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"No, no, no" [cit]
E' il solito discorso "se il governo fa questo allora c'è una buona ragione". Questa frase già è sbagliata riferita ai governi democratici occidentali, figuriamoci a governi di natura molto più "discutibile"!
Se io dicessi "Se il Terzo Reich è arrivato a prendere decisioni tanto limitanti per gli ebrei, vuol dire che quella gente stava realmente facendo troppe cose antitedesche" come mi risponderebbe un qualsiasi utente del forum? E avrebbe ragione.
I governi, i burocrati delle istituzioni, sempre esseri umani sono eh! La differenza fra loro e lo sfigato che crepa di sete davanti al PC è che lo sfigato non ha potere, loro invece si. Lo Stato deve limitarsi a regolare i rapporti fra individui, quindi SOLO la sfera pubblica. Lo stile di vita individuale dovrebbe essere materia di competenza quasi zero per lo Stato. E questo è un problema che abbiamo anche in Europa e in Italia, in cui sempre più veniamo invasi nella nostra quotidianità da provvedimenti illiberali e vessatori che ci IMPONGONO uno stile diverso da quello che sarebbe il nostro.
Se domani un governo decidesse che abbiamo sviluppato troppa dipendenza, per dire, dall'informazione e decidesse di oscurare internet e tagliare di 9/10 i quotidiani, credo che NESSUNO potrebbe sostenere che "se lo fa vuol dire che avrà buone ragioni".
Perchè una volta che inizi a prenderti il diritto di sindacare sulle altrui scelte, di dire cosa è bene e cosa è male, si sa dove cominci e non si sa dove finisci. E se poi decidesse che per esigenze nazionali anche le religioni saranno bandite? E se poi anche l'istruzione venisse sospesa perchè crea dipendenza? E' una pessima china, che in parte è iniziata anche in Europa in un silenzio troppo assecondato. Dobbiamo fare tesoro di quello che accade nel mondo ed essere abbastanza umili da non considerarci totalmente immuni da certi problemi. Solo per il fatto che istituzioni formalmente regolari in europa ci sono e lavorano, non vuol dire che sia giusta ogni singola cosa che fanno, pure quando invasiva e restrittiva della quotidianità privata.
la cosa assurda invece è che per buona parte i bimbiminchia continueranno a passarci le giornate e a rimetterci saranno quelli che tornano dal lavoro (come me) e hanno solo la sera tarda per giocare
Allora, non credo alle restrizioni... c'è da dire che però in alcuni paesi il gioco on line ha preso i connotati di una malattia da dipendenza...
Cioè se ci si accorge che ci sono giovani che giocano tutti i giorni 10-12 ore al giorno e non vanno a lavorare, ne va anche della produttività di un paese.
Cioè se la gente non ha il buonsenso di capire la misura...
L'unica cosa di cui tener conto è che son casi patologici... Aspetto solo che la notizia faccia il giro dei telegiornali... A quel punto mi dovrò sorbire la solita tiritera sul modello "Fanno male... lo vedi?".
Se la son cercata. Il gioco online, in vietnam ed in corea, è quasi una malattia sociale. Ne va ovviamente della libertà di chi gioca con coscienza, ma il governo deve tutelare anche la sanità di chi lo ha fatto diventare un'ossessione...
quoto. Se i giovani del vietnam non si sanno regolare purtroppo i pochi che riescono a farlo saranno danneggiati. In tutto è così. Ed è anche giusto anche se può far incacchiare.Sono gli stessi (come in ogni parte del mondo) che dicono anche non puoi assumere droghe, guidare ubriaco, giocare d'azzardo... non è modificare lo stile di vita questo?
Io in un mondo ideale dove tutta la gente ha la maturità per sapersi regolare leverei una marea di leggi del genere, ma tante persone non ci riescono, quindi trovo giusto un minimo di regolamento... alla fine, in ogni posto ci sono regole di comportamento, al ristorante, in palestra ecc...anche uno stato dovrebbe avere il suo!
Modificata da Garenki, 05 March 2011 - 01:08 PM.
Si su questo fronte condivido, ma al di là di questo caso, ci sono fattori che possono rendere caso patologico chiunque entri a contatto con l'elemento stesso. Purtroppo gli mmorpg hanno il brutto vizio di portare una certa dose di dipendenza. È innegabile. Va detto che in corea, sicuramente l'episodio è anche esacerbato. Dall'altra, se viene riconosciuta come patologia da dipendenza, funziona come la droga, non si cura solo chi è affetto dalla dipendenza, ma si vieta (o restringe) anche l'elemento che crea dipendenza.Il punto è sempre il solito: se SOLO ALCUNI, a parità di videogame, prendono certi comportamenti, vuol dire che il discriminante è la persona, non il gioco.
Se si riconosce come patologia mentale, come tale andrebbe trattata, prendendo i "malati" e curandoli.
L'aria è portatrice di malattie da contagio, eppure non ho mai visto imporre il coprifuoco per evitare le malattie stagionali, allo stesso modo è assurdo chiudere i servizi online solo perchè alcuni li usano male. Le cose son due: o è un loro problema mentale e quindi fai male a chiudere a tutti; oppure è un loro DIRITTO fare a casa loro i giochini al computer che preferiscono e allora fai ancora più male a chiudere a tutti. In ogni caso hanno sbagliato.
Non condivido Vud. Sicuramente è una decisione estrema, ma dall'altra è tanto estrema quanto lo è il comportamento dei coreani che giocano 18 ore al giorno, tutti i giorni. Tanto per cominciare, è deleterio e poco produttivo. Il VG per bello che sia, se non è un lavoro deve essere uno svago.link non scherzare
Io la trovo una cosa inaccettabile , cose da dittatura estrema.
Modificata da Zohar, 05 March 2011 - 03:10 PM.
I ragazzini continuano a giocare il pomeriggio... E se giocano anche la mattina (caso che ritengo improbabile in Corea) allora lì, i veri criminali sono le famiglie... Io sono appassionato di VG, ma se mio figlio non andasse a scuola per rimanere a casa a giocare, a scanso d'equivoci, lo prenderei a calci nel Qlo.
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