Ci sono saghe videoludiche che hanno saputo abbracciare la terza dimensione traendone il massimo vantaggio, e altre che invece ci hanno provato senza mai raggiungere le vette qualitative toccate invece quando ancora si parlava di pixel e non di poligoni. Una delle saghe che meglio rappresenta la seconda categoria è indubbiamente quella di Castlevania, che ha tentato il suo ultimo approccio con la terza dimensione 3 anni fa, con il dimenticabile Curse of Darkness (se non consideriamo lo spin-off Castlevania Judgement). Konami ci riprova mettendo il brand nelle mani del team europeo Mercury Steam Entertainment, che ha già dimostrato un certa perizia con Jericho e (soprattutto) Scrapland. Cosa che ha fatto sobbalzare molti giocatori sulla sedia, l’intero progetto sarà supervisionato dal celeberrimo team Kojima Productions. Questa (re)incarnazione della serie ha un’importanza particolare perché è, a tutti gli effetti, un reboot: ridisegna il gameplay, azzera la storyline ed esegue una netta virata stilistica verso un look decisamente più occidentale. Questa manovra, già criticata piuttosto aspramente dai fan, è stata effettuata con lo scopo di avvicinare il pubblico occidentale, in particolare quello europeo, ad una saga che, qui, è riuscita a farsi amare pienamente solo da una nicchia di aficionados. La strada del reboot è sempre stata ardua e irta di ostacoli, tanto per quanto riguarda il panorama cinematografico, tanto per quello video ludico; varrà la pena percorrerla?
Come accennato in apertura, la story line di Castlevania è stata azzerata, quindi gli eventi raccontati in questo capitolo saranno facilmente comprensibili anche da chi non ha mai toccato un titolo della serie (non che i capitoli precedenti fossero collegati tra loro tanto da rendere impossibile la comprensione della trama, comunque).
In Lord Of Shadow vestiremo i panni di Gabriel, guerriero dallo sguardo profondo e con un profilo che ricorda (per coincidenza) quello di Snake, armato con un'imponente frusta con l’impugnatura a forma di crocifisso. Quasi sicuramente (per quanto non sia ancora stato confermato ufficialmente), questa sarà la versione moderna della Vampire Killer, l’arma leggendaria brandita dal clan dei Belmont. Quindi Gabriel è un Belmont? Allo stato attuale delle cose non lo sappiamo, ma le probabilità che lo sia sono piuttosto alte e, anche se non fosse uno di loro, il coinvolgimento del clan di ammazza vampiri più famoso del mondo videoludico è comunque sicuro, visto che viene fatto il nome dei Belmont verso la fine della versione estesa del trailer presentato alla Gamecom di quest’anno. Il nostro Gabriel, dopo la morte della moglie, viene inviato da un certo “ordine” a risolvere una questione piuttosto cupa, dove sono coinvolte due maschere dai poteri sovrannaturali. In particolare una ha il potere di resuscitare i morti, e vista la prematura dipartita della moglie del protagonista, crediamo sia facile intuire come potrebbero svilupparsi le cose. Probabilmente in questa faccenda sarà coinvolto anche il buon vecchio Dracula ma, ancora una volta, non possiamo dirlo con certezza.
Fin da subito si nota una grande cura nelle cut scene e nella realizzazione del doppiaggio, forte di nomi importanti come Patrick Stewart (aka Capitan Jean luc Picard).
Ci aspettiamo molto per quanto riguarda lo storytelling, e siamo anche fiduciosi, visto che dietro a Lord of Shadow c’è anche Kojima.Continua su Everyeye.it
Contenuto
- Un Artbook
- La soundtrack del gioco
- Cover alternativa
Castlevania: Lords of Shadow - Anteprima 1 (Versione analizzata PS3)
Castlevania: Lords of Shadow - Anteprima 2 (Versione analizzata PS3)
Castlevania: Lords of Shadow - Recensione