Oky, gioco finito. Che dire, per me è un 8, ci aggiungo un mezzo per l'originalità.
I problemi tecnici come ho detto, non sono così invasivi, ci si abitua in poco tempo, il gioco non è frustrante o scorretto nei confronti del giocatore(forse questa cosa si percepisce un poco se giochi in modalità Disperato, come ho fatto io, e alla prima run la sconsiglio, meglio andare di standard, massimo Sopravvissuto).
E' stato un errore mettere la difficoltà più alta, perchè con la paura di morire molto facilmente mi sono privato molti obiettivi secondari. O non ho trovato sopravvissuti(ne ho salvati 16 su 30) o se li trovavo oramai erano stati trovati prima dal nemico e giustiziati. Inoltre è veramente difficile convincere i sopravvissuti a salvarsi, basta una risposta errata nell'albero di dialogo e te li sei giocati(infatti ne avrò trovati circa 24). Queste cose bisognerebbe saperle in anticipo, anche se ciò rovinerebbe il fascino della gente che svalvola a causa di una guerra ed è difficile ragionarci.
Gli scenari in tutto sono 5, ma sono 5 mappe aperte e come ho già detto, sempre differenti perché al cambio di ogni capitolo compaiono delle nuove macerie di mezzo, inoltre ogni volta i nemici si spostano e ti spingono ad usare nuove strade. Quindi in fin dei conti, se anche gli scenari sono "solo" 5, difficilmente potrebbe dar fastidio, si parla di 5 mappe interamente esplorabili, piene di risorse, armi e sopravvissuti da salvare.
La storia è una buona storia di fantapolitica sci fi, niente di epico, ma comunque intrattiene.
I protagonisti hanno tutti e 3 delle premesse interessanti:
Una recluta pilota di Wanzer che si ritrova a dover combattere direttamente sul campo quando gli distruggono il mech, essendo quindi combattuto tra la paura e il suo senso del dovere.
Una poliziotta, ex soldatessa che è andata a lavorare per il paese nemico a quello in cui è nata, la quale vuole fare la differenza in un conflitto che le ha portato via una figlia.
Un carcerato che scappa dalla prigione durante la guerra e si mette in cerca di chi lo ha incastrato, ovvero l'ex capo della resistenza di cui faceva parte, il quale publicamente dovrebbe essere morto.
Il gioco pone l'attenzione sulla risoluzione dei loro archi narrativi che iniziano con lo scoppio del conflitto, cerca di mettere un buon background per ognuno di loro(senza però andare troppo sul personale), ma non si sufferma molto sulle emozioni, nè quelle dei protagonisti, nè quelle che dovrebbe trasmettere al giocatore.
Il gioco mi è durato 20 ore, senza dimenticare che mi sono perso parecchi obiettivi secondari e che non viene tenuto conto del tempo perso quando muori, infatti ci ho giocato circa 3 ore al giorno tutti i giorni, dal dayone.
Spero veramente in un sequel perché se lo merita assolutamente, magari con del budget in più perché la materia prima é molto buona.
Il backlash che ha ricevuto é vergognoso, come lo è stato per Mass Effect: Andromeda, o Darksiders 3 o Nier.
Se siete svegli giocateci.