MANGA VS COMICSQuale preferite e sopratutto perchè?
#186
Inviato 31 July 2013 - 06:08 PM
Tra le più fantastiche:
- i fumetti fanno perdere tempo, i manga no (questa è talmente demente che anche volendo non saprei cosa dire a parte "90 minuti di ROTFL")
- i fumetti non fanno parte di nessuna cultura. WTF?
- le tavole dei fumetti sono penose (capra, guarda certe tavole di Sandman e pentiti! )
la perla:
- i personaggi dei manga sono normali/funzione morale. (tutti, lascia intendere il gegno. Pure gli hentai? )
Ma dio santissimo, ma ci è o ci fa questo? Ma che manga ha letto?
Ma poi, i "fumetti" quali sono? Americani, italiani, francesi, belgi? (anch'io li conosco molto poco, mi dispiace se dimentico paesi importanti). E, se americani (sempre tirati in ballo), quali? Supereroi? E che anni? Che personaggi, che case?
E' uno pseudo rant da ignorante tutto fallato alla base. Due sberle in questo caso funzionerebbero meglio di un bel discorso pacato.
E ribadisco che voglio il link alla pagina di faccialibro.
Tornando alla vera domanda del 3D, anche se ho letto e leggo più manga che comics (cominciati a conoscere da pochissimo, due anni al massimo) e che anche in campo manga aldilà del + o - mainstream finora non son potuta andare, preferisco i comics. Meglio, per onestà, tra quelli che ho letto finora preferisco nettamente i comics. Non c'è pagina di manga che mi faccia rimanere muta ad ammirarla come mi succede con Gross o manga che mi piaccia quanto Fables.
E i giappiminkia come 'sto tizio qua sopra o come quelli che si riversarono in massa in un articolo di AnimeClick su una promozione di un negozio (portaci il numero 1 di un manga e ti pigli 4 comics a scelta) che fecero una figura indecente li falcerei con estremo piacere
#189
Inviato 28 August 2013 - 02:48 PM
leggo entrambe le tipologie, a ondate di entusiasmo altalenanti
a livello stilistico mi piacciono equamente (a seconda dei casi, degli artisti ecc...) mentre il nodo è il concetto della continuity
preferisco le storie autoconclusive, perciò a volte ho dei momenti di distacco dagli infiniti, sconsclusionati e machiavellici filoni narrativi americani, ma allo stesso tempo è quello il concetto che mi permette, magari a anni di distanza, di riallacciarmi a personaggi o mondi cui son affezionato, saltando sul treno dell'occasionale rilancio (nuovo team creativo, crossover estivo, nuovi fantomatici numeri 1)
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