"Inquinano"?
Gli NFT "inquinano"?
Macheccazzo, nei miei 30 anni da videogamer non mi sono mai minimamente curato dell'inquinamento causato dalla filiera produttiva, per quanto ne sapevo i tizi che sviluppavano i videogame a cui giocavo potevano trascorrere le loro giornate ad abbattere alberi in Amazzonia. Per carità, l'ambientalismo è un orientamento ideologico lodevole e, considerando i tempi che corrono, necessario, ma non usato così a comodo in una discussione che dovrebbe vertere su altri fattori.
L'NFT in sé non mi fa né caldo né freddo, non rovinerà il videogaming così come non lo hanno rovinato i DLC, il modello free2play e tutto quel che vi pare. Le compagnie brutte e cattive continueranno a battere nuove strade per soddisfare i propri interessi come hanno sempre fatto, in linea di principio quello che fanno oggi non è poi così diverso da quando negli anni '80 venivano prodotti titoli arcade dalla difficoltà elevata e la durata bassa per i cabinati, che questo medium venga "distorto" da esigenze commerciali è sempre successo. Fortunatamente ci sarà sempre qualcuno che vuole creare videogame belli e ci saranno sempre videogame belli, a prescindere che nel frattempo le compagnie avranno escogitato mezzi ancora più affinati per monetizzare. Quest'ultimo punto sicuramente solleva questioni delicatissime come la ludopatia e la dipendenza, che necessitano di una trattazione seria condotta su base psichiatrica, ma non per questo i videogame diventeranno più brutti.