Sono sempre stato sulla linea di pensiero secondo la quale decidere il "preferito" tra i filosofi sia un po' fanboystico
Di sicuro però la corrente alla quale più mi riconosco è l'analitica e l'epistemologia novecentesca
Le colonne portanti sicuramente l'Aristotele dell'Organon e della Metafisica, il Platone del Sofista, lo Hume del Trattato sulla Natura Umama (le intuizioni presenti nel primo libro, Sull'Intelletto, sono da pelle d'oca) e Kant per aver messo l'accento sulla vera utilità della filosofia: tracciare i limiti della ragione e dunque imbastire un discorso sulla conoscenza, sul come conosciamo; e non sul "cosa".
Delineare gnoseologicamente la struttura della mente deve essere un primo passo verso una rivalutazione anche delle scienze naturali.
Breve ma intenso fu l'amore per Heidegger
La corrente idealista tedesca è la cosa dalla quale sono più lontano
I pensatori ai quali occorre fare riferimento per imbastire un discorso filosofico fecondo e che dunque si interroghi sulle fondamenta della scienza sono a mio avviso Frege, Russell, Wittgenstein, Popper, Feyerabend, Kuhn, Godel e in generale tutta la corrente analitica
Dal lato filosofia della biologia leggere "L'Origine delle Specie" mi ha letteralmente cambiato
Lato etica forse l'impostazione kantiana per quanto utopica risulta quella a cui dovremmo tendere tutti
Spinoza infine maestro di vita per non farsi fregare da finti maestri e per rendersi conto che tutti siamo uguali
Modificata da Pinco LaBomba, 02 July 2020 - 07:49 PM.