Le azioni non sono giustificate sole se hanno una loro utilità concreta ed immediata.
A volte capita che una azione contenga semplicemente un messaggio.
O, come in questo caso, la sospensione di una azione, eviti la trasmissione di un messaggio che non si vuole dare.
2 anni fa in classe di mio figlio, un compagno ha perso la giovane mamma per un malore improvviso.
Circa 2 mesi dopo, in occasione della festa della mamma, le maestre hanno deciso di non fare nulla, contrariamente a quanto capita di solito che si preparano dei lavoretti o delle poesie da portare a casa.
Questa decisione, non solo è stata appoggiata da tutti noi genitori... ma non ci è proprio passato per la mente che si potesse fare qualcosa di diverso.
Non preparare nulla per la festa della mamma ha riportato in vita la ragazza? Ovviamente no.
Ha generato un sollievo al bambino? Certamente no.
Ma di sicuro, se si ha presente cosa voglia dire sensibilità e rispetto, nessuno si sogna di definirla una scelta inutile.
non c'entra nulla il tuo caso con questo.
Questa è, a tutti gli effetti, una censura, quella in classe di tua figlio un atto di gentilezza. Inoltre quella di nintendo è una censura per definizione in quanto non prevede contraddittorio.
"NO, non potete giocare ad AW perchè IO ritengo sia sbagliato che ci giochiate in questo momento".
Tu hai lasciato pienamente intendere che "non solo è stata appoggiata da tutti noi genitori", quindi le maestre hanno avuto l'idea e, ovviamente, han chiesto ai genitori se fossero daccordo (e giustamente tutti han detto di sì).
A me non è arrivata alcuna mail di nintendo in cui mi chiedeva se ero daccordo sul posticipare il tutto.
Del resto è la nintendo de "nessuno pensa ai bambiniiiii?!" modello moglie di Lovejoy.
Se a 38 anni ritengo di poter giocare un titolo sulla guerra, coi carrarmati, in questo momento storico, non vedo perchè nintendo dovrebbe impedirmelo. E dubito fortemente qualcuno avrebbe avuto qualcosa da ridire.
Quando uscirà call of duty con l'ennesimo russo cattivo (il millesimo) ad ottobre avremo ancora dei disperati in giro per l'europa che cercano di rifarsi una vita dopo che gli han tolto tutto. Ma il gioco uscirà lo stesso.
Come usciranno film di guerra, telefilm sulla guerra, cartoni animati sulla guerra.
E' il pubblico a dover selezionare cosa giocare rispetto al proprio sentire, non deve essere chi distribuisce a censurare
P.S. aggiungo a latere che aver giocato diversi anni fa un call of duty con lo sbarco in normandia mi ha dato la prima, vera, fortissima emozione su quanto possa esser stato terribile quel giorno. E l'ha fatto un videogioco, non un film o un libro.
Modificata da Genocide, 25 March 2022 - 09:53 AM.