Con me sfondi una porta aperta. Ma, perdonami, il tuo è il classico ragionamento che gli early adopters fanno da 30 anni e più. Il mercato lo fa chi i giochi li compra, le aziende, gli investitori e i publisher vanno nella direzione di un business che generi profitti.
Avere giochi di successo, anche se ti possono far cagare a livello qualitativo e artistico in senso lato, serve al mercato per allargarsi, crescere e intercettare nuovi fondi: questo porta -anche- ad aver fiducia in team che possono partorire visioni creative all'altezza delle aspettative dei giocatori più esigenti.
Fifa qua dentro viene commentato come una vera mierda, ma la rece fa 100k letture, le guide 150k e passa, il gioco è il più venduto in Italia da 15 e passa anni. E grazie a quello che EA Originals può permettersi di sperimentare e buttare fuori cose come It Takes Two.
Io questo appiattimento non lo vedo, anzi una scena indie / AA così di qualità mi riesce difficile ricordarla.
Cmq a me lo stile di Palworld fa cacare, vorrei ribadirlo.
Il problema sono proprio i numeri che sta facendo. La questione non é lo stile che a te non piace o il livello qualitativo in sè, l'aspetto preoccupante é proprio come il successo di un prodotto palesemente scopiazzato possa influenzare l'industria e determinarne la direzione.
Fatta qualche eccezione la sperimentazione non arriva ormai da molto tempo dai grossi publisher, ma dal basso. Quindi il discorso su fifa e i grossi publisher secondo me é un po fasullo. Fares volendo potrebbe tranquillamente autoprodursi, ma a EA serve un po' di
indiewashing
Modificata da Gianni Mortadella, 25 January 2024 - 04:28 PM.