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Perfetto su Switch: i giochi campioni di incassi e le ragioni del successo

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Questa discussione ha avuto 19 risposte

#1
The Newser

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Perfetto su Switch: i giochi campioni di incassi e le ragioni del successo
Una riflessione sulla particolare situazione software di Nintendo Switch e sull'effetto positivo che la console della Grande N sembra avere sulle vendite.
..
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#2
FrancisMayCry

FrancisMayCry
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Console di Dio, c'è poco da discutere.

Nintendo ha rivoluzionato il mercato con una console che resterà per sempre una milestone nella storia dei videogiochi, grazie a un formato che unisce le esigenze di chi ama giocare da casa e chi magari sta tutto il giorno fuori ma non vuole perdersi dei capolavori. Ma non solo. Ha tirato fuori uno Zelda altrettanto rivoluzionario (non saremo mai abbastanza grati ad Aonuma per questo...) ha continuato a supportare IP validissime che erano uscite su una console deludente (Splatoon), e ha iniziato a migliorare i propri servizi online.
Certamente la faccenda legata alle chat vocali tramite app è parecchio farragginosa, inoltre, il fatto che nel 2019 per diventare amico di qualcuno sia ancora costretto a scambiarmi con lui un codice numerico di 12 cifre è piuttosto anacronistico, ma vogliamo parlare dell'esperienza online solida e dei server sempre perfettamente funzionanti? Inoltre, con 20 euro all'anno, si hanno a disposizione una marea di giochi NES (giocare a Double Dragon e Tecmo Football su Switch >>>>>), che prevedono di espandere.

Grazie mille, Nintendo.

#3
Guest_Kh4yeNeYe

Guest_Kh4yeNeYe
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"Nonostante le recenti previsioni di vendita al ribasso per l'anno fiscale in corso - con 17 milioni di pezzi distribuiti entro il 31 marzo 2019 invece dei 20 ipotizzati in origine - il successo di Nintendo Switch non può certo essere messo in discussione"
Prima di tutto,vorrei fare i complimenti alla redazione per questi speciali dedicati a Switch, sono un toccasana soprattutto per dissipare una certa nube di negazionismo cronico generata da una parte dell'utenza verso il successo e i dati della console e che francamente mi lascia ogni volta allibito.
"Un vero e proprio "effetto Switch" che non sembra esistere solo nella percezione un po' romantica di alcuni appassionati, ma che anzi trova una concretissima conferma all'atto pratico"
E io di questo effetto Switch non mi sazio mai e son felicissimo così e di questa stupenda console!

Modificata da Kh4yeN, 11 February 2019 - 10:42 AM.


#4
Federico Bittau

Federico Bittau
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Nintendo con questa Perla, in un panorama videoludico stagnante e stancante, che sembra andare avanti solo di grafica pompatissima e servizi online, dona al giocatore due esperienze che fanno scuola a MS e Sony: giocare dove, quando e come vuoi e, cosa ancora più importante, ti permette di giocare con altre persone, in carne ed ossa. Fattore che Nintendo ha sempre supportato, fin dai tempi del N64 ma che, ahimé!, oggi viene quasi snobbato. E invece Switch si erge, come console paladina della socializzazione grazie ai videogiochi.
Perché forse sta anche in questo la magia di Switch: giocare, ridere e scherzare in compagnia, con amici e sconosciuti.
E Switch eredita in maniera cristallina quella che fu la filosofia dell'eterno Iwata: "La ragione primaria dei videogiochi è una e una soltanto: il divertimento. Il divertimento per tutti"

Grazie Nintendo, davvero.
Bellissimo articolo e rubrica a dir poco sublime. Complimenti a tutti <3

Modificata da Federico Bittau, 11 February 2019 - 11:10 AM.


#5
Guest_xexereYe

Guest_xexereYe
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Grandissimo _mdk7_.
Bel articolo, come sempre sono i tuoi, concordo sempre al 100%.

#6
Hook

Hook
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Per sviluppare giochi di qualità serve tempo, oltre che risorse importanti. Un altro motivo per non condannare le remastered a mio avviso è proprio questo. Se nel 2019 ci saranno più giochi nativi per Switch e meno remastered da Wii U il merito sarà da ricondurre sia direttamente che indirettamente allo stesso 2018 ed alle sue remastered. Se nel 2019 la gente potrà giocare una quantità maggiori di titoli Nintendo inediti è perché questi nel 2018 non erano ancora pronti. Se nel 2019 la gente potrà giocare titoli di qualità, il merito sarà anche del fatto che gli sviluppatori hanno potuto lavorare a questi giochi un anno in più, senza fretta per arrivare a fare le cose per bene. Spesso questi ragionamenti vengono ignorati ed all'annuncio di una remastered/porting si storce il muso, ma in realtà bisogna cercare di fare un discorso più ampio e tenere in considerazione anche un aspetto di questo tipo. Serve tempo per la qualità. Questo indipendentemente dal discorso che la precedente console ha floppato e la stra-maggioranza dei possessori Switch non ha giocato i titoli Wii U. Basterebbe già solo quella come buona motivazione, ma in realtà è che il senso delle remastered/porting oltre che economico risulta sensato anche lato-sviluppatori... impegnati alla realizzazione di titoli nativi di qualità perchè a loro serve tempo per riuscire a rilasciare quei titoli con qualità che poi i giocatori si aspettano.

#7
Mrskellington

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Per sviluppare giochi di qualità serve tempo, oltre che risorse importanti. Un altro motivo per non condannare le remastered a mio avviso è proprio questo. Se nel 2019 ci saranno più giochi nativi per Switch e meno remastered da Wii U il merito sarà da ricondurre sia direttamente che indirettamente allo stesso 2018 ed alle sue remastered. Se nel 2019 la gente potrà giocare una quantità maggiori di titoli Nintendo inediti è perché questi nel 2018 non erano ancora pronti. Se nel 2019 la gente potrà giocare titoli di qualità, il merito sarà anche del fatto che gli sviluppatori hanno potuto lavorare a questi giochi un anno in più, senza fretta per arrivare a fare le cose per bene. Spesso questi ragionamenti vengono ignorati ed all'annuncio di una remastered/porting si storce il muso, ma in realtà bisogna cercare di fare un discorso più ampio e tenere in considerazione anche un aspetto di questo tipo. Serve tempo per la qualità. Questo indipendentemente dal discorso che la precedente console ha floppato e la stra-maggioranza dei possessori Switch non ha giocato i titoli Wii U. Basterebbe già solo quella come buona motivazione, ma in realtà è che il senso delle remastered/porting oltre che economico risulta sensato anche lato-sviluppatori... impegnati alla realizzazione di titoli nativi di qualità perchè a loro serve tempo per riuscire a rilasciare quei titoli con qualità che poi i giocatori si aspettano.

Infatti, in tanti vorrebbero che Nintendo facesse uscire un gioco nuovo ogni mese, come se fosse possibile con i tempi di sviluppo di oggi. Switch è in un certo senso fortunata a venire da WiiU, ha a disposizione un sacco di giochi poco conosciuti e di alta qualità con cui rimpinguare la lineup

#8
_Mdk7_

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Grandissimo _mdk7_.
Bel articolo, come sempre sono i tuoi, concordo sempre al 100%.

Grazie per il supporto, troppo gentile. :smile-11:

#9
_Mdk7_

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Infatti, in tanti vorrebbero che Nintendo facesse uscire un gioco nuovo ogni mese, come se fosse possibile con i tempi di sviluppo di oggi. Switch è in un certo senso fortunata a venire da WiiU, ha a disposizione un sacco di giochi poco conosciuti e di alta qualità con cui rimpinguare la lineup

Vero, però, per onor di cronaca, è vero anche il contrario. Perché è innegabile che Nintendo durante gli anni di Wii U sia stata tutto fuorché sugli scudi (gli ultimi periodi poi furono di assoluta calma piatta), e dopo un 2017 semplicemente incredibile sarebbe stato forse lecito attendersi un 2018 (e un 2019?) un po' più scoppiettante di quello che abbiamo visto. Ci sta che avessero il freno a mano tirato durante la fine dell'era Wii U, è perfettamente comprensibile e anche logico dal punto di vista strategico... Meno giustificabile è invece il secondo anno di Switch, che non a caso per bocca stessa del Presidente di Nintendo è andato benissimo, ma meno bene del previsto. Nintendo ha tanti, tantissimi team interni, e ormai solo una console su cui concentrarsi: l'output finale potrebbe essere ancora più massiccio secondo me, proprio alla luce di quanto non si è visto su Wii U.
E non tiriamo in ballo Retro che altrimenti mi sale la tristezza, perché come avevo scritto nell'articolo sul rinvio di Prime 4 chissà cosa c'è sotto il rapporto tra Retro e Nintendo... Perché qualcosa deve esserci per forza, qualcosa che non è mai emerso.

Detto questo, lunga, lunghissima vita a una console che personalmente mi diverte da morire, e che associo a un modo di giocare gioiosamente spensierato. Una console a cui, posso dirlo, già "voglio bene".

#10
Mrskellington

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Vero, però, per onor di cronaca, è vero anche il contrario. Perché è innegabile che Nintendo durante gli anni di Wii U sia stata tutto fuorché sugli scudi (gli ultimi periodi poi furono di assoluta calma piatta), e dopo un 2017 semplicemente incredibile sarebbe stato forse lecito attendersi un 2018 (e un 2019?) un po' più scoppiettante di quello che abbiamo visto. Ci sta che avessero il freno a mano tirato durante la fine dell'era Wii U, è perfettamente comprensibile e anche logico dal punto di vista strategico... Meno giustificabile è invece il secondo anno di Switch, che non a caso per bocca stessa del Presidente di Nintendo è andato benissimo, ma meno bene del previsto. Nintendo ha tanti, tantissimi team interni, e ormai solo una console su cui concentrarsi: l'output finale potrebbe essere ancora più massiccio secondo me, proprio alla luce di quanto non si è visto su Wii U.
E non tiriamo in ballo Retro che altrimenti mi sale la tristezza, perché come avevo scritto nell'articolo sul rinvio di Prime 4 chissà cosa c'è sotto il rapporto tra Retro e Nintendo... Perché qualcosa deve esserci per forza, qualcosa che non è mai emerso.

Detto questo, lunga, lunghissima vita a una console che personalmente mi diverte da morire, e che associo a un modo di giocare gioiosamente spensierato. Una console a cui, posso dirlo, già "voglio bene".

Ha tanti team interni e sono tutti al lavoro, ma per fare un gioco ormai un 3 anni ci vogliono, ancora di più se si tratta di team che nn hanno mai lavorato in HD come gli intelligent system. Oltretutto giochi come Kirby, Mario party, Mario tennis, anche labo saranno pure percepiti come poco interessanti da noi ma oltre a vendere bene impegnano le loro risorse, pure le remaster nn si fanno da sole. Insomma non è che pubblicano poco per pigrizia, concetto che mi fa sorridere quando applicato a un'azienda, è che da sola realisticamente è difficile faccia di più, non credo ci siano molte case al mondo che pubblicano più giochi di Nintendo

#11
_Mdk7_

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Ha tanti team interni e sono tutti al lavoro, ma per fare un gioco ormai un 3 anni ci vogliono, ancora di più se si tratta di team che nn hanno mai lavorato in HD come gli intelligent system. Oltretutto giochi come Kirby, Mario party, Mario tennis, anche labo saranno pure percepiti come poco interessanti da noi ma oltre a vendere bene impegnano le loro risorse, pure le remaster nn si fanno da sole. Insomma non è che pubblicano poco per pigrizia, concetto che mi fa sorridere quando applicato a un'azienda, è che da sola realisticamente è difficile faccia di più, non credo ci siano molte case al mondo che pubblicano più giochi di Nintendo

Chiaro che non sia un discorso di pigrizia, ci mancherebbe, quanto piuttosto di programmazione e organizzazione. Ma che qualcosa sia andato non come previsto a livello di pianificazione alla fine lo ha ammesso anche Furukawa.

#12
Mrskellington

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Chiaro che non sia un discorso di pigrizia, ci mancherebbe, quanto piuttosto di programmazione e organizzazione. Ma che qualcosa sia andato non come previsto a livello di pianificazione alla fine lo ha ammesso anche Furukawa.

Mm si ma per me nn è tanto la quantità delle uscite, è che è mancato un titolo trainante nella prima metà dell'anno, probabilmente speravano fosse labo, e poi le due hit sono arrivate a un mese di distanza. Forse avrebbero dovuto redistribuire in maniera più uniforme i titoli tra casual e hardcore in questi due anni, nn so tipo invertire Mario tennis e Splatoon, invece di avere tre system seller in un anno e zero l'anno dopo. Io ho un po' la sensazione che nel 2017 siano andati all-in perché dopo il flop di wiiu nn potevano permettersi in alcun modo di andare male

Modificata da Mrskellington, 11 February 2019 - 02:34 PM.


#13
Guido Rossi

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Ottimo articolo Marco, complimenti.

Le terze parti dovrebbero osare di più e capire che non tutta l'utenza è votata al "graficone" e che quest'arma a doppio taglio (vedi recente caso Anthem) deve essere in un certo senso abbandonata.
Su Nintendo Switch la situazione è migliorata di molto ma ci sono certe case (per lo più occidentali) che continuano a fare questi mordi e fuggi che non hanno senso... ad esempio R .

Infine, fossi in Ubisoft, dirotterei (dopo alcuni piccoli cambiamenti) il progetto Starlink e lo farei diventare esclusiva Switch.

#14
Matteo Sciutteri

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Nel nostro piccolo anche noi possiamo confermare la statistica "abbiamo venduto più su Switch in 6 mesi che su PC + Mac + Ps4 + Xbox1 in un anno".

#15
kuzko

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Ha tanti team interni e sono tutti al lavoro, ma per fare un gioco ormai un 3 anni ci vogliono, ancora di più se si tratta di team che nn hanno mai lavorato in HD come gli intelligent system. Oltretutto giochi come Kirby, Mario party, Mario tennis, anche labo saranno pure percepiti come poco interessanti da noi ma oltre a vendere bene impegnano le loro risorse, pure le remaster nn si fanno da sole. Insomma non è che pubblicano poco per pigrizia, concetto che mi fa sorridere quando applicato a un'azienda, è che da sola realisticamente è difficile faccia di più, non credo ci siano molte case al mondo che pubblicano più giochi di Nintendo


francamente però preferire se questi team al posto di dedicarsi a Mario Party e Mario Tennis si dedicassero a titoli con una risonanza un po' maggiore e che non rimetti nel cassetto dopo un mese. Nel mio mondo ideale i giochi "piccoli" sono tutti come Splatoon e Arms, andando a abbandonare dei franchise di cui si sente poco la necessità di una continua reiterazione. Al netto di questo, immagino che Mario Fa Cose faccia vendere comunque di più di altri titoli, quindi mi rassegnerò alle leggi del marketing.




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