E perchè, tipo.... non ti ri-leggi il libro?
Impossibile anche solo presupporre che il libro debba essere preso come modello immutabile e fisso. Anche perchè, diciamolo, la lettura propone un tipo di intrattenimento mobilissimo, che gioca con le corde ricettive di ciascuno, che non crea priorità necessitanti e invece si scontra con le categorie interpretative e il senso del gusto di ogni lettore. Il film, che è un intrattenimento visivo e non "costruito dallo stesso fruitore", è tutto diverso, perchè diverse sono finalità e mezzi.
Per altro... Anche ammettendo che fosse possibile rispettare ogni singolo dettaglio, io personalmente troverei un adattamento del genere un'operazione noiosa e frustrante. Frustrante soprattutto per il regista, ma credo anche per lo spettatore (perchè al film non si deve chiedere di concretizzare le descrizioni del libro.. altrimenti basterebbero illustrazioni). Di nuovo: la letteratura funziona soprattutto come luogo di incontro e scontro, e se la buona letteratura può generare buoni film, compie un compito fondamentale. Ma questi film devono essere, ancora, un'operazione CREATIVA, in qualche maniera: un "punto di vista" preciso. Altrimenti, nel caso fossero fotocopie in movimento dei libri, l'operazione mess ain moto dalla letteratura sarebbe sterile e improduttiva. E non è questo che chiediamo ad una buona storia. Lo so che avete (in molti), una mentalità Intrinsecamente gutemberghiana. Pensate cioè che il testo sia un oggetto che, una volta stampato, non deve mutare. Cercate invece di vederlo come un concetto elastico e mobile, e abbandonate la boriosità filologica che purtroppo ci trasciniamo dietro dal primo novecento. Tramandare una storia significa elaborarla, non farla diventare un feticcio.
Sei uno di quelli che si è lamentato perchè nel signore degli anelli non c'è Tom Bombadil?
<div class="quotetop">CITAZIONE</div><div class="quotemain">in maniera molto sintetica, ti posso dire che il primo film è una sorta di tableau vivant del libro in cui si sono preoccupati di mettere tutto il possibile, senza tagliare nulla. per me è venuto fuori un film accattivante nelle scenografie perché sembra una cartolina dal mondo magico di Potter, ma del tutto disomogeneo, episodico nell'esposizione e del tutto privo di mordente registico. a chi si lamenta di Yates, consiglierei di rivedersi la scena finale de La Pietra Filosofale, che pare girata da un tizio che non sapeva dove dover mettere la mdp piuttosto che da un esperto come Columbus
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Straquoto!!!!
<div class="quotetop">CITAZIONE</div><div class="quotemain"> Mi viene in mente Il Curioso Caso di Benjamin Button, tanto per citare uno dei più recenti</div>
A me viene in mente invece "Non è un paese per vecchi". Che immagino sarà piaciuto a tutti (pure ai membri della redazione, I suppose), ma che prima d'essere un film è uno dei libri meno letti della storia. E, a onor di cronaca, nel film mancano tanti di quei passaggi che nel libro esplicitano una precisa morale, un messaggio di "prolungamento dell'ottimismo", ed in cui ritengo si trovi il succo più profondo della narrazione.
Però, ai Cohen si perdona la libertà registica e ai figli di Potter no? Vi stanno antipatici? O vi sta antipatica la narrativa disimpegnata? Avete pregiudizi nei confronti dei nuovi "global novel", e pensate che non possano essere, anche questi, letti, interpretati, metabolizzati e riportati in nuovi linguaggi?
Sto diventando cattivissimo, fermatemi
Lol, sono d'accordo
Però sono sincero, io mi sono lamentato di Tom Bombadil