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È sempre colpa dei videogiochi

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Questa discussione ha avuto 131 risposte

#16
Needle

Needle
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posso esagerare? essere videogiocatori oggi è come essere gay nel 20 secolo.

diciamo che ogni cosa che non si conosce è facile additarla come motivo principale di un malessere generale.
nella mia stessa famiglia le action figure o i videogiochi sono visti come cose infantili, quando potrei fare un elenco infinito di persone che hanno famiglie o figli che hanno la casa piena di vg o action figure.

prima o poi i videogiochi saranno compresi.. ma ci vorrà ancora qualche tempo.

#17
axydraul

axydraul
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sì ma sono 40 anni che esistono, quanto dobbiamo attendere ancora ?



#18
Med4Piccì

Med4Piccì
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"Se i media "classici" (giornali, televisione), genericamente diretti a fasce d'età anagraficamente più mature, non fanno informazione nel modo corretto..."
Mi sarei fermato qui. :smile-16:

Tempo fa il demonio si nascondeva nei testi della musica punk-rock (in alcuni frangenti ancora oggi si va cercando la causa di una strage in essi. Vedi il massacro della Columbine). Domani, quando i vg saranno davvero sdoganati, chissà dove ritroveremo il cornuto.

#19
Guest_Antonio BrunoeYe

Guest_Antonio BrunoeYe
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Articolo molto carino e come al solito ben scritto.
Diciamo però che da entrambe le parti c'è una sorta di muro contro muro, o quantomeno una poca capacità di ascoltare le posizioni dell'altro. Se è vero che non sono i videogiochi a far diventare criminali è altrettanto vero (e questo dovremmo essere capaci di ammetterlo) che il fulcro principale del mezzo videoludico si basa per un buon 90% sulla violenza. Pensate ai giochi che avete giocato nell'ultimo anno. In un modo o nell'altro c'è sempre e comunque di mezzo la violenza. Può essere esplicita come in GTA, un Mafia, GOW, può essere più stilizzata come in Final Fantasy, ma pur sempre di violenza si tratta. Sono pochi, davvero troppo pochi i giochi che basano il loro concept su presupposti ludici che non incorporano la violenza (platform, avventure grafiche, simulatori sportivi e poi?). E questo lo trovo da sempre uno dei grandi limiti della potenza espressiva del medium. Noi videogiocatori amiamo considerare il nostro passatempo come arte, ma dovremmo essere capaci di vederne i limiti e in certi casi, addirittura le pericolosità. I videogiochi non rendono criminali, ma io non sono tanto sicuro che giocare tante ore a COD faccia bene. Non rende criminale, ma contribisce a creare quella "cultura militarizzata" che io trovo sinceramente molto preoccupante. Non dimenticherò mai quando una volta da Gamestop, ho ascoltato una conversazione tra due ragazzini (uno aveva si e no 13 anni, l'altro non più di 10) che parlando appunto di COD, disquisivano di armi con una competenza da militare di professione. Starò diventando vecchio io, ma ho sempre più l'idea che gli FPS online stiano contribuendo a formare una generazione di piccoli soldatini fanatici delle armi. E per me questo è un pericolo bello e buono. -_-


La "cultura militarizzata" non nasce perché escono molti videogiochi FPS che l'utenza gioca. Escono molti videogiochi FPS perché è l'utenza, in cui s'è radicata questa cultura militarizzata, che li chiede.
Poi intendiamoci, eh: non è che avresti molte alternative ad armi da fuoco, spada, scudo o [Censura]tti... Se ti spunta davanti un drago sputafuoco, non è che lo finisci a suon di c@zz@te come Smaug! :smile-12:
Più seriamente, però: non sono d'accordo sulla carenza di altri concept, perché presenti anche se meno pubblicizzati (per via di quanto dicevo inizialmente), ma in generale non concorderei sulla varietà come antidoto a possibili "deformazioni" imputabili anche al medium... E' un po' come il cinema, dove il blockbuster d'azione porterà sempre tanta gente in sala, sicuramente più del melò o del film d'autore: ciò detto, credo che il carattere di "evasione" dal quotidiano ricoperto da questi media debba partire già dai contenuti... Perciò ben vengano draghi, orchi e alieni da combattere! Forse quello che andrebbe ridotto sono banditi, terroristi e soldati IN TV.

#20
Stefano Massini

Stefano Massini
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Trovo con più mordente la prima parte dell'articolo.
Sinceramente dell'approvaziome di una casta giornalista morente non me ne faccio nulla, come non perderei tempo a citare gli articoli ignoranti fatti solo per riempire uno spazio vuoto nel palinsesto o nella n pagina.
La prima parte individua il vero problema: la mancata accettazione di un videogiocatore, soprattutto se oltre i 30 anni, nella società.
L'articolo dice che un giocatore su due gioca, ma sicuramente la stragrande maggioranza non è videogiocatore.
Mi spiego: tutti i miei amici giocano coi giochi pacco dello smartphone, ci passano anche diverso tempo ai vari rompicapo etc. Poi, quando magari esce fuori che ho giocato due ore intere a un rpg, ecco che parte la sgradevole sensazione velata di essere un nerd sfigato che non cresce.
Secondo me non si arriverà a breve ad una accettazione di massa della nostra passione.
Semplicemente noi stessi videogiocatori dovremmo fregarcene, e quando qualcuno ci pone l'odiosa affermazione "ma giochi ancora ai giochini" condita dal sorriso goliardico, noi semplicemente rispondiamo con sicurezza e fierezza "assolutamente sì".


#21
Tazzio_79

Tazzio_79
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Io scommetterei 2 euro che se in Italia Berlusconi ( o chi per esso ) invece di fare tv avesse fatto videogiochi ste cose non succederebbero. La politica e l'informazione ( quella pilotata, non quella libera ) si muovono dove ci sono gli interessi e i soldi ; triste? Si ma è vero e putroppo, e lo scrive uno che da anni lavora in collaborazione con un quotidiano nazionale.

#22
Lukrash

Lukrash
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Articolo assolutamente esagerato come dimostra quest'altro articolo


http://www.fanpage.i...ai-videogiochi/

:sisi:

 

questa tesi non è sostenuta da nessuna commissione scientifica, bensì da una mamma che crede che i VG abbiano rovinato suo figlio.. sai che novità..

 

Tutti giocano ai VG, se qualche testa marcia fa una cazzata non si può dare la colpa ad essi.. probabilmente l'avrebbe fatta comunque, e si sarebbe data la colpa a qualcos' altro (i cartoni giaponesi, i film, lo stesso telegiornale). Così come tutti guardano il porno, se qualcuno fa uno stupro mica si può dire che il porno ti fa diventare un maniaco sessuale.. Quasi tutti da giovani si fanno le canne, ma se qualcuno passa alla coca e poi all'ero magari il problema è nella sua testa e non nella canna in sè..

 

è questo continuo generalizzare che impedisce di concentrarsi sulle reali cause di ciò che succede,, per un genitore è più facile dare la colpa a un videogioco piuttosto che ammettere le proprie lacune educative..



#23
Daddo_94

Daddo_94
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Quando ho letto la roba con Dacia Maraini e Ilaria Capua ho emesso un conatino di vomito filante sulla tastiera. Manco i micomorfi di RE7 mi hanno fatto sto effetto.

#24
Guest_EyoleeYe

Guest_EyoleeYe
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In Polonia (stranamente) le cose sono diverse da questo punto di vista, avevo letto un articolo dove si diceva che il governo ha stanziato dei fondi per gli sviluppatori in primis cdr. Cosa possono fare i videogiocatori e i giornalisti della stampa videoludica per cambiare questo stato di cose?

#25
Alessandro_Bruni

Alessandro_Bruni
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In Polonia (stranamente) le cose sono diverse da questo punto di vista, avevo letto un articolo dove si diceva che il governo ha stanziato dei fondi per gli sviluppatori in primis cdr. Cosa possono fare i videogiocatori e i giornalisti della stampa videoludica per cambiare questo stato di cose?

Quello che già stiamo facendo, ovvero denunciare quando i media generalisti sparano castronerie da guinness dei primati (nel senso di scimmie), nella speranza di guadagnare abbastanza influenza da far sì che le generazioni in crescita abbiano una prospettiva più imparziale sulla questione. Fortunatamente, credo che la solfa del "videogioco violento e deviante" appartenga a un filone anti-logico in esaurimento.

#26
Diobrando21

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  • Naruto è la più grossa schifezza della storia

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Grande articolo bravo condivido

#27
Gianni Mortadella

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Ottimo pezzo, complimenti!

P.S.: gli 'allentaori' esperti del 'io non ne so niente, ma secondo me...' gli abbiamo anche in svizzera.

#28
Guest_EyoleeYe

Guest_EyoleeYe
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Quello che già stiamo facendo, ovvero denunciare quando i media generalisti sparano castronerie da guinness dei primati (nel senso di scimmie), nella speranza di guadagnare abbastanza influenza da far sì che le generazioni in crescita abbiano una prospettiva più imparziale sulla questione. Fortunatamente, credo che la solfa del "videogioco violento e deviante" appartenga a un filone anti-logico in esaurimento.


Si questo articolo è utile, penso dovrebbe essere condiviso (fatto ^.^) in tutti i media generalisti e arrivare alla televisione ( ok io non ho la televisione o.- ), forse meglio attraverso un manifesto comune tra tutti i maggiori rappresentanti del settore. Speriamo come dici tu che le cose stiano cambiando. Grazie.

#29
Guest_Antonio BrunoeYe

Guest_Antonio BrunoeYe
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questa tesi non è sostenuta da nessuna commissione scientifica, bensì da una mamma che crede che i VG abbiano rovinato suo figlio.. sai che novità..
Tutti giocano ai VG, se qualche testa marcia fa una cazzata non si può dare la colpa ad essi.. probabilmente l'avrebbe fatta comunque, e si sarebbe data la colpa a qualcos' altro (i cartoni giaponesi, i film, lo stesso telegiornale). Così come tutti guardano il porno, se qualcuno fa uno stupro mica si può dire che il porno ti fa diventare un maniaco sessuale.. Quasi tutti da giovani si fanno le canne, ma se qualcuno passa alla coca e poi all'ero magari il problema è nella sua testa e non nella canna in sè..
è questo continuo generalizzare che impedisce di concentrarsi sulle reali cause di ciò che succede,, per un genitore è più facile dare la colpa a un videogioco piuttosto che ammettere le proprie lacune educative..


Fino al discorso della droga andavi bene...

#30
frullo1984

frullo1984
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bell'articolo ;)




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