Riguardo al bicchiere, avevo letto che per i whisk(e)y di gradazione più bassa convengono i bicchierei a tulipano perché "concentrano" gli aromi, mentre per quelli a gradazione più alta possono essere migliori i bicchieri a bocca larha stile old fashioned perché lasciano disperdere di più gli aromi che altrimenti, se concentrati, sarebbero troppo forti per via della gradazione... Strunzat oppure ha senso?
Ok, parto da qui per recuperare il discorso su come degustare.
Bicchiere: scordati per qualunque motivo i tumblr "all'americana". Non vanno bene per niente che non sia un cocktail.
Esiste un bicchiere "ufficiale" per gli scotch che é il glencairn: per capirci, guarda questi su Amazon.
Senza essere cosí rigorosi, diciamo che il bicchiere deve essere "a tulipano": in distilleria utilizzano una versione più piccola e tozza del Glencairn, mentre ad esempio al MilanoWhiskyFestival usano bicchieri a tulipano con stelo. La sostanza é che hai bisogno di un'ampolla in basso per contenere il distillato e di pareti rastremate che facciano convergere i profumi al naso. Ma deve essere anche abbastanza stretto, cosí che la superficie di distillato esposto all'aria sia limitata, altrimenti si sprigiona troppo alcool che ti desertifica il naso (quindi niente palloni da cognac!).
Fa veramente differenza il bicchiere? Si, perché stai maneggiando un liquido con gradazione dai 40 gradi in su (e nelle degustazioni di alto livello tieni conto che si bevono whisky con piú di 50 o a volte 60 gradi) e vuoi estrarne il massino del profilo aromatico senza liberare alcool. Vuoi fare una prova banale? Prendi un whisky qualsiasi, mettine un po' in un bicchiere da grappa, un po' in un tumbler cilindrico e dimmi poi se senti le stesse cose.
Passato il bicchiere, veniamo al come bere. La dose é soggettiva: in degustazione o ai festival solitamente si versano al massimo 2cl (1cl all'estero), i Glencairn solitamente si riempiono attorno ai 4cl, ma nulla vieta di versarne anche 6cl. Sopra questa soglia francamente non andrei: piuttosto versane 2cl/4cl e poi versatene ancora quando hai finito. Tieni presente che il fegato é in grado di metabolizzare al massimo 7 grammi di alcool per ora: al di sopra di questo limite, l'alcool entra in circolo causando danni cellulari a tutto l'organismo. Un bicchiere da 4cl al 40% contiene circa 10 grammi di alcool etilico, quindi dovresti fartelo durare piú di un'ora, per evitare che diventi dannoso.
La procedura per una degustazione poi é varia, ma se vuoi una linea guida diciamo che ti sei versato del whisky a temperatura ambiente (19/20 gradi) e diciamo che hai in mano un bicchiere tipo glencairn. Prendi una mano e col palmo tappa il bicchiere, mentre con l'altra impugna bene il bicchiere: tienilo cosí finché non vedi che nella parte alta si forma un po' di condensa/nebbiolina sul vetro. A quel punto togli la mano, estendi completamente il braccio lontano da te e solo dopo riavvicina il bicchiere al naso per annusarlo. Questo "allontanamento" si fa perché a bicchiere chiuso hai liberato gli aromi, ma hai anche accumulato alcool evaporato. Quel movimento ti permette di far degasare l'alcool e arrivare poi al naso con solo i profumi e la gradazione base (un minimo te lo becchi sempre, per forza).
Mi raccomando, MAI far girare il whisky nel bicchiere come faresti con un vino: in quella maniera liberi tanto di quell'alcool, che dopo la prima nasata non sentirai piú niente per parecchio tempo. Altra cosa, nei vini il naso viene "immerso" nel bicchiere, ma con un distillato non puoi permetterti questa confidenza: comincia ad avvicinare il bicchiere al naso (diciamo che il bordo alto arriva al pari col labbro) finché non cominci a sentire qualche profumo. A quel punto devi valutare cos'hai di fronte: se non senti alcool che punge, continua ad avvicinare e senti come crescono i profumi. Gioca anche col naso: avvicina il bicchiere ad una narice per volta, per vedere come cambiano i profumi. Si consiglia anche di annusare tenendo la bocca socchiusa, ma per questo puoi sperimentare e valutare tu come senti meglio.
Quanto annusare? Beh, non ti stupire se conoscerai gente che spende anche piú di un quarto d'ora ad annusare un whisky prima di assaggiarlo. Quando poi viene il momento dell'assaggio, comincia con piccoli sorsi: cerca di stendere un velo di distillato sul palato, cosí che il calore corporeo lo faccia evaporare e liberi tutti i gusti imprigionati. Cerca di tenere in bocca il whisky per qualche secondo prima di inghiottire e "masticalo", cosí da farlo girare sulla lingua e sul palato. Ovviamente tutto questo diventa piú facile con distillati di grande invecchiamento, dove l'alcool si fa sentire meno e quindi puoi azzardare una permanenza in bocca piú lunga. Fai conto che in degustazione un 2cl viene suddiviso in una decina di sorsi. Questo si fa in degustazione, quando si vuole sviscerare un distillato: a casa, quando bevi per tuo piacere, ovviamente sei libero di gestirtelo come preferisci e bertelo come e quanto vuoi, perché deve essere un piacere e non un lavoro.
Tieniti anche a portata un bicchiere di acqua naturale (anche fredda, se ti piace, perché questa puó anche esserlo), da bere ogni due o tre sorsi di whisky per pulire e azzerare il palato. In caso contrario, l'effetto dell'alcool ridurrá la tua sensibilitá e sentirai sempre meno gusti man mano che bevi. Esiste qualcosa del genere anche per il naso? Si, un trucco banalissimo é di annusarti ogni tanto il polsino o la manica della camicia o di qualunque cosa tu abbia addosso. Sembr stupido, ma il tuo naso non "sente" il tuo stesso odore e lo utilizza come una specia di reset olfattivo. Annusando te stesso, il naso si azzera e torna a sentire le differenze tra questo odore di riferimento e il resto (whisky compreso). Ovviamente, in questi casi evita di avere addosso profumi forti o di stare in locali con profumatori (o dove hai appena fatto un frittatone con le cipolle, ad esempio...)
Nei distillati giovani solitamente no, ma in distillati con invecchiamenti importanti c'è una continua evoluzione dei profumi e del gusto: ci sono whisky che anche dopo un paio d'ore nel bicchiere tirano fuori nuovi aromi.
Un altro trucco per cercare di accelerare la maturazione nel bicchiere é l'uso dell'acqua stessa: la cose semplice é prendere il dito, immergerlo nel bicchiere e far cadere qualche goccia d'acqua nel whisky. Puoi giocare man mano con questa lenta diluizione per vedere come si apra il distillato. Se non vuoi allungarlo, fai la stessa cosa, ma in bocca: fai un sorso d'acqua, deglutiscine solo una parte, cosí da tenerne un velo sulla lingua, e poi fai un sorso di whisky.
Sulla diluizione non c'é praticamente limite: i master blender arrivano ad abbassare la gradazione anche a 20 gradi per capire cosa hanno nelle botti. Tieni solo presente che oltre un certo limite (ma parliamo di fare quasi un 50:50) il distillato si "spacca'" e perdi tutto. Poche gocce servono sostanzialmente ad ossidare il distillato, mentre quantitati importanti separano completamente alcool etilico, esteri, olii e aromi: si fanno operazioni del genere proprio solo quando si sta andando a caccia della struttura del distillato e si vogliano snaturare completamente le sue parti per sentirle singolarmente.
E il calore? Qui ci sono opinioni contrastanti: da un lato il calore aumenta l'evaporazione e la fuoriuscita di aromi, quindi io provo sempre a scaldare il bicchiere tra le mani e sentire cosa cambia al naso e al palato,.Peró é anche vero che troppo calore (come si fa invece sui cognac) ha lo stesso effetto della troppa acqua: spacca il distillato, ti permette di sentire le singole componenti al naso, ma perdi la sua struttura al palato.
Altri consigli generali? Tieni presente cos'hai mangiato prima di bere (specialmente se bevi appena dopo il pasto o se sei ad un evento dove abbinano qualcosa alla bevuta): portate calde non fanno che esaltare il calore che senti in bocca e in gola per via dell'alcool, quindi mangiare un risotto fumante mentre bevi whisky (fatto ieri sera ad una cena organizzata...) vuol dire cominciare a sudare, oltre che perdere la sensibilitá al gusto del whisky. Anche i dolci non vanno bene con tutti i whisky: in generale, una lingua "dolce" di zucchero tende ad essere ancora piú sensibile all'alcool, che diventa cosí piccantino e brucia. Piuttosto bevi un sorso d'acqua nel mezzo, per lavare via lo zucchero prima del distillato.
Ultima cosa: divertiti. Bere whisky deve essere un piacere e un divertimento: non c'é il rapporto elitario che si trova nei vini (non esite il "sommelier" con corso di studi e diploma nel mondo dei whisky) e si beve per piacere, per compagnia e senza formalitá, Non c'é niente di codificato, ognuno ha la sua percezione di quello che beve e adotta i propri descrittori per esprimere quello che sente. In giro vedrai qualche ruota degli aromi che fa il vezzo al mondo dei vini, ma lascia perdere: guardane una giusto per farti un'idea di tutto quello che potresti sentire, ma non cercare di inquadrare le tue percezioni in quel tipo di casellario: sono inutili e dannosi, perché cercano di elevare ad un grado di elitarietá un distillato che nasce e deve essere "popolare". Stessa cosa per i voti: se leggi una tasting note, concentrati sulla descrizione, non sul voto.
In giro troverai anche la Whiksy Bible di Jim Murray: quella é una specie di enciclopedia (contiene descrizioni o note per quasi 5000 whisky) ed e' utile agli inizi quando hai davanti Glenlivet, Glenfiddich o Glenmorangie e non hai la piú pallida idea della differenza. Ma non affidarti ai numeri che ci trovi, perché sono soggettivi, sono frutto della singola esperienza ed alcuni sono veramente inconcepibili. L'unica cosa utile di quel libro é che é facilmente trasportabile in tasca e ti descrive cosa troverai nei whisky prima di comprarli: comodo da portar dietro per quando ti trovi davanti ad uno scaffale pieno e non vuoi comprare una bottiglia alla cieca. Poi ti accorgerai da solo che acquisita una certa esperienza non ti servirá piú.