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OT PS4 (GTA e Pegi)


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Questa discussione ha avuto 136 risposte

#106
Wiedzmin

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Quando avevo 11 anni giocavo a god of war :asd:

 

p.s. razzo che brutto trevis

 

Questo significa solo una cosa; che sei molto giovane. :sisi:

 

Per il boldato... :famale:



#107
Green Goblin

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Mario, ti avevo scritto una risposta, lunga ed elaborata, ma ho premuto il tasto sbagliato e mi ha refrescato tutto.

Diciamo solo che ti "quoto" e ti auguro la buona notte.



#108
Green Goblin

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Quando avevo 11 anni giocavo a god of war :asd:

 

p.s. razzo che brutto trevis

In effetti Mario ha sollevato un altra questione, ossia quella della violenza psicologica.

Per esempio, le scene della tortura nonché la mezza scena di stupro, io le ho giocate in chiave comica... ma per un ragazzino di undici anni quelle stesse scene che mi hanno fatto sorridere, sarebbero a dir poco devastanti.

E' una questione di sensibilità.. un ragazzino ne ha un tipo differente rispetto un adulto.



#109
Guest_Life AkaieYe

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Si, ma il GTA che giocavamo noi da bambini puoi paragonarlo a quello di oggi?
 
Direi che l'effetto che fa il gioco moderno, è discretamnete diverso da quello di 15 o 20 anni fa.



http://youtu.be/UKHcOVw_FZY?t=1m10s

http://youtu.be/JmUdZvNi9pA?t=6m26s

http://youtu.be/2i3aAbPPvWc?t=23m1s

oggi possono anche far ridere come grafica, ma ai tempi ai nostri occhi apparivano ben modellati e realistici, e sanguinari sono sanguinari senza dubbio

#110
Wiedzmin

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http://youtu.be/UKHcOVw_FZY?t=1m10s

http://youtu.be/JmUdZvNi9pA?t=6m26s

http://youtu.be/2i3aAbPPvWc?t=23m1s

oggi possono anche far ridere come grafica, ma ai tempi ai nostri occhi apparivano ben modellati e realistici, e sanguinari sono sanguinari senza dubbio

 

Potevano apparirci belli quanto vogliamo, ma oggettivamnete e senza timore di smentita, quelli di oggi sono ben altra cosa.



#111
Guest_Life AkaieYe

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Potevano apparirci belli quanto vogliamo, ma oggettivamnete e senza timore di smentita, quelli di oggi sono ben altra cosa.



io li trovo più cupi e disturbanti ancora oggi, doom poi, gta 5 al confronto sembra una scampagnata comica tra tre amici

#112
bananaflambe

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Potevano apparirci belli quanto vogliamo, ma oggettivamnete e senza timore di smentita, quelli di oggi sono ben altra cosa.


Aggiungici tutto il resto a cui può accedere sulla rete un bimbo di 8/12 anni...

Ai miei tempi il max della tecnologia era il vhs ed il walkman... Eravamo meno bombardati...

#113
Wiedzmin

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Aggiungici tutto il resto a cui può accedere sulla rete un bimbo di 8/12 anni...

Ai miei tempi il max della tecnologia era il vhs ed il walkman... Eravamo meno bombardati...

 

Infatti.

Ma il mio discorso si limitava ai videogames; se aggiungiamo tutto il resto, direi che forse era decisamente più semplice essere genitori una ventina di anni fa rispetto ad adesso.



#114
WiLD

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Esatto, ma sono i genitori che devono controllare, e i mezzi ci sono, sia sul PC che per i videogiochi, bisogna solo essere informati, e il PEGI informa sui contenuti di un videogioco.



#115
Soul Brothers

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al massimo sei tu che non sai che nel parlamento italiano esistono commissioni che si occupano di miriadi di cose, anche ben meno significative dei videogiochi violenti. Non è che siccome necessitiamo di leggi che vadano a coprire vuoti normativi di natura ben più sostanziale di questo che non si possa regolamentare su altro. :sisi:

...si ma non prendere a pezzi quello che scrivo.

Le norme o piccole-grandi normative da rispettare penso ci siano tutte. Non è questo il punto.Ho già spiegato precedentemente che secondo il mio punto di vista la scelta di comprare un prodotto più o meno violento spetta al genitore. Non al Pegi o l'ente che regolamenta. Tu genitore sei il primo responsabile.Come sei lo stesso responsabile quando tuo figlio guarda la tv, o viaggia su internet. E' già molto difficile gestire i figli FUORI casa...almeno dentro le 4 mura direi che è imperativo sbattersi un minimo per dare un'occhiata a quello con cui vengono a contatto.

Questo perchè il mondo di oggi non è quello con cui siamo venuti a contatto noi ( io ho 37 anni ) e ricordo che ai miei tempi era molto più semplice essere bambini e più semplice essere genitori, dato che il nostro "mondo" era il cortile sotto casa, o il parchetto del paese. Si veniva a contatto con una realtà di ben altre dimensioni rispetto a quella con cui vengono a contatto i ragazzini di oggi.

Quello che vedevi al telegiornale, lo vivevi con distacco. "tanto è lontano". Oggi non è così. La globalizzazione, e l'accesso alla visualizzazione, all'interazione con persone di altri paesi e nazioni, ha amplificato la sensazione di una  realtà alla portata di tutti. Un bambino o adolescente, non so quanto  sia in grado di comprendere e vivere in modo corretto certe situazioni, eppure sta accadendo.

Io penso che la desensibilizzazione di cui parlavo addietro sia il primo comportamento di difesa del nostro cervello. Desensibilizzare per sopravvivere, e questo è preoccupante, perchè significa che viviamo in un ambiente bombardato da continue informazioni di pericolo e allerta. Tutto diventa normale, tutto diventa..."ma si dai tanto è un gioco, fa ridere".

 

Buonsenso e attenzione penso che sia fondamentale al giorno d'oggi. basta o rischio di diventare noioso e ripetitivo...



#116
Stein

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...si ma non prendere a pezzi quello che scrivo.

Le norme o piccole-grandi normative da rispettare penso ci siano tutte. Non è questo il punto.Ho già spiegato precedentemente che secondo il mio punto di vista la scelta di comprare un prodotto più o meno violento spetta al genitore. Non al Pegi o l'ente che regolamenta. Tu genitore sei il primo responsabile.Come sei lo stesso responsabile quando tuo figlio guarda la tv, o viaggia su internet. E' già molto difficile gestire i figli FUORI casa...almeno dentro le 4 mura direi che è imperativo sbattersi un minimo per dare un'occhiata a quello con cui vengono a contatto.

 

quello che scrivi è abbastanza ovvio oltre che condivisibile, ciò non toglie che al giorno d'oggi un medium serio come i videogiochi meriterebbe una regolamentazione a livello giudurico. Ed è una cosa fattibile, nonostante tutti i problemi ben più gravi che abbiamo in Italia. Oltretutto, sarebbe ancora più esatto adoprarsi a legiferare in materia in ambito di uniore europea, più che a livello di singoli Stati (anche se il rischio sarebbe quello di beccarci la vergognosa censura indiscriminata che applicano in Germania).

 

 

P.S. riguardo il tema desensibilizzazione, beh io non sarei poi così sicuro della cosa.


Modificata da Stein, 25 January 2015 - 12:40 PM.


#117
Soul Brothers

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quello che scrivi è abbastanza ovvio oltre che condivisibile, ciò non toglie che al giorno d'oggi un medium serio come i videogiochi meriterebbe una regolamentazione a livello giudurico. Ed è una cosa fattibile, nonostante tutti i problemi ben più gravi che abbiamo in Italia. Oltretutto, sarebbe ancora più esatto adoprarsi a legiferare in materia in ambito di uniore europea, più che a livello di singoli Stati (anche se il rischio sarebbe quello di beccarci la vergognosa censura indiscriminata che applicano in Germania).

 

 

P.S. riguardo il tema desensibilizzazione, beh io non sarei poi così sicuro della cosa.

Guarda che sono daccordo con quello che dici. Tutto quell che si compra va regolamentato e quantomeno indicato per aiutare il consumatore a capire cosa sta comprando. I divieti però non servono a nulla..

Io penso che i primi a "legiferare" dobbiamo essere noi. In casa nostra non c'è lo Stato o il parlamento...ci sono persone. E le persone non sono fatte di regole, e tabelle. Se capiamo questo forse arriviamo al nocciolo della questione.

Siamo esseri estremamente complessi. E il Sistema costruito per "contenere" le persone è a mio modo di vedere abbastanza ridicolo. Tant'è che la violenza, gli omicidi le guerre sono in crescita continua. Quindi cosa legiferiamo? su che basi? Alle persone servono e bastano davvero le etichette e i divieti? Oppure siamo noi che dobbiamo cambiare rotta e iniziare a capire e a distinguere?

Sulla desensibilizzazione se vuoi approfondisci e capirai cosa intendo. E' scienza, non una mia supposizione.

 

Forse non è il posto più adatto questo per parlare di temi così complessi e controversi...però lo spunto di GTA pone di fronte a quisiti tutt'altro che scontati.



#118
Stein

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Guarda che sono daccordo con quello che dici. Tutto quell che si compra va regolamentato e quantomeno indicato per aiutare il consumatore a capire cosa sta comprando. I divieti però non servono a nulla..

Io penso che i primi a "legiferare" dobbiamo essere noi. In casa nostra non c'è lo Stato o il parlamento...ci sono persone. E le persone non sono fatte di regole, e tabelle. Se capiamo questo forse arriviamo al nocciolo della questione.

Siamo esseri estremamente complessi. E il Sistema costruito per "contenere" le persone è a mio modo di vedere abbastanza ridicolo. Tant'è che la violenza, gli omicidi le guerre sono in crescita continua. Quindi cosa legiferiamo? su che basi? Alle persone servono e bastano davvero le etichette e i divieti? Oppure siamo noi che dobbiamo cambiare rotta e iniziare a capire e a distinguere?

Sulla desensibilizzazione se vuoi approfondisci e capirai cosa intendo. E' scienza, non una mia supposizione.

 

Forse non è il posto più adatto questo per parlare di temi così complessi e controversi...però lo spunto di GTA pone di fronte a quisiti tutt'altro che scontati.

 

come ho già detto molte volte, legiferare non serve per "risolvere" il problema (ammesso che ci sia qualcosa da risolvere). Scritta una legge iniziano i modi per aggirarla. Dunque, come qui un po' tutti sosteniamo il vero ruolo di argine sarebbe incarnato dalle figure adulte, possibilmente genitoriali che limitano l'accesso a contenuti non adatti. Legiferare però serve. Serve a istituzionalizzare il medium, ponendolo finalmente fuori da quel limbo giuridico che lo vede ancora come un "giocattolo" di poca importanza. Talmente di poca importanza che il genitore stesso può permettersi di ignorarne i contenuti e trattarlo appunto come roba per bambini. Riguardo invece il discorso sensibilizzazione, beh mi occupo di materie inerenti il campo audiovisivo e onestamente direi si tratta di teorie molto in voga nel passato ma ormai abbastanza in declino. L'accesso a più fonti di informazione non desensibilizza nè accresce la sensibilità. E' un discorso molto più complesso riferibile a miriadi di fattori che forse qui non vale la pena stare a discutere visto che si è già abbastanza OT.


Modificata da Stein, 25 January 2015 - 01:04 PM.


#119
Guest_DARKSOULeYe

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veramente penso che tutti noi abbiamo giocato un resident evil, un gta o un driver da bambini, tutta la generazione playstation che oggi ha più di 20 anni, ma 15 anni fa o più eravamo tutti bambini

 

Ti quoto il primo Re l'ho giocato nel 1997. Heheheh che pura all'inizio poi beh penando che era un gioco mi sono concentato su indovinelli e sul gameplay.



#120
Guest_DARKSOULeYe

Guest_DARKSOULeYe
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Guarda che sono daccordo con quello che dici. Tutto quell che si compra va regolamentato e quantomeno indicato per aiutare il consumatore a capire cosa sta comprando. I divieti però non servono a nulla..

Io penso che i primi a "legiferare" dobbiamo essere noi. In casa nostra non c'è lo Stato o il parlamento...ci sono persone. E le persone non sono fatte di regole, e tabelle. Se capiamo questo forse arriviamo al nocciolo della questione.

Siamo esseri estremamente complessi. E il Sistema costruito per "contenere" le persone è a mio modo di vedere abbastanza ridicolo. Tant'è che la violenza, gli omicidi le guerre sono in crescita continua. Quindi cosa legiferiamo? su che basi? Alle persone servono e bastano davvero le etichette e i divieti? Oppure siamo noi che dobbiamo cambiare rotta e iniziare a capire e a distinguere?

Sulla desensibilizzazione se vuoi approfondisci e capirai cosa intendo. E' scienza, non una mia supposizione.

 

Forse non è il posto più adatto questo per parlare di temi così complessi e controversi...però lo spunto di GTA pone di fronte a quisiti tutt'altro che scontati.

Il fatto che tr gioatri giovani e non se ne parli è già una cosa buona per me. Comunque tutti concordiamo sul fato che deve esserci il genitore a seguire gli acquisti  cose guarda il figlio.






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