Firewatch
Data di Uscita: 09/02/2016
Genere: Avventura
Sviluppatore: Campo Santo
Publisher: Campo Santo
Lingua: Non Disponibile
Sito Ufficiale: Link
Descrizione
Sviluppato dalla Software House Campo Santo, Firewatch è un’avventura in prima persona che ci farà vestire i panni di Henry, un uomo addetto al controllo dei fumi e dei fuochi nel deserto del Wyoming. Il nostro compito è quello di stare appostati sopra una montagna e mantenere sicura la grande distesa di sabbia in un'estate particolarmente calda e secca. Ma quando avvisteremo qualcosa di strano dalla nostra postazione, potremo esplorare un ambiente selvaggio e sconosciuto, e saremo costretti a fare scelte che potrebbero sconvolgerci nel profondo. Un prodotto che infila in un contesto open world alcuni elementi survival ed un backtracking in stile metroidvania, e condisce il tutto con un ottimo cell shading.
RECENSIONE FIREWATCH
Articolo a cura di Francesco Fossetti - 8 Febbraio 2016
Il team Campo Santo ci porta nelle selvagge foreste del Wyoming per farci vivere un'avventura romantica e misteriosa al contempo. Peccato che tutto finisca davvero troppo in fretta.
Firewatch comincia con una sbronza colossale. Henry è giovane, impulsivo; si perde nel chiasso sommesso del bar attenuato da una birra di troppo. Julia è bellissima. Vale la pena provare, avvicinarsi, tentare un approccio un po' impacciato; restare stupiti dalla sua risposta, innamorarsi.
E poi stare insieme, fare progetti, immaginare la faccia dei propri figli.
È quasi stupefacente la delicatezza con cui Firewatch riesce a condensare vent'anni in pochi minuti, raccontandoli in una manciata di frasi accompagnate dal rumore di fondo della vita. Come se fossimo di fronte a una semplice avventura testuale, scegliamo cosa dire, cosa fare, mentre passano gli anni e i rapporti si evolvono.
La prima, inattesa fase di gioco rappresenta uno dei momenti più riusciti della condensatissima avventura firmata dal team Campo Santo, perché con una leggerezza impareggiabile racconta la storia di una coppia, mettendovi di fronte a scelte che vi fanno capire che tipo di persona siete. È qui che si comincia ad entrare in contatto con il protagonista, ad "investire" in lui un po' della nostra prospettiva personale. È grazie a questo racconto puntiforme, che corre di anno in anno fino all'estate del 1989, che si percepisce l'urgenza della fuga: fiaccati dai capricci del caso, intrappolati in una vita che ha preso un corso inaspettato, l'idea di restare isolati per qualche mese nelle foreste selvagge del Wyoming comincia ad essere interessante. Persino necessaria, per schiarirsi le idee.
Un lavoro da guardaboschi: è quello che serve.
OP Originale.
Modificata da Sting87, 09 February 2016 - 12:30 PM.
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