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Videogiochi: giocare per vivere, e non vivere per giocare
Started By The Newser, 16 January 2018 02:58 PM
#32
Inviato 17 January 2018 - 01:04 AM
Che bell'articolo! Da "vecchio" videogiocatore nostalgico, nonché da persona che nota molto le percezioni sensoriali connesse agli eventi, ho veramente rivissuto molti momenti andati, grazie alle tue parole.
Complimenti. Ricordo ancora il tipico profumo (credo fosse un profumatore per ambienti) a casa di un amico da cui andavo a giocare a dungeons and dragons su intellevision...
Complimenti. Ricordo ancora il tipico profumo (credo fosse un profumatore per ambienti) a casa di un amico da cui andavo a giocare a dungeons and dragons su intellevision...
#33
Inviato 17 January 2018 - 01:45 AM
Grandissimo articolo Francesco! Complimenti! Tutto quello che ho letto mi ha fatto tornare indietro nel tempo e apprezzare ancora una volta la bellezza delle versioni retail dei titoli, che custodisco gelosamente. Sicuramente le versioni digitali avranno anche dei pro, ma vuoi mettere il piacere che provavi a sfogliare i libretti nelle confezioni, apprezzare una fantastica copertina ecc.?
#34
Inviato 17 January 2018 - 06:42 AM
Articolo meraviglioso caro Fra...
Vorrei consigliare a tutti i videogiocatori di monitorare e tenere sotto controllo la loro passione, in quanto la vita reale è molto meglio di qualsiasi videogioco, ed il tempo dedicato ai videogiochi, se eccessivo, oggettivamente riduce le possibilità di successo nella vita reale.
Dunque giocare ai videogames come se mangiaste del cioccolato, è buono, è una pillola di felicità, ma se mangiate una tavoletta al giorno poi si diventa obesi, bisogna sapersi accontentare di un cioccolatino alla settimana
E buona vita... reale
Vorrei consigliare a tutti i videogiocatori di monitorare e tenere sotto controllo la loro passione, in quanto la vita reale è molto meglio di qualsiasi videogioco, ed il tempo dedicato ai videogiochi, se eccessivo, oggettivamente riduce le possibilità di successo nella vita reale.
Dunque giocare ai videogames come se mangiaste del cioccolato, è buono, è una pillola di felicità, ma se mangiate una tavoletta al giorno poi si diventa obesi, bisogna sapersi accontentare di un cioccolatino alla settimana
E buona vita... reale
#35
Inviato 17 January 2018 - 07:53 AM
Mi aggiungo ai complimenti per l'articolo, secondo me hai centrato in pieno l'obiettivo principale che deve avere un videogioco, e cioè creare emozioni, cosa che purtroppo nei videogiochi moderni si sta pian piano perdendo, in favore di copia-incolla per le masse che puntano solo a massimizzare il profitto. Solo la realtà virtuale ha saputo risvegliare in me sensazioni assopite da tempo, come quando giocavo a Wolf 3d sul PC di mio padre, o a monkey Island 3 in cameretta con mia sorella, e quindi consiglio a tutti i "nostalgici" che forse stanno perdendo un po' la passione di un tempo di provare almeno per una volta un visore
#38
Inviato 17 January 2018 - 09:26 AM
Gran pezzo davvero..
Assolutamente daccordo su tutto!Delle volte capita che giocando qualche vecchio titolo e intendo tipo Street of rage, i ricordi e le sensazioni di quel tempo riaffiorino. Quindi hai ragione a scrivere che quando gli hobby diventano passioni entrano di peso nelle nostre vite , e fai bene a puntualizzare che non devono essere il fulcro ma la cornice delle nostre giornate. Complimenti per il pezzo.
#41
Inviato 17 January 2018 - 09:28 AM
Articolo meraviglioso caro Fra...
Vorrei consigliare a tutti i videogiocatori di monitorare e tenere sotto controllo la loro passione, in quanto la vita reale è molto meglio di qualsiasi videogioco, ed il tempo dedicato ai videogiochi, se eccessivo, oggettivamente riduce le possibilità di successo nella vita reale.
Dunque giocare ai videogames come se mangiaste del cioccolato, è buono, è una pillola di felicità, ma se mangiate una tavoletta al giorno poi si diventa obesi, bisogna sapersi accontentare di un cioccolatino alla settimana
E buona vita... reale
Guarda, volendo generalizzare adesso si sta solo azzeccati ad un cellulare, ai social, non si gioca più a pallone dietro un vicoletto, se si esce con gli amici lo si fa in fila indiana guardando ognuno il proprio cellulare, e se devi dire qualcosa a qualcuno lo dice in chat senza magari vedere che quel qualcuno lo tieni davanti (bellissima una delle primissime scene di The End of F W dove Alyssa spacca il cellulare per quel motivo ), se vai quelle poche volte in gita/vacanza passi più il tempo a fare mille foto e doverle condividere per far vedere agli altri l'illusione di divertirti o rilassarti...
prima non era così, e prima i videogiochi pur durando 2-3-4 ore al giorno erano il giusto stacco di una giornata PIENA, vissuta, con esperienze sempre diverse (le esperienze di oggi sono quale sarà la prossima App che sbancherà su Play Store - giusto per estremizzare il concetto, eh)...
adesso ho 41 anni e con una bimba piccola, un lavoro lontano, non ho manco il tempo di andare al bagno e sogno per tutto il giorno ad occhi aperti i videogiochi, la mia passione (ed anche più) che da piccolo ancora e fortunatamente ho ancora.
Ed ha ragione Francesco quando dice che i videogiochi pur rappresentando una cornice possano rappresentare un'epoca, un ricordo olfattivo, mnemonico e nostalgico legato ad un ricordo, un passato o un evento che rimarrà impresso nella tua mente.
Sta gente che applica una vita per lavorare, per progettare qualcosa, chi fa nulla, chi fa tutto, bè una passione così importante per voi, per noi può anche avere una valenza importante, pregnante più che pensarla solo come un cioccolatino, anzi magari se è come un cioccolatino della scatola di Forrest Gump potrebbe anche andare bene
#42
Inviato 17 January 2018 - 09:58 AM
hahaha allora interessante di cheInteressante la tua risposta ma non ho capito al 100% questo pezzo...chiarimento ?
in effetti non sono stato chiaro, nel senso vorrei dire che Berry paragona giustamente la passione dei videogiochi definendola come un semplice cioccolatino, ma nulla di più e nulla su cui dovremmo dare molta importanza... ma a conti fatti, se c'è gente che passa il suo tempo solo a lavorare, a dedicarsi solo ai loro progetti semplice/utili/non-utili che siano, o in quest'epoca dove la si vive virtual-social senza fare davvero esperienze, perché dovremmo relegare i videogiochi a semplice cioccolatino? Penso che quando uno ha una sua passione per qualcosa, ma forte (e non intendo solo i videogiochi ma qualsiasi cosa dove ognuno di noi si lega in maniera particolare), non solo è bellissimo e definisce la personalità, l'individualità della persona, ma lo rende anche parte integrante di esso... quindi non bisogna dimenticarsi di quello che abbiamo attorno, ma penso che possiamo anche mettere i videgiochi in un posto speciale del nostro tempo e pensiero, e non solo come svago abitudinario e scaccia-noia
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