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Assassin's Creed - SPECIALE

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Questa discussione ha avuto 48 risposte

#1
The Newser

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Assassin's Creed - SPECIALE
L'art director del primo Assassin's Creed ci racconta come sarebbero potute andare le cose
Proprio nel centro di Montreal c'è un locale che si chiama Confusion. E' un ristorante strano: non ci sono tavoli, si mangia in piedi, e lo staff continua a portare una quantità inesauribile di “tapas”, mescolando senza nessuna cautela influenze culinarie di ogni parte del globo. Si mangia foie gras, datteri ripieni, formaggio greco flambè e costolette d'agnello, e ancora tartare di granchio e arancini. L'unico problema è che non hanno il sidro, e se gli chiedi un cocktail più elaborato ti guardano storto (Moscow Mule?!?), così si finisce quasi certamente per trangugiare qualche improbabile specialità locale, come Whiskey e sciroppo d'acero (insospettabilmente buono). Che va benissimo -ovviamente- per scaldarsi mentre fuori la temperatura sprofonda, così come per animare un po' le conversazioni.Proprio davanti a questo insolito miscuglio ambrato abbiamo volentieri chiacchierato con Nicolas Cantin, quotatissimo art director del Quebèc. A Montreal noi ci siamo andati a vedere il nuovo Thief, resuscitato da una Square-Enix che dopo Tomb Raider vuole rispolverare un altro franchise: Nicolas, in forze presso gli studi di Eidos Montreal, adesso dirige i lavori per il ritorno di Garret. A Thief abbiamo giocato per oltre cinque ore, e vi racconteremo le nostre impressioni fra qualche giorno. Oggetto della nostra discussione serale è stato invece Assassin's Creed: Nicolas ha lavorato infatti come art director del primo capitolo della saga, operando nelle fasi di pre-produzione e insomma cementano il concept alla base di uno dei videogiochi più influenti della generazione appena trascorsa.Nicolas è simpatico, un po' impacciato, con un'inflessione francese marcata e incisiva. Secco, dinoccolato, assomiglia un po' al pirata con l'occhio di vetro de “La Maledizione della Prima Luna”, versione hipster canadese. “Cos'è successo esattamente con il secondo episodio?”, gli chiedo: “Hanno distrutto un'iconografia sostanzialmente unica, banalizzato la sceneggiatura; e tutto sommato hanno rovinato un sacco di spunti interessanti”. Lui mi guarda e sorride. “Io l'avevo detto”, risponde. E poi ci racconta un Assassin's Creed diverso, bellissimo, e che non vedremo mai.
Leggi l'articolo completo: Assassin's Creed - SPECIALE (Multi)



#2
Ardsheal

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Che il franchise di Ubisoft abbia preso una strada "sbagliata" l'ho sempre pensato anche io. Ottimo articolo. :)

#3
Zibarro

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Credo sia sbagliato definire l'Abstergo e i Templari "un'organizzazione malefica". Purtroppo l'Ordine rinascimentale (collegato ai due capitoli più apprezzati dal pubblico, tra l'altro ) era composto perlopiù da elementi che pensavano solo al proprio tornaconto e non al bene dell'Ordine, cosa che viene sottolineata più volte nell'enciclopedia e anche in Revelations. L'abolizione delle religioni e delle varie differenze etniche che hanno causato guerre di massa è l'obiettivo principale di queste persone, che non è certo uno scopo malvagio, no? Il mondo conoscerebbe la pace, seppur sotto un controllo totale. E' il prezzo da pagare.

Hanno sicuramente metodi discutibili, ma gli Assassini non sono da meno. Haytham smonta il Credo e dà una versione realista e convincente della dottrina Templare. Lucy stessa disse che l'unica differenza tra i due Ordini sono i metodi, ma che l'Abstergo vuole davvero aiutare il mondo. Dopo aver letto The Chain, che mostra gli Assassini dare la caccia a un loro ex membro onorario, Nikolai Orelov, che arrivarono quasi a uccidere suo figlio Innokenti e a fargli esplodere la casa, non vedo tante differenze tra questi due gruppi. Potremmo dire che senza di loro si starebbe meglio, perché sono ipocriti, ma tanto.

#4
Jebz

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Complimenti come sempre a Francesco: articolo molto bello, scritto benissimo e incredibilmente interessante.
Assassin's Creed è probabilmente stato il primo vero gioco "next gen" della generazione appena trascorsa, per trama, ambientazioni, e per implicazioni di gameplay fino ad allora inimmaginabili, inoltre è sicuramente una delle mie saghe preferite. Per quanto il capitolo migliore per me sia il secondo (ma non ho ancora giocato a Black Flag), è evidente come gli intenti iniziali siano andati perduti, se non con Assassin's Creed II, sicuramente con la volontà di diluire la storia di Ezio in altri due capitoli. Brotherhood a suo tempo mi stupì, per il fatto che era più di quello che mi aspettavo: non si trattava di una semplice espansione, per così dire. Introdotti nel secondo capitolo, i minigiochi dei glifi aprivano, a chi sapeva coglierli, tantissimi spunti di riflessione sul ruolo dei Templari nei vari passaggi storici di rilievo, ma anche nelle diatribe morali succedutesi nelle diverse epoche. Già dal secondo capitolo, tuttavia, gli accenni alle spinose e filosofiche questioni come la sottile linea tra il bene e il male, l'eticità del male necessario e del bene per lucro, il sacrificio della libertà al fine di una maggior sicurezza e via dicendo, scompaiono quasi del tutto, per lasciar spazio a una trama più lineare e cinematografica. Delusione invece per Revelations, che si salva però in un finale che gestisce in maniera perfetta i rapporti tra Altair ed Ezio.
Adoro Assassin's Creed, tutto molto bello, sì, ma anche io rimpiango che le cose non siano andate diversamente. Ma sarebbero potute andare diversamente? Non sono sicuro che dietro tutte le buone intenzioni del team originale si potesse davvero creare una trilogia priva di scivoloni, come poi è accaduto. Detto questo: lunga vita ad Assassin's Creed.

#5
IcoUeda

IcoUeda
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Premetto che i capitoli della saga che adoro di più sono ACII insieme a BH, però leggendo questo (gradevolissimo) articolo mi viene lo sconforto.
L'epicità, profondità e accuratezza del primo AC sono caratteristiche innegabili, e leggendo ciò che avevano in mente per l'originale trilogia, poi non realizzata, da una parte mi esalta e dall'altra mi fa venire il nervoso. Una parte del gioco a Petra? Sublime.
 
Queste poche righe riassumano tutto quello che è successo, e se vogliamo si intrecciano con le tematiche stesse di AC:
Purtroppo il team non ha potuto portare avanti la sua visione creativa. “Il gioco ha avuto successo, persino troppo. E con il successo arrivano i confini, la sorveglianza. Ubisoft ha cambiato integralmente i supervisori, ed i suggerimenti del team originale sono finiti inascoltati”. 

Modificata da IcoUeda, 17 January 2014 - 02:42 PM.


#6
Ardsheal

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Credo sia sbagliato definire l'Abstergo e i Templari "un'organizzazione malefica". Purtroppo l'Ordine rinascimentale (collegato ai due capitoli più apprezzati dal pubblico, tra l'altro ) era composto perlopiù da elementi che pensavano solo al proprio tornaconto e non al bene dell'Ordine, cosa che viene sottolineata più volte nell'enciclopedia e anche in Revelations. L'abolizione delle religioni e delle varie differenze etniche che hanno causato guerre di massa è l'obiettivo principale di queste persone, che non è certo uno scopo malvagio, no? Il mondo conoscerebbe la pace, seppur sotto un controllo totale. E' il prezzo da pagare.

Hanno sicuramente metodi discutibili, ma gli Assassini non sono da meno. Haytham smonta il Credo e dà una versione realista e convincente della dottrina Templare. Lucy stessa disse che l'unica differenza tra i due Ordini sono i metodi, ma che l'Abstergo vuole davvero aiutare il mondo. Dopo aver letto The Chain, che mostra gli Assassini dare la caccia a un loro ex membro onorario, Nikolai Orelov, che arrivarono quasi a uccidere suo figlio Innokenti e a fargli esplodere la casa, non vedo tante differenze tra questi due gruppi. Potremmo dire che senza di loro si starebbe meglio, perché sono ipocriti, ma tanto.


Sì ok, ma il succo del discorso è un altro. :P

#7
Fender_st

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Era evidente da quando tutte le ipotesi sulle iscrizioni sui muri e pavimenti dell'abstergo del primo AC rimasero lettera morta, che tutti i seguiti avrebbero perso l'originalità delle ottime idee iniziali.
 

Eppure mi permetto di dire una cosa: ormai sembra che si lavori ad un gioco pensando già ai seguiti , ai dlc (scandaloso proprio il secondo AC con due elementi fondamentali della storia tagliati fuori a forza per essere proposti come DLC), ecc ecc. Perchè mai pensare tutto e subito come ad una trilogia, col rischio di vederti defenestrato al primo giro per "troppo successo", e non mettere tutto dentro in un unico, grandioso capitolo, come si faceva una volta? 

Vuoi raccontare una storia? raccontala tutta e subito, senza il rischio di perderti per strada ( o di farti mettere alla porta prima di arrivare alla fine).



#8
KaiserLegend

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Il fascino dell'organizzazioni, i discorsi filosofici, il credo...è tutto andato perso. Sopratutto con l'ultimo capitolo.

#9
karonte87

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articolo bello e curioso.

però non sono d'accordo con il tono quasi snobbista nei confronti di quello che é ( ed é stato ) AC oggi.
sinceramente l'idea di questo tipo era affascinante, ma come ce ne sono state o ce ne sarebbero tante altre, imho.
il concept della saga in questo senso permette davvero di sbizzarrirsi e non esclude cmq che possano anche attuare l'idea in questione.

cioè, cavolo, dio li benedica che abbiano scelto di fare ac2 nel rinascimento italiano
facendo venir fuori un giocone memorabile.

stessa cosa dicasi per AC4, che per la declinazione piratesca sarà pure il più lontano dall originale ( fermo restando che il conflitto assassini templari è trattato benissimo ed in modo per nulla banale; idem la parte nel presente ), ma è fatto in modo grandioso e personalmente, come RDR esaudì il mio desiderio di avere un grande action adventure nel far west, AC4 ha fatto lo stesso per l'action adventure sui pirati.

#10
Dess

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black flag da questo punto di vista fa davvero schifo, dal primo capitolo gli arrivato ben poco.
Peccato sia andata così :will2:

#11
Jaky_Fantasy

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Non sono per nulla d'accordo, il secondo Assassin's Creed per me è il più bello della serie, molto più del primo in quanto assai più vario sia nelle ambientazioni che nel gameplay e nelle possibilità di azione. Nel primo si trattava praticamente solo di assassinare i personaggi indicati....

#12
Guest_sirolkeneYe

Guest_sirolkeneYe
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il primo era piu' difficile, piu' crudo. Fu uno dei primi giochi su ps3 che mi fece davvero cadere la mascella..
Il secondo è stupendo per l'ambientazione in Italia pero' fu imho reso piu' facile e piu' "moderno".
Il resto brotherood, reveletions e AC3 beh stendo un velo pietoso...Li ho fatti solo per Ezio e per sapere come finiva la sua storia mentre il 3 boh osceno il peggiore di tutti.

Black Flag mi è piaciuto molto come gioco pero' beh come dire non è piu' AC XD se si chiamava pirati pazzi era lo stesso

#13
elder

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Questo articolo ha tratteggiato uno splendido progetto irrealizzato, descrivendo un affresco storico forse anche più affascinante di quello che ci ha dato Assasin. Nonostante questo non rimpiango il fatto che si sia scelto il Rinascimento per il secondo episodio. Per quanto l'ambientazione fosse in parte ingenua, rimane comunque l'unica indimenticabile possibilità di rivivere nel videogioco l'epoca più alta della cultura e dell'arte.
Non si può cambiare il passato e ormai il gruppo di sviluppo del primo Assasin non esiste più, però secondo me i tempi sono maturi perchè il prossimo episodio ritorni ai temi templari e alle suggestioni del medioevo.

#14
Kerishan

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Quando sentì per la prima volta nominare Assassin's Creed, chi me lo descriveva aveva negli occhi quella luce, quella meraviglia, quello stupore, che oggi non riesco a ritrovarmi negli occhi mentre ci gioco.

Effettivamente sarebbe stato un capolavoro incompreso ai più forse, ma pur sempre un capolavoro. Ora invece è solo diventato una macchina che produce soldi senza una vera anima (e l'ultimo capitolo ne completa l'esempio).

Peccato.

#15
berserk1981

berserk1981
  • EX MODERATORE RETROEYE

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il migliore resta per me il 2 seguito dal primo

 

nei primi due si parla veramente di cià che mi interessa, templari e chiesa






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