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Harry Potter e il Principe Mezzo Sangue (Harry Potter and the Half-Blood Prince) (2009) [rece: 7.5]di David Yates con Daniel Radcliffe


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#61
Scar

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Appena visto. Nessuno lo ha scritto, volevo metterlo come ultimo commento al post ma lo metto subito: la Watson si fa sempre più pisellabile di film in film e non mi dispiace come cosa xd.gif.
Tornando serio non so che voto dare al film. Ho appena finito di leggere il libro ma mi son trovato subito spaesato
Spoiler
.
Poi cavolo
Spoiler

E ancora
Spoiler


E poi non era Tonks che salvava Harry dal treno al posto di Luna? (che carina con il vestito da leone xd.gif vabbè non è una scusa sad.gif)
Bravissimo l'attore che ha interpretato Malfoy, in questo film ha dato il meglio di se credo sia stato il migliore di tutto il cast.
Radcliffe bah sempre peggio.
Non so che voto dare.
5,5...... 6 per via della Watson xd.gif
E la FLEBO non si è vista o sbaglio? Non che sia importante ma era per dare sfondo ai personaggi....

Modificata da Scar, 19 July 2009 - 12:57 AM.


#62
Steverance

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CITAZIONE(Karsus @ Jul 18 2009, 06:41 PM) <{POST_SNAPBACK}>
A me è piaciuto fg.gif

Non era bello come l'ultimo ma mi sono divertito.



Quoto, troppo lento. L'ultimo aveva una dose di azione più calibrata per il genere.

Qui hanno dato troppo spazio alle storielle adolescenziali e troppo poco a quelle cardini della storia (il principe mezzo sangue).

Poi speravo in almeno un'apparizione di Voldemort ma nada. Film gradevole ma senza dubbio non tra i migliori della saga.

#63
six00

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CITAZIONE(kaervek @ Jul 17 2009, 12:04 PM) <{POST_SNAPBACK}>
visto ieri... un'introduzione alla fine |:


quoto. un po' deluso.

#64
Steve Burnside

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Personalmente? Brutto film.
Ma non mi ha deluso tanto perchè 'fatto male', quanto perchè non rispecchia palesemente lo 'spirito' del libro e ciò che l'autrice voleva comunicare con esso.

Non sono un fan della serie di HP (tutt'altro; l'unico libro che ho vagamente tollerato è il 6°, appunto), nè un integralista fissato con il ritenere i libri dei moloch immutabili (ovvero, deve esserci ogni particolare nel dettaglio, tutto quanto, anche le porcate più allucinanti devono essere trasposte al 100% come quelle del libro, sennò puppa).
Però qui si tratta - sempre secondo me - di prendere un libro A e trasportarlo sul grande schermo con il significato di B.

Esempio pratico (forse non molto lungimirante, ma è il primo che m'è venuto in mente): il film di Silent Hill.
Differisce nettamente dalla trama del videogioco? Madonna. Nome di Cheryl (che diventa Sharon), Harry che diventa Rose (e non è un cambiamento da poco), l'intero concetto del Culto, il ruolo di Dahlia (che diventa una figura grigia, rispetto a Christabella).. Insomma, i cambiamenti sono netti, notevoli e fin troppo evidenti.
Il film tradisce in qualche modo lo spirito originario dell'opera? Col cavolo - anzi, direi che è la trasposizione più fedele e perfetta di un'opera videoludica.

Ciò che conta, alla fine, per me, è che venga mantenuto lo spirito originale dell'opera in sè, ciò che caratterizza quel peculiare libro/racconto/videogioco e via dicendo.
Yates non ci è riuscito, per me. Pur essendo un film di mezz'ora circa più lungo del suo predecessore, ha 'sacrificato' punti fin troppo pregni ed importanti della trama in favore di siparietti più o meno comici, di punti d'evoluzione dei personaggi principali (cosa che mi lascia comunque piuttosto perplesso) e via dicendo.
Ha fatto bene a mettere Luna al posto di Tonks all'inizio, a tagliare i Dursley, ad inserire la parte alla Tana, cambiare il bacio tra Harry e Ginny, sconvolgere la portata dell'impotenza provata dal protagonista nella scena finale sulla Torre di Astronomia? Sì, forse sì, quantomeno ho visto cose inattese.
Ha fatto bene a mettere una cazzò di partita di Quidditch (l'ennesima, porco giuda) che non ha ALCUN risvolto della trama, tagliando invece parti fondamentali - fondamentali - sul passato di Voldemort, sul concetto degli Horcrux stessi ed il suo rapporto con i Mangiamorte? Per nulla.

Il 6° è un libro di transizione. Un libro che doveva aiutare ad accentuare ancora più il parallelismo Harry - Voldemort, a vedere i personaggi 'malvagi' come Draco nella loro 'grigiezza', a comprendere la reale portata della guerra ed il rapporto di Piton con l'Ordine ed i Mangiamorte.
Io ho visto tanta, troppa fuffa, messa al posto di punti che non sono assolutamente imprescindibili, in un film del genere.

Ed il non mettere la battaglia tra l'Ordine ed i Mangiamorte ad Hogwarts, così come nemmeno uno stralcio del funerale di Silente, è davvero brutto.

#65
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Visto, finalmente. Nemmeno a farlo apposta, condivido tutto quello che c'è scritto nella review, sostanzialmente, e l'impressione generalmente positiva.
Qualche nota fuori posto c'è, s'intenda:

Spoiler


Però è un film con dei gran bei momenti di regia. La scena della grotta meglio di qualsiasi minuto scelto a caso di quelli più epici di Lord of the ring, sicuro (forse memorabile quanto quella del Balrog).

Spoiler
.

Per il resto, vedo ancora persone che lo denigrano perchè non è come il film. Amici che l'anno sommariamente gradito pur avendo letto il libro mi hanno confermato che si tratta, in fin dei conti, di una riscrittura.
Ora, io torno a ripetere che non si dovrebbe giudicare un film tratto da un romanzo sulla base della pertinenza con i fatti narrati o sulla qualità/quantità dell'adattamento. Un film è sostanzialmente un oggetto diverso, che merita di essere giudicato secondo altri criteri.
Continuo a sostenere che la lettura del romanzo non sia necessitante per apprezzare e giudicare il film. Anzi, la lettura del romanzo non consegna nessuno strumento critico allo spettatore. Semmai, gli consegna un PRETESTO (letteralmente, stavolta^^), quindi ogni analisi che si basi su tale lettura è, per forza di cose, pretestuosa (nel senso più pieno del termine).
Sono altri gli strumenti critici che si devono usare, a mio avviso. Alcuni (i più importanti, quelli fondamentali e irrinunciabili), derivano dai rapporti diretti con i film, con i loro linguaggi, le loro finalità; altri invece possono derivare da rapporti generali con i concetti di magia e con gli immaginari fantasy che si trovano a monte di qualsiasi opera "di genere" (film, libro o fumetto che sia).

E la cameriera all'inizio del film, valeva un sentito "fanculibus maximus" a Silente, al suo braccio, e a tutto l'anno scolastico xd.gif

#66
mikedirnt_90

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beh la sufficienza gliela do tranquillamente
però su due ore e mezza di film non si vede mai l'antagonista di Harry Potter,vale a dire Lord Voldemort..in sei film penso si sia visto solo mezz'ora e mi pare pochissimo...
comunque straordinaria la parte di Severus Piton XDXDXDD
comunque mi aspettavo di più da questo film
Il signore degli anelli regna

#67
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PS: La Watson pipabile? Con quelle mascelle?

Luna forever! oppure la moglie di Lupin, sbarazzina assai.

#68
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CITAZIONE(Link-F @ Jul 19 2009, 05:49 PM) <{POST_SNAPBACK}>
Ora, io torno a ripetere che non si dovrebbe giudicare un film tratto da un romanzo sulla base della pertinenza con i fatti narrati o sulla qualità/quantità dell'adattamento. Un film è sostanzialmente un oggetto diverso, che merita di essere giudicato secondo altri criteri.
Continuo a sostenere che la lettura del romanzo non sia necessitante per apprezzare e giudicare il film. Anzi, la lettura del romanzo non consegna nessuno strumento critico allo spettatore. Semmai, gli consegna un PRETESTO (letteralmente, stavolta^^), quindi ogni analisi che si basi su tale lettura è, per forza di cose, pretestuosa (nel senso più pieno del termine).
Sono altri gli strumenti critici che si devono usare, a mio avviso. Alcuni (i più importanti, quelli fondamentali e irrinunciabili), derivano dai rapporti diretti con i film, con i loro linguaggi, le loro finalità; altri invece possono derivare da rapporti generali con i concetti di magia e con gli immaginari fantasy che si trovano a monte di qualsiasi opera "di genere" (film, libro o fumetto che sia).


Sono ANCHE altri gli strumenti critici che si devono usare. Se l'opera cinematografica non è originale, non si può prescindere dal giudicarla anche rispetto all'opera a cui è ispirata.

Se non erro la sceneggiatura, il plot ecc...sono punti da prendere in esame. Come posso discernere e giudicare dove inizia il lavoro di adattamento, i vari ritocchi essenziali nella trasposizione ecc...se non conosco l'opera a cui s'ispira? non posso.

E non sarebbe giusto nei confronti di chi scrive idee totalmente originali senza cavalcare quelle di altri.

Altrimenti finita la visione di Watchmen si potrebbe esclamare: "Cacchio! Questo film ha proprio reinventato il genere supereroistico!" affermazione che sputa in faccia ad un certo Moore ed al suo lavoro.


Un film "ispirato a" non deve essere identico all'oggetto dell'ispirazione, è impossibile, ma deve riproporne lo spirito ed i punti fondamentali. Ed è impossibile fare una recensione completa senza conoscere l'opera a cui è ispirato.

#69
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voto 6,5

#70
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CITAZIONE(mikedirnt_90 @ Jul 19 2009, 06:00 PM) <{POST_SNAPBACK}>
beh la sufficienza gliela do tranquillamente
però su due ore e mezza di film non si vede mai l'antagonista di Harry Potter,vale a dire Lord Voldemort..in sei film penso si sia visto solo mezz'ora e mi pare pochissimo...
comunque straordinaria la parte di Severus Piton XDXDXDD
comunque mi aspettavo di più da questo film
Il signore degli anelli regna

quella è stata l'unica cosa decente, di non aver messo voldemort
di fatti ne ilibri voldemort sta POKISSIMO, non contando il settimo, non sta nel sesto (sta tom riddle nei ricordi per altro tagliati praticamente tutti ma non voldemort ),sta due secondi alla fine del quinto, due secondi alla fine del quarto, non c'è nel terzo, nel secondo c'è tom riddle ma NON voldemort e nel primo due secondi dietro la testa di raptor alla fine.


#71
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Ed è impossibile fare una recensione completa senza conoscere l'opera a cui è ispirato.


E' possibile e, in certi casi, potrebbe essere pure cosngiliato (cfr. Bayard 2007; Wilde, vari interventi critici; mi pare di ricordare addirittura Valery, ma non sono sicuro).
E non solo, è la pratica sinceramente più in voga per quel che riguarda i film tratti dai libri "impegnati". Mentre, ripeto, ai lungometraggi tratti dalla narrativa considerata più leggera si chiede un'adesione spassionata (e forse è per questo che non molti registi ci si confrontano volentieri).
Conoscere e valutare la sceneggiatura, il plot, il copione, è necessario, ma non è necessario confrontarli con quelli dell'opera da cui sono tratti. Perchè sono entità diverse. Quello che puoi fare, semmai, è riconoscere potenzialmente più valore ad una sceneggiatura nel caso che questa sia originale. Lo fa pure l'academy, che al di là dei suoi lobbismi assegna due premi. Ma non credo che nel valutare le sceneggiature non originali, le confronti con l'opera da cui sono liberamente (sempre liberamente!) tratte.
In ogni caso, per rispondere integralmente ci sarebbe bisogno di tirare in ballo la teoria della ricezione, la critica user-oriented, facendo un discorso globale e generale su quali siano gli elementi che hanno pieno di diritto di influenzare l'orizzonte di attesa (o GLI orizzontI, visto che in questa "global age" ogni opera d'ingegno viene consegnata ad un publico eterogeneo quanto mai). Ne verrebbe un discorso, probabilmente, noioso per molti, e penso anche difficile da sostenere, per chi ama fare della critica appena episodica, singolarissima e minima, senza basi teoriche. Semmai apriamo un topico apposito per discuterne (e a me farebbe molto piacere, visto che fare teoria della critica è ormai l'attività che mi da più soddisfazioni), perchè qui si esula totalmente dalle finalità di questo topic a commento di un articolo.

In ogni caso, io non sono qui a difendere la validità di un punto di vista (che è il mio). Accetto benissimo il fatto che il film possa spiacere, penso però che non debba spiacere per via delle omissioni o delle riscritture. Insomma, dovrebbe semmai esser brutto per quello che c'è dentro, non per quello che non c'è (don't U think?).

La risposta di Steve Burnside mi pare abbastanza esemplare. Perchè ammette che una reinterpretazione sia a volte necessaria e salvifica, ma poi biasima il film perchè "doveva fare" delle cose che poi non fa. Il punto è, che qui nessuno ci consegna, a noi o al regista, le istruzioni per l'uso (o l'abuso). E infatti poi, si trova sempre a citare "il libro". E "il sesto libro era di transizione", e il "sesto libro doveva", e "enfatizzava". Ok, il sesto libro faceva tutte queste cose. E se il sesto film non volesse farle? Volontariamente, intenzionalmente. Per trasformarsi in un prodotto nuovo?
Anche io convengo che il finale sia frettoloso. Ma non perchè ci siano dei tagli... Semplicemente perchè è sbrigativo, con poco rispetto dei tempi narrativi, con qualche linea di discorso davvero corriva. Allora gli do ragione: il film avrebbe potuto concentrarsi meno sulla partita di quidditich, sulla squaldrina "in carne" che va dietro all'irlandese, per guadagnare i suoi spazi. I suoi, non quelli del libro.
Mi pare che questo approccio critico abbia non solo una buona base (quello di Andre ha una base invece ottima, senz'altro migliore della mia, e si sofferma su tutte le specificità del linguaggio cinematografico con cura e precisione meticolosa e acuta), ma anche il pregio di essere scevro da pre-giudizi (cioè giudizi costruiti a priori, in questo caso sulla base di una lettura).

#72
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Francesco, sul discorso generale sono d'accordo con te, ogni media ha una grammatica diversa e un proprio modo di approcciarsi alla narrativa e alla costruzione delle vicende. Il problema di questo film però è proprio qui. Al di la degli adattamenti fatti più o meno bene, in Yates mancano veramente la basi più misere per costruire un film sensato. C'è poco da fare, con le sue ellissi ingenue e le scene ripetute ha dimostrato di non saper gestire i tempi cinematografici; si vede fin troppo che arriva dalla televisione...

#73
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CITAZIONE(Corto Maltese @ Jul 19 2009, 09:51 PM) <{POST_SNAPBACK}>
si vede fin troppo che arriva dalla televisione...


Nicolò, riguardati i primi due. Columbus ha fatto un lavoro che definire pietoso in termini registici è poco. Yates, e l'ho detto anche nella review, è ben lontano dalla perfezione e d'altronde qua concordiamo tutti sul fatto che non stiamo parlando di Peter Jackson. Ma dal punto di vista della gestione della spettacolarità, che è quello che viene largamente richiesto a un film del genere, è dieci anni luce davanti a uno che lavora a braccetto con gente come Spielberg da circa 30 anni. Vogliamo davvero paragonare la scena della scacchiera o dello scontro col basilisco a certe sequenze degli ultimi due film (che, lo ripeto allo sfinimento, sono tutto fuorché perfetti)? Se Yates palesa le sue origini televisive uno come il buon Chris che palesa? Un'evidente stato confusionale dettato da una senilità precoce? Si che poi parliamo di uno che ha fatto due film due da 150 minuti ciascuno tratti dai primi due libri che sono i più elementari ed espositivi riuscendo perfino a diventare vagamente soporifero con La Camera Dei Segreti.

Per i resto non mi dilungo, considerato che sul film ho già scritto abbastanza nella review e, per il resto, posso semplicemente quotare quanto scritto da Francesco

#74
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Quando spuntò con questa divisa ufficiale per tifare Grifondoro ci furuno il boato e le risate in sala, penso sia stato uno dei momenti più divertenti anche se dura pochi secondi xd.gif





#75
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visto oggi pome.
Non sono un fan del piccolo potter, non ho visto tutti i film, non ho letto nessun libro.

Il film è gradevole, ben bilanciato e scivola via senza troppi intoppi, onestamente era da un pò che non vedevo un film così meritevole al cinema. Mi sono perso qualche elemento narrativo di qualche episodio precedente, ma la narrazione è riuscita cmq a catturarmi e trasportarmi totalmente.




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