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Ennio Morricone 1928-2020Ciao Ennio


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Questa discussione ha avuto 19 risposte

#1
LambertoKevlar

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1561963785550.png--ennio_morricone_ha_di

 

 

Se ne va quello che forse,insieme a John Williams è il più grande di tutti i tempi

 

difficile scegliere tra tanti capolavori,personalmente la mia preferita sarà sempre questa

 

 

e questa

 



#2
SpartanWilliam

SpartanWilliam
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Un vero artista e genio nel suo campo.   Ha elevato molto film con la sua musica. 

 

RIP



#3
babil

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Davvero una pessima notizia la scomaparsa del Maestro, anche se aveva più di 90 anni a guardarlo dirigere non l'avresti detto.
Questo è veramente un anno terribile. :sigh:
 

 

Per me Il tema del Buono, il Brutto e il Cattivo rimane il mio favorito



#4
LambertoKevlar

LambertoKevlar
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#5
Dech

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Non si può far altro che ringraziarlo per quanto ci ha dato.



#6
BmAx

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Se ne va una Leggenda :

 



#7
DevilAlexHunter

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#8
Vagabond

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Se ne va un enorme pezzo di storia. Ho avuto la fortuna di vederlo dal vivo pochi anni fa, una serata da pelle d'oca continua.



#9
Quilty

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Potranno sembrare discorsi da cinefilo oltranzista ed esaltato, quale in effetti sono, ma da un certo punto in poi la musica sinfonica, la musica da orchestra, è stata composta praticamente solo per il Cinema. Non credo di esagerare, quindi, quando dico che Morricone, Goldsmith, Williams, Elfman e - prima di loro - Bernstein, Herrmann, Steiner e compagnia suonante (sorry) hanno traghettato nel XX secolo l'arte che era stata dei grandi compositori, quelli con il busto marmoreo sui pianoforti.

 

Il Sor Ennio aveva una casa vacanza a Tor San Lorenzo, comune di Ardea, sul litorale romano. Non Malibu o Miami Beach, ma una striscetta di casupole, molte delle quali abusive, affacciate su spiaggette catramose. Le sorelle facevano la spesa tutte le mattine, con particolare cura nello scegliere i meloni e le angurie migliori da sottoporre all'illustre e capriccioso congiunto. Ho sempre trovato bizzarro il pensiero che una persona il cui nome potremmo tranquillamente affiancare a quelli di Stravinsky e Prokofiev mangiasse gli stessi cocomeri che mangiavo io.

 

Pare che il Maestro avesse un carattere un po' burbero: molte sue dichiarazioni risuonano del cinismo e del disincanto così spesso associati alla romanità. Dall'alto della sua produzione artistica incredibilmente prolifica, non si faceva illusioni sulla questione dell'originalità: proprio colui che aveva rivoluzionato e reinventato infinite volte la musica da film, era solito ripetere che il numero massimo di combinazioni ottenibili con le sette note era stato raggiunto da un pezzo, e così liquidava le polemiche sui plagi e - implicitamente - si assolveva per l'occasionale autoplagio. Come quello di The Hateful Eight, una colonna sonora messa insieme in gran parte con composizioni inutilizzate risalenti a più di 30 anni prima e decorata frettolosamente da un'Academy preoccupata che il tempo stringesse e non si presentasse più un'altra occasione per premiare questo talento eccezionale così a lungo snobbato. Morricone, da parte sua, parlava della vicenda con fatalismo, senza nascondere la delusione per la mancata vittoria di Mission, un Oscar mancato tra i più clamorosi della Storia, che deve aver arricchito molti bookmaker. Lo stesso dicasi per la civettuola querelle con Quentin Tarantino, dove è stato il suo turno di interpretare la parte dello snob. Dietro queste asprezze, forse, c'era di base l'insofferenza per l'etichetta di "compositore da cinema", per la mancanza di altre vie percorribili per l'espressione della propria Arte.

 

Da cinefilo oltranzista ed esaltato, dicevo, ascolto quasi esclusivamente colonne sonore. La luttuosa notizia di oggi è in parte mitigata dal fatto che potrò scoprire composizioni di Morricone a me sconosciute ancora per molto tempo a venire, tanto è ampia la sua discografia. Ci sarà un profluvio di citazioni di Sergio Leone, ma il Genio brilla altrettanto luminoso nelle cose più piccole: nei titoli di coda di Un Sacco Bello, ad esempio, quando il fischiettante motivetto si spalma sulle strade assolate della Roma di Agosto e aggiunge un'intera dimensione di malinconica disillusione alla storia d'amore mancata del povero Leo. E' anche grazie a Morricone che capimmo che Verdone non era solo uno dei tanti comici televisivi intenzionati a fare il grande salto, ma un potenziale erede della grande tradizione della Commedia Italiana.

 

Un abbraccio, caro Ennio. Sono fortunati coloro che ti hanno conosciuto ed hanno avuto l'onore di lavorare con te. Penso a Brian De Palma e ai titoli di testa de Gli Intoccabili: un grande lavoro di title design, il tuo brano The Strength of the Righteous e il film è bello e fatto, prima ancora di iniziare.



#10
LambertoKevlar

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Potranno sembrare discorsi da cinefilo oltranzista ed esaltato, quale in effetti sono, ma da un certo punto in poi la musica sinfonica, la musica da orchestra, è stata composta praticamente solo per il Cinema. Non credo di esagerare, quindi, quando dico che Morricone, Goldsmith, Williams, Elfman e - prima di loro - Bernstein, Herrmann, Steiner e compagnia suonante (sorry) hanno traghettato nel XX secolo l'arte che era stata dei grandi compositori, quelli con il busto marmoreo sui pianoforti.

 

Il Sor Ennio aveva una casa vacanza a Tor San Lorenzo, comune di Ardea, sul litorale romano. Non Malibu o Miami Beach, ma una striscetta di casupole, molte delle quali abusive, affacciate su spiaggette catramose. Le sorelle facevano la spesa tutte le mattine, con particolare cura nello scegliere i meloni e le angurie migliori da sottoporre all'illustre e capriccioso congiunto. Ho sempre trovato bizzarro il pensiero che una persona il cui nome potremmo tranquillamente affiancare a quelli di Stravinsky e Prokofiev mangiasse gli stessi cocomeri che mangiavo io.

 

Pare che il Maestro avesse un carattere un po' burbero: molte sue dichiarazioni risuonano del cinismo e del disincanto così spesso associati alla romanità. Dall'alto della sua produzione artistica incredibilmente prolifica, non si faceva illusioni sulla questione dell'originalità: proprio colui che aveva rivoluzionato e reinventato infinite volte la musica da film, era solito ripetere che il numero massimo di combinazioni ottenibili con le sette note era stato raggiunto da un pezzo, e così liquidava le polemiche sui plagi e - implicitamente - si assolveva per l'occasionale autoplagio. Come quello di The Hateful Eight, una colonna sonora messa insieme in gran parte con composizioni inutilizzate risalenti a più di 30 anni prima e decorata frettolosamente da un'Academy preoccupata che il tempo stringesse e non si presentasse più un'altra occasione per premiare questo talento eccezionale così a lungo snobbato. Morricone, da parte sua, parlava della vicenda con fatalismo, senza nascondere la delusione per la mancata vittoria di Mission, un Oscar mancato tra i più clamorosi della Storia, che deve aver arricchito molti bookmaker. Lo stesso dicasi per la civettuola querelle con Quentin Tarantino, dove è stato il suo turno di interpretare la parte dello snob. Dietro queste asprezze, forse, c'era di base l'insofferenza per l'etichetta di "compositore da cinema", per la mancanza di altre vie percorribili per l'espressione della propria Arte.

 

Da cinefilo oltranzista ed esaltato, dicevo, ascolto quasi esclusivamente colonne sonore. La luttuosa notizia di oggi è in parte mitigata dal fatto che potrò scoprire composizioni di Morricone a me sconosciute ancora per molto tempo a venire, tanto è ampia la sua discografia. Ci sarà un profluvio di citazioni di Sergio Leone, ma il Genio brilla altrettanto luminoso nelle cose più piccole: nei titoli di coda di Un Sacco Bello, ad esempio, quando il fischiettante motivetto si spalma sulle strade assolate della Roma di Agosto e aggiunge un'intera dimensione di malinconica disillusione alla storia d'amore mancata del povero Leo. E' anche grazie a Morricone che capimmo che Verdone non era solo uno dei tanti comici televisivi intenzionati a fare il grande salto, ma un potenziale erede della grande tradizione della Commedia Italiana.

 

Un abbraccio, caro Ennio. Sono fortunati coloro che ti hanno conosciuto ed hanno avuto l'onore di lavorare con te. Penso a Brian De Palma e ai titoli di testa de Gli Intoccabili: un grande lavoro di title design, il tuo brano The Strength of the Righteous e il film è bello e fatto, prima ancora di iniziare.

meraviglioso,e su goldsmith e company eredi dei grandi compositori di opera non puoi trovarmi più d'accordo.Anche io ascolto solo colonne sonore strumentali oramai



#11
Gippo73

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Potranno sembrare discorsi da cinefilo oltranzista ed esaltato, quale in effetti sono, ma da un certo punto in poi la musica sinfonica, la musica da orchestra, è stata composta praticamente solo per il Cinema. Non credo di esagerare, quindi, quando dico che Morricone, Goldsmith, Williams, Elfman e - prima di loro - Bernstein, Herrmann, Steiner e compagnia suonante (sorry) hanno traghettato nel XX secolo l'arte che era stata dei grandi compositori, quelli con il busto marmoreo sui pianoforti.

 

Il Sor Ennio aveva una casa vacanza a Tor San Lorenzo, comune di Ardea, sul litorale romano. Non Malibu o Miami Beach, ma una striscetta di casupole, molte delle quali abusive, affacciate su spiaggette catramose. Le sorelle facevano la spesa tutte le mattine, con particolare cura nello scegliere i meloni e le angurie migliori da sottoporre all'illustre e capriccioso congiunto. Ho sempre trovato bizzarro il pensiero che una persona il cui nome potremmo tranquillamente affiancare a quelli di Stravinsky e Prokofiev mangiasse gli stessi cocomeri che mangiavo io.

 

Pare che il Maestro avesse un carattere un po' burbero: molte sue dichiarazioni risuonano del cinismo e del disincanto così spesso associati alla romanità. Dall'alto della sua produzione artistica incredibilmente prolifica, non si faceva illusioni sulla questione dell'originalità: proprio colui che aveva rivoluzionato e reinventato infinite volte la musica da film, era solito ripetere che il numero massimo di combinazioni ottenibili con le sette note era stato raggiunto da un pezzo, e così liquidava le polemiche sui plagi e - implicitamente - si assolveva per l'occasionale autoplagio. Come quello di The Hateful Eight, una colonna sonora messa insieme in gran parte con composizioni inutilizzate risalenti a più di 30 anni prima e decorata frettolosamente da un'Academy preoccupata che il tempo stringesse e non si presentasse più un'altra occasione per premiare questo talento eccezionale così a lungo snobbato. Morricone, da parte sua, parlava della vicenda con fatalismo, senza nascondere la delusione per la mancata vittoria di Mission, un Oscar mancato tra i più clamorosi della Storia, che deve aver arricchito molti bookmaker. Lo stesso dicasi per la civettuola querelle con Quentin Tarantino, dove è stato il suo turno di interpretare la parte dello snob. Dietro queste asprezze, forse, c'era di base l'insofferenza per l'etichetta di "compositore da cinema", per la mancanza di altre vie percorribili per l'espressione della propria Arte.

 

Da cinefilo oltranzista ed esaltato, dicevo, ascolto quasi esclusivamente colonne sonore. La luttuosa notizia di oggi è in parte mitigata dal fatto che potrò scoprire composizioni di Morricone a me sconosciute ancora per molto tempo a venire, tanto è ampia la sua discografia. Ci sarà un profluvio di citazioni di Sergio Leone, ma il Genio brilla altrettanto luminoso nelle cose più piccole: nei titoli di coda di Un Sacco Bello, ad esempio, quando il fischiettante motivetto si spalma sulle strade assolate della Roma di Agosto e aggiunge un'intera dimensione di malinconica disillusione alla storia d'amore mancata del povero Leo. E' anche grazie a Morricone che capimmo che Verdone non era solo uno dei tanti comici televisivi intenzionati a fare il grande salto, ma un potenziale erede della grande tradizione della Commedia Italiana.

 

Un abbraccio, caro Ennio. Sono fortunati coloro che ti hanno conosciuto ed hanno avuto l'onore di lavorare con te. Penso a Brian De Palma e ai titoli di testa de Gli Intoccabili: un grande lavoro di title design, il tuo brano The Strength of the Righteous e il film è bello e fatto, prima ancora di iniziare.

Concordo anche io come Lamberto. Di certo il cinema di Tornatore e lo stesso ne risulteranno davvero orfani.



#12
UomoDiMare

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A memoria, non ricordo nessun altro compositore per il cinema che abbia un repertorio così ricco di ricerca e sperimentazioni come quello di Morricone. È soprattutto grazie a lui che la musica per immagini è stata nobilitata e si è lasciata alle spalle il ruolo ancillare che le veniva attribuito prima. 

Il corpo non è eterno, l'arte sì. 

Grazie di tutto Maestro, che la terra ti sia lieve... 



#13
UomoDiMare

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Credo che queste composizioni (poche rispetto alla vastità del repertorio del Maestro) ascoltate una dopo l'altra facciano cogliere molto bene la varietà e in certi casi anche la commistione di stili e tecniche compositive diverse tra loro che Morricone ha maturato durante la sua carriera. 

Dalla tradizione classica fino alle suggestioni delle avanguardie novecentesche (si pensi ai tappeti sonori de L'ultimo uomo di Sara, o alle collaborazioni con Bava e Argento piene di composizioni dalle strutture aleatorie e irrelate, o ancora alla chiara derivazione minimalista della colonna sonora di Stato di Grazia), pur mantenendo un'impronta riconoscibilissima. 

Spero che questo spunto risulti interessante per qualcuno e che invogli ad addentrarsi nella sconfinata e meravigliosa produzione di Ennio Morricone. Per me, il più grande compositore per musica applicata alle immagini che abbia messo piede su questa terra. 

 

Spoiler

 

Se dovessi sceglierne una, credo che la mia preferita sia quella di Stato di Grazia. 


Modificata da UomoDiMare, 06 July 2020 - 10:38 AM.


#14
Cydonian Ace

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Il più grande. Poche persone nella Storia sono state in grado di arricchire le immagini dei film con musiche così immense.
Da appassionato di colonne sonore, il Maestro appare sempre nelle mie playlist degli artisti più ascoltati, e ringrazio di averlo potuto ascoltare live un paio di anni fa.

Ora, come doveroso tributo, recupererò i molti suoi film che mi sono sempre promesso di vedere.

#15
Obi-Wan

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Con le sue musiche ha fatto diventare un gran film una Leggenda

 

Grazie Maestro!

 






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