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Giochi come GTA, Minecraft e COD sono un pericolo per i giovani: la denuncia di una mamma


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Questa discussione ha avuto 33 risposte

#1
The Newser

The Newser
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Una donna americana ha voluto sottolineare quali sono i pericoli per i più giovani che giocano a Roblox, Minecraft, GTA e altri titoli simili.
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#2
Tojuro

Tojuro
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Questa mamma dovrebbe usare meno i social siccome creano dipendenza.

#3
Lance™

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Alla parte su Minecraft mi è venuta un'epistassi.



#4
Joel Strife

Joel Strife
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Passino le prime due,ma la parte su Minecraft che minchia dovrebbe voler dire?

#5
Joel Strife

Joel Strife
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Che poi in realtà,leggendo anche la fonte originale:

"Call of Duty, for instance, is criticized for rewarding players with gunattachment unlocks, which the suit calls "a form of operant conditioning," as well as for featuring "fast-paced play, satisfying graphics, sounds,other dopamine lifts." Minecraft's multiplayer features are said to "addict players to connecting with others in the Minecraft world"the suit warns that players with ADHD "can become easily hyper focusedaddicted to building worlds."

Cioè, vogliono denunciare COD perché ha grafica e sonoro belli?e Minecraft perché spinge i giocatori a connettersi con altri nel mondo del gioco, ho capito bene?
Ma che roba è?
Cioè, capisco la parte sulle micro transazioni,ma per il resto le aziende cosa dovrebbero fare per migliorare la situazione, secondo questi?rendere i giochi noiosi?

Modificata da Joel Strife, 28 March 2024 - 11:57 PM.


#6
Alex Rib

Alex Rib
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Forse doveva educarlo meglio. I videogiochi con la depressione e l ira non c entrano nulla

#7
ColeTrickle

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Prima di leggere la notizia potevo essere anche d'accordo ma alcune motivazioni sono assurde. Che GTA e Call of Duty siano giochi diseducativi per i bambini bisogna essere sinceri ed ammetterlo, ma come sono diseducativi film e serie tv; qui sta ai genitori vietare alcuni film e videogiochi fino ad almeno i 12 anni.
In questo caso specifico avrei risposto la stessa cosa alla madre: per uno che ha reagito in questa maniera ce ne sono milioni che giocano in maniera sana, quindi il problema non è il videogioco in sè ma il bambino ormai adulto che è una persona che ha una dipendenza e andrebbe portata da uno specialista, come qualsisi drogato, alcolista o giocatore d'azzardo.

#8
ColeTrickle

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Forse doveva educarlo meglio. I videogiochi con la depressione e l ira non c entrano nulla


Beh insomma, dipende sempre da quali videogiochi. Effettivamente giochi come Fifa e CoD gli attacchi d'ira li fanno venire a più di qualche persona. Poi è ovvio che è sempre colpa più del singolo soggetto che del videogioco in sè, c'è a chi gli passa il minuto dopo e chi si fa rovinare le giornate da un videogioco.

#9
-Magus-

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Beh insomma, dipende sempre da quali videogiochi. Effettivamente giochi come Fifa e CoD gli attacchi d'ira li fanno venire a più di qualche persona. Poi è ovvio che è sempre colpa più del singolo soggetto che del videogioco in sè, c'è a chi gli passa il minuto dopo e chi si fa rovinare le giornate da un videogioco.


Si beh, chi non ha tirato qualche bestemmia davanti ai videogiochi? :D
Comunque sotto certi aspetti la madre non sta dicendo cose sbagliate. I videogiochi possono effettivamente creare dipendenza visto che, ad esempio, un qualche achievement ottenuto in game va a stimolare l'area del cervello adibita alla gratificazione, ed è lo stesso motivo per cui il gioco d'azzardo, i gratta e vinci, ecc... creano spesso dipendenza.
Partendo dal presupposto che la maggior parte delle responsabilità le hanno i genitori, anche solamente vietare in toto gli acquisti in-game, microtransazioni in generale e roba simile sarebbe un'ottima cosa. Tra le tante minchiate sulle quali lefigera la UE, questa sarebbe una cosa ben gradita.

#10
echoess

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Beh insomma, dipende sempre da quali videogiochi. Effettivamente giochi come Fifa e CoD gli attacchi d'ira li fanno venire a più di qualche persona. Poi è ovvio che è sempre colpa più del singolo soggetto che del videogioco in sè, c'è a chi gli passa il minuto dopo e chi si fa rovinare le giornate da un videogioco.

Penso che la madre stia parlando di attacchi d'ira al di fuori delle sessioni di gioco, ma comunque la cosa migliore per lei e suo figlio sarebbe farlo seguire da uno psicologo se ha questi problemi, ci sono così tanti disturbi mentali al mondo anche lievi che a volte si sottovalutano e si da la colpa ad altro. Però la cosa triste è che c'è sempre gente che se la prende con i videogiochi, c'è ancora molta disinformazione al mondo purtroppo

#11
IL Pacca

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Prima di leggere la notizia potevo essere anche d'accordo ma alcune motivazioni sono assurde. Che GTA e Call of Duty siano giochi diseducativi per i bambini bisogna essere sinceri ed ammetterlo, ma come sono diseducativi film e serie tv; qui sta ai genitori vietare alcuni film e videogiochi fino ad almeno i 12 anni.
In questo caso specifico avrei risposto la stessa cosa alla madre: per uno che ha reagito in questa maniera ce ne sono milioni che giocano in maniera sana, quindi il problema non è il videogioco in sè ma il bambino ormai adulto che è una persona che ha una dipendenza e andrebbe portata da uno specialista, come qualsisi drogato, alcolista o giocatore d'azzardo.


Uno dei problemi è per l'appunto considerare un media come possono essere i videogiochi, alla stregua di un fattore educativo quando in realtà sono puramente un prodotto di intrattenimento (pure diviso chiaramente per fasce d'età, in epoca moderna).
La fragilità o le mancanze di un telaio educativo in famiglia e/o nel contesto sociale in cui si è immersi vengono declassate a (s)favore del mezzo di comunicazione/intrattenimento in oggetto, che può cambiare a seconda della bisogna: videogiochi, prima ancora la televisione, ora i social.

Ci sono centinaia di studi che dimostrano l'efficacia -anche- terapeutica- del videogioco in diversi ambiti cognitivi, didattici, sociali: basta cercarli.


#12
VigilantesITA

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Credo sia un problema serio quello che riporta la news, moltissimi giovani che non hanno i mezzi a livello psicologico rischiano di vivere solo di una cosa. In questo caso i videogiochi.
Concentrarsi solo su un hobby e farlo diventare la propria ragione di vita è insano, è verissimo che i videogiochi sono molto più attrattivi dei film, quindi serve educazione e il rispetto delle regole sull'età consigliata. E poi naturalmente ad un bambino non puoi consentirle di giocare 5 ore al giorno ecc..
Sennò poi si sviluppa una dipendenza, che soppianta il resto dei bisogni dell'individuo. I videogiochi specie quelli moderni hanno meccanismi di attrazione molto forti, solo in alcuni casi si sfocia in zone grigie, vedi le micro transazioni, ma non si può colpevolizzare un videogioco solo perché è fatto bene o perché si tratta di un gioco realistico. Serve educazione all'uso dei media e il controllo costante dei genitori.
Il periodo "tanto sta alla TV" deve finire.

#13
cristy1981

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Si beh, chi non ha tirato qualche bestemmia davanti ai videogiochi? :D

Bestemmie? Macchè, giochi come Dark Souls ti mettono così a tuo agio... :asd: Immagine inserita

Modificata da cristy1981, 29 March 2024 - 08:52 AM.


#14
-Magus-

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Bestemmie? Macchè, giochi come Dark Souls ti mettono così a tuo agio... :asd: madonne-madonna.gif


Dark Souls? Io mi sono giocato il posto in paradiso già negli anni '90 :D

#15
Astaroth673

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Da una parte c'è la scoperta dell'ovvio: ci sono svariati meccanismi psicologici messi in atto dalle software house per provocare le mini scariche di dopamina che attraggono tutti noi a giocare ai videogiochi. Ma sono meccanismi che mettono in atto tutte le esperienze di entertainment, non solo i videogiochi.

 

Dall'altra parte c'è il discorso che se tu come genitore non riesci ad educare tuo figlio dodicenne, gli permetti di abusare di questi meccanismi e di farli diventare l'unico stimolo per ottenere soddisfazioni nella vita, spiace dirlo ma l'unica persona da incolpare è quella che vedi riflessa nello specchio.






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