Robin Hood - L'origine della leggenda, la recensione: il ritorno di un mito
#1
Inviato 20 November 2018 - 04:20 PM
Il regista di Peaky Blinders, Otto Bathurst, reinterpreta la leggenda di Robin Hood in chiave moderna: avrŕ fatto centro?
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#10
Inviato 20 November 2018 - 07:44 PM
Anche io avevo avuto a pelle la stessa impressione, ma dopo aver visto KA devo dire che lo stile peculiare di Ritchie aveva fatto si che uscisse qualcosa di decente almeno, dove il trash era IMHO largamente compensato e superato dall'epicità del tutto. Questo, almeno dai trailer, mi ha sempre dato l'idea di un prodotto senza nessuna identità, fatto solo per rendere il personaggio appetibile per le nuove generazioni, impressione che trovo confermata nella recensione.Mi ricorda moltissimo il King Arthur di Guy Richie, e mi sa che andrà allo stesso modo.
#13
Inviato 20 November 2018 - 10:49 PM
Per carita, che io il cinecomic lo reputi immondizia per miei motivi personali ci sta pure, la tollero ma non penso sinceramente che sia un modello che debba esser esportato necessariamente in altre produzioni.
Prodotto anonimo sin dal primo trailer, secondo me la scelta di ammodernare un personaggio con un mix di personaggi che poi in realtà sono simili tra loro è fallimentare soprattutto perché si va ad inserire in un genere già saturo e che non da nulla di più alla figura di Robin Hood, ma che anzi gli toglie pure, e toglie soprattutto personalità alla figura.
#14
Inviato 20 November 2018 - 11:58 PM
Ciao, Robin Hood un uomo in calzamaglia, è un gioiellino che deve essere visto proprio nel contesto di fine anni ottanta/inizio novanta. Difatti è principalmente una parodia di quello di Costner, con inserite citazioni di altri suoi film oltre che il padrino.peccato, vado comunque a vederlo perché il trailer mi è piaciuto tanto e gli attori coinvolti mi gustano. La storia di Robin Hood a me è garbata in quasi tutte le trasposizioni, tranne il film del '93 di Brooks...
Sicuramente estrapolato dalla sua epoca non ha la forza immortale di un Frankenstein Junior (Non ne aveva neanche gli attori), però si salva più che dignitosamente.
Questo nuovo non so, mi sa tanto di assassin creed. Vediamo dai.
#15
Inviato 21 November 2018 - 12:10 AM
Ciao hai ragione. Il modello di riferimento sono sicuramente i Cinecomics. Però ce un concetto di base su cui sbagliano in queste operazioni: se è vero che il Cinecomic è diventato oramai un genere a sé stante, come il western, è altrettanto vero che le contaminazioni di genere quasi sempre finiscono male. Per citare il western in versione fantascientifica come non ricordare le nefandezze tipo Wild Wild west, Johan hex, cowboy and Alien. Mescolare lo pseudo storico con il Cinecomics non è una buona idea, anche nei fumetti moderni i vari Zorro, Robin Hood ecc, non è che funzionino tanto.A me inquieta il fatto che sia un film che non lasci molto spazio alla riflessione ma che fa dell'azione e delle esplosioni il suo cavallo di battaglia, mi inquieta perché mi fa pensare che il modello cinecomic vuole essere ormai un modello di riferimento.
Per carita, che io il cinecomic lo reputi immondizia per miei motivi personali ci sta pure, la tollero ma non penso sinceramente che sia un modello che debba esser esportato necessariamente in altre produzioni.
Prodotto anonimo sin dal primo trailer, secondo me la scelta di ammodernare un personaggio con un mix di personaggi che poi in realtà sono simili tra loro è fallimentare soprattutto perché si va ad inserire in un genere già saturo e che non da nulla di più alla figura di Robin Hood, ma che anzi gli toglie pure, e toglie soprattutto personalità alla figura.
Il Cinecomic deve essere contemporaneo alla tecnologia, o addirittura un Po futuristico. Storico va bene come un inizio, tipo capitan america o wonder woman
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