Suspiria, recensione: il sangue, la danza e il rimorso nel remake di Guadagnino

Suspiria, recensione: il sangue, la danza e il rimorso nel remake di Guadagnino
A quarant'anni di distanza dal Suspiria originale, Luca Guadagnino ne reinventa il mito costruendo un film "nuovo" in ogni sua parte.
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Ma cè un omaggio alla colonna sonora dei Goblin? Sarebbe un peccato se non ci sarebbe...

Ma cè un omaggio alla colonna sonora dei Goblin? Sarebbe un peccato se non ci sarebbe...

In realtà, Guadagnino ha tagliato VERAMENTE tutto col passato, non c'è nessun riferimento... anch'io lo aspettavo ma sono rimasto deluso

Questo film mi incuriosisce parecchio, soprattutto perché mi ricorda che devo ancora vedere il Suspiria originale Da grande estimatore di Thom Yorke, poi, nutro tante belle aspettative sulla OST.

Questo film mi incuriosisce parecchio, soprattutto perché mi ricorda che devo ancora vedere il Suspiria originale Da grande estimatore di Thom Yorke, poi, nutro tante belle aspettative sulla OST.

Il Suspiria originale va recuperato CATEGORICAMENTE

Questo film mi incuriosisce parecchio, soprattutto perché mi ricorda che devo ancora vedere il Suspiria originale Da grande estimatore di Thom Yorke, poi, nutro tante belle aspettative sulla OST.

 

Il Suspiria originale va visto, ma con la consapevolezza che non è invecchiato benissimo.

La fotografia è ottima, e le musiche (per quanto a volte siano davvero troppo invasive) iconiche.

Ma la sceneggiatura e i dialoghi sono da mani nei capelli e, per quanto il build up registico che porta alle uccisioni sia buono, le uccisioni in sé sono spesso involontariamente comiche e caricaturali, girate come fosse un fan film di youtube.

Io credo di averlo visto la prima volta che avevo 13/14 anni, adorandolo (ero in piena fase Argentiana dopo aver visto Profondo Rosso), quindi conserva comunque un posto speciale nei "miei" horror, ma rivedendolo oggi, sopratutto al cinema (c'è stato un evento speciale per l'uscita in 4K), mostra tutti i suoi limiti.

Il Suspiria originale va visto, ma con la consapevolezza che non è invecchiato benissimo.
La fotografia è ottima, e le musiche (per quanto a volte siano davvero troppo invasive) iconiche.
Ma la sceneggiatura e i dialoghi sono da mani nei capelli e, per quanto il build up registico che porta alle uccisioni sia buono, le uccisioni in sé sono spesso involontariamente comiche e caricaturali, girate come fosse un fan film di youtube.
Io credo di averlo visto la prima volta che avevo 13/14 anni, adorandolo (ero in piena fase Argentiana dopo aver visto Profondo Rosso), quindi conserva comunque un posto speciale nei "miei" horror, ma rivedendolo oggi, sopratutto al cinema (c'è stato un evento speciale per l'uscita in 4K), mostra tutti i suoi limiti.

Ovviamente bisogna “incastonarlo” nell'epoca di riferimento, e lì resta un cult davvero impressionante, a cui sono veramente affezionato

Bella recensione che mi ha fatto crescere la curiosità ancor di più. Il fatto che poi si stacchi dall'opera originale me lo aspettavo, Guadagnino piaccia o meno è un autore , un remake pedissequo non me lo sarei aspettato quindi son contento. Però è mia impressione o leggendo la recensione mi sono fatto un quadro di mattanze alla Rob Zombie? Non so perché ci vedo tanto “Le streghe di Salem” , parlo di stile.

Bella recensione che mi ha fatto crescere la curiosità ancor di più. Il fatto che poi si stacchi dall'opera originale me lo aspettavo, Guadagnino piaccia o meno è un autore , un remake pedissequo non me lo sarei aspettato quindi son contento. Però è mia impressione o leggendo la recensione mi sono fatto un quadro di mattanze alla Rob Zombie? Non so perché ci vedo tanto ?Le streghe di Salem? , parlo di stile.

Eh... eh... sai che l'analogia non è del tutto sbagliata...? C'è qualcosa delle Streghe di Salem, si, fra teste che scoppiano e altro...

Eh... eh... sai che l'analogia non è del tutto sbagliata...? C'è qualcosa delle Streghe di Salem, si, fra teste che scoppiano e altro...

Il fatto è che quando parli di massacri espliciti mi vien in mente quel film è ancor di più la adesso trilogia dei reietti, per così dire, del buon Zombie, che IMHO concettualmente deve molto ad Argento per Salem.

Quindi probabilmente potrei apprezzarlo ancora di più non avendo visto l'originale..
A prescindere da questo, ho capito che non è male come Film.

Quindi probabilmente potrei apprezzarlo ancora di più non avendo visto l'originale..
A prescindere da questo, ho capito che non è male come Film.

Se stiamo in campo di "a prescindere" beh, a prescindere bisognerebbe vedere un remake, DOPO aver visto l'originale.

Riguardo suspira di Argento quoto tutto, fotografia e musica al top, dialoghi e situazioni a volte troppo meh, ma è l'atmosfera che conta no? Quindi 10 su 10. 

Nei successivi 10 anni Argento girerà solo 4 film, poi addio a tutti, i suoi lavori saranno uno peggio dell'altro.

Speriamo che ora Guadagnino si metta in testa di creare una trilogia e darci quello che Argento non ha saputo darci con "La Terza Madre".

ieri notte in tv hanno datto suspiria e anche la terza madre, mancava inferno per completare la trilogia. comunque rivedendolo ieri ti tiene incollato la storia, bella la vecchia ost, effetti speciali vebbè sono anni 70 però come film merita ancora la visione. le morti si vedendole ora fanno sorridere tra manichini e sangue finto casereccio però ci si passa sopra. però aveva una bella mano come regista al tempo argento peccato che sia tramontato del tutto.

ieri notte in tv hanno datto suspiria e anche la terza madre, mancava inferno per completare la trilogia. comunque rivedendolo ieri ti tiene incollato la storia, bella la vecchia ost, effetti speciali vebbè sono anni 70 però come film merita ancora la visione. le morti si vedendole ora fanno sorridere tra manichini e sangue finto casereccio però ci si passa sopra. però aveva una bella mano come regista al tempo argento peccato che sia tramontato del tutto.

La regia del Suspiria originale era ed è ancora oggi incredibile: Argento non voleva che un'inquadratura fosse uguale a un'altra, se ne contano infatti circa 1.300 tutte differenti, dalle più lineari alle più contorte. Nessuno lavora più così.