Oltre agli effetti "pratici" che ne sono seguiti (dalle guerre in Iraq e Afghanistan, alla lotta mondiale verso il terrorismo, le norme antiterrorismo, quelli degli imbarchi, ecc.), l'11 settembre è considerata in storiografia una data di cesura, tipo il 1914 o il 1789. Finì il periodo in cui si pensava che - con la fine della Guerra fredda e la vittoria dell'Occidente e del liberalismo - si stesse andando verso un periodo dominato completamente dall'Occidente, dagli ideali laici, liberali e neoliberisti, e da suoi organismi internazionali (ONU, FMI, ecc.), verso un Nuovo Ordine Internazionale con a capo gli Stati Uniti, unica superpotenza rimasta o - per tale motivo, come disse qualcuno - iperpotenza.
Non che certi fenomeni prima non ci fossero (il terrorismo verso civili e il fondamentalismo religioso sono fenomeni nati negli anni '70, così come l'impossibilità di fare "guerre regolari" senza che esse diventino di fatto guerre civili, guerriglie, movimenti terroristici, ecc. - ormai quasi regola dal Secondo dopoguerra e praticamente la regola dal Vietnam), però cadde platealmente quella retorica e quella visione idealizzata che l'Occidente (dalla politica alla stampa) si raccontava per legittimare il suo nuovo ruolo, o presunto tale, nel mondo.
Detto ciò, Bush Jr., Tony Blair ecc. non saranno mai abbastanza disprezzati per come giustificarono e portarono avanti la guerra verso l'Iraq e l'Afghanistan.
Modificata da Faber-Castell, 11 September 2021 - 02:33 PM.