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Vendere e spedire oggetti fatti a manoCosti di spedizione, dazi doganali, assicurazioni...

spedizioni vendita online corrieri spedire dogana etsy

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Questa discussione ha avuto 28 risposte

#1
Vagabond

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Ciao a tutti.

Un po' per passatempo e un po' per arrotondare sto realizzando degli oggetti decorativi rivestiti in mosaico che poi mi piacerebbe provare a vendere online.

E' un campo del tutto nuovo per me, quindi avrei bisogno di qualche dritta da chi magari ha già avuto esperienze di questo tipo.

 

Innanzitutto pensavo di sfruttare Etsy per quanto riguarda la vendita, ma ho sentito pareri contrastanti al riguardo. Ha di positivo che si tratta di una piattaforma famosa e molto frequentata, ma alcuni la sconsigliano per via dei costi e delle percentuali sulle transazioni.

Conoscete siti migliori o metodi di vendita alternativi? L'idea è di abbracciare sia il mercato italiano che (soprattutto) quello estero, trattandosi di oggettistica che richiama la cultura messicana (in particolare i teschi decorati del dia de los muertos).

 

Di conseguenza veniamo al discorso della spedizione: ho provato a districarmi fra vari siti di corrieri e servizi postali, ma non è che ci abbia capito granché. I costi sembrano variare anche di molto, non solo da un sito all'altro, ma anche in base a un gran numero di opzioni selezionabili.

Finché si tratta di spedire in Italia i costi sembrano contenuti e pensavo di includerli nel prezzo di vendita, ma se si tratta di altri paesi ho visto che le cifre possono oscillare anche tra i 50 e i 100€.

Parliamo di oggetti che intendo vendere a circa 150-200€, quindi per avere un margine di profitto adeguato dovrei far pagare a un ipotetico cliente coreano qualcosa come il 50% in più sul prezzo di acquisto.

Quali potrebbero essere i corrieri o servizi migliori per spedizioni di questo tipo? Per migliori intendo non solo più economici, ma anche quelli più affidabili. Visto il tipo di merce mi farebbero comodo tracciabilità e garanzie in caso di smarrimento/danneggiamento.

Il pacco da spedire, comprensivo di imballaggi, dovrebbe aggirarsi intorno ai 20 x 25 x 8 cm, con un peso che non dovrebbe superare i 3-4 kg.

 

Altra domanda: come funziona la dogana in questi casi? C'è qualche rischio che il pacco venga fermato, aperto, o per essere più paranoici, addirittura rotto in cerca di traffici illegali di qualche tipo? (la struttura è in gesso e ho visto cose assurde in programmi tipo Airport Security :asd: )

Oltre a questo c'è la possibilità che la dogana applichi dazi aggiuntivi o viene calcolato già tutto nei costi di spedizione?

 

Ultimo dubbio: come funzionano le tasse italiane con la vendita di oggetti realizzati a mano? C'è bisogno di fattura? Mi sembra che per entrate superiori ai 5000€ annui scatti l'obbligo della partita iva (che non ho, essendo lavoratore dipendente), ma sulle singole transazioni inferiori come dovrei muovermi?

 

Ogni consiglio è ben accetto, grazie.



#2
LoSvizzeroVolante

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Mi accodo alla richiesta visto che da un po' ho iniziato a fabbricare braccialetti in paracord e stavo pensando di venderli pure io online

Per le spedizioni noi in azienda usiamo dhl, che gestisce anche quelle internazionali

Ti fornisce tracking etc

Sono più interessato alla questione fiscale

#3
Dameth

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Per la dogana dipende da come spedisci. Se spedisci con le poste tracciato o meno, il fermo doganale è randomico (più facile comunque che controllino i pacchi più grossi, più pesanti, o con valore dichiarato superiore a certe cifre).
In caso di dogana ci sono in genere 2 possibilità. La più frequente è il pagamento al postino alla consegna, in base al valore dichiarato. L'altra è che trattengono il pacco e chiedono i documenti per stabilire il valore (estratto conto del pagamento, ecc.)
In ogni caso si paga circa il 30% del totale (inclusi quindi i costi di spedizione se ci sono)
Se spedisci con corriere la dogana c'è sempre perché lo sdoganamento lo fa lo spedizioniere (in genere stimano in anticipo quando li si paga ed eventualmente compensano o rimborsano a spedizione consegnata).
Il vantaggio in questo caso è la rapidità (senza corriere la dogana trattiene anche 2/3 mesi mentre verifica i documenti richiesti) e il fatto che il tutto è fatto sul valore dichiarato (Che può essere più basso del reale senza che contestano più di tanto)

Grossomodo queste sono le basi da valutare

#4
Guest_X-KennyeYe

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Io ti direi di iniziare a stare nei confini italiani, poi se i volumi aumentano puoi pensare a fare un contratto con un corriere, in quel modo i costi si abbassano notevolmente



#5
Vagabond

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Per la dogana dipende da come spedisci. Se spedisci con le poste tracciato o meno, il fermo doganale è randomico (più facile comunque che controllino i pacchi più grossi, più pesanti, o con valore dichiarato superiore a certe cifre).
In caso di dogana ci sono in genere 2 possibilità. La più frequente è il pagamento al postino alla consegna, in base al valore dichiarato. L'altra è che trattengono il pacco e chiedono i documenti per stabilire il valore (estratto conto del pagamento, ecc.)
In ogni caso si paga circa il 30% del totale (inclusi quindi i costi di spedizione se ci sono)
Se spedisci con corriere la dogana c'è sempre perché lo sdoganamento lo fa lo spedizioniere (in genere stimano in anticipo quando li si paga ed eventualmente compensano o rimborsano a spedizione consegnata).
Il vantaggio in questo caso è la rapidità (senza corriere la dogana trattiene anche 2/3 mesi mentre verifica i documenti richiesti) e il fatto che il tutto è fatto sul valore dichiarato (Che può essere più basso del reale senza che contestano più di tanto)

Grossomodo queste sono le basi da valutare

 

Quindi se spedisco con corriere il costo della dogana è già incluso nel servizio e non devo preoccuparmi di niente, ho capito bene?

Il valore dichiarato si riferisce al prezzo di vendita?

Serve una qualche bolla d'accompagnamento che faccia riferimento al contenuto del pacco o alla transazione tra me e l'acquirente?

 

Non essendo un libero professionista, come comportarmi con eventuali fatture?

 

 

Io ti direi di iniziare a stare nei confini italiani, poi se i volumi aumentano puoi pensare a fare un contratto con un corriere, in quel modo i costi si abbassano notevolmente

 

Il "problema" è che non so quanto mercato possa avere in Italia questo tipo di merce, sono oggetti pensati più per culture ispaniche/messicane e quindi devo essere pronto a spedirle soprattutto oltreoceano.



#6
Guest_X-KennyeYe

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Quindi tu vuoi andare contro i cinesi d'occidente, ok :lol: spamma un po' su Facebook/Instagram e vedi che reazioni susciti



#7
Fail Father

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Edit avevo letto male il messaggio vedo che i dubbi che sollevavo erano già stati chiariti

Modificata da Xmaster, 14 April 2019 - 06:02 PM.


#8
Keyser Söze

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Quindi se spedisco con corriere il costo della dogana è già incluso nel servizio e non devo preoccuparmi di niente, ho capito bene?

Il valore dichiarato si riferisce al prezzo di vendita?

Serve una qualche bolla d'accompagnamento che faccia riferimento al contenuto del pacco o alla transazione tra me e l'acquirente?

 

Non essendo un libero professionista, come comportarmi con eventuali fatture?

 

 

 

Il "problema" è che non so quanto mercato possa avere in Italia questo tipo di merce, sono oggetti pensati più per culture ispaniche/messicane e quindi devo essere pronto a spedirle soprattutto oltreoceano.

 

Se non superi i 5000 annui non necessiti di emissione fattura (e quindi apertura partita iva), comunque devi emettere un documento con : tue generalità, generalità di chi ti ha commissionato il lavoro (se ce l'ha la p.iva ovviamente), importo, la doppia firma.

Insomma un documento che tracci la transazione ai fini fiscali.


Modificata da Keyser Söze, 14 April 2019 - 06:36 PM.


#9
LoSvizzeroVolante

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Quindi basta una ritenuta d'acconto

#10
Vagabond

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Se non superi i 5000 annui non necessiti di emissione fattura (e quindi apertura partita iva), comunque devi emettere un documento con : tue generalità, generalità di chi ti ha commissionato il lavoro (se ce l'ha la p.iva ovviamente), importo, la doppia firma.

Insomma un documento che tracci la transazione ai fini fiscali.

 

Questo documento poi dovrei presentarlo durante la dichiarazione dei redditi immagino. Ma la cosa della doppia firma non è un po' macchinosa? Cioè, mettiamo che un cliente mi compra un prodotto online, poi dovrei inviargli una mail con tutti questi dati e farmela firmare? Perché in molti anni di acquisti online non mi è mai capitato di dover fare una cosa del genere.



#11
Keyser Söze

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Questo documento poi dovrei presentarlo durante la dichiarazione dei redditi immagino. Ma la cosa della doppia firma non è un po' macchinosa? Cioè, mettiamo che un cliente mi compra un prodotto online, poi dovrei inviargli una mail con tutti questi dati e farmela firmare? Perché in molti anni di acquisti online non mi è mai capitato di dover fare una cosa del genere.

 

Esattamente, questo è quello che so io. Ovviamente se vuoi fare tutto in via ufficiale nei termini di  "lavoro autonomo occasionale".

Il fisco ha la possibilità di controllare i movimenti bancari (ovviamente non lo fa per logiche ragioni su cifre irrisorie  singole, che comunque teoricamente andrebbero giustificate, come le dazioni di denaro.. ma non le controlla nessuno), e per entrate anche a singhiozzo, ma comunque continue nel tempo, potrebbe richiedere la provenienza.

E tu devi saperle giustificare. Che poi il nostro fisco non lo faccia (i costi dei movimenti dei loro ispettori non vale le movimentazioni di pochi spiccioli) è altro discorso.


Modificata da Keyser Söze, 14 April 2019 - 10:42 PM.


#12
Itachi

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Conviene usare amazon.

 

Mandi tutti i prodotti a loro che li tengono in magazzino, e si occupano di tutto della logistica, spedizione, rimborsi e resi ecc.

 

Il marketplace costa 30/40 euro al mese + una percentuale a vendita, ma nel complesso ti toglie praticamente TUTTO il lavoro della vendita lasciandoti come unico compito quello di produrre gli oggetti e spedirli in blocco a loro ogni tanto.

Ti toglie anche parte degli sbattimenti fiscali visto che Amazon si limita a mandarti una fattura unica a fine mese con l'importo totale (quindi basta incassarla e dichiarare solo quella).

 

Non è una cosa da sottovalutare perchè se si vendono abbastanza oggetti da fare effettivamente un pò di soldi il vero lavoro diventa la gestione della vendita e non la produzione degli oggetti in se.



#13
Alex88

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Il "problema" è che non so quanto mercato possa avere in Italia questo tipo di merce, sono oggetti pensati più per culture ispaniche/messicane e quindi devo essere pronto a spedirle soprattutto oltreoceano.

 

Ma non sarebbe meglio dedicarsi piuttosto al mercato europeo? Ho ben presente quali sono i teschi di cui parli, non sono oggetti rari, mi chiedo perché un americano dovrebbe comprarli dall'Europa con tutti gli extra del caso (cambio valuta, costo invio, eventuali tasse) invece di comprarli semplicemente da qualche produttore locale o, nella peggiore delle ipotesi, direttamente in Messico, mi sfugge questo punto. Realizzi un qualcosa di davvero particolare che non si trova facilmente?



#14
Vagabond

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Conviene usare amazon.

 

Mandi tutti i prodotti a loro che li tengono in magazzino, e si occupano di tutto della logistica, spedizione, rimborsi e resi ecc.

 

Il marketplace costa 30/40 euro al mese + una percentuale a vendita, ma nel complesso ti toglie praticamente TUTTO il lavoro della vendita lasciandoti come unico compito quello di produrre gli oggetti e spedirli in blocco a loro ogni tanto.

Ti toglie anche parte degli sbattimenti fiscali visto che Amazon si limita a mandarti una fattura unica a fine mese con l'importo totale (quindi basta incassarla e dichiarare solo quella).

 

Non è una cosa da sottovalutare perchè se si vendono abbastanza oggetti da fare effettivamente un pò di soldi il vero lavoro diventa la gestione della vendita e non la produzione degli oggetti in se.

 

Avevo considerato anche Amazon infatti, sia per la comodità che per l'ovvia esposizione maggiore di qualunque altra piattaforma... ma è anche molto più costoso, quindi pensavo di tenerla come seconda opzione se e quando riuscirò a vendere qualcosa.

 

 

Ma non sarebbe meglio dedicarsi piuttosto al mercato europeo? Ho ben presente quali sono i teschi di cui parli, non sono oggetti rari, mi chiedo perché un americano dovrebbe comprarli dall'Europa con tutti gli extra del caso (cambio valuta, costo invio, eventuali tasse) invece di comprarli semplicemente da qualche produttore locale o, nella peggiore delle ipotesi, direttamente in Messico, mi sfugge questo punto. Realizzi un qualcosa di davvero particolare che non si trova facilmente?

 

Prima di iniziare a lavorarci ho cercato parecchio nei vari siti di e-commerce dei prodotti simili a quelli che intendevo realizzare, ma ho sempre trovato un livello qualitativo piuttosto scarso nonostante dei prezzi abbastanza alti. Ho la fortuna di fare il mosaicista per lavoro, quindi ho pensato di sfruttare quest'esperienza per fare qualche opera per conto mio. I teschi messicani mi sembravano un ottima scelta, perché lo stile e i colori sfarzosi si adattano molto bene alla realizzazione in mosaico (e come ho detto, finora la "concorrenza" non offre molto come qualità). Inoltre è un tipo di oggetto molto popolare, non solo fra i credenti messicani, per questo spero di riuscire a trovare appassionati un po' ovunque.



#15
Vagabond

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Esattamente, questo è quello che so io. Ovviamente se vuoi fare tutto in via ufficiale nei termini di  "lavoro autonomo occasionale".

Il fisco ha la possibilità di controllare i movimenti bancari (ovviamente non lo fa per logiche ragioni su cifre irrisorie  singole, che comunque teoricamente andrebbero giustificate, come le dazioni di denaro.. ma non le controlla nessuno), e per entrate anche a singhiozzo, ma comunque continue nel tempo, potrebbe richiedere la provenienza.

E tu devi saperle giustificare. Che poi il nostro fisco non lo faccia (i costi dei movimenti dei loro ispettori non vale le movimentazioni di pochi spiccioli) è altro discorso.

 

Dici che in questo caso è più conveniente farsi pagare tramite PayPal? Tanto finché si tratta di cifre non troppo elevate mi fa comodo anche tenerli lì senza trasferirli sul conto bancario, in quel caso non dovrebbero essere tracciabili, no?

Il punto è... e se dopo un anno decidessi di trasferirli su conto corrente? Dovrei comunque fornire i documenti della transazione o mi basterebbe dichiarare il trasferimento da PayPal?






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