Non riesco mai a capire a pieno certe discussioni.
Non riesco mai a capire cosa possa centrare lo stipendio di un politico con me.
O la pensione di mia nonna, con decenni di lavoro in nero, con i miei risultati.
So perfettamente che una buona percentuale delle mie tasse e contributi previdenziali va a sanare situazioni non proprio corrette.
Allo stesso tempo, non riesco a prestarci attenzione.
Se so che devo pagare X in tasse, e voglio avere X netti, dovrò guadagnare X. Se lo Stato in cui ho deciso di vivere (perché oggi è poco più di una decisione, data la semplicità nel trasferirsi) mi obbliga a guadagnare il doppio rispetto ad un altro, lo tengo in considerazione nelle mie scelte e nel mio percorso economico, e prendo delle decisioni consone.
Che sicuramente l'opinione pubblica ricopra un ruolo importante sullo 'stanare' sprechi e illegalità, è anche vero che queste non possono essere prese a motivo di insuccessi personali, o peggio, a giustificazione di altrettanti illeciti.
Pago regolarmente tutte le mie tasse, e allo stesso modo mi assicuro di ottenere tutti i rimborsi previsti dalla legge.
Se tizio tal dei tali si acchiappa solo i rimborsi e non paga le tasse, spero che lo becchino perché è giusto che sia così, ma non mi prendo l'autorizzazione di fare altrettanto.
Se si giustifica lo sfruttamento di una risorsa offerta dallo Stato, solo perché c'è chi fa altrettanto, o fa di peggio, il problema ha radici ben più profonde nella propria vita e soddisfazione personale.
Se un amico ha trovato lavoro grazie ad una raccomandazione, giustificare la mia incapacità nel trovare un occupazione con 'devi essere raccomandato' ha l'unico beneficio di non farmi alzare il culo dalla sedia.
Se non sono in grado di aumentare il mio reddito, tirare fuori i politici che rubano lo stipendio ha l'unico beneficio di non farmi alzare il culo dalla sedia.
Ci si può lamentare dei problemi di un paese, senza utilizzarli come motivazione per non fare niente, o peggio, rubare altrettanto.