Questa discussione ha avuto 51 risposte

[axydraul]

imho prima la genta capirà che le software house non sono onlus e che i prezzi sono fermi dal 1998 (mentre i costi di sviluppo sono decuplicati) e prima si starà meglio

l'unica verità è questa purtroppo. Tomb raider  1 per PS1 costava 140.000 lire ovvero oltre 70 euro. e nessuno si lamentava

ora che la gente ha meno soldi per gli aumenti (raddoppi?) di beni tipo la benzina la gente si lamenta. della benzina? no dei giochi... o molti di loro nel 1998 non sapevano nemmeno dei costi perchè non spendevano loro ma i genitori e quando pagano gli altri ci si accorge meno del costo di un oggetto

capisco che la benzina è necessaria ed i giochi no, ma non possiamo pretendere che ce li regalino perchè non necessari. anche una Ferrari non è necessaria, ma mica me la faccio regalare. se poi qualcuno me la regala la prendo eh...

[Stein]

non credo sia una questione di complottismo e simili, semplicemente purtroppo nel mondo del marketing ad alte sfere funziona così. Ogni annuncio, ogni stupidaggine mostrata è frutto di complesse strategie per attirare anche un singolo compratore in più. Siamo "merci da consumo" ed è questo il nostro status nel mondo occidentale consumistico. Un sano criticismo rende il consumatore più avveduto e fa solo bene alla qualità del mercato più che alla quantità di questo. Per altro purtorppo al contrario di come si sostiene in questo topic, trovo che il videogiocatore sia un consumatore fin troppo accondiscendente e figlio del hype autoimposto, finisce per diventare un consumatore poco avveduto. In molte altre categorie di consumo, c'è anzi molta più critica e questo secondo me è solo un bene

[vval]

E' da un paio di annetti che ci penso e non ho mai approfondito il discorso. C'è questo clima di scoraggiamento totale, zero fiducia, complotti. Ogni parola di una software house per molti nasconde un secondo fine, sono tutti cattivi, malvagi e non vedono l'ora di fregarci.

 

La gente ha mai pensato che queste aziende vogliono solo venderci i loro giochi? Si alzano la mattina, vanno a lavorà e il gioco è fatto, buon divertimento.

 

Io capisco che Mistero, internet, Scientology, Flavia Vento, gruppi estremisti, talk show e altre amenità abbiano fatto crescere il fenomeno del complottismo come mai prima d'ora, il New World Order e cose simili.. ma quando ciò intacca anche la discussione su un videogioco la cosa è preoccupante.

 

Un tempo era come dici tu.

Oggi ci sono troppi interessi dietro.

[American horizon]

è colpa della crisi (cit.)

[Silent]

Il discorso secondo me è anche figlio del "si sa troppo". Non per fare il nonno, ma quando non c'era tutto questo utilizzo di internet l'unica cosa che si poteva fare, e che bastava ampiamente, era comprare un giornale e sbavare sopra a quelle 3-4 informazioni che davano su quei pochi giochi in uscita, perdendo diottrie a vedere screenshot stampati.

 

Ora il quantitativo di tutto è nettamente aumentato, e quindi ci si sente in dovere di lamentarsi anche che il gioco X ancora non uscito sia deludente

 

Il discorso è che dietro la lamentela comunque c'è gente che compra anche i prodotti più dubbi (DLC Single Player, per esempio), così come poi ci si ripara dietro ai "questo gioco è stato troppo sottovalutato, peccato che lo studio chiuda".

[Zibarro]

Io credo sia innanzitutto dovere di alcuni siti "educare" la propria utenza affinché ci siano discussioni sul valore artistico di un gioco e non su quanto faccia cagare perché la texture del sotto-palla di Kratos non è abbastanza definita. Sono ripetitivo al massimo, ma se iniziassero a trattare i videogiochi per quello che sono e non come giocattoli, sarebbe un bel passo avanti.

Ma è un discorso troppo lungo e non ci tengo a passare per il critico d'arte con la puzza sotto al naso che vuole imporre la sua visione.. però un esame di coscienza facciamocelo. Tipo iniziamo a bannare quelli che "Questo gioco è così bello che sembra un film".

Nuove generazioni di videogiocatori viziati

 
Macché, i nostalgici sono i peggiori. Tra giovani e vecchi è la guerra dei poveri, comunque.
 

 
Sento quasi nostalgia dei suoi post sulla vita, gli alieni e le multinazionali.
 

Che tipo di complotti?

Che ogni iniziativa di una software house nasconde un secondo fine e altra roba uber paranoica, oppure quelli che credono sia stata inserita una donna nell'ultimo trailer di Unity perché tempo fa si lamentarono dell'assenza di personaggi femminili.

Rendiamoci conto del livello di idiozia che hanno raggiunto alcune discussioni e forse potremmo migliorare.
 

Oggi ci sono troppi interessi dietro.

 
..quindi?

[vval]

..quindi?

 

E quindi... un tempo a fare i videogiochi c'erano videogiocatori. Ora squali.

Ma è anche normale.

Girano tanti soldi, non li puoi far gestire a gente ingenua in grado solo di giocare e lavorare con passione.

Per questo spuntano (nel campo) quesiti come:

- il gioco è pieno di contenuti, perchè non frammentarli in più parti facendo delle espansioni e quindi vendendo più prodotti al posto di uno?

- perchè non aggiungere man mano dei DLC inutili, ma impostando schermate in modo che se non li scarichi, ti senti sempre di possedere un gioco incompleto?

- perchè non lo lanciamo gratuito, e poi mettiamo contenuti a pagamento, in modo che il giocatore dopo ore di gioco e dopo essersi appassionato si senta costretto a pagare per andare avanti?

- "signore, mi piacerebbe fare un survival horror visto che mi piacciono, ecco come lo pensavo" "Mmmm è ok, a patto che il protagonista sia agile come una scimmia, invincibile e giri armato di mitra e bazooka, ah e rendilo invincibile, che la gente si stressa a perdere"

- "Avrei in mente un nuovo Castlevania 2d..." "E chi te lo finanzia? Io no di certo: il 2d è fuori moda"

ecc.

[Zibarro]

E quindi... un tempo a fare i videogiochi c'erano videogiocatori. Ora squali.

Quindi gente come Ken Levine non ha mai toccato un gioco in vita sua.

Senza offesa, ma questo è il genere di commento esagerato che spero di non vedere più un giorno.

[vval]

Quindi gente come Ken Levine non ha mai toccato un gioco in vita sua.

Senza offesa, ma questo è il genere di commento esagerato che spero di non vedere più un giorno.

 

Io ho generalizzato. Il contesto è chiaro.

Se Gandhi è un pacifista non significa abbia vissuto tempi di estrema pace. Se Del Piero è un calciatore onesto non significa che la gran parte di essi rispettino il fair play.

[Zibarro]

Tu vedi degli squali, io gente che fa il proprio lavoro. 

 

Io non me li immagino col monocolo e il sigaro. Che poi lo ripeto: negli ultimi anni la qualità media dei giochi è salita e pure tanto. Semplicemente è cambiata la concezione di videogioco e molti non lo accettano.

 

Siamo rimasti ancora a gioco difficilissimo = bello a prescindere. Oggi gli sviluppatori cercano di creare esperienze che ricorderemo per anni e stiamo ancora a lamentarci di elementi che, diciamoci la verità, nel 2014 hanno perso valore.

 

Tutti i media si sono evoluti e con loro anche la gente.. noi siamo rimasti un po' indietro, mentre i giochi sono andati avanti. Parole brutte ma che ritengo vere.