I figli hanno l'insana capacità di riuscire a tirare il peggio dai genitori. Sono in grado di avvilirli, esasperarli e distruggerli mentalmente e fisicamente. Su questo non ci piove.
Eppure, dall'altro lato, diventano una sorta di epicentro (o almeno, dovrebbero diventarlo) di tutto l'universo. Prima sono piccoli ed indifesi, pronti a dare piena ed assoluta fiducia ai propri genitori, poi col tempo crescono, si formano e diventano persone.
In tutto questo l'unica costanza dovrebbe essere il pieno amore che si prova per loro.
Quando i miei figli sono in macchina butto in ogni momento occhiate allo specchietto retrovisore per vedere cosa fanno, come stanno. Durante la notte mi alzo per controllare che siano coperti, che dormano bene. Quando sono a lavoro chiedo di loro e quando torno da lavoro sono le prime persone che voglio vedere.
Alla luce di questo, davvero non capisco come sia possibile dimenticare i figli in macchina, lasciandoli morire sotto il sole.
Non ci riesco proprio.
Ho aperto questa discussione perchè proprio oggi leggevo di una "madre" che per partecipare ad una festa ha lasciato le figlie di 1 e 2 anni in macchina che poi sono state ritrovate l'indomani dopo 18 ore ed ovviamente non ce l'hanno fatta. Ora, che questa creatura non possa essere presa a modello di genitore non ci sono dubbi, ma ci sono state notizie di genitori andati a lavoro che hanno realmente dimenticato la presenza dei figli, e nonostante lo stress continuo a cui siamo sottoposti, ai ritmi perennemente accelerati, alle incessanti pressioni quotidiane, non capisco come questo possa avvenire.
Per intenderci, non dovrebbe essere la normalità per gli essere umani avere una sorta di imprinting al contrario? Io fino a che erano nella pancia di mia moglie non avevo alcun attaccamento particolare, appena li ho visti automaticamente la gravità della terra si è spostata.