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Robin Hood - L'origine della leggenda, la recensione: il ritorno di un mito


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Questa discussione ha avuto 23 risposte

#16
Andrea Cilano

Andrea Cilano
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Ciao, Robin Hood un uomo in calzamaglia, è un gioiellino che deve essere visto proprio nel contesto di fine anni ottanta/inizio novanta. Difatti è principalmente una parodia di quello di Costner, con inserite citazioni di altri suoi film oltre che il padrino.
Sicuramente estrapolato dalla sua epoca non ha la forza immortale di un Frankenstein Junior (Non ne aveva neanche gli attori), però si salva più che dignitosamente.
Questo nuovo non so, mi sa tanto di assassin creed. Vediamo dai.

Si, è un film carino ma per me leggermente esagerato rispetto all'esagerazione intrinseca. Per quanto sia divertente la scena di Bellosguardo che affetta la colonna, è un esempio di un eccesso (per me) non necessario, perchè il film è già talmente carico di no-sense che alcune parti cadono. Un altro film che soffre di questa esagerazione che a me non piace è "Balle Spaziali"...

#17
Sorareturn_91

Sorareturn_91
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Ciao hai ragione. Il modello di riferimento sono sicuramente i Cinecomics. Però ce un concetto di base su cui sbagliano in queste operazioni: se è vero che il Cinecomic è diventato oramai un genere a sé stante, come il western, è altrettanto vero che le contaminazioni di genere quasi sempre finiscono male. Per citare il western in versione fantascientifica come non ricordare le nefandezze tipo Wild Wild west, Johan hex, cowboy and Alien. Mescolare lo pseudo storico con il Cinecomics non è una buona idea, anche nei fumetti moderni i vari Zorro, Robin Hood ecc, non è che funzionino tanto.
Il Cinecomic deve essere contemporaneo alla tecnologia, o addirittura un Po futuristico. Storico va bene come un inizio, tipo capitan america o wonder woman

Ma guarda ti dirò, io ci sto pure alle contaminazioni di genere ma che siano fatte in modo adeguate al contesto presentato e che, soprattutto, siano contaminazioni e non veri e propri modelli copiati ed incollati da un genere all'altro, perché non tutti i modelli si possono applicare così come sono, è questo che trovo profondamente sbagliato.
Magari avrebbe funzionato di più se fosse stata una reinterpretazione in un contesto moderno chissà.
Comunque a me però incuriosisce come verrà recepito dalle nuove generazioni, perché per me Robin Hood è stato uno dei modelli che hanno contribuito a formare parte del mio pensiero, vorrei sapere cosa darà ai più giovani, sono molto scettico perché realizzato così non può che perdersi nell'infinità di cinecomic prodotti e in produzione e rimanere anonimo come effettivamente è. Un altro fatto poi è che adottando per filo e per segno il modello dei cinecomic hai fatto un doppio danno, non hai né reso giustizia al personaggio né reso giustizia al genere dei cinecomic (per quanto io non li ami).


#18
francescoG1

francescoG1
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Il Cinecomic deve essere contemporaneo alla tecnologia, o addirittura un Po futuristico. Storico va bene come un inizio, tipo capitan america o wonder woman

 

Francamente mi pare una cosa buttata li senza senso. Da capire forse cosa si intende per "cinecomics". Si tratta di un genere fantastico prima di tutto e per quale motivo deve essere ambientato per forza più o meno ai giorni nostri o nel futuro? altrimenti cosa non funzionerebbe? e in un contesto di ispirazione passata totalmente o quasi fantastico? insomma perché non potrebbe avere un contesto più o meno medieval più o meno fantasy? per giunta alcuni sotto generi del fantasy puntano anche all'epico/eroico.



#19
Spqr_21

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Trasporre un personaggio cosi radicato nell'immaginario comune e dargli questo taglio da bimbominkia-movie è ciò di cui il cinema non ha davvero bisogno. Nel dimenticatoio asap!

#20
Covenant84

Covenant84
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Appena visto...un film orripilante e molto, molto noioso...

#21
Genocide

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pare stia floppando miserramente



#22
Covenant84

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É davvero un brutto film...non mi stupisce!

#23
SpartanWilliam

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Visto anche io. La virata sull'ignoranza poteva anche funzionare bene secondo me però non l'hanno gestita benissimo. Di sicuro avrebbe giovato al film una durata di 90 min intensi invece di 2 ore. Gli attori per far bene c'erano. Mi dispiace per Taron Egerton che alla fine è bravo e si vede che si impegna parecchio per entrare nella parte.



#24
ayreon

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  • ma il tasso le paga le tasse?

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Si, è un film carino ma per me leggermente esagerato rispetto all'esagerazione intrinseca. Per quanto sia divertente la scena di Bellosguardo che affetta la colonna, è un esempio di un eccesso (per me) non necessario, perchè il film è già talmente carico di no-sense che alcune parti cadono. Un altro film che soffre di questa esagerazione che a me non piace è "Balle Spaziali"...

non mi toccate lord casco... :gad2:  :gad2:  :gad2:






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