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Asian World: il topicper discutere di tutto ciò che proviene da Oriente


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Questa discussione ha avuto 576 risposte

#571
Merlo

Merlo
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Non ho altre domande, Vostro Onore.

Secondo me non ha senso la critica di partenza allora

#572
borbin

borbin
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Non ho altre domande, Vostro Onore.

XD sei simpatico dai.

Secondo me non ha senso la critica di partenza allora


Significa solo che non la capisci.

Non è una questione di parlato, ma di espressivita al NETTO del doppiaggio.

Modificata da borbin, 02 August 2023 - 02:28 PM.


#573
Vagabond

Vagabond
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XD sei simpatico dai.


Significa solo che non la capisci.

Non è una questione di parlato, ma di espressivita al NETTO del doppiaggio.


Sicuro che quel modo di recitare non rispecchi semplicemente il modo in cui i coreani si esprimono nella vita vera?

Chiedo eh, sinceramente non lo so.

#574
borbin

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Sicuro che quel modo di recitare non rispecchi semplicemente il modo in cui i coreani si esprimono nella vita vera?

Chiedo eh, sinceramente non lo so.


Me lo sono chiesto anch'io

#575
Alan Wake

Alan Wake
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Ho provato a rivedere "Squid Game" doppiato in italiano, che pur non essendo pessimo come doppiaggio, ha perso parte dell'incisività dell'originale, spesso i doppiaggi di film e serie asiatche, sono meno curati dei film occidentali, fatti in maggior economia, ma sono anche più difficili da tradurre ed adattare.

In diversi film asiatici, made in Korea e Fiappone, i personaggi hanno spesso, ma non sempre, un modo particolare di recitare, con una certa enfasi, data anche dalla fonetica/tono vocale, e tavolta anche nella mimica facciale, in questo, và tenuto presente, il contesto e l'estrazione sociale, dei personaggi, ovviamente nelle commedie o nei contesti "fantastici", è più frequente avere personaggi soprae righe.
Dal nostro canto, pensiamo al cinema degli anni 70', erano più frequeti i personaggi sopra le righe o caricaturali, e provicnciali.. ma ancora oggi, facciamo film sulla carta, fuori dai soliti schemi "italici", come "Favolacce", caratterizzato localmente, in un "romano" molto marcato, dall'esser quasi fastidioso, visto il genere di film, anche se pensato per la fruizione, principalmente per il paese d'origine.

Come per il nostro cinema, anche il cinema koreano o nipponico, è fortemente influenzato da fattori storici e culturali (molto diversi da i nostri), ma anche li.. ci sono autori che fanno un cinema più d'Essai, più statico, con lunghi silenzi e poche parole, l'opposto del cinema più commerciale, di massa "accessibile", col principale scopo di non annoiare ed intrattenere un pubblico vasto.

Parasite, senza dubbio è uno dei film koreani, più "occidentalizzati", sia per le tematiche, che per la forma, fatto per piacere persino agli americani, della Accademy, ma siamo sempre li.. "La forma dell'acqua", è migliore o più rappresentativo di Del Toro..? credo profondamente di no..! "La forma dell'acqua" è un film fatto per piacere ad un pubblico più vasto ed europeo-occidentale (idem Parasite), più accessibile, ma molto meno potente ed incisivo, de Il labirinto del fauno.

Si può recitare in tanti modi, ma và sempre contestualizzato.. nel contesto locale, culturale e stilistico, talvolta credo sia anche voluto, un sorta di ironia, pittosto che la ricerca del'realismo fino a se stesso, o della sobreità/formalità, soprattutto in determinati contesti, in robe come "I Segugi", produzione Netflix a basso costo, si rivolge principalmente ad un pubblico asiatico giovane, ma poi esistono gli Ozu, Kurosawa o in tempi più recenti Wong Kar-Wai, o Takeshi Kitano, che fece un film quasi muto dall'inzio alla fine.

Dopo la fine del'neo-realismo (50'-60'), promosso da registi oramai tutti scomparsi, nella cultura cinematografica asiatica, al pubblico non interessa la ricerca del realismo, per essere apprezzato o credbile, la realtà non interessa molto, la vita quaotidina di un koreano o giapponese, è già abbastanza noiosa, pesante e stressante, tra studio, lavoro, famiglia, etc..
Nei fattori cultirali, pensiamo al teatro Kabuki, questo ha senza dubbio influenzato il modo di recitare, ma non si può fare di tutta l'erba un fascio, ci sono attori e registi, che hanno avuto o fatto film di influenza occidentale.
Di Pacino o De Niro, non c'è ne sono rimasti molti, poi ci sono attori che sono quasi mono epressivi, non per scelta, ma penso per loro limiti facciali, pensiamo ad un Ryan Gosling, due espressioni, una triste e malinconica (Blade Runner 2049/LaLaLand) ed una una col "sorrisetto" (Barbie), eppure è quasi idolatrato da tutti, manco fosse Laurence Oliver dei nostri tempi.. se lo è, o è cambiato il modo di intedere e recitare, oppure il livello si è abbassato, solo il tempo ce lo dirà.

Anche in asia, alcuni attori, che lavorano molto e sono richiesti spesso per serie o film di successo, soprattutto in Cina, ma anche in Korea e Giappone, perchè sono più belli e popolari su i social, di altri più capaci, così come accade ultimamente anche negli US, dove una attrice gli era stato detto che non aveva abbastanza folower, e si trattava di un attirice nota, alcuni giovani attori, ai loro inizi, sono stati aiutati da i loro genitori, che erano già nel mondo del cinema, davanti o dietro lo schermo, come attori, produttori, etc.. uno dei casi "più noti" è Michael Douglas, che non cambiò neppure il cogniome, come invece fece Cage, in entrambi i casi, hanno dato tanto sullo schermo, e per Michael, da non sfigurare come attore, anzi..! ma se non hai talento, quando la bellezza/gioventù, finisce.. arriverà qualcuno di più giovane e bello, a prendere il tuo posto.

Di certo, senza un grande regista dietro ed una buona sceneggiatura e buone battute, molti attori avrebbero fatto fatica ed emergere dall'anonimato, facendo la fortuna di alcuni attori, a discapito di altri, magari più "brutti", non fisicati, ne raccomandati, ma di maggior talento, probabilmente secondo gli standard odierni, uomini più "comuni", come i giovani De Niro o Pacino, avrebbero avuto più difficoltà ad emergere, ed altri bravi attori, non avrebbero mai avuto le opportunità, secondo i canoni "standard", odierni.. di altezza/fisico/bel faccino, salvo non entri in gioco l'"inclusività", come fosse l'unica ancora di salvezza, per i geneticamente "sfigati" (l'opposto dei Hemsworth) o di minoranze etniche, invece di mettere al primo posto il merito ed il vero talento, al primo posto, purtroppo.. questo capita anche nel mondo reale, a partire dal mondo del lavoro, dove l'amico o il più fedele del tuo superiore, ha la priorità, scavalcado chi se lo sarebbe meritato, per dedizione e capacità.

Modificata da Alan Wake, 04 August 2023 - 08:44 AM.


#576
borbin

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Ho provato a rivedere "Squid Game" doppiato in italiano, che pur non essendo pessimo come doppiaggio, ha perso parte dell'incisività dell'originale, spesso i doppiaggi di film e serie asiatche, sono meno curati dei film occidentali, fatti in maggior economia, ma sono anche più difficili da tradurre ed adattare.

In diversi film asiatici, made in Korea e Fiappone, i personaggi hanno spesso, ma non sempre, un modo particolare di recitare, con una certa enfasi, data anche dalla fonetica/tono vocale, e tavolta anche nella mimica facciale, in questo, và tenuto presente, il contesto e l'estrazione sociale, dei personaggi, ovviamente nelle commedie o nei contesti "fantastici", è più frequente avere personaggi soprae righe.
Dal nostro canto, pensiamo al cinema degli anni 70', erano più frequeti i personaggi sopra le righe o caricaturali, e provicnciali.. ma ancora oggi, facciamo film sulla carta, fuori dai soliti schemi "italici", come "Favolacce", caratterizzato localmente, in un "romano" molto marcato, dall'esser quasi fastidioso, visto il genere di film, anche se pensato per la fruizione, principalmente per il paese d'origine.

Come per il nostro cinema, anche il cinema koreano o nipponico, è fortemente influenzato da fattori storici e culturali (molto diversi da i nostri), ma anche li.. ci sono autori che fanno un cinema più d'Essai, più statico, con lunghi silenzi e poche parole, l'opposto del cinema più commerciale, di massa "accessibile", col principale scopo di non annoiare ed intrattenere un pubblico vasto.

Parasite, senza dubbio è uno dei film koreani, più "occidentalizzati", sia per le tematiche, che per la forma, fatto per piacere persino agli americani, della Accademy, ma siamo sempre li.. "La forma dell'acqua", è migliore o più rappresentativo di Del Toro..? credo profondamente di no..! "La forma dell'acqua" è un film fatto per piacere ad un pubblico più vasto ed europeo-occidentale (idem Parasite), più accessibile, ma molto meno potente ed incisivo, de Il labirinto del fauno.

Si può recitare in tanti modi, ma và sempre contestualizzato.. nel contesto locale, culturale e stilistico, talvolta credo sia anche voluto, un sorta di ironia, pittosto che la ricerca del'realismo fino a se stesso, o della sobreità/formalità, soprattutto in determinati contesti, in robe come "I Segugi", produzione Netflix a basso costo, si rivolge principalmente ad un pubblico asiatico giovane, ma poi esistono gli Ozu, Kurosawa o in tempi più recenti Wong Kar-Wai, o Takeshi Kitano, che fece un film quasi muto dall'inzio alla fine.

Dopo la fine del'neo-realismo (50'-60'), promosso da registi oramai tutti scomparsi, nella cultura cinematografica asiatica, al pubblico non interessa la ricerca del realismo, per essere apprezzato o credbile, la realtà non interessa molto, la vita quaotidina di un koreano o giapponese, è già abbastanza noiosa, pesante e stressante, tra studio, lavoro, famiglia, etc..
Nei fattori cultirali, pensiamo al teatro Kabuki, questo ha senza dubbio influenzato il modo di recitare, ma non si può fare di tutta l'erba un fascio, ci sono attori e registi, che hanno avuto o fatto film di influenza occidentale.
Di Pacino o De Niro, non c'è ne sono rimasti molti, poi ci sono attori che sono quasi mono epressivi, non per scelta, ma penso per loro limiti facciali, pensiamo ad un Ryan Gosling, due espressioni, una triste e malinconica (Blade Runner 2049/LaLaLand) ed una una col "sorrisetto" (Barbie), eppure è quasi idolatrato da tutti, manco fosse Laurence Oliver dei nostri tempi.. se lo è, o è cambiato il modo di intedere e recitare, oppure il livello si è abbassato, solo il tempo ce lo dirà.

Anche in asia, attori, che lavorano molto e sono richiesti spesso, principalmente, perchè sono più belli e popolari di altri più capaci, così come accade negli US.
Di certo, senza un grande regista dietro ed una buona sceneggiatura e buone battute, molti attori avrebbero fatto fatica ed emergere dall'anonimato, facendo la fortuna di alcuni attori, a discapito di altri, magari più "brutti", non fisicati, ne raccomandati, ma di maggior talento, probabilmente secondo gli standard odierni, uomini più "comuni", come i giovani De Niro o Pacino, avrebbero avuto più difficoltà ad emergere, ed altri bravi attori, non avrebbero mai avuto le opportunità, secondo i canoni "standard", odierni.. di altezza/fisico/bel faccino, salvo non entri in gioco l'"inclusività", come fosse l'unica ancora di salvezza, per i geneticamente sfigati o di altra etnia, invece di mettere al primo posto il merito ef il talento, al primo posto, purtroppo.. questo capita anche nel mondo, dove l'amico o più fedele, ha la priorità, sul merito e talento.


Una bella disamina dettagliata in cui mi trovo pure d'accordo, un solo appunto, ci sono un sacco di attori ancora in carriera e diversi emergenti veramente validi.

#577
Quilty

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Ho provato a rivedere "Squid Game" doppiato in italiano, che pur non essendo pessimo come doppiaggio, ha perso parte dell'incisività dell'originale, spesso i doppiaggi di film e serie asiatche, sono meno curati dei film occidentali, fatti in maggior economia, ma sono anche più difficili da tradurre ed adattare.

In diversi film asiatici, made in Korea e Fiappone, i personaggi hanno spesso, ma non sempre, un modo particolare di recitare, con una certa enfasi, data anche dalla fonetica/tono vocale, e tavolta anche nella mimica facciale, in questo, và tenuto presente, il contesto e l'estrazione sociale, dei personaggi, ovviamente nelle commedie o nei contesti "fantastici", è più frequente avere personaggi soprae righe.
Dal nostro canto, pensiamo al cinema degli anni 70', erano più frequeti i personaggi sopra le righe o caricaturali, e provicnciali.. ma ancora oggi, facciamo film sulla carta, fuori dai soliti schemi "italici", come "Favolacce", caratterizzato localmente, in un "romano" molto marcato, dall'esser quasi fastidioso, visto il genere di film, anche se pensato per la fruizione, principalmente per il paese d'origine.

Come per il nostro cinema, anche il cinema koreano o nipponico, è fortemente influenzato da fattori storici e culturali (molto diversi da i nostri), ma anche li.. ci sono autori che fanno un cinema più d'Essai, più statico, con lunghi silenzi e poche parole, l'opposto del cinema più commerciale, di massa "accessibile", col principale scopo di non annoiare ed intrattenere un pubblico vasto.

Parasite, senza dubbio è uno dei film koreani, più "occidentalizzati", sia per le tematiche, che per la forma, fatto per piacere persino agli americani, della Accademy, ma siamo sempre li.. "La forma dell'acqua", è migliore o più rappresentativo di Del Toro..? credo profondamente di no..! "La forma dell'acqua" è un film fatto per piacere ad un pubblico più vasto ed europeo-occidentale (idem Parasite), più accessibile, ma molto meno potente ed incisivo, de Il labirinto del fauno.

Si può recitare in tanti modi, ma và sempre contestualizzato.. nel contesto locale, culturale e stilistico, talvolta credo sia anche voluto, un sorta di ironia, pittosto che la ricerca del'realismo fino a se stesso, o della sobreità/formalità, soprattutto in determinati contesti, in robe come "I Segugi", produzione Netflix a basso costo, si rivolge principalmente ad un pubblico asiatico giovane, ma poi esistono gli Ozu, Kurosawa o in tempi più recenti Wong Kar-Wai, o Takeshi Kitano, che fece un film quasi muto dall'inzio alla fine.

Dopo la fine del'neo-realismo (50'-60'), promosso da registi oramai tutti scomparsi, nella cultura cinematografica asiatica, al pubblico non interessa la ricerca del realismo, per essere apprezzato o credbile, la realtà non interessa molto, la vita quaotidina di un koreano o giapponese, è già abbastanza noiosa, pesante e stressante, tra studio, lavoro, famiglia, etc..
Nei fattori cultirali, pensiamo al teatro Kabuki, questo ha senza dubbio influenzato il modo di recitare, ma non si può fare di tutta l'erba un fascio, ci sono attori e registi, che hanno avuto o fatto film di influenza occidentale.

 

D'accordo al 100%

 

Di Pacino o De Niro, non c'è ne sono rimasti molti, poi ci sono attori che sono quasi mono epressivi, non per scelta, ma penso per loro limiti facciali, pensiamo ad un Ryan Gosling, due espressioni, una triste e malinconica (Blade Runner 2049/LaLaLand) ed una una col "sorrisetto" (Barbie), eppure è quasi idolatrato da tutti, manco fosse Laurence Oliver dei nostri tempi.. se lo è, o è cambiato il modo di intedere e recitare, oppure il livello si è abbassato, solo il tempo ce lo dirà.

Anche in asia, attori, che lavorano molto e sono richiesti spesso, principalmente, perchè sono più belli e popolari di altri più capaci, così come accade negli US.
Di certo, senza un grande regista dietro ed una buona sceneggiatura e buone battute, molti attori avrebbero fatto fatica ed emergere dall'anonimato, facendo la fortuna di alcuni attori, a discapito di altri, magari più "brutti", non fisicati, ne raccomandati, ma di maggior talento, probabilmente secondo gli standard odierni, uomini più "comuni", come i giovani De Niro o Pacino, avrebbero avuto più difficoltà ad emergere, ed altri bravi attori, non avrebbero mai avuto le opportunità, secondo i canoni "standard", odierni.. di altezza/fisico/bel faccino, salvo non entri in gioco l'"inclusività", come fosse l'unica ancora di salvezza, per i geneticamente sfigati o di altra etnia, invece di mettere al primo posto il merito ef il talento, al primo posto, purtroppo.. questo capita anche nel mondo, dove l'amico o più fedele, ha la priorità, sul merito e talento.

 

In disaccordo al 100%


Modificata da Quilty, 03 August 2023 - 02:07 PM.





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