#287
Inviato 02 February 2024 - 10:03 AM
La voce narrante del romanzo che è Dracula è ironica e rende il romanzo ricco di vitalità e non si sente affatto il peso di ripercorrere il Dracula di Stoker dal suo punto di vista. In molte scene mi ha fatto sorridere. Un romanzo non facile da scrivere, peccato veramente che l'autore sia poco considerato anche solo per questo romanzo. Sì, decisamente il Dracula romantico di Coppola viene da qui, dopotutto ho letto che lo stesso scrittore ha contruibuito alla sceneggiatura e scritto la novelization del film.
Il finale l'ho trovato perfetto, davvero un romanzo da recuperare se si ama Stoker, seppure ne ribalta completamente la visione positivista sotto il punto di vista uomini di scienza vs Dracula, ma lo fa con amore verso l'opera originale e con una visione moderna tutt'oggi.
Modificata da Fitz86, 02 February 2024 - 10:06 AM.
#288
Inviato 02 February 2024 - 10:26 AM
Finito Vlad Tapes di Fred Saberhagen sotto consiglio di Geno, ovviamente l'edizione italiana è quasi introvabile. Preferisco il titolo originale, veramente brutto il titolo "Vampiro" in Italiano. Mi è piaciuto molto, più che altro come per Anno Dracula è un ottimo divertimento letterario o fan fiction, scritto da uno scrittore che si diverte a riempire i buchi e a prendere in giro con ironia e amore per l'opera l'Inghilterra vittoriana del romanzo originale e le conoscenze dell'epoca. Se Bram Stoker era fiducioso nelle nuove scoperte, qui con appunto lo sguardo di uno scrittore del XXI secolo vengono ribaltati i ruoli e inserito il punto di vista di un uomo del 1975 ( buffo, mi pare sua uscito nello stesso anno del capolavoro delle Notti Di Salem di King, dove lo stesso King si chiedeva come inserire Dracula nel XXI secolo) sia sotto il profilo della morale che di scoperte come le trasfusioni di sangue, vero tarlo di molti saggisti che si sono approcciati a Dracula.
La voce narrante del romanzo che è Dracula è ironica e rende il romanzo ricco di vitalità e non si sente affatto il peso di ripercorrere il Dracula di Stoker dal suo punto di vista. In molte scene mi ha fatto sorridere. Un romanzo non facile da scrivere, peccato veramente che l'autore sia poco considerato anche solo per questo romanzo. Sì, decisamente il Dracula romantico di Coppola viene da qui, dopotutto ho letto che lo stesso scrittore ha contruibuito alla sceneggiatura e scritto la novelization del film.
Il finale l'ho trovato perfetto, davvero un romanzo da recuperare se si ama Stoker, seppure ne ribalta completamente la visione positivista sotto il punto di vista uomini di scienza vs Dracula, ma lo fa con amore verso l'opera originale e con una visione moderna tutt'oggi.
Contentissimo ti sia piaciuto! Non mi spiego come sia così poco considerato soprattutto in Italia, ma tra gli amanti del genere è molto noto per fortuna ed un riferimento non di poco conto come hai giustamente fatto notare.
Con il suo libro Saberhagen è stato un autore seminale per il genere vampirico, se piace il genere BISOGNA leggerlo.
#290
Inviato 25 February 2024 - 09:12 PM
Gente, avrei bisogno di un paio di consigli al buio su qualche titolo. Nulla di troppo approfondito, semplicemente un "merita/non merita la lettura".
I titoli sarebbero questi:
- La Casa sul Mare Celeste di TJ Klune
- City of the Dead di James Patterson
- Fourth Wing di Rebecca Yarros
Non ho la minima idea di cosa siano, mi ispiravano le copertine.
#291
Inviato 26 February 2024 - 12:08 AM
Conosco solo Fourth Wing per le recensioni trash che ho visto con mia moglie, praticamente è una fusione di Twilight, Harmony e la peggiore roba young adult. Me ne starei alla larga, veramente una roba imbarazzante se ha il plot e i personaggi che sembrano cerebrolesi raccontati dai recensori.Gente, avrei bisogno di un paio di consigli al buio su qualche titolo. Nulla di troppo approfondito, semplicemente un "merita/non merita la lettura".
I titoli sarebbero questi:
- La Casa sul Mare Celeste di TJ Klune
- City of the Dead di James Patterson
- Fourth Wing di Rebecca Yarros
Non ho la minima idea di cosa siano, mi ispiravano le copertine.
Patterson non ho letto quel libro, ma non mi piace il suo stile di scrittura.
Il libro di Klune ne ho sentito parlare bene ma non è il mio genere.
Modificata da Fitz86, 26 February 2024 - 12:19 AM.
#293
Inviato 21 April 2024 - 10:21 AM
Oggi inauguro la rubrica "bello, ma..."
Foundation - Isaac Asimov
Mi riferisco al primo volume del '51. Bello e molto interessante, ma come successo per i 3 libri del ciclo dell'impero continuo a preferire l'Asimov dei robot. Sicuramente c'entrano i gusti personali e magari cambierò idea proseguendo la saga (me ne mancano ancora 6, quindi ho tempo), però non mi ha preso come speravo, soprattutto considerando la fama che si porta dietro. Forse soffre un po' la mancanza di protagonisti precisi e la trama stiracchiata nell'arco di secoli.
Frontiera - Francesco Costa
Un libro molto ricco e pieno di aneddoti gustosissimi sugli Stati Uniti, ma non mi ha convinto del tutto l'assenza quasi totale di una struttura "narrativa" (per quanto questo termine si possa applicare a un saggio). Da questo punto di vista ho preferito Questa è l'America, il suo libro d'esordio.
Da leggere dopo aver recuperato i suoi lavori precedenti (o almeno il primo, appunto).
#294
Inviato 23 April 2024 - 07:44 AM
Oggi inauguro la rubrica "bello, ma..."
Foundation - Isaac Asimov
Mi riferisco al primo volume del '51. Bello e molto interessante, ma come successo per i 3 libri del ciclo dell'impero continuo a preferire l'Asimov dei robot. Sicuramente c'entrano i gusti personali e magari cambierò idea proseguendo la saga (me ne mancano ancora 6, quindi ho tempo), però non mi ha preso come speravo, soprattutto considerando la fama che si porta dietro. Forse soffre un po' la mancanza di protagonisti precisi e la trama stiracchiata nell'arco di secoli.
Ma no, secondo me ci hai preso perfettamente e questa impressione ti rimarrà: il ciclo della fondazione è nato come pubblicazione a spezzoni per un giornale ed è l'inizio di Asimov, un primo lavoro che ha dato il via alla sua carriera.
Il ciclo dei Robot invece ha avuto un'origine diversa: il primo libro è antecedente alla fondazione, ma è basato su un concetto diverso (creare una sorta di thriller logico giocando sulle tre regole). Gli altri romanzi del ciclo invece sono arrivati a 30 anni di distanza, quando la sua popolarità è ripartita e gli sono stati chiesti altri capitoli della fondazione: a quel punto ha lavorato con una maturità molto diversa (e anche con una conoscenza scientifica differente, cosa che ha aggiunto il suo contributo) e infatti ha lavorato su ampia scala, completando il ciclo dei robot perché fungesse da partenza per quello che intanto stava scrivendo nel ciclo della Fondazione. C'è un abisso di tecnica e trama tra i volumi del '50 e quelli degli anni 80.
Il ciclo dell'Impero invece risale invece agli anni '50: è stato un primo passaggio tra pubblicazione a episodi e pubblicazione come romanzo unico, ma la maturità è comunque quella delle prime pubblicazioni. In mente aveva già l'idea generale che collegasse tutti i cicli, ma era ancora un embrione.
Io ho la tua stessa impressione: la trilogia della Fondazione serve perché getta le basi, ma è anche quella che ti vuoi togliere di torno velocemente per poter passare agli altri volumi. E il ciclo dell'Impero uguale, lo leggi per completezza, per riempire il buco tra Robot e Fondazione, ma solo per quello.
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