Ho sempre ritenuto che odiando i social fossi del tutto distaccato dal concetto di "ottenere un like". Sono iscritto ad un paio di social al solo fine di ricevere news, non ho mai pubblicato video su Youtube e me ne frego altamente di quello che la rete possa pensare di me.
Ho sempre visto con tristezza a chi si autolesiona, chi sacrifica i propri bambini o chi si sputtana in rete solamente per ottenere dei pollici all'insù.
Eppure stanotte mentre aspettavo la mezzanotte e parlavo con i miei compagni di nottata, mi sono reso conto che parlando cercavo comunque il consenso a quello che dicevo, e mi sono portato a riflettere che in fondo non è molto lontano dal ricevere un "like" su Facebook o su Youtube.
Quindi da qui il mio pensiero si è "evoluto" (considerando il livello basso di quest'ultimo non che ci volesse molto ad una sua evoluzione): cosa ci spinge ad agire?
La gratificazione economica? Di sicuro senza nessuno lavorerebbe
Ma fino a dove si spinge la gratificazione personale prima di diventare gratificazione sociale? Al di là dei piacere prettamente fisici (come una bella lasagna per intenderci), pensate di agire unicamente in funzione di quello che vi piace?
Faccio un esempio su tutti per intenderci.
Nel rapporto sessuale, cercate unicamente il vostro piacere, cercate unicamente quello del partner, o sono collegati tra di loro?
E questo esempio può essere applicato a tutto: ad una battuta, ad un vestito indossato, ad una discussione aperta in un forum.
Quindi, probabilmente il successo di Facebook è nato soltanto dall'enfatizzare quello che tutti siamo sempre stati: dei cacciatori di like.
La pensate diversamente? Ho scoperto l'acqua calda? Sono troppo vecchio per fare questi orari? Ditemi la vostra...