Mi sembra giusto premettere che non ho avuto le forze di leggermi tutte le 16 pagine di commenti, sono arrivato alla 7^ e poi sono saltato direttamente alla 16^.
Per cominciare vorrei chiedervi di curare un pochino di più l'ortografia, più di una volta ho avuto seri problemi a capire cosa stavate dicendo. ^^'
E ora voglio dare il mio contributo da player di basso profilo, quello che non vede le cose dall'alto, ma da dentro lo "stream". Sappiate che prima di arrivare su questo forum, non mi sognavo nemmeno di distinguere tra RPG occidentali e jRPG.
Io sono atterrato nel mondo degli RPG con FF7 (ver. PC). E questo dice tutto. Ma non è stata una scelta dettata dalla pubblicità o dall'influenza di amici appassionati, piuttosto direi che ci sono inciampato sopra. Ci ho giocato per 10-20 minuti (fino al robot scoprione nel primo reattore) su Playstation a casa di un amico nel lontano '97 o '98 e sulle prime non l'avevo capito bene, per non dire che non mi era piaciuto per niente.
Poi, uno o due anni dopo, un'estate, qualcuno me ne ha offerto una copia per PC a poco prezzo e vi dirò, mi era venuta una sorta di febbre a scoppio ritardato di studiarmelo come si deve.
E' stato amore "a seconda vista". Sono arrivato a spenderci più di 180 ore e persino a rigiocarmelo più volte per trovare tutti i segreti. Ci ho passato pomeriggi interi, persino intere giornate (10+ ore) nei week-end. Sono anche stato sull'orlo delle lacrime quando a voi-sapete-chi succede voi-sapete-cosa (non voglio spoilare).
Poi è uscito FF8, ne ho preso la versione US (per PC) perché volevo i dialoghi in inglese (per me gli italiani sono bravissimi a doppiare, ma pessimi a tradurre), ma è stato una delusione perché ho trovato la storia molto leggera e poco "coinvolgente". Anche i personaggi mi sembravano un po' commerciali, costruiti a dovere per risaltare esteticamente e socialmente più che caratterialmente (per non dire profondità zero).
FF9 è stato meno traumatico, ho ritrovato molti aspetti che ho imparato ad apprezzare di FF7 come, appunto, il fatto che il design dei personaggi non fosse subordinato ad un gusto puramente estetico. E anche la storia era più originale; con un frizzante gusto di "vecchio stile", se vogliamo.
Poi ci sono stati Grandia, Legend of Dragoon, Suikoden 2, Chrono Cross, Chrono Trigger, Final Fantasy 6 e Alundra 2, ma non chiedetemi in che ordine mi sono arrivati perché non lo ricordo. Posso solo dire che Alundra 2 è stata una delusione perché, in quanto jRPG, avevo ingenuamente dato per scontato che avrei trovato un classico sistema di combattimento a turni....errore madornale!!
Di Grandia ho amato moltissimo le ambientazioni e i personaggi. Di Legend of Dragoon gli sfondi prerenderizzati, le ambientazioni e il sistema di combattimento. Di Suikoden 2 la vastità della mappa, la libertà di esplorazione e la storia classica. Di Chrono Cross le ambientazioni prerenderizzate (amo molto tutto ciò che è "marino"), la storia tortuosa e ricca di colpi di scena, il design dei personaggi e la strategia richiesta dal sistema di abilità/magie. Di Chrono Trigger mi è piaciuta molto la storia intricata e, con un po' di vergogna, devo ammettere che non mi era dispiaciuto il design dei personaggi firmato Toriyama. E in Final Fantasy 6 ho ritrovato molto dello spirito di FF7, sia nella profondità e nella varietà dei personaggi che nelle musiche, nonché nell'esplorabilità della mappa.
Quindi è stata l'era di FFX, che è stato il motivo per cui ho acquistato una PS2, dispendioso giocattolo che ho pagato con il sudore estivo della mia fronte.
"Delusione dovuta a delle aspettative da ingenuotto" è il modo migliore per descrivere il mio stato d'animo non appena ho scoperto che non si poteva esplorare liberamente la mappa. In più ho trovato la trama un cliché super-inflazionato e il design dei personaggi decisamente troppo appariscente, chiaro segno di un inquinamento da marketing. Ammetto di averlo rigiocato per scoprire tutti i segreti, ma senza troppo entusiasmo.
Ma vi dirò che mai mi sono sentito tradito dalla SquareSoft quanto dopo aver comprato FFX-2. Commerciale è tutto quello che posso dire di questo gioco. Giocato poche ore, poi abbandonato.
Ho saltato a piè pari FFXI per motivi economici/connettivistici visto che al tempo non ero ancora il fortunato utente di una linea ADSL e nemmeno avevo entrate mie che mi permettessero un abbonamento per un gioco on-line. In compenso, per una patologia tipica dei collezionisti malati, l'ho comprato, espansioni incluse.
Dopo di che è finita la mia avventura RPG, ho semplicemente continuato a rispolverare i titoli della mia ludoteca nella vana attesa di novità che riprendessero il vecchio spirito dei giochi di ruolo che avevo amato, quando i personaggi erano "fighi" perché dotati di buone qualità e non di un look alla moda o molto sexy; di quando potevano succedere cose molto tristi che non avevano rimedio; di quando non servivano colori accecanti o alte risoluzioni per rendere un'ambientazione coinvolgente o sorprendente; di quando le musiche ti toccavano dentro in punti che non sapevi di avere; e di quando la trama non era una linea perfettamente diritta tra te e il cattivo finale.
Anche se sembro totalmente OT, per me è importante fare questa lunga premessa.
Secondo me stanno proprio nei miei stessi gusti traditi i motivi per cui vediamo sempre meno jRPG di qualità sfondare il mercato su questo lato del globo.
Ho sentito più persone parlar bene di FFXIII, per esempio, ma mi sono anche preso la briga di andarmi a leggere diverse review fatte dai giocatori, che non si limitano ad esaltarne la grafica e l'innovativo sistema di combattimento, ma danno anche i dettagli di come si svolge l'intera avventura. E a quanto pare è scarsissimo di contenuti, la perfetta antitesi di quello che per me ha sempre simbolizzato il marchio Final Fantasy. Di fatto FFXIII ha fatto mercato solo per la grafica e lo styling dei personaggi unito ad un advertising mirato ad esaltare quel poco di buono che c'è tralasciando le cose importanti.
Sono sicuro di non essere il solo ad essere stato schifato dal risultato della produzione.
E poi ci sono "cose" come la serie di Fable che ho trovato decisamente sciocca. Lo avevano pubblicizzato come un grande gioco di ruolo in cui ogni tua azione avrebbe deciso del tuo futuro, ma di fatto è un gioco leggero e privo di coinvolgimento, quasi vuoto (sempre parlando di percezioni personali).
Non credo che si stiano davvero perdendo le qualità che hanno fatto grandi molti giochi di ruolo del passato, la natura degli esseri umani non è di certo cambiata. E' cambiato l'insieme dei valori esaltati nella società e perciò gli elementi che i giocatori di oggi vanno ricercando.
Una volta si giocava agli RPG per diventare forti così da salvare qualcuno, e si godeva moltissimo quando un NPC ci lodava per la nostra generosità e il nostro sacrificio personale.
Oggi mi sembra che i giocatori mirino di più a trovare occasioni in cui dimostrare la propria forza per sottomettere gli avversari, possibilmente altri giocatori. Il problema è ovviamente nell'educazione trasmessa ai cosiddetti "bimbiminkia", che sembrano essere totalmente privi di empatia.
E così le produzioni si adeguano e tralasciano storie complesse e situazioni particolari in favore di effetti grafici stupefacenti e dimostrazioni di forza schiacciante, il tutto guarnito con uno styling e una caratterizzazione dei personaggi il più "figo" possibile, un perfetto complementare delle insicurezze sociali tipiche del target di mercato.
Che intervento lungo! Spero di non essere andato troppo OT e di non aver fatto la figura dell'ignorante!! >.<
Modificata da Zehryo, 15 November 2012 - 05:57 PM.