A parte la Bundes che è ripartita velocemente, anche se il numero degli infortuni è schizzato alle stesse, e la Francia che ha fatto la scelta più sensata, anche il resto delle federazioni ha gestito la cosa in maniera discutibile, ma evidentemente anche altrove non è stata solo l'emergenza sanitaria a essere stata trattata malissimo. Basta vedere i vari calciatori inglesi beccati a fare i comodi loro durante il lockdown o ultimamente i giocatori del Siviglia a pranzare insieme nonostante i divieti.
In Cina il campionato riparte a ottobre, dando un'altra lezione al mondo sulla differenza tra le cose fatte bene e quelle fatte alla rinfusa, per quanto da loro il calcio sia vissuto in un'altra maniera, senza soffermarmi sull'aspetto politico e umanitario.
Partito preso un tubo, nessuno ha detto che si doveva ripartire 1 mese fa, ma gli allenamenti individuali e in gruppo si potevano avviare almeno una settimana prima, visto che la situazione già verso la fine di aprile era sensibilmente migliorata. Ci sta ripartire ma non in queste condizioni e quando le incognite superano le incertezze, ancora non si sa a che ore si giocheranno le partite e i medici dei club nutrono ancora dubbi su cosa fare in caso di positività.
Ma sembra che se chiedi di fare le cose fatte come si deve allora sei contro a prescindere, quando non è che farle alla ca**o di cane è sempre la soluzione migliore o l'unico modo in cui si può portare avanti qualcosa in questo paese. Magari stavolta ci stupiscono e per una buona volta ci distinguiamo in positivo, ho i miei dubbi, ma provare non costa nulla
PS: manfrina del caldo? Se la FIFPRO emette dei comunicati sul non giocare a certe temperature un motivo ci sarà no? Ah no, pure loro sono contro a prescindere, mi pare ovvio...
Modificata da Murzellone, 29 May 2020 - 07:51 AM.