte": si ha davvero la memoria corta noto. <img src='https://forum.everyeye.it/invision/public/style_emoticons/default/lol.gif' class='bbc_emoticon' alt=':asd:' /></span>

Penso che, come detto da alcuni, sia semplicemente un problema di budget e, peggio ancora, di azionisti.

Purtroppo, per qualsiasi progetto (che richiede capitali indi finanziamenti, guarda te, sempre maggiori), devi convincere chi investe su di te che il suo investimento è sicuro e il modo migliore è quello di riferirsi ad un prodotto già di successo.

E prima ancora gli investitori devono aver fiducia nella SH, con questa che gli mostra che tutti i suoi giochi son dei successi.

Parliamoci chiaramente, se vogliamo escludere accordi privati da produttori di console e SH, Ubisoft ha fatto scelte di non pubblicazione su PC di certi titoli non per il problema pirateria né quello vendite, quanto più perché la previsione di guadagno era troppo bassa, togliendo l'immagine dei "titoli solo di successo" e quindi preferisce semplicemente non rischiare l'immagine mettendo in commercio il prodotto.

Tempi duri, innegabilmente. <img src='https://forum.everyeye.it/invision/public/style_emoticons/default/smile.gif' class='bbc_emoticon' alt=':)' /></span>


Ma questo ci può anche stare, ovviamente è SEMPRe una questione di soldi. Ma proprio per questo credo che le software house preferiscano investire i loro fondi nei generi maggiormente preferiti dai giovani di oggi, che rappresentano la fetta piu grossa degli acquirenti, ma che hanno anche gusti differenti rispetto ai giocatori d' un tempo.

Ad esempio, nell' era PS1 e PS2 sarebbe stato impensabile che i giochi piu venduti fossero degli sparatutto in prima persona. Era l' epoca di maggior successo dei primi picchiaduro in 3d, degli action adventures, dei primi giochi horror e di tanti generi, presenti ancora oggi, ma che non tutti risquotono ancora lo stesso enorme successo d' un tempo ;)

#54
gugu

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Ma questo ci può anche stare, ovviamente è SEMPRe una questione di soldi. Ma proprio per questo credo che le software house preferiscano investire i loro fondi nei generi maggiormente preferiti dai giovani di oggi, che rappresentano la fetta piu grossa degli acquirenti, ma che hanno anche gusti differenti rispetto ai giocatori d' un tempo.

Ad esempio, nell' era PS1 e PS2 sarebbe stato impensabile che i giochi piu venduti fossero degli sparatutto in prima persona. Era l' epoca di maggior successo dei primi picchiaduro in 3d, degli action adventures, dei primi giochi horror e di tanti generi, presenti ancora oggi, ma che non tutti risquotono ancora lo stesso enorme successo d' un tempo ;)

C'era un certo Medal of Honor in circolazione già ai tempi della psone.... :sisi:

#55
Zohar

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Il successo degli FPS è semplicemente dovuto all'avvento dell'online su console. Su PC hanno sempre avuto un grosso successo e con l'accessibilità del gioco on line ai più giovani (senza i "veterani" del PC) su console la cosa è degenerata. Pubblico più vasto, meno schizzinoso (se non per nulla) e che compra volumi di titoli nemmeno paragonabili al passato.

#56
Viper1900

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paole sante noi non vogliamo vedere stravolto il mondo del game che era roba per pochi eletti nei periodi d'oro, noi vogliamo giochi degni dei 70 euri che costano . io per donkey kong goldeneye ocarina of time etc etc etc spesi oro ma valevano fino all ultimo goldone , mentre oggi spendo per giochi da 6 ore di una monotonia e semplicita' mostruosa . lunga vita a namco bandai per i capolavori demon souls e dark souls che ricalcano gli antichi fasti.

#57
Dreamcast 4 Ever

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Uno che si definisca "giocatore" è SEMPRE alla ricerca di idee.

La MASSA non pensante commerciale, ovviamente no.

Due cose un po diverse.

Un giocatore è chiunque prenda in mano un pad e giochi, quindi la "massa" è composta da giocatori. Non sono cose diverse

Dopo tante sparate, Kojima questa volta ha ragione: ha detto la verità, il genere che vende di più è quello che innova di meno, dunque perchè sforzarsi a fare giochi belli, quando la gente vuole CoD? Temo anche io che a breve arriverà un fps sviluppato da Kojima


non confondere giochi di qualità (che definisci belli) e originalità.
Un gioco non originale può avere qualità (MW3, BF3, GOW3 etc) come no e allo stesso tempo un gioco originale può essere una ciofeca.
Questo spiega molte cose io credo.
Se Kojima non ha ancora fatto uscire un FPS in grado di competere con i grandi non è perché è ancorato moralmente all'idea di originalità ma perchè sa di non poter competere sullo stesso terreno di DICE e IW. I soldi sono il motore di qualsiasi industria e quella dei vg non fa eccezione.

Qualche piccolo spunto per Kojima:
MG è la mia serie preferita ergo mi aspetto (e spero) un MG5 ma mi aspetto anche che non stravolga la serie altrimenti non sarebbe più metal gear. Quindi non sarebbe molto originale. Ma è proprio ciò che io appassionato cerco. Quando la gente si sarà stufata di questo la domanda calerà e lo stesso sarà per COD e compagnia così come in passato è stato per i picchiaduro a scorrimento ad esempio...niente di strano. Evoluzione.

Qualcuno insegue fino al prossimo giro di boa quando le carte in tavola cambieranno e ci saranno nuovi assetti. Nulla di male in questo. Il pericolo dell'eccessiva saturazione di FPS è scongiurato a mio avviso perchè l'eccessiva competizione finisce cmq per annichilire qualche sviluppatore che sarebbe cmq costretto a dirottare sua altri generi.

Per chiudere, chi non cerca per forza l'originalità non è meno intelligente, meno preparato o meno esperto di videogames ma ha ancora voglia di un qualcosa. Legittimo.

#58
Robb1987

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Concordo con chi ha detto che le SH seguono il mercato, ora come ora se si vuole provare qualcosa d'originale e in alcuni casi con una buona trama deve andare nel mondo Indie game. Chi sviluppa un gioco indie di solito lo fa per passione e in linea teorica deve avere un ritorno economico minimo, quindi possono puntare sull'idea di qualcosa di nuovo.
In questa gen sono usciti giochi che hanno fatto divertire moltissime persone, per esempio sono usciti:
- Braid
- Limbo
- Minecraft
- Trine e Trine 2
- Terraria
- Orc must die

Sono tutti giochi veramente divertenti da giocare, che riprendono meccani passate.

#59
meadfrodo75

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Concordo, ma è innegabile che ci siano moltissimi giochi con seguiti non "coerenti" ma semplicemente identici a se stessi. Non si può vendere un Addon a 70 euro, purtroppo finchè il mercato premia.... Scusate l ot

#60
Guest_pippoundergroundeYe

Guest_pippoundergroundeYe
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Comunque, alla fine, a rimetterci veramente sono soprattutto i giocatori e gli sviluppatori interessati ad un tipo di vg che attualmente non appartiene né alla categoria "tripla A omologato da classifica", né a quella "indie/casual a budget ridotto" imho.

Pochi giorni fa si parlava di Yu Suzuki interessato all'acquisto del brand Shenmue e di Fumito Ueda che abbandona Sony, direi che sono due casi emblematici tra i tanti, figli dell'attuale situazione del mercato videoludico imho.

Modificata da pippounderground, 06 January 2012 - 11:50 AM.





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