Buona sera ragazzi,
Per caso qualcuno è afferrato in tema di siti per scommesse?
Perché non ho capito una cosa: un sito di scommesse con regolare licenza europea, accessibile anche per l'Italia, ma che non ha autorizzazione AAMS, come si comporta dal punto di vista fiscale. Ossia, quando uno vince, l'incasso è soggetto a dichiarazione sul 730 oppure no?
Perché ho letto che, i siti con autorizzazione AAMS, non sono soggetti a dichiarazione sul 730 perché sono già assoggettate a tassazione a monte. Quelle con licenza europea, non sono ancora soggette a tassazione.
Dall'altra parte, c'è chi invece dice:
Un sito di scommesse con regolare licenza europea è buona anche in Italia, perché l'italia fa parte della comunità europea. Per cui non si deve pagare nessuna tassa su ogni vincita. Peraltro l'Italia già è stata richiamata più volte per non essersi allineata a quanto stabilito dalla Comunità Europea.
Chi ne sa qualcosa? Grazie.
Tornato adesso dalla palestra, allora:
Sappiamo benissimo che la legge europea garantisce la libera circolazione di beni e servizi ma pone dei limiti nei confronti di alcune categorie di questi, come anticipato. Questo perchè non sono servizi semplici ma tasse (tabacchi, giochi) quindi queste agenzie spuntano sul territorio nazionale come CTD (centro trasmissione dati), ufficialmente sono internet point o cartolerie, non dovrebbero fare giocate ma solo mettere a disposizione un pc con collegamento internet in cui un utente può fare scommesse con book esteri, lo scommettitore poi, se vince, avrebbe il dovere di segnalare la vincita sul 730; se giochi su siti o ricevitorie con regolare licenza aams invece i soldi sono tuoi e nessuno può toccarli.
Ora immaginando che, per ipotesi, un tuo amico abbia giocato e vinto spero abbia preso tutta la vincita in contanti e che non ci siano iscrizioni sul sito in cui è stata perfezionata la vincita con riferimenti espressi a lui, io gli consiglierei di godersi i soldi e di scordarsi di tutto... non so se mi sono spiegato
La storia dei richiami... tutte cavolate, pensa che in 15 anni l italia non è mai stata sanzionata, così come Germania, austria...etc etc. Addirittura colossi come Planetwin, Bet365 o Betclic hanno aperto filiali in ogni paese per poter operare:non pensi che, se fossero stati dalla parte della ragione, non avrebbero continuato ad utilizzare i loro .com invece di usarei i .it o .de?
Quindi, se sempre il tuo amico, ha ricevuto la proposta di aprire un CTD con licenza .com gli consiglio di mandare tutti a quel paese che si rischia di perdere tutto quello che si possiede.
Ritengo di aver risposto alle cose maggiormente rilevanti, nel caso non esitare a chiedermi chiarimenti.
è come la storia degli mp3 e le rom dei giochi... ce li hanno tutti ma nessuno li dichiara
Bella come analogia