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Si fa presto a dire "era meglio una volta !"...film al passato remoto (purtroppo)


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Questa discussione ha avuto 39 risposte

#16
six00

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difficile, l'intrattenimento cinematografico sta andando molto verso l'intrattenimento tecnologico. poi c'è lo streaming, la quantità a disposizione della singola persona che una volta era forse più condizionata dai tempi delle tv e dalla tempistica dell'acquisto del vhs o dvd o dell'unica uscita al cinema. forse si vedevano meno film, c'era più critica mirata, c'era meno dispersione dei pensieri delle persone, ora ci sono tanti tantissimi film, tutti a disposizione istantanea, tutte le persone sono automaticamente dei critici cinematografici. non è detto che più film guardi più acquisti capacità di critica, forse la perdi perchè viene dilazionata in tanti piccoli pensieri personali su tanti e tanti film. ci si deve mettere a discutere se un film è meglio in 48fps o no? minchiate.

#17
maolo80

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be per questo (i film a 48fps) ringraziamo Cameron e soci....

anche se mi ripeto : nel complesso la qualita' e' precipitata credo sia indubbio poi certo di tanto in tanto qualcosa di buono esce, tante occasioni sprecate come Batman per esempio...

Modificata da maolo80, 21 February 2013 - 01:45 AM.


#18
Quilty

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Concordo con le posizioni di Birdack81 e six00.
Il passato sarà pure una terra straniera, ma è ammantato dai sapori dolci e dalle tinte rosate della giovinezza. La nostalgia per ciò che è stato e che non tornerà è un sentimento immancabile, inscritto in profondità nella natura umana.
Piccolo test. Cosa vi dicono i seguenti titoli:
Io, Modestamente, Mosé
Li Troverò Ad Ogni Costo
Mia Cara Sconosciuta

Vuoto totale? Non faccio fatica a crederlo, si tratta di tre film distribuiti in quello che è stato incontestabilmente un annus mirabilis per il Cinema: il 1980 (che poi, a leggere il titolo del topic, pensavo si parlasse degli anni '30: il Cinema è giovane, ha poco più di un secolo, non ha poi tutto questo "passato"). Ovviamente a quell'anno è più facile associare Shining o Raging Bull. Ecco dimostrata, con estrema sintesi, l'esattezza delle affermazioni di Birdack81: mentre nel qui-ed-ora la spazzatura ci viene forzatamente propinata ad ogni piè sospinto, nel nostro personalissimo e privatissimo archivio della memoria possiamo permetterci di custodire gelosamente solo ciò che più ci aggrada. Parlando di critici, così spesso ingiustamente maltrattati, giova sempre ricordare che il Tempo è il critico più sopraffino. I tre film citati, badate bene, non sono pescati tra gli scarti dell'home video: si tratta di tre titoli dignitosi che, come la stragrande maggioranza dei film di ogni tempo, non hanno resistito all'impietoso esame degli anni. Il primo è interpretato da Dudley Moore, all'epoca uno dei comici più popolari del Pianeta; il secondo è diretto ed interpretato da una star come James Caan; l'ultimo è un melò con Jean Rochefort, mica Giovanni Vernia.

Quando juliet1984 dice di non essere stata "segnata" da nessun film dopo il 2000, verrebbe immediatamente da risponderle che forse non ha saputo scegliere con attenzione in una decade che ci ha regalato, tra gli altri, la trilogia di Lotr e Il Favoloso Mondo di Amelie, Oldboy e i film della Pixar, le opere di Sokurov e dei Coen, la consacrazione di autori come P.T. Anderson e Fincher e la brillante maturità di venerati Maestri. E' molto più ragionevole pensare che sia cambiata Juliet stessa, e che per qualche motivo sia meno permeabile al tipo di emozioni che il Cinema riesce a trasmettere.

E' vero, si fanno più remake e si è diffusa la moda orrenda del reboot, ma qui entrano in gioco anche considerazioni legate alla congiuntura economica. Fare film, anche quelli che si vogliono far passare per low-budget, è sempre molto costoso. Un tempo, un sequel garantiva un incasso pari a circa il 60% dell'originale, mentre ora non si contano i casi di sorpasso. La baracca deve pur funzionare...

#19
juliet1984

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Ribadisco, non intendo dire che dopo il 2000 siano uscite solo porcherie, ci sono sicuramente film che reputo ottimi :sisi:, ma se mi viene chiesto di pensare a film eccellenti tutti quelli che possono venirmi in mente sono stati girati prima di quel periodo. E per la cronaca sicuramente il mondo di Amelie non è fra questi, l'ho sempre considerato uno dei film più sopravalutati della storia :fg:.
Per i film della pixar, per quanto ami il genere, non sognerei mai di considerarli fra i migliori film che abbia mai visto. Ma suppongo che qui entri in scena il gusto personale :sisi:.

#20
Yang Wenli

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Concordo con le posizioni di Birdack81 e six00.
Il passato sarà pure una terra straniera, ma è ammantato dai sapori dolci e dalle tinte rosate della giovinezza. La nostalgia per ciò che è stato e che non tornerà è un sentimento immancabile, inscritto in profondità nella natura umana.
Piccolo test. Cosa vi dicono i seguenti titoli:
Io, Modestamente, Mosé
Li Troverò Ad Ogni Costo
Mia Cara Sconosciuta

Vuoto totale? Non faccio fatica a crederlo, si tratta di tre film distribuiti in quello che è stato incontestabilmente un annus mirabilis per il Cinema: il 1980 (che poi, a leggere il titolo del topic, pensavo si parlasse degli anni '30: il Cinema è giovane, ha poco più di un secolo, non ha poi tutto questo "passato"). Ovviamente a quell'anno è più facile associare Shining o Raging Bull. Ecco dimostrata, con estrema sintesi, l'esattezza delle affermazioni di Birdack81: mentre nel qui-ed-ora la spazzatura ci viene forzatamente propinata ad ogni piè sospinto, nel nostro personalissimo e privatissimo archivio della memoria possiamo permetterci di custodire gelosamente solo ciò che più ci aggrada. Parlando di critici, così spesso ingiustamente maltrattati, giova sempre ricordare che il Tempo è il critico più sopraffino. I tre film citati, badate bene, non sono pescati tra gli scarti dell'home video: si tratta di tre titoli dignitosi che, come la stragrande maggioranza dei film di ogni tempo, non hanno resistito all'impietoso esame degli anni. Il primo è interpretato da Dudley Moore, all'epoca uno dei comici più popolari del Pianeta; il secondo è diretto ed interpretato da una star come James Caan; l'ultimo è un melò con Jean Rochefort, mica Giovanni Vernia.

Quando juliet1984 dice di non essere stata "segnata" da nessun film dopo il 2000, verrebbe immediatamente da risponderle che forse non ha saputo scegliere con attenzione in una decade che ci ha regalato, tra gli altri, la trilogia di Lotr e Il Favoloso Mondo di Amelie, Oldboy e i film della Pixar, le opere di Sokurov e dei Coen, la consacrazione di autori come P.T. Anderson e Fincher e la brillante maturità di venerati Maestri. E' molto più ragionevole pensare che sia cambiata Juliet stessa, e che per qualche motivo sia meno permeabile al tipo di emozioni che il Cinema riesce a trasmettere.

E' vero, si fanno più remake e si è diffusa la moda orrenda del reboot, ma qui entrano in gioco anche considerazioni legate alla congiuntura economica. Fare film, anche quelli che si vogliono far passare per low-budget, è sempre molto costoso. Un tempo, un sequel garantiva un incasso pari a circa il 60% dell'originale, mentre ora non si contano i casi di sorpasso. La baracca deve pur funzionare...



Mia Cara Sconosciuta a me è piaciuto tantissimo (non mi piacciono di solito i melò con paraplegici e malati in generale), infatti come ho detto bisogna scavare nel passato e nel presente. Io quoto te e Birdack, ma pensavo da come ha scritto Maolo che si parlare di film di puro intrattenimento come le varie serie di Arma Letale e Die Hard e blockbuster americani per intenderci. Se andiamo sotto quel lato come ho detto è una nostalgia sdei fanboy a creare i cosidetti mostri. Non bisogna lamentarsi se a gran voce si chiede ora Indiana Jonese 5, normale che le major vadano a cercare il guadagno.


I remake non sono il male dal mio punto di vista, se ci lavora un regista serio e sa quello che si fa il remake potrebbe migliorare un film magari invecchiato male o trasportarlo nei nostri tempi. A me è piaciuto Gli insospettabili di Branagh remake del classico aggiornato ai nostri tempi, magari ai puristi fa schifo, per non parlare pure del suo Enrico V si tratto dall'opera di Shakspeare ma con accenni alla versione classica con Laurence Olivier. I remake nel passato hanno portato da Yojimbo ad Per un pugno di dollari e ai I Magnifici Sette, ma se andiamo a cercare anche alcuni remake passati sotto silenzio meritano. Senza il reboot avremmo avuto i nuovi tre pregevoli film di Batman? No. Bisogna sempre guardare anche i pro oltre che i contro, L'essere umano è portato a vedere più i contro che gli aspetti positivi.

Sul tempo concordo è il miglior critico, ma io vorrei che pure lo spettatore diventasse un critico e non che abbia sempre la pappa pronta, altrimenti anche lì si creano dei mostri mica da ridere, ma andremmo off topic con il discorso.

Modificata da Yang Wenli, 21 February 2013 - 11:45 AM.


#21
Yang Wenli

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Ribadisco, non intendo dire che dopo il 2000 siano uscite solo porcherie, ci sono sicuramente film che reputo ottimi :sisi:, ma se mi viene chiesto di pensare a film eccellenti tutti quelli che possono venirmi in mente sono stati girati prima di quel periodo. E per la cronaca sicuramente il mondo di Amelie non è fra questi, l'ho sempre considerato uno dei film più sopravalutati della storia :fg:.
Per i film della pixar, per quanto ami il genere, non sognerei mai di considerarli fra i migliori film che abbia mai visto. Ma suppongo che qui entri in scena il gusto personale :sisi:.


Quoto sulla Pixar, sono sempre stato un amante delle animazione, a me piacciono i Pixar ma non li reputo grandi film d'animazione al pari di un Fantasia, Biancaneve e per stare più con i tempi con Il Re Leone e Aladdin. Per non citare pure il dignitoso Anastasia di Bluth e Goldman. Si sono un fanboy del vecchio disegno a mano, ma un Up e Wall E per me non valgono nemmeno un unghia di La Città incantata e Porco Rosso, se vogliamo citare pure L'Oriente. Mi sono piaciuti alla prima visione, mai mi spingono ad una seconda visione, questo lo trovo un difetto non da poco in un film d'animazione che deve intrattenere. Tecnicamente e registicamente nulla da dire, anzi gli unici che mi viene da rivedere e amare sono i tre Toy Story, citerei solo quelli nei best of che reggono il tempo, infatti Toy Story è ancora amato. Ma il tempo ci dirà, per ora pur apprezando la Pixar e la sua fantasia non riesco ancora a dire "che capolavori dell'animazione, li amo alla follia". Per me non è nostalgia ammantata di dolce giovinezza, sotto il lato animazione non ho età e quindi è una mia opnione ben radicata ormai, non per pregiudizio verso la cg, ma perchè a mio avviso manca quel tocco di genio di una Silly Symphonies o di un Dumbo.

#22
six00

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io includerei nella discussione anche le serie tv. i budget a disposizione sono aumentati costantemente nel tempo, oggi abbiamo serie tv mainstream di qualità come Games of Thrones o The walking Dead (perlomeno le puntate dirette da Frank Darabont). stiamo parlando di alta regia, alto budget per i costumi, ricostruzioni accurate, ottima fotografia. non mi viene assolutamente in mente nessuna serie degli anni 90 o 80 o 70, che sia in grado di raggiungere anche solo registicamente le serie odierne. forse qualche puntata di star trek o Il prigioniero. e non è che non apprezzo Lessie, me lo guardo volentieri all'ora di rpanzo, penso sia ottimo per i bambini, così come la Casa nella prateria.


Quoto sulla Pixar, sono sempre stato un amante delle animazione, a me piacciono i Pixar ma non li reputo grandi film d'animazione al pari di un Fantasia, Biancaneve e per stare più con i tempi con Il Re Leone e Aladdin. Per non citare pure il dignitoso Anastasia di Bluth e Goldman. Si sono un fanboy del vecchio disegno a mano, ma un Up e Wall E per me non valgono nemmeno un unghia di La Città incantata e Porco Rosso, se vogliamo citare pure L'Oriente. Mi sono piaciuti alla prima visione, mai mi spingono ad una seconda visione, questo lo trovo un difetto non da poco in un film d'animazione che deve intrattenere. Tecnicamente e registicamente nulla da dire, anzi gli unici che mi viene da rivedere e amare sono i tre Toy Story, citerei solo quelli nei best of che reggono il tempo, infatti Toy Story è ancora amato. Ma il tempo ci dirà, per ora pur apprezando la Pixar e la sua fantasia non riesco ancora a dire "che capolavori dell'animazione, li amo alla follia". Per me non è nostalgia ammantata di dolce giovinezza, sotto il lato animazione non ho età e quindi è una mia opnione ben radicata ormai, non per pregiudizio verso la cg, ma perchè a mio avviso manca quel tocco di genio di una Silly Symphonies o di un Dumbo.



Don Bluth ha creato capolavori, l'ho sempre visto come la versione "mainstream di qualità" della disney (boh forse dire mainstream per don bluth è sbagliato, almeno nei primi film da lui diretti che solo successivamente sono diventati serie mainstream). attualmente penso che la pixar, sia effettivamente l'erede della disney, Wall-E e altri film, sono prodotti di qualità con delle logiche di mercato sotto abbastanza chiare (sono film che apprezzano tutti, dai bambini agli adulti, portano messaggi semplici, sono montati bene, sono divertenti, sono curati al 100%). ma don bluth, non saprei dove cercare qualcuno che oggi fa quello che faceva don bluth, proabilmente nei corti online amatoriali. ma non è una questione di nostalgia, è che come la serie Die Hard, è pregna di atmosfera anni 90, di un modo di fare i film, diverso dall'attuale (forse per le diversa tecnologia usata, il modo di montare i film in maniera diversa, non saprei dirlo dov'è la differenza ma è palpabile).

Modificata da six00, 21 February 2013 - 12:15 PM.


#23
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io includerei nella discussione anche le serie tv. i budget a disposizione sono aumentati costantemente nel tempo, oggi abbiamo serie tv mainstream di qualità come Games of Thrones o The walking Dead (perlomeno le puntate dirette da Frank Darabont). stiamo parlando di alta regia, alto budget per i costumi, ricostruzioni accurate, ottima fotografia. non mi viene assolutamente in mente nessuna serie degli anni 90 o 80 o 70, che sia in grado di raggiungere anche solo registicamente le serie odierne. forse qualche puntata di star trek o Il prigioniero. e non è che non apprezzo Lessie, me lo guardo volentieri all'ora di rpanzo, penso sia ottimo per i bambini, così come la Casa nella prateria.


Ora viene Quilty che ti bacchetta sulle serie tv :asd: . Mi sa in questo topic si apriranno discussioni accsse un po' su tutto, concordo sulle serie tv che si stanno avvicinando ad un alto budget. Basti vedere la pregevole ricostruzione storica di Boardwalk Empire prodotta da Scorsese, veramente ben fatta, Manca un linguaggio cinematografico e un'estetica di un solo regista, essendo seriale è un po' un cambio di regia da fast foodd. Il pilot di Walking Dead diretto da Darabont infatti era cinematografico, si vedere la sua visione. ma solo in quell'episodio il resto è serie tv al cento per cento. Sono due media differente per ora, ma sto apprezando il voler migliorarsi, una sceneggiatura dei Soprano è veramente roba sopraffina per non parlare di altre serie tv. Basti vedere pure Mad Men e Breaking Bad, comunque è grazie alle serie tv che si vede uno spaccato di America vera. Non si possono accostare al cinema, ma si possono almeno elencare gli enormi pregi e non esito a dire che per la mia personale visione che ho di un media (deve aiutare a far crescere e capire un deteminato uno spaccato di vita) mi sta stupendo in positivo.

#24
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io includerei nella discussione anche le serie tv. i budget a disposizione sono aumentati costantemente nel tempo, oggi abbiamo serie tv mainstream di qualità come Games of Thrones o The walking Dead (perlomeno le puntate dirette da Frank Darabont). stiamo parlando di alta regia, alto budget per i costumi, ricostruzioni accurate, ottima fotografia. non mi viene assolutamente in mente nessuna serie degli anni 90 o 80 o 70, che sia in grado di raggiungere anche solo registicamente le serie odierne. forse qualche puntata di star trek o Il prigioniero. e non è che non apprezzo Lessie, me lo guardo volentieri all'ora di rpanzo, penso sia ottimo per i bambini, così come la Casa nella prateria.





Don Bluth ha creato capolavori, l'ho sempre visto come la versione "mainstream di qualità" della disney. attualmente penso che la pixar, sia effettivamente l'erede della disney, Wall-E e altri film, sono prodotti di qualità con delle logiche di mercato sotto abbastanza chiare (sono film che apprezzano tutti, dai bambini agli adulti, portano messaggi semplici, sono montati bene, sono divertenti, sono curati al 100%). ma don bluth, non saprei dove cercare qualcuno che oggi fa quello che faceva don bluth, proabilmente nei corti online amatoriali. ma non è una questione di nostalgia, è che come la serie Die Hard, è pregna di atmosfera anni 90, di un modo di fare i film, diverso dall'attuale (forse per le diversa tecnologia usata, il modo di montare i film in maniera diversa, non saprei dirlo dov'è la differenza ma è palpabile).


Il diverso ci sta, Don Bluth pescava a piene mani anche dalla vecchia Disney (mi viene in mente Pollicina) diciamo che se ne fregava e faceva quel che voleva, si era fatto i suoi buoni soldoni con La Valle Incantata e Fievel, poi si è rifatto con Anastasia. Ma alla fine se ne sbatteva un po' pure dello spettatore, aveva una sua visione e la metteva su carta. Pure la Pixar ora fa quel che vuole, ma l'animazione è un esempio sbagliato. La Disney non ha mai portato il peso di un periodo, se oggi si vede Fantasia non si pensa che è del 1940 o anche un Re Leone del '94, sono film che non si portano dietro il periodo in cui sono stati girati, al massimo si può notare un diverso tipo d'animazione e di come l'animaziona sia evoluta costantemente. Per me appunto i film Pixar sono film che si porteranno il loro tempo dietro, che poi ci dev'essere un gusto spiccato per qualcosa. Non mi viene da dire che i film Pixar sono capolavori, La Città incanta che bene o male è del 2001, si rifa ad un vecchio tipo di animazione e innovandola in qualche spunto, ma per me è mille volte superiore ad un Pixar. L'animazione credo sia un campo universale che non ha tempo, al contrario degli action che hai citato. Incredibilmente film degli anni'30 sono freschi tutt'oggi, i ragazzini li guardano volentieri e fanno un boom di ascolti, non conta molto la nostalgia. La Pixar l'ho sempre vista più per adulti, porta messaggi semplici ma il film è molto più complesso delle vecchie trame fiabesche Disney o lineari. Piace ai bambini è indubbio, ma forse possono capire un film come Up più gli adulti. Per me la Pixar è godibile vedo sempre i suoi film, ma ho sempre trovato una mancanza di genio e l'ho sempre vista più come un'industria sforna film che una Walt Disney folle degli anni d'oro, pure lì si sfornava per vendere ma facendo follie, permesse all'epoca.

#25
six00

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Ora viene Quilty che ti bacchetta sulle serie tv :asd: . Mi sa in questo topic si apriranno discussioni accsse un po' su tutto, concordo sulle serie tv che si stanno avvicinando ad un alto budget. Basti vedere la pregevole ricostruzione storica di Boardwalk Empire prodotta da Scorsese, veramente ben fatta, Manca un linguaggio cinematografico e un'estetica di un solo regista, essendo seriale è un po' un cambio di regia da fast foodd. Il pilot di Walking Dead diretto da Darabont infatti era cinematografico, si vedere la sua visione. ma solo in quell'episodio il resto è serie tv al cento per cento. Sono due media differente per ora, ma sto apprezando il voler migliorarsi, una sceneggiatura dei Soprano è veramente roba sopraffina per non parlare di altre serie tv. Basti vedere pure Mad Men e Breaking Bad, comunque è grazie alle serie tv che si vede uno spaccato di America vera. Non si possono accostare al cinema, ma si possono almeno elencare gli enormi pregi e non esito a dire che per la mia personale visione che ho di un media (deve aiutare a far crescere e capire un deteminato uno spaccato di vita) mi sta stupendo in positivo.


è vero, ma quello che voglio dire è proprio che dare la qualità ad una serie tv e mantenerla nel tempo, puntata dopo puntata, è molto difficile, ma le serie tv odierne puntano (soprattutto per motivi finanziari di ascolti-rendita) a tenerla alta e si hanno risultati abbastanza incredibili rispetto a prima. proprio per questo sono anche più difficili da giudicare ma ovviamente, allargano la fetta di critici allo sbaraglio, perchè una persona che trova una data qualità in una serie tv, pretende forse molto di più in generale da un film ad alto budget (allora li interviene il discorso magari, se gli occhialetti 3d al cinema servono o no alle persone, se la gente va effettivamente al cinema solo per indossare gli occhialetti davanti uno schermo gigante e questo influisce sulla capacità di critica, la tecnologia ha il sopravvento sul resto).
è altrettanto vero non poterle escludere da un discorso più ampio di critica che probabilmente non è più "cinematografica", in riferimento al solo termine cinema (inteso come prodotto da grande sala, il cinematografo), ma a tutto il corollario che sta nel prendere anche solo un programma 3d o un cartone animato in flash, una telecamera qualunque e girare (Cloverfield anyone?).

per don bluth mi riferisco soprattutto ai primi tipo Brisby e il segreto nel Nimh, un modo di intendere i cartoni molto diverso di fare cartoni disney, magari insieme a Ralph Bakshi o i registi del cartone La fattoria degli animali del 54' tratto da orwell. poi è diventato molto mainstream (anche fievel si può dire lo fosse ma rimane molto diverso dai prodotti disney). l'ultimo che ho molto apprezzato è stato Titan A.E.

#26
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è vero, ma quello che voglio dire è proprio che dare la qualità ad una serie tv e mantenerla nel tempo, puntata dopo puntata, è molto difficile, ma le serie tv odierne puntano (soprattutto per motivi finanziari di ascolti-rendita) a tenerla alta e si hanno risultati abbastanza incredibili rispetto a prima. proprio per questo sono anche più difficili da giudicare ma ovviamente, allargano la fetta di critici allo sbaraglio, perchè una persona che trova una data qualità in una serie tv, pretende forse molto di più in generale da un film ad alto budget (allora li interviene il discorso magari, se gli occhialetti 3d al cinema servono o no alle persone, se la gente va effettivamente al cinema solo per indossare gli occhialetti davanti uno schermo gigante e questo influisce sulla capacità di critica, la tecnologia ha il sopravvento sul resto).
è altrettanto vero non poterle escludere da un discorso più ampio di critica che probabilmente non è più "cinematografica", in riferimento al solo termine cinema (inteso come prodotto da grande sala, il cinematografo), ma a tutto il corollario che sta nel prendere anche solo un programma 3d o un cartone animato in flash, una telecamera qualunque e girare (Cloverfield anyone?).

per don bluth mi riferisco soprattutto ai primi tipo Brisby e il segreto nel Nimh, un modo di intendere i cartoni molto diverso di fare cartoni disney, magari insieme a Ralph Bakshi o i registi del cartone La fattoria degli animali del 54' tratto da orwell. poi è diventato molto mainstream (anche fievel si può dire lo fosse ma rimane molto diverso dai prodotti disney). l'ultimo che ho molto apprezzato è stato Titan A.E.



Si infatti i media si stanno accostando, non so con quale risultato, anche in questo caso è il tempo a dircelo. Se pensiamo che grandi registi si sono avvicinati al serial, dopottutto ci è passato pure Spielberg nel dirigere il grandissimo film tv di Colombo. Per non parlare di grandi serial come Hitchcock presenta che bene o male portavano avanti un suo punto di vista stilistico, facendo conoscere attori e grandi registi (mi pare ci passò Lynch se non sbaglio) e pure Ai Confini della realtà dove il cinema ha letteralmente saccheggiato le trame di Serling. Non a caso Dante e Spilberg l'hanno sempre citato, questo accostamento cinema e serial già da anni è avvenuto, forse oggi ancora di più.


Ci sono serial che incredbiilmente con il cambio di regista, portano avanti la poetica dell'autore. Mi viene in mente Star Trek la serie classica, ogni puntata sembra diretta dall'autore stesso, anche Buffy ha una visione di Whedon a tutto tondo, specialmente dalla terza stagione in po crea un vero e proprio mondo dell'autore e un suo personale stile mischiando comics e shonen manga giapponesi. Per questo queste serie diventano cult, hanno davvero una visione autoriale, più di quanto si pensi. Per non parlare dei Soprano, saccheggia molto da Quei Bravi ragazzi ma crea uno stile tutto dell'autore del serial, portanto fine alla fine la sua visione antopologica della mafia. Un media che sta avendo il suo periodo di giovnezza, forse si accosterà al cinema tra pochissimo.

Su Don Bluth mi hanno fatto fare un lungo percorso nel topic dedicato alla tortura dell'utente, ho rivisto i suoi film e ho notato che la sua poetica sta anche in film come Pollicina. Di meno in Anastasia che sembra diretto dal duo Clement. Musker della Disney.


Madò che off topic, le magie dei topic creato da Maolo.

#27
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tanto per andare off-thread ancora, ma non troppo. futuri registi crescono? quante persone avremo nell'arco di 10 anni che filmeranno solo grazie a degli occhiali? ogni tanto probabilmente uscirà qualcosa di più, tra quelli che filmeranno le proprie vacanze ad ibiza, quelli che filmeranno il proprio matrimonio, ci sarà chi prenderà la cosa seriamente. la sindrome del cinema di oggi per me non è niente più ne di meno quella che affligge la fotografia. io non so se effettivamente esistono ancora dei reali fotografi, non riesco a distinguere le buone fotografie professionali dagli scatti di un instagram. mio padre in soffitta ha moltissime riviste che parlano di fotografia degli anni 70-80'. non credo che siano rimaste più riviste del genere se non quelle che parlano del "mezzo", dei prezzi e della tecnologia, che non dell'uso.



Modificata da six00, 21 February 2013 - 12:47 PM.


#28
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Si infatti i media si stanno accostando, non so con quale risultato, anche in questo caso è il tempo a dircelo. Se pensiamo che grandi registi si sono avvicinati al serial, dopottutto ci è passato pure Spielberg nel dirigere il grandissimo film tv di Colombo. Per non parlare di grandi serial come Hitchcock presenta che bene o male portavano avanti un suo punto di vista stilistico, facendo conoscere attori e grandi registi (mi pare ci passò Lynch se non sbaglio) e pure Ai Confini della realtà dove il cinema ha letteralmente saccheggiato le trame di Serling. Non a caso Dante e Spilberg l'hanno sempre citato, questo accostamento cinema e serial già da anni è avvenuto, forse oggi ancora di più.


hm mai visto quel fim di colmbo diretto da spielberg, o forse l'ho visto come fosse una puntata normale, ora lo cerco. Ai confini della realtà beh, dante ha fatto gremlins, explorers... mi spiace non ci fosse carpenter a dirigere anche lui un episodio. tra l'altro sulla qualtà dei film odierni rispetto al passato, io penso che The thing sia una dimostrazione netta tra un regista e un mestierante (colui che diretto il nuovo The thing). The thing è un capolavoro netto, dal singolo suono emesso, alla singola scena, il nuovo film mette in mostra dei mostri, il vecchio metteva in mostra una paura reale. penso che Carpenter sia la persona che più si sia avvicinata a trasportare il senso di angoscia e sgomento di fronte all'ignoto dello spazio profondo, dell'antichità sepolta, dell'inconscio che prende la forma di paura palpabile, tipico della letteratura Lovecraftiana, e li la qualità è impossibile non vederla, non sentirla, non prendere parte della paura. una paura che puoi anche generare con un paio di occhialetti, un corridoio al buio e delle catene cingolanti, ma per renderla alla maniera di carpenter, ci vuole la mano di un genio.

Modificata da six00, 21 February 2013 - 01:02 PM.


#29
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la trilogia di Lotr e Il Favoloso Mondo di Amelie


Cito questo estratto dal tuo validissimo post, per evidenziare un aspetto che personalmente mi rammarica molto, e cioè l'involuzione, dettata probabilmente dai tempi, di due autori (ma come loro probabilmente tanti altri). Vedere Jackson fossilizzato su scemenze dal budget enorme, o Jeunet che è ricordato solo per Amèlie (ovviamente non sei tu il caso, ma proviamo a chiedere a qualsiasi dei fighettini appassionati del "fantastico mondo" se abbiano mai visto Delicatessen), credo sia un buon esempio del cinema anni 2000.

#30
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Jeunet che è ricordato solo per Amèlie (ovviamente non sei tu il caso, ma proviamo a chiedere a qualsiasi dei fighettini appassionati del "fantastico mondo" se abbiano mai visto Delicatessen), credo sia un buon esempio del cinema anni 2000.


non penso, a meno che non abbiano seguito i consigli di quel vecchio thread in cui si consigliavano i principali film del genere grottesco, thread in cui Delicatessen fu indicato più volte. ma non Amélie.




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